Non leggete se non avete visto la 8x08,
mi raccomando!
The Only Conclusion Was Love
Amy guardava le stelle, felice, sentendosi un po' come una principessa che aveva esaudito il suo sogno.
Se avesse avuto una macchina del tempo,
sarebbe tornata indietro di più di dieci anni per dire alla Amy
diciottenne che un giorno tutto sarebbe andato bene, che sarebbe stata amata da
qualcuno davvero speciale.
Raj stava sistemando la macchina
fotografica con Emily, mentre Penny, Leornard e gli altri erano già tornati a casa.
Era tardi, il ballo si era concluso con
Leonard e Penny che erano stati eletti Re e Regina del ballo, come era stato
deciso qualche giorno prima: eleggere i futuri sposi, e fare un regalo del
genere a Leonard in questo modo sembrava la cosa più bella.
Amy non voleva tornare a casa, si
sentiva un po’ come Cenerentola: togliersi il vestito, le scarpe, sciogliere i
capelli, avrebbe voluto dire che la serata era conclusa, che il giorno dopo
forse tutta quella magia che si era creata tra lei e Sheldon sarebbe scomparsa.
“Ma no! L’amore non può scomparire da un
giorno all’altro!” si disse, ma la paura di tornare alla normalità era più
forte.
“Amy, noi andiamo! Vieni?” la chiamò
Raj, una volta sistemato tutto.
Ella si riscosse dai suoi pensieri, e
quando si voltò si trovò davanti la coppia più recente della loro combriccola,
che quella sera si era dilettata in un misto tra balli di Bollywood e Rock and
Roll, tra le risate generali.
“No, Rajesh, voglio stare qui altri
cinque minuti. Sto aspettando Sheldon, doveva riempire la sua fiaschetta di
succo visto che ha bevuto solo quella... Il ponch non è stato di suo
gradimento” spiegò.
Certo, temeva che il suo ragazzo si
fosse addormentato una volta tornato nell’appartamento, ma non lo disse per
paura che ciò si avverasse.
“Oh, va bene!”.
“Eravate bellissimi, davvero! Siete due
ballerini eccezionali!” si congratulò Emily.
“Grazie. Anche voi siete stati mitici,
avete tirato su il morale dopo la questione di Howard e Stuart...”.
“Mi sono divertita così tanto!”.
“Ok, allora noi andiamo... Ci aspetta la
seconda parte del ballo, a casa mia!” esclamò entusiasta Raj, allontanandosi,
mentre Emily ridacchiava e lo abbracciava.
Stranamente, Amy non si sentiva gelosa,
per una volta.
Certo, Emily avrebbe concluso la serata
andando a letto con il suo ragazzo... Ma lei era andata a ballo con il suo, che
la amava.
Le aveva detto che la amava, ed era
stato il primo dei due a dirlo!
“Amy”.
Bastò il suo nome pronunciato da quella
voce che amava così tanto a farla
sentire bene, a casa.
Si voltò di nuovo, vedendo il suo
ragazzo che era appena tornato in terrazza.
“Sheldon! Ce l’hai fatta, è così tardi
che credevo che ti fossi addormentato...”.
“Sono sorpreso anche io, ma stasera ho
stravolto la mia tabella del sonno. Non sento alcuna stanchezza, anzi, è come
se ci fosse una sorta di energia in me che non mi fa venire voglia di dormire”.
Sorridendo, Amy annuì.
“Mi sento anche io così, sai? Non voglio
tornare a casa. Si sta così bene, qui...”.
Lasciò che un brivido di freddo la
facesse tremare; dopotutto erano quasi le tre del mattino e il vestito leggero
non aiutava affatto.
“Oh, prendi, ti ammalerai” esclamò
Sheldon, vedendo quel gesto. Si tolse la giacca e la poggiò sulle sue spalle.
“Ma, Sheldon! Prenderai freddo, tu odi
ammalarti!” protestò la ragazza, nonostante avesse sognato per tutta la vita
che un ragazzo le coprisse le spalle con qualche suo indumento con fare
galante.
“Resisterò. Stasera mi sento davvero
come Bruce Wayne, Amy, è un sogno che si avvera!”.
Ridendo, ella lo vide avvicinarsi a lei
per estrarre la fiaschetta dalla giacca e bere il succo di melagrana.
“Sono felice. Hai... Hai reso questo
ballo speciale, non ci credo che hai ballato con me, indossato lo smoking, o...
O che mi hai detto che ami” ammise, parlando con cautela.
Lo conosceva bene ormai, e temeva che se
l’avesse messo di nuovo sotto pressione ricordandogli le cose assurde e fuori
dagli schemi che aveva fatto quella sera avrebbe potuto pentirsene.
Sheldon deglutì, senza aggiungere altro.
“E a tal proposito, prima che la serata
finisca... Volevo dirti quello che stavo per... Per dirti, prima che tu, beh...
Oh, insomma, che ti amo, Sheldon! E so che non ha senso, dovrei dire “Ti amo
anch’io”, ma è quello che mi hai detto tu e quindi mi limito a dire che ti amo
e...”.
“Oh,oh, oh! Amy, non ho mai sentito dire
questa frase così tanto” la interruppe il ragazzo, tuttavia sorridendo. “Non
nascondo che sia piacevole sentirselo dire, in effetti”.
Amy annuì, sicura di sè. “Lo è, vero?”.
“Sì...”.
Cadde un silenzio imbarazzante, riempito
solo dai loro respiri non proprio regolari.
Amy avrebbe voluto che la baciasse, e si
dava della stupida per quell’attacco di panico in seguito alla dichiarazione
del ragazzo, perché quello sarebbe stato il momento perfetto.
Tuttavia, ora era lei ad aver espresso i
suoi sentimenti, no?
Quindi le era concesso fare qualcosa,
anche per rompere quel momento imbarazzante.
Optò per un semplice abbraccio – non
osava andare oltre, visto il precedente attacco di panico - , quindi gli gettò
le braccia al collo.
Contro ogni previsione, lui non si
lamentò della presa eccessiva, anzi, la strinse a sè lungo i fianchi, poi
iniziò a muoversi un po’ sul posto, come se stessero ballando.
“Ho avuto paura, Amy, e ce l’ho ancora.
Mi sembra di non essere più me stesso, mi sento diverso! A quest’ora di solito già
avrei goduto delle mie quattro ore di sonno e invece sono qui, al freddo, senza
giacca, con te, e ti ho coinvolto in un lento! Io odiavo queste cose, mi
ricordano il Texas, quelle stupide tradizioni...”.
La sua voce era un sussurro tormentato,
ma le mani che continuavano a stringerla lo contraddicevano.
Amy, che fino a quel momento si era
appoggiata al suo petto, alzò il capo per guardarlo negli occhi, quegli occhi
blu che adorava e che la facevano sentire sicura e in pace con sè stessa.
“Ho paura anche io, Sheldon! Io... Io ho
paura che domani tornerà tutto come prima, che magari negherai questi
sentimenti. Un conto era amarti un silenzio, un conto è sapere che ricambi...
Stasera abbiamo fatto un passo avanti nella nostra relazione, tutto qui” lo
tranquillizzò.
“Amy, forse anche io ti ho amato in
silenzio. Negli ultimi anni è cambiato tutto così lentamente e... Più analizzo
scientificamente il tutto, più capisco che non c’è nulla di logico. Ci siamo
cacciati in un bel pasticcio, Amy Farrah Fowler” sentenziò, sospirando.
“Amo
cacciarmi nei pasticci con te, Dottor Cooper!”.
“Amy, dovresti variare il tuo
dizionario... Non fai che ripetere il verbo amare
da vari minuti!”.
“Hai iniziato tu, ricordi?”.
Lui annuì, con un sorriso imbarazzato. “Dovremmo
nominarlo verbo del giorno” propose.
“Mozione approvata!”.
Un’ora dopo, infreddoliti ma sereni,
Sheldon ed Amy, si recarono verso l’appartamento 4A.
“Accidenti, ho la borsa con le chiavi
della macchina da Penny” sbottò la neuroscienziata, colpendosi la fronte con la
mano. “Ma immagino che si stia, ehm, dando da fare con Leonard a casa sua”.
“Puoi dormire da me. Sai, Amy, ho letto
recentemente che c’è un alto rischio di incidenti se si guida per le strade di
Pasadena e dintorni dopo mezzanotte. Se ti succedesse qualcosa, non essendo
provvisto di auto, non potrei soccorrerti e non potrei chiamare Leonard per lo
stesso motivo per cui tu non puoi prendere le chiavi della tua macchina” spiegò
Sheldon, mentre apriva la porta del suo appartamento.
Più che felice, Amy annuì. “Grazie,
Sheldon, dormirò sul divano, non ti darò alcun fastidio” disse.
Entrarono in casa, poi il fisico teorico
si bloccò.
“Nah, ti lascio il mio letto, io non ho
sonno, starò qui a leggere un libro di geologia e a prendere in giro ogni cosa
che leggerò, inclusi il modo in cui sono stati messi punti e virgole” concesse.
“Non ho sonno nemmeno io, in realtà.
Posso farti compagnia?” propose Amy.
Sapeva che l’emozione non l’avrebbe
lasciata in pace, e la prospettiva di raccontare l’avvenimento eclatante a
Penny e Bernadette l’indomani, proprio per far capire loro che anche il suo
Sheldon sapeva essere romantico, non l’avrebbe fatta dormire.
“Certo”.
“Prendo il libro di Geologia, allora!”
si offrì, avvicinandosi alla libreria.
Lo aveva appena trovato quando una
domanda la sconvolse un po’.
“Amy, ma questo ballo... E’ considerato
come un appuntamento?”.
“Beh, sì. Di solito andare ad un ballo
insieme equivale all’avere un appuntamento” rispose.
Fu sorpresa nel vedere Sheldon che le si
avvicinava lentamente, un po’ emozionato.
“Non lo sapevo, altrimenti lo avrei
fatto prima” si giustificò.
“Fare cos...?”.
Ma le parole le morirono in gola, e il
libro le cadde rumorosamente dalle mani.
Sheldon la stava baciando, ma sentiva
che c’era qualcosa di diverso rispetto ai baci che erano soliti scambiarsi dopo
ogni uscita.
La presa sui suoi fianchi era più decisa,
tanto che non seppe come si ritrovò adagiata contro il muro.
Timidamente, portò le sue mani sul viso
viso del ragazzo, stringendolo e accarezzandolo allo stesso tempo.
Quando si separarono, avevano entrambi
il fiato corto, come se avessero corso per ore ed ore.
Ed entrambi si pronunciarono con una
sola, unica parola detta all’unisono.
“Fascinating*”.
Erano davvero fortunati, perché, senza
volerlo, avevano avuto il miglior ballo di sempre.
Tutti sperano di andare a letto con il
proprio accompagnatore, ma pochissimi trovano quello che realmente vale la pena
cercare e ottenere: il vero amore.
(*): E’ la parola usata da Sheldon dopo
che Amy lo bacia per la prima volta nella 4x21.
*°*°
Alzi la mano chi è ancora sotto shock
dopo l’episodio di ieri!
Io sono in prima fila, eheheh!
Mi ero spoilerata tutto, ma vederlo è
stata una cosa... Assurda, bellissima, impagabile.
Io amo quei due, e amo il fatto che sia
ufficiale che si amino (?).
Tra l’altro, dopo solo otto episodi quest’anno
abbiamo avuto un momento del genere, quindi speriamo che questa stagione
continui con qualche altra bella sorpresa!
Ho scritto questa OS di getto (ormai
devo scriverne una per ogni momento speciale, eheh), spero vi piaccia.
Il titolo se ci fate caso è preso dalle
parole di Sheldon quando spiega ad Amy come ha capito di amarla.
Fatemi sapere!
Se vi va di dare un'occhiata, qui trovate la long su TBBT che sto scrivendo ^^:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2890113&i=1
milly.