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Autore: _Angelica__    16/11/2014    0 recensioni
Adelaide è una sognatrice, spera un giorno di diventare una delle eroine che legge nei suoi libri. Rimasta orfana viene accolta nella grande tenuta dello zio, qui Adelaide crescerà e vivrà una grande avventura interiore.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’auto si fermò davanti all’imponente cancellata di quella che sarebbe diventata la mia nuova casa.

-Signorina Lee siamo arrivati- era la prima volta durante tutto il tragitto che quell’uomo mi rivolgeva la parola, di corporatura imponente e con ciglia troppo folte mi terrorizzava, d’altronde avevo solo sei anni all’epoca, e ogni cosa mi spaventava. Mia madre doveva sempre leggermi qualche fiaba prima di addormentarmi, mi raccontava di fate e principesse coraggiose, io la ascoltavo con grande interesse fino a che i miei occhi cedevano ad un lungo e sereno sonno.

-Signorina Lee?- l’uomo mi porse la mano e la mia minuscola manina grassottella sparì nella sua stretta.

Aprì il gigantesco portone una ragazza minuta dai setosi capelli castani costretti in una cuffietta bianca, probabilmente era la domestica.

-Oh siete arrivato, avviso subito il signor Lee- detto questo si dileguò nell’oscurità della casa.

Mio zio arrivò presto alla porta e disse qualcosa in francese alla ragazza, pareva molto irritato.

-James che piacere, avete fatto buon viaggio? – Mio zio era un uomo alto e tozzo, portava lunghi mustacchi e una sua caratteristica era che, anche nelle peggiori circostanze, aveva il sorriso sulle labbra.

- E’ andato tutto a meraviglia, il viaggio è stato uno dei più sereni che abbia mai avuto-.

Quando fummo finalmente nel salone e ci furono messi i cappotti sull’appendiabiti mio zio mi guardò, aveva gli occhi leggermente lucidi e il suo sguardo esprimeva un misto di pietà e insicurezza.

Si abbassò alla mia altezza: -Adelaide come stai piccola?- quella semplice domanda scatenò in me così tante emozioni che avevo represso che le lacrime quasi mi fecero scoppiare gli occhi. Zio Fred mi abbracciò stretta a sé e mi asciugò le lacrime con il suo fazzoletto da taschino.

-Adelaide! Oh sei arrivata! Ti aspettavamo con così tanta ansia cara- mi girai e vidi mia zia Josephine scendere sul lato destro delle scale, le piaceva atteggiarsi da star del cinema.

 Ed eccola arrivata lentamente di fronte a me: era una donna molto alta abbastanza grossa di corporatura pur essendo priva di grasso, i capelli erano raccolti in uno chignon basso e lunghissimi orecchini pendenti ornavano le sue orecchie a sventola, la cosa che più di ogni altra faceva sorridere me ed i miei genitori, era l’enorme e ingombrante fondoschiena di zia Josephine. Josephine Lee era la cugina di primo grado di mio padre e di suo fratello, aveva sempre vissuto in una famiglia povera e in una casa perennemente intrisa di sporcizia, il disordine regnava in quella famiglia. Il fratello di mio nonno Oswald Lee aveva perso tutti i soldi della sua famiglia nel gioco e ,dopo la morte prematura della moglie,  si era dato alla più completa follia, lasciando la figlia (e il suo fondoschiena) senza alcun riferimento genitoriale. Zio Fred che aveva dieci anni in più rispetto a mio padre si era sposato per primo, con una ragazza di ricca famiglia proveniente dallo Yorkshire: Allison Sutcliffe. Dopo pochi anni di matrimonio nacque mia cugina Patricia e morì zia Allison. Mio zio, che voleva trovare al più presto una figura femminile per sua figlia, incontrò, suo malgrado, zia Josephine. In cerca di un partito abbiente, si mise a lucido: comprò vestiti nuovi, si mise un profumo costoso scroccato da una delle sue saltuarie amiche, e riuscì ad ingannare il povero zio Fred della sua nobiltà d’animo e d’aspetto. Mio padre si chiedeva spesso, e lo domandava ogni volta che ne aveva l’occasione a suo fratello, come avesse fatto un uomo così intelligente e sano di mente ad aver sposato una donna così instabile e di dubbia bellezza.

E così zia Josephine si avvicinò al mio viso scrutandone ogni lineamento, infine rise sguaiatamente, cosa che mio zio Fred le fece immediatamente terminare con uno sguardo che mi fece tremare le gambe.

-Oh scusa sono davvero insensibile ma… tesoro nonostante tu abbia perso i genitori da una settimana hai conservato tutto il grasso in eccesso che avevi anche prima dell’incidente, è davvero una situazione tragicomica!- io guardai zia Josephine con odio e disprezzo, dovevo subito risponderle, non ero una che si faceva mettere i piedi in testa da una donatrice di fondoschiena.

-Zia Josephine…- la sua bocca vermiglio mi zittì subito

-Oh cara chiamami zia Jo- sembrava che il concetto che volevo chiarire non poteva essere espresso in quel momento perché zio Fred cambiò discorso e portò l’attenzione sul mio piccolo bagaglio a mano.

-Cosa hai portato di bello tesoro?- gli feci un piccolo sorriso e tirai fuori “Le avventure di Tom Sawyer” il mio libro preferito.

-Che meraviglia! Se vuoi piccola te lo posso leggere questa sera, ti piacerebbe?- feci un piccolo cenno di assenso con la testa.

-Fammi vedere… ah anche io ho quel libro! Ma non ho ancora avuto il piacere di leggerlo…-

Mio zio Fred fece una risata amara e senza neanche guardare la moglie disse: -Cara tu non hai letto neanche uno dei numerosi libri che possiedi! Ma visto che qui abbiamo una lettrice seria e diligente potresti prestargliene qualcuno.- fu allora che zia Jo ( e il suo fondoschiena) lasciarono finalmente me e mio zio discorrere amabilmente.

La serata passò in fretta e Joelle, la cameriera che ci aveva accolti, mi accompagnò nella mia camera. Era una stanza piccola, ma molto graziosa, il letto era a baldacchino, c’era una grande finestra che dava sull’immenso prato della tenuta e la carta da parati ritraeva farfalle di ogni genere di colore e forma. Mi addormentai vestita e ancora con le scarpe piene di fango sul grande letto,  la stanchezza mi cullò dolcemente tra le braccia di morfeo.














Spazio Autrice:
Ciao! Grazie per aver letto il mio racconto :)
Mi farebbe davvero piacere leggere una vostra opinione..
A presto con un nuovo capitolo!
Angelica
  
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