I.

Never look her in the eyes

Never tell the truth
If she knows you're paper
You know she'll have to burn you
 

Ogni fibra del suo corpo gridava di scappare. Ogni suo singolo muscolo era incatenato a quel divano.

 

Grant Ward non si era mai sentito così vulnerabile in vita sua.

 

Nemmeno i pugni di Garrrett, o le umiliazioni subite da Christian erano riuscite a farlo sentire così.

 

Nessuno sapeva farlo sentire come faceva lei.

 

Voleva dirle tutto. Voleva dirle che era in un bel casino ma non sapeva come uscirne.

 

John si sarebbe incazzato, e anche tanto.

Non sapeva come scappare dai suoi stessi mostri.

 

“Non sono una brava persona, Skye”

 

Era la cosa più onesta che avesse mai detto.

 

Lei lo guardava con quei dannati occhi. Quelle gocce scure che non lo facevano dormire la notte.

 

Non poteva dirle la verità. Non ci sarebbe mai riuscito.

 

Se avesse saputo che mostro fosse, non l'avrebbe vista mai più.

 

Quel bacio era qualcosa di indecifrabile. Per una volta, non aveva sentito quell'assoluto peso sul suo stomaco.

 

Si sentiva leggero.

 

Aveva quelle due semplici parole in bocca ormai da settimane.

 

“ti amo”

 

Ma gli morirono in gola, ancora una volta

 

II.

Never tell the one you want that you do
Save it for the deathbed
When you know you kept her wanting you

Avrebbe tanto voluto alleviare ogni sua sofferenza.

 

Vederla piangere era peggio di una pallottola nel cuore.

 

“E non ti darò mai quello che vuoi”

 

Ecco, l'aveva persa. Davvero credeva di avere una possibilità con lei?

 

Un giorno avrebbe capito, Grant ne era certo. Un giorno sarebbe andata da lui e avrebbe chiesto spiegazioni. Avrebbe chiesto il perchè delle sue azioni, delle sue scelte.

 

La realtà è che non avrebbe mai saputo risponderle.

 

Ancora una volta, quelle due parole che voleva dirle da settimane gli morirono tra le labbra.

 

Mike lo stava letteralmente uccidendo, e Skye aveva in mano la sua vita.

 

“Riportalo indietro”

 

Un giorno le avrebbe detto “ti amo” , ma quel giorno non era oggi.

 

III.

Never say you miss her
Never say a word
 

Erano mesi che non la vedeva. Mesi in cui l'oscurità l'aveva avvolto come una coperta e non l'aveva più lasciato andare.

 

Se quello era il fondo del barile, Grant lo aveva appena raggiunto.

 

Ma non era cambiato niente.

 

Vederla di nuovo era ancora come se la luce entrasse in quella oscurità. Era come la vecchia coperta di lana della nonna, quella con il grosso buco nell'angolo da dove Grant poteva spiare il mondo, rimanendo in un pacifico silenzio.

 

Ma in lei qualcosa era cambiato.

 

Osservava le sue cicatrici con compassione negli occhi, per poi tornare ad essere la fredda e algida agente che era diventata.

 

Era li per delle semplici informazioni.

 

Lui gli avrebbe detto tutto quello che voleva.

 

Quelle due parole erano ancora nella sua gola. Ogni cellula del suo corpo le stava urlando, ma lui rimase zitto.

 

Tanto, non l'avrebbe mai creduto

 

IV.

Let her treat you like a criminal
So you can treat her like a priest

 

Era il momento che stava aspettando da quando era in quella cella. Skye si fidava abbastanza di lui da chiedergli a proposito di suo padre. Di sua spontanea volontà.

 

E poi, tutto era cambiato ancora.

 

Suo fratello entrò in quel discorso con la furia di cui solo lui era capace.

 

Stavano stringendo accordi con lui e Grant voleva urlare.

 

“Ti trasferiamo Ward. Tuo fratello ti vuole in sua custodia”.

 

Lo stavano trattando come il criminale che era, e di questo non era sopreso.

 

Ma Skye sapeva tutto. Sapeva che persona orrenda fosse suo fratello, cosa aveva fatto a lui e i loro fratelli.

 

Non capiva come potesse tradirlo così.

 

Coulson gli aveva detto chiaro e tondo che non faceva più parte del team. Rimaneva solo una cosa da fare.

 

Scappare. Era la cosa che sapeva fare meglio.

 

Se solo Jemma non si fosse parata davanti a Skye,poco prima di andarsene, forse sarebbe riuscito a dirgli quel “ti amo” che non era mai riuscito a dire.

 

Quando la vide stava piangendo. L'ultima immagine che avrebbe avuto di lei sarebbe stata lei in lacrime.

 

E quelle parole non uscirono dalle sue labbra, non ancora.

 

V.

Never tell the one you love that you do
Save it for the deathbed
 

L'ultima cosa che ricordava era la voce roca di suo fratello. Ricordava di essere caduto dentro quel dannato pozzo e di non essere più riuscito a risalire.

 

Uno sparo, era certo di averne sentito più di uno. Era certo di aver visto del sangue scorrere dalla sua spalla e dal suo fianco.

 

Era certo di essere morto.

 

Ma le pareti bianche di una stanza spoglia furono le prime cose che vide e Skye che lo osservava dormire, con occhi pieni di lacrime.

 

“Credevo non ce l'avresti fatta” sussurrò.

“Tornerò sempre da te” disse Grant “Devo mantenere una promessa”

“Mi dispiace così tanto” disse Skye con un singhiozzo “Per tutto quello che ti abbiamo fatto, per come ti abbiamo trattato, per tutto”

“Hey, tesoro non fa niente”

“No” disse Skye “è vero, eri un nostro prigioniero, ma questo non toglie che tu abbia dei diritti”

“Shhh” disse Grant, accogliendola tra le sue braccia.

“Sono ancora così arrabbiata con te” disse Skye, dandogli un lieve pugno sul petto “Mi manchi. Lo capisci che sto male e che mi manchi? Lo capisci che effetto hai su di me?”

“Ti amo Skye” disse Grant “Non avrei mai voluto farti del male”

 

Skye allora alzò gli occhi lucidi, regalandogli un lieve sorriso.

 

“Ti amo anche io”

 

E Grant credette seriamente di essere in paradiso.


 

 

 

 

Agent Soho Doll corner :

 

alla fine non c'è l'ho fatta!

 

Grazie alla bellissima fic di LilithJow , mi era venuto in mente una cosa tristissima dove......Grant MORIVA.

 

 

No, voi lo sapete che io sono fluffosa fino al midollo.

 

Quindi ecco la versione con il lieto fine

 

un bacio.

 

-jess