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Autore: FairLady    10/11/2014    3 recensioni
Era una delle anime più pure che avesse creato. Non era certamente la perfezione – anche quell’essere candido possedeva in sé le sue macchioline di oblio –, ma molto si avvicinava a ciò che in principio aveva immaginato per gli umani.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era apparentemente un pomeriggio come tanti, un pomeriggio che si confondeva col mattino… un po’ anche con la sera.

In paradiso non si badava di certo alle etichette, il sole perpetuo risplendeva su chiunque avesse varcato la soglia celeste e accarezzato il volto divino.

Il Signore guardava i suoi figli, con il solito occhio benevolo, misericordioso.

Quando si affacciava e trovava i soliti cuori pieni di odio, di intolleranza, si accigliava non poco, ma sapeva che avendo concesso il libero arbitrio, avrebbe dovuto soffrire, restando a guardare il suo stesso sangue combattere, fratelli contro fratelli. Un abominio al quale, nonostante la sua onnipotenza, non avrebbe potuto mettere fine; non avrebbe potuto costringere gli uomini ad aprire il cuore al Suo amore. Lui non era un tiranno.

Dopo aver controllato la situazione generale, con non poco dolore, vedendo quanto il male ancora albergasse in quelle anime tentate e plagiate dal maligno, decise che era giunto il momento di far visita al suo prediletto.

Era una delle anime più pure che avesse creato. Non era certamente la perfezione – anche quell’essere candido possedeva in sé le sue macchioline di oblio –, ma molto si avvicinava a ciò che in principio aveva immaginato per gli umani.

Aveva passato anni a piangere per quel cuore sincero torturato, tormentato, ferito, calpestato dai continui assedi dell’oscuro che cercava a tutti costi di condurlo a sé, in quell’aldilà che sarebbe stato dannazione eterna. Per fortuna, e per Propria grazia e intercessione, il tentatore non era riuscito nell’impresa, ma quanto quell’anima celeste aveva dovuto penare!

Mentre il Signore posava lo sguardo su quell’uomo cui tanto era legato, il suo Cuore Sacro perse un battito, e poi un altro…

Era da un po’ che ci pensava, che rifletteva su cosa fare con quell’uomo troppe volte messo alla prova, e vedere quanto ancora stesse soffrendo lo fece giungere a una decisione.

Lo avrebbe chiamato a Sé.

Solo vicino alla sua luce perpetua avrebbe finalmente potuto trovare pace, solo accanto alle anime pure avrebbe potuto vivere la sua vita veramente.

Lo scopo che gli aveva affidato quando lo aveva messo al mondo cinquant’anni prima era quello di aiutare la gente, di salvare vite, di dare speranza ad un popolo perso; ma quel popolo ormai troppo al limite non era riuscito a cogliere il suo messaggio; non per un suo sbaglio, ma perché quelle genti erano ormai troppo ottuse per capire quanto bene facesse al loro mondo di ciechi.

Così in quel pomeriggio, un po’ mattino, un po’ sera, decise di spegnere quella luce meravigliosa e lasciare il mondo al buio, lasciarlo privo di quei buoni sentimenti che solo un’anima innocente come quella di Michael avrebbe potuto portare.

Non lo avevano apprezzato, allora lo avrebbe ripreso con sé.

Se lo sarebbe ripreso e gli avrebbe permesso di vivere nella Propria Gloria Perpetua, unico posto in cui meritava di stare.

   
 
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