15/11/2014
1 recensioniCAPITOLO 20 – Casa e Parenti –
La struttura dell’ edificio si stagliava come un ombra dai colori scuri , in contrasto con la luce del sole e del cielo limpido . Doveva avere come minimo tre piani .
Prima della porta vi era un dislivello di tre scalini grigi con vicino un pianerottolo rettangolare da cui salivano , due colonne ai lati che reggevano la tettoia a triangolo con sopra delle tegole color ocra .
In mezzo ad esse vi era un massiccio portone in legno scuro con svariati intagli , al centro d’ esso spiccava un emblema il cui contorno era nero , una m maiuscola medievale ed intrecciata su essa vi era una rosa dai petali scuri .
La struttura aveva numerose finestre con davanti dei piccoli balconi , all’ altezza del terzo piano vi era un piccolo rosone , dai vetri dai colori chiari . Dietro la facciata spiccava la cima piatta , di una torre . Intorno al perimetro della proprietà vi erano numerose aiuole fiorite , dal numerose rose dai mille colori , parevano un arcobaleno ; le separava dalla via un basso cancello in ferro battuto .
Erick ci precedette facendoci strada , camminando sul piccolo tragitto fino alla porta in pietra battuta .
– Carino il posticino . – commento Jack .
Io , intanto mi guardavo in torno , sentivo il cuore scoppiare per la felicità che provavo in quel momento , ma un senso di paura e timore fece capolino nel mio cuore , non sapendo nemmeno il perché . Salimmo gli scalini , arrivando sopra il portico ed il rossiccio bussò alla porta ed il blu portò gli occhi al cielo .
– Hai dimenticato di nuovo le chiavi di casa , non è così ? – chiese e l’ altro ridacchiò in risposta , seguito da noi .
Il volto di una ragazza dai capelli rossicci lisci ed occhi verdi – azzurri , fece capolino dalla porta aveva entrambe le braccia sui fianchi . Era più bassa di Erick .
– Ciao Cassidi , possiamo entrare ? – chiese teso , la ragazza lo guardo annoiata .
- Si , ma solo perché ci sono ospiti con te . La prossima volta ti lascio fuori . – disse mentre scompariva nel corridoio , noi la seguimmo .
Il corridoio era corto , ma poco illuminato sul soffitto vi era un lampadario dal vetro verde acqua e la struttura in ferro , a terra vi era un tappeto rosso e blu con lo stesso stemma presente sul portone d’ ingresso . La ragazza scomparve dentro la porta di sinistra presente nell’ entrata , di fronte a loro vi era uno scalone scuro , dopo numerosi scalini si accedeva ad un pianerottolo in cui divideva in due la sala che riprendeva portando ai piani superiori .
– Benvenuti , accomodatevi . – disse una voce femminile .
Ci voltammo , sulla soglia della porta era comparsa una donna sulla quarantina , qualche ruga solcava il suo volto sorridente . Indossava una maglia a maniche lunghe nera , dei jeans e delle scarpe entrambi neri .
- Ciao zia Susanne ! - esclamò felice il rossiccio salutando la donna che ricambiò il saluto con un ampio sorriso .
Fece strada nel soggiorno nella stanza di destra .
Era un salotto abbastanza ampio , al centro un tavolino con intorno tre sofà disposti a ferro di cavallo , di fronte ad un camino . A sinistra vi era una vetrinetta , con all’ interno stoviglie su un lato e libri da un altro . Ci sedemmo sul morbido mobile color cremisi .
Lo sguardo della donna percorse i nostri corpi , per la sua intensità pareva che volesse scavare nel profondo delle nostre anime , io riuscii a sostenere il suo sguardo che divenne sorpreso .
– Così lei signorina sarebbe una mia antenata , dovrei ritenermi fortunata nel poterla conoscere . – disse avvicinandosi a me porgendomi una mano , che io strinsi calorosamente . Cassidi , comparve dietro la donna osservando me ed Aka da capo a piedi .
– Potreste gentilmente smettere d’ osservarmi in quel modo , mi mettete in imbarazzo . – disse la volpina arrossendo .
– Questa non è la vecchia casa di famiglia , perché non vivete lì ? – chiesi , in effetti quella casa mi era estranea .
I volti dei miei discendenti divennero cupi , quello che avrebbero comunicato non sarebbe stato per nulla piacevole .
– In effetti abbiamo cambiato casa circa sei anni fa , perché l’ altra era stata completamente distrutta quando la città venne attaccata da un armata di demoni . In quello scontro morirono i miei genitori , tra cui mio padre Jonathan , che sicuramente conosci . In seguito ci trasferimmo qui , nella casa di famiglia di mio cognato , portando con noi qualche oggetto dalla casa in campagna . – rispose .
– Si è salvato qualche oggetto della vecchia casa ? – chiesi ancora , doveva essere rimasto intero , almeno quello !
– In effetti , si era salvato un vecchio dipinto raffigurante una delle generazioni passate , un antica spada e qualche polveroso diario . – rispose Erick .
– Potrei vederli ? – chiesi trepidante .
– Faccio strada io ! – esclamò Cassidi scomparendo dietro lo scalone seguita da noi , mentre Erick ed Ao rimasero in soggiorno .Sul fianco destro della scala vi era una porta di colore scuro , alto e stretto , non aveva serrature .
– Come si apre questa porta ? – chiese Jack , mentre faceva scorrere il palmo della mano lungo la superficie intagliata .
La rossiccia si tolse la collana che portava al collo , era una semplice circonferenza con all’ interno una stella a cinque punte , era lo stemma dei Nightray . Il ciondolo venne fatto aderire alla superficie in un intaglio , lo girò in senso orario . La porta si aprii dopo la fine di scatti e scricchiolii di meccanismi arrugginiti , provenienti da essa che si accostò permettendoci di entrare .
– Che forza ! – esclamò sbalordito l’ albino ed io non potei non commentare a mia volta .
– Sapevo che i Nightray fossero esperti in macchinari e simili , ma non così tanto . – dissi ammirata .
– Questo è niente , ci sono oggetti ancora più complessi . – disse la donna .
Entrammo all’ interno della piccola stanza , ricavata nel sotto scala , come per creare una cassaforte . L’ interno era provvisto di mobili in legno contenenti chissa cosa , lungo tutte le pareti , uno scrittoio sulla parete destra . Sopra esso attaccata al muro sprovvisto di tappezzeria , che lasciava in vista i mattoni rossi . Vi era un dipinto raffigurante due adulti , un uomo ed una donna , dai tratti severi , ma dallo sguardo dolce , davanti a loro vi erano due ragazzi all’ incirca della stessa età , ma il ragazzo era visibilmente più grande della femmina .
I genitori poggiavano una mano sulla spalla dei due figli , la donna sulla spalla sinistra della ragazza e l’ uomo sulla spalla destra del ragazzo . Tutti indossavano abiti dai colori neri e dai bordi e ricami argentei . Quella era la mia famiglia . Mi avvicinai lentamente al quadro , il più possibile percorrendo la superficie con la mano , sentivo gli occhi pizzicare per via delle lacrime che sarebbero sgorgate in quell’ istante .
Per l’ appunto non si fecero attendere , abbassai lo sguardo . In quel momento avvertii una fitta lacerante dalla tempia , si propagò in tutto il corpo .
– Mi fa male … - dissi prima di perdere i sensi , l’ ultima cosa che vidi , fu il dipinto colorato da degli schizzi di sangue , che coprivano meta d’ esso .
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(Jack Pov )
Vidi Niella abbassare la testa , doveva sentire una nostalgia tremenda dei suoi genitori , comprensibile anche io sentivo la mancanza della mia .
D' un tratto però , cadde a peso morto a terra .
Dalla parete di fronte a noi comparve un falchetto dal piumaggi verde e bianco , sbatee le ali e un vortice di vento travolse tutti noi , non lasciandoci il tempo di reagire ed oscurandoci la vista . Sentii dietro di noi i passi di Ao ed Erick che accorrevano , per vedere la situazione . Dopo qualche secondo , il vortice si diradò . Il cacciatore e l' animale erano scomparsi .
- Dannato Mido ! Ha fatto la prima mossa ! - disse Ao infuriato battendo un piede per terra uscendo dalla stanza .
- Aka prendi il materiale per la localizzazione , si trova nello scrittoio . - ordinò alla sorella che eseguii .
Dal mobile prese una borsa in tela scura ed uscii dalla stanza .
- Chi ha preso Niella ? - chiesi precipitandomi fuori dalla stanza .
- é stato il falco di Robert ! - ringhiò la volpe rossa .
- Visto che siamo in pieno conflitto , vado a preparare un arsenale , insieme a Cassidi . - disse la donna seguita dalla nipote al piano di sopra , mentre gli altri andarono nel soggiorno .
- Se sono già all' opera , non abbiamo tempo di chiedere aiuto al conclave , quindi dobbiamo arrangiarci . - disse Ao preparando l' occorrente per il rito con la sorella .
Disegnò per terra una circonferenza con dentro un pentacolo , mentre Aka vi ci sparse sopra una polvere bianca .
- Erick , prendimi la spada che si trova nel fondo scala . - ordinò al rossiccio .
- Jack , vai a casa di Magnus ed avvertili della situazione attuale . - disse rivolto a me , ed io uscii dall' abitazione , in direzione di quella dello stregone .
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ANGOLO AUTRICE :
Salve a tutti !! >v<
Per un pelo e non caricavo nessun capitolo questa settimana , evviva l' ispirazione improvvisa !
Ispirazione : Yay ! * esulta felice *
Pandora : Si , ridi , ridi che la nonna t' ha fatto i gniocchi ! * Prepara un bazooka che punta contro ispirazione *
Ispirazione : AIUTO !!! * Pandora spara un colpo e la prende in pieno *
Pandora : Che c'è ? Mi sono portata avanti col lavoro , così non dovrò farlo la prossima volta . * Mette via l' arma fischiettando allegramente *
Allora , dopo questo piccolo spazio di demenzialità , vi lascio ed al prossimo capitolo !
Bye >°w°< -meow-