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Autore: Zoichi Kuronin    11/11/2014    1 recensioni
E' il compleanno del piccolo Chrona, cosa potrebbe accadergli in balia di un certo moro a tre strisce di nostra conoscenza?
Ebbene sì son tornata! ZOICHI buon compleanno a me!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Crona, Death the Kid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kid era tranquillamente seduto sul letto a rimuginare su quel quadro leggermente storto che aveva sistemato nella stanza di Liz e Patty. Una giornata iniziata relativamente bene.
- Kid muoviti o faremo tardi!-
E taaak c’era qualcosa che mancava nel piano della sua giornata e quel qualcosa era proprio la rogna di smuoversi dal suo amato letto. Chi faceva tardi? Perché? Dove doveva andare? Ma soprattutto chi lo aveva invitato?
Maledì un paio di sue coetanee di nostra conoscenza e sbattè la porta contrariato.
- Che volete?- fece seccato entrando in salotto. Le due sorelle erano impegnate a sistemare i festoni, le tovaglie e pulire le vetrate.
- Oggi è il compleanno di Chrona, non dirmi che te ne sei dimenticato! - lo rimproverò la castana con una mano piantata sul fianco e l’altra impegnata ad afferrare la caviglia della bionda che faceva finta di essere un aeroplano o un angioletto con le corna.
- A dir la verità nessuno me lo ha de … - uno sguardo e si rese conto dello scempio che regnava in casa sua - CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO!? COME MAI LA CASA È COSI’ MALEDETTAMENTE INCOSINATA?! GUARDATE QUEGLI STRISCIONI VI SEMBRANO ORIZZONTALI?! E QUEI DIVANETTI FAREBBERO BENE A SPARIRE DALLA MIA VISTA IN TRENTA SECONDI NETTI, ANZI NO OTTO! QUEL QUADRO DEVE ESSERE ESATTAMENTE A TRE CENTIMETRI DALLA PORTA ALTRIMENTI ROVINA L‘ATMOSFERA!-
Riprese fiato stringendo i pugni dopo quello sclero che gli era costato dieci corde vocali e qualche tonsilla.
- E ora vado in camera mia, con permesso - fece per andarsene ma Patty lo fermò prima che potesse essere irrecuperabile.
- Tu sei l’incaricato al regalo da parte nostra, non te ne puoi andare via così!- la vocetta bambinesca era stata piuttosto convincente. Lo shinigami sospirò chiudendosi la porta alle spalle per pensare.
“Cosa potrebbe piacere ad un tipo timido ed impacciato come Chrona? Forse un pianoforte? No, troppo costoso … un’animale domestico? Nah, con Ragnarok non durerebbe mezza giornata …” rimuginò per alcune ore cambiando posizione, naturalmente posizioni simmetriche, ogni pensiero sbagliato.
- Trovato, basterà chiedere al diretto interessato, sono un genio!-

Camminava da alcuni minuti in cerca del festeggiato, ma nulla, si era volatilizzato.
- Chrona … - provò a chiamarlo come fosse un cagnolino tipo: “Fiu-fiu hey Chrona… vieni qui bello!”
Al tramonto era sfinito, affamato, scomposto e sospirante, tuttavia del rosa non c’era traccia, aveva guardato in camera sua, in classe, in biblioteca, nel cortile. In pratica aveva messo sottosopra l’intera Shibusen senza risultati.
Riprovò a bussare alla stanza del ragazzo, di nuovo.
- Chrona dimmi che sei qui … - aprì lentamente sbirciando. Una capoccia rosa era incastrata tra due braccia esili.
- Eccoti finalmente … tutto apposto?- a sentire quella voce Chrona si girò annuendo e togliendosi la polvere dalle ginocchia ormai dritte.
- Cosa ci facevi lì? -
- Volevo stare un poco nel signor Angolo -
- Signor … Angolo? - ripetè curioso. Cercò un qualche particolare che rendesse quel tetro incrocio di mura interessante trovandoci comunque nulla di che.
- Cosa c’è? Anche prima mi cercavi … -
- Come mai non mi hai risposto allora?!- gli urlò il moro scatenando contro di lui la sua stanchezza recondita nei meandri delle sue membra ormai ridotte ad un cumulo di macerie.
- Ci ho provato, però non mi hai sentito … -si giustificò abbassando lo sguardo di rammarico.
- Scusa … ero venuto a chiederti cosa ti piacerebbe ricevere per il compleanno - disse incrociando le braccia al petto.
- Non lo so … Medusa-sama non mi ha mai fatto regali e non ne ho mai richiesti quindi … -
- Quindi mi sono rotto le ossa un intero pomeriggio per nulla?!- scrollò il ragazzo per le spalle scombussolando la sua testolina rosa già piuttosto confusa di suo, senza troppi interventi esterni. Il ragazzo non si resse più in piedi atterrando in malo modo con il sedere -uh dejà’vu -.- ndZoichi- trascinando con sé Kid.
- Kid… credo di essermi rotto qualcosa… - confessò ridestandosi appena dal nero della botta. Teneva stretto con le braccia il collo del giovane shinigami facendo in modo che i loro visi fossero così vicini da sentire l’uno il respiro dell’altro. Chrona si chiese se Ragnarok fosse comparso in momenti come quello, forse ora non avrebbe che poltiglia tra le braccia. Death the Kid aveva un buon profumo, sembrava acqua colonia.
- Non sei l’unico - si resse la testa sedendosi di fronte al ragazzo dispiaciuto più che mai. Si scusava in maniera goffa e ripetitiva.
- Non importa forza andiamo - gli porse la mano tirandolo su con un semplice strattone.

- Kid …-
- Dimmi? - aveva sbottato senza rendersene conto, senza volerlo. Il roso si strinse a se sconsolato.
- Ti chiedo scusa … - sospirò sul baratro del pianto, ancora una volta.
- No è colpa mia, non sono riuscito a trattenermi ero stanco e … -
- Ma cosa dici? Sono solo un imbranato, perdonami!- la testa era rivolta verso il basso.
- Adesso basta - la mano era deliacamente appoggiata sui suoi capelli facendo avvertire al ragazzo dai capelli rosa un brivido freddo che non sentiva nemmeno quando usciva fuori, alla neve con Medusa. Nel pensare a quella persona che gli aveva solo voluto male gli si strinse il cuore.
- Andiamo, è il tuo compleanno e ti staranno aspettando - lo esortò sorridendogli. Quel sorriso di shinigami gli parve qualcosa di fantastico, che gli ispirava coraggio e fiducia in se stesso.
- Certo!- abbozzò ad un sorriso seguendo il ticchettio delle scarpe di Death the Kid. Camminavano da qualche minuto quando la porta si presentò loro davanti.
- Non so se … - indietreggiò il rosa incerto, muovendo dei passi all’indietro. Aveva il cuore a mille che gli martellava nel petto quindi con la testa bassa camminò velocemente.
Il moro non comprese come fosse possibile, afferrò il polso del rosa portandolo in modo quasi troppo aggressivo davanti a lui, costringendolo, pregandolo di guardarlo negli occhi.
Gli spostò delicatamente una ciocca ribelle prendendogli il viso tra le mani.
- Cosa… -
- Chrona abbi coraggio per una volta …- detto questo accorciò le distanze portandolo vicinissimo.
Il ragazzo ormai persi i nervi saldi si dimenò spingendo via il suo coetaneo. Troppa irruenza, troppa foga e caddero di nuovo.
Spossato e rosso Chrona si rizzò in piedi lasciando l’altro lì dov’era, al diavolo il coraggio: il Signor Angolo lo aspettava!

- Vai da lui o ti riduco in purè!- lo minacciò Maka con il libro pronta a scagliare un micidiale Maka-chop degno di quelli che a volte gli aveva assestato suo padre appena combinava guai da bambino. Solo con meno pietà.
Bussò di malavoglia.
- Vattene via Kid!-
E come diavolo faceva a sapere che era lui? Aprì senza permesso trovandosi un’aura oscura degna dei peggiori depressi.
- Ti aspettano - lo avvertì sedendosi sul letto a braccia conserte.
- Lo so- fu la risposta spossata, il rosa non alzava la testa nemmeno sotto tortura, era ancora arrabbiato per ciò che gli aveva quasi fatto.
- La smetti di tenere il broncio? -
La scossa delle ciocche gli fece comprendere la situazione. Si avvicinò abbassandosi per guardarlo meglio negli occhi blu allora inondati di lacrime. Le iridi dorate ebbro un fremito di dispiacere.
- Ti chiedo scusa … - evitò lo sguardo dell’altro in maniera fin troppo evidente.
Chrona non ne poté più, si alzò e fece per andarsene, però qualcosa lo trattenne scagliandolo contro il muro.
- Basta! - lo pregò battendogli sul petto. Le braccia di Kid lo tennero stretto coccolando quelle lacrime copiose che gli creavano il vuoto nel cuore ormai bucherellato da scene simili, aveva fatto piangere tante volte Chrona quel giorno rimediare gli sembrava impossibile.
Le dita strinsero forte la giacca nera. Le mani dello shinigami si intrecciarono con i suoi capelli, erano morbidi e lunghi abbastanza da permettergli di fare una specie di treccina.
- Se solo tutti i compleanni fossero così - bisbigliò appoggiando appena la schiena sul materasso.
Quella notte credo che tutti possano capire cosa fosse successo e i segreti che si raccontarono rimasero fra loro due, un grande segreto era che loro si amavano incondizionatamente…

ANGOLO DI ZOICHI:
Salve! Non ho ancora imparato la lezione e continua a tormentarvi con sto yaoi kyah! Ahah avete visto che sfaticato il nostro Kid? Volevo che mi somigliasse un pochino almeno, lavoro pulito e veloce meglio di un omicidio! Spero vi sia piaciuta questa storiella, recensitee!
   
 
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