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Autore: SkyMe    06/11/2014    1 recensioni
Ero cosi' tanto vicina alla sua bocca che dio solo sa cosa gli avrei fatto. La voglia di urlare al mondo il mio male era troppa e vomitare tutte le mie emozioni su di lui non mi sembrava il caso. Decisi di stare seduta e guardalo scrivere, mentre io morivo dentro.
Quando troverò la mia cura, forse , tutto cambierà.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Alcune persone non impazziscono mai. Che vite davvero orribili devono condurre.” 

Quel blu mi ricordava il mare della mia città natale. Le coste della California mi hanno regalato  le migliori viste e le migliori giornate della mia vita. Un giorno, nel fiore dei miei sedici anni, marinai la scuola con quella pazza di Margaret e suo fratello Rob. Credo di non essermi mai sentita così felice, così rilassata come  allora. Fu la sera , e il casino a casa con i miei e mia sorella che mi fece pentire di  essere tornata e non essere rimasta dov’ero stata tutta la mattina. Il mare era calmo. Anche io ero calma. Una calma mentale. Pace. Quel mare, quel blu mi lasciava senza parole. Ed è così che mi lasciano adesso i suoi occhi.

-Cazzo come corri, ma che sei parente al Gonzales?-

Avevamo il fiatone. Tutti e due piegati in avanti con le mani ai fianchi ed il cuore a tremila. La mia bocca si rifiutava di parlare, di emettere un qualsiasi tipo di suono. E lui era li, davanti a me, a scrutarmi. Mi sentivo come quei gorilla negli zoo quando i turisti li guardano da dietro un muro in attesa di un movimento. Ed io odiavo lo zoo.

-Perché sei qui?- gli chiedo- Non ti ho mica chiesto di seguirmi-

Sono arrabbiata. Volevo andare e doveva lasciarmi andare via. Doveva farlo.

-Non ti ho seguito, ti volevo fermare. Ti ho detto una cosa e scappi ed io non sopporto chi scappa. Se non volevi che lo dicessi dovevi dirmelo subito e mi sarei scusato. Ma devi dirmelo in faccia, adesso.-

E come faccio a dirti che ciò che mi hai detto non mi è piaciuto. Molto di più. Talmente che mi è piaciuto che  il mio cuore a momenti sfondava il torace e iniziava a correre da solo.
Come quando Paul, un coglione di prima qualità, mi baciò al mio primo anno di liceo. Prima il bacio, poi lo schiaffo e poi la corsa. E’ automatico. Mi partono le gambe prima ancora del pensiero.

-Mi spiazzi. Sei un dottore. Il mio dottore. Dovresti aiutarmi e non dirmi che sono carina quando rido. Non capisci che questo tuo comportamento mi mette in confusione. Ed io secondo te non sono già confusa di mio?- 

Gli urlerei in faccia tante di quelle cattiverie che neanche Gordon Ramsey riuscirebbe a dire in una sola volta, ma evito. Mi fermo e respiro. Il mantra è inspira-espira Sky. Forza inspira-espira. Dentro-Fuori. Fallo Sky, fallo per te, fallo per le tue corde vocali, fallo per i tuoi occhi pieni di lacrime amare, fallo e basta.

-Devo guarire. Devo farlo per me stessa, per la mia famiglia e anche per chi mi conosce perché se mi conoscessi sul serio capiresti che non sono così. Io sono un’altra persona diversa da questo manichino che ti è di fronte. Io adoro i colori vivaci e mi ritrovo a vestire sempre di marrone o di nero. Io adoro l’estate eppure mi sono rintanata in casa per gli ultimi 5 mesi. Tu che mi complichi la vita non mi servi.-

Ho le mani fredde, il naso a forma di calotta polare e due scimmie urlatrici nel cervello che sbattono i piatti a ripetizioni. Eppure non smetto di guardarlo e perdermi nel mare nei suoi occhi.

-Sky non ti ho fatto una proposta nè tantomeno ora ci tengo. Ho espresso un opinione, ti ho fatto un complimento, tutto qui. E tu scappi. Io e te ci conosciamo da tre settimane e le nostre conversazioni sono state sempre legate all'ambito psicologico. Mi faceva piacere conoscerti al di fuori perché io sono convintissimo che tu  non sia  la persona qui di fronte a me. Per questo ti ho detto che volevo guarirti. Vorrei che tu avessi più fiducia in me , non ti sto chiedendo del sesso o un rapporto sadomaso. Non voglio portarti a fare orge o cos’altro ancora. Voglio farti solo capire quanto sei speciale. Vorrei  proporti di far parte di un programma di reinserimento sociale. –

Ah. Ok. Insomma  chi mi presta una busta per nascondere la mia faccia? 

-Intendo dire che ho sviluppato un progetto tempo fa, con una casa famiglia non lontano da qui. Mi piacerebbe che tu mi aiutassi a gestirla. Renderti utile ed aiutare gli altri faranno salire la tua autostima e ti faranno capire quanto davvero sei importante.-
- In che cosa consiste?-
-4 ore al giorno per 5 giorni a settimana. Sarai la mia aiutante, il mio braccio destro. Mi aiuterai con le persone che ospitiamo. Perloppiù sono ragazzini minorenni abbandonati dai genitori alcolisti o drogati.-


Tutto qui? Ho fatto 400 metri in trenta secondi sono per questo? Ah povera me, ed io che mi facevo i film sul possibile amore e su tutte le possibili scene di sesso alla Christian Grey. Mi piace quest’idea. Ho solo paura di non avere tempo a sufficienza per farlo.

-Tu sarai sempre lì con me?-
-Non sempre. Dovrò anche lavorare. Ma tu sarai remunerata con un compenso adeguato. Intorno agli 800 $ al mese.-


Si blocca e mi  guarda. Ritorno ad essere un gorilla allo zoo. Anzi peggio ancora un pinguino data la temperatura del mio corpo. Mi sembra sincero. Vuole davvero aiutarmi. E per farlo si è fatto una bella corsa. Grillo che dici gliela la diamo una chanche?

-Ci penserò Ian.-
-Mi fa piacere Skye. Ma posso farti una domanda adesso?-


Eccolo. -Spara-  dico.

-A cosa hai pensato quando ti ho fatto quel complimento che ti ha fatto scappare a gambe levate?-
-A niente. Solo non ne avevo bisogno e non lo volevo. Mi dispiace di essere scappata Ian.-
-Ok. Non preoccuparti. Correre fa bene alla salute.-
E sorride. Di nuovo.
-Adesso vado per davvero. Ti sarei grata se non mi seguissi  di nuovo.-
-Tranquilla io vado dall’altra parte. A domani Skye, ore 9 nel mio studio e discuteremo i dettagli.-
-Va bene Ian a domani.-
-Buona giornata-
-Anche a te- 


E la mia manina si agita a mezzaria per un accenno di saluto. Che scema , manco i bambini salutano più così.
Quasi sono delusa. Tanti film e poi nulla. Un lavoro. Un programma di reinserimento. Ah povera me, sto messa proprio male. Eppure qualcosa non mi convince. Ian , tu non me la conti giusta. Già è bello, proprio bello. Troppo bello. Ho bisogno di un bagno caldo e di una tisana alle erbe per dormire. Domani alle 9 nel suo studio. Zitto Vir, fammi fantasticare.
Mai stata così felice di svegliarmi presto e andare.

  
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