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Autore: alhena18    16/11/2014    2 recensioni
Le decisioni di Wade dopo il matrimonio di Brando e Sylvie. E' davvero finita tra Zoe e Wade?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore: ciao a tutti! in attesa che passino, più velocemente possibile, queste 8 settimane, ho provato a dare la mia versione della 4° serie. Avrei voluto, come molti di voi immagino, una terza serie più centrata su Zoe-Wade, soprattutto pensando a come era finita la precedente.. invece il cambiamento totale della storyline mi ha spiazzato.. non c'era alcun motivo di trascinare così a lungo le storie con Joel e Vivian, men che meno serviva sottolineare il dolore di Wade dopo l'abbandono di Vivian, decisamente più vivido di quanto provato nelle prime puntate per Zoe.
Confesso che ho pensato perfino a qualche problema tra i due attori.. in effetti per molte puntate non ci sono state interazioni fra i due, qualche volta neanche una scena.
Comunque la quarta serie sembra tutta ZADE.. quindi in attesa del suo arrivo.. spero che vi piacciano le mie idee!!
 
La settimana successiva Zoe escogitò mille strategie per trovarsi da sola con Wade.
Arrivava nella cucina di Lavon prima degli altri, indossando una striminzita camicia da notte, e attendeva l’arrivo di Wade ingegnandosi in qualche pancake bruciacchiato o in una semplice macedonia di frutta. Ma appena Wade la vedeva, usciva frettolosamente con una mela in mano borbottando qualche parola di saluto senza mai incrociare i suoi occhi.
Andava sempre al Rammer Jammer  sia a pranzo che per l’aperitivo, e si sedeva nel bancone con un’aria sexy che avrebbe steso 10 cowboys in un colpo solo e lanciava sguardi carichi di significato al proprietario del locale. Ma Wade, dopo averla salutata con aria distaccata, mandava sempre qualcun altro a servirla e poi puntualmente si rifugiava nel back office del bar fino a quando era il momento per lei di rientrare all’ambulatorio.
Aveva provato a chiedergli di uscire un paio di volte… gli aveva proposto un film  a casa sua, come ai vecchi tempi, oppure un giro fino alla fiera di Mobile, ma lui aveva velocemente declinato adducendo pressanti impegni di lavoro.
Dopo un sacco di tentativi falliti provò il suo asso nella manica.. era sabato sera e Wade lavorava al Rammer Jammer fino alla chiusura. Sapeva che al bar  c’era un gruppo di musica country locale che si esibiva e ci sarebbe stata tutta Bluebell. Indossò il suo abito più sexy, raccolse i capelli e infilò un paio di scarpe Louboutin tacco 16 dello stesso colore dell’abito, rosso fiammante. Si avviò, un po’ traballante a dire il vero, verso il locale ripetendo tra sé e sé con aria di sfida “ voglio vedere se mi resiste anche stasera..”
Quando aprì la porta fu travolta da una musica assordante e dal rumore di una folla schiamazzante che parlava a voce alta dai tavoli o ballava. Provò ad intercettare con lo sguardo Wade ma non lo vide da nessuna parte; in quel momento si sentì chiamare.. Lavon, seduto con Dash e Brick, le fece cenno di raggiungerli.
Mentre passava attraverso la folla ricevette un sacco di fischi e complimenti, si guardò intorno compiaciuta.. “bene bene..” si disse “allora funziona.. ma dov’è finito?” Il suo sguardo continuava a vagare dal bancone ai tavoli.. ma di Wade nessuna traccia.
“ Ehi ragazza!!! Chi devi stendere stasera?” le disse Lavon con uno sguardo ammirato “non ti vedevo così in tiro da un sacco di tempo!!”
“ Oh.. niente di che.. una cosuccia così.. avevo voglia di uscire dai soliti panni del dottor Hart..” disse con noncuranza Zoe “…hai visto Wade?”
Lavon socchiuse gli occhi guardandola intensamente.. quei due erano proprio divertenti.. se Joel fosse stato ancora a Bluebell avrebbe avuto un sacco di materiale per uno spassoso romanzo solo raccontando di loro.
Ma decise di non dire nulla più del necessario, per cui con aria distratta le rispose che gli sembrava di averlo visto entrare nel back office qualche minuto prima che lei arrivasse.
Zoe partì con passo deciso verso la porta sul retro e fece per entrare senza bussare, ma in quel momento Wade stava uscendo velocemente e le cadde praticamente addosso
“ Oh cavolo.. ti sei fatta male? Scusami.. ma dove stavi andando?”
“ Stavo venendo a cercare te” rispose Zoe con aria dolorante.. uscendo le aveva pestato un piede e ora stava cercando di capire se il dolore lancinante che provava dipendesse dal pestone ricevuto o dal fatto che una delle sue preziosissime Louboutin era irrimediabilmente graffiata e rovinata.
Entrò in ufficio e si sedette alla scrivania per togliersi la scarpa.. Wade la seguì all’interno ma tenne opportunamente la porta aperta.. “meglio che una via di fuga ci sia sempre” pensò strategicamente.
“Perché mi stavi cercando?” le chiese con aria diffidente “è successo qualcosa?”
“No, ma non ti ho quasi mai visto questa settimana, sei sempre stato super-impegnato e ho pensato che questa sera forse avevi un po’ di tempo per me..” lo guardò attraverso le lunghe ciglia.. “ce l’hai?..”
Wade si muoveva nervosamente da un punto all’altro dell’ufficio, cercando un modo rapido ma cortese per uscire da lì.. Cavolo!! Vestita così gli faceva girare la testa e non riusciva a connettere lucidamente.. cosa gli aveva chiesto?... Aspetta.. si sta togliendo la scarpa??? Oddio… quel vestito è così striminzito che non lascia spazio ad alcuna immaginazione..
“ Wade… Wade… WAAADE!! Mi stai ascoltando?” sbraitò Zoe.. “Cos’è.. sei diventato sordo? Puoi per favore dare un’occhiata al mio tacco? Penso che si sia scollato..”
Wade abbandonò con molta fatica i sensuali pensieri che lo attraversavano e si avvicinò a lei per dare un’occhiata alla sua scarpa.
“Errore.. errore… ERRORE MADORNALE!!” disse freneticamente fra sé rendendosene subito conto, la porta si chiuse automaticamente e il profumo di Zoe permeò in ogni poro della sua pelle.. ormai la sua razionalità era andata, svanita.. puff!
I suoi occhi si persero in quelli di lei e una scarica elettrica li attraversò appena le sue mani sfiorarono quelle di Zoe mentre cercava di dare un’occhiata al tacco Louboutin, peraltro perfettamente integro.
I loro corpi si avvicinarono quasi a sfiorarsi, un’attrazione così potente che non lasciava spazio a nient’altro li mise uno di fronte all’altro, le labbra che si sfioravano e gli occhi ancora chiusi uno nell’altro.
Voleva disperatamente baciarla.. ogni fibra del suo corpo lo urlava.. ma sapeva che se l’avesse fatto era finito.. non avrebbe più avuto scampo. Ma non riusciva neanche ad allontanarsi da lei.. in quel momento desiderava che il tempo e lo spazio si congelassero così da poter godere della sua vicinanza, del suo profumo, della sua pelle senza fare necessariamente qualcosa di stupido.
Dopo pochi secondi durati un’eternità lei sottovoce mormorò il suo nome “… Wade… ti prego..”
“ No, no, NO! Non posso più fare questo.. non più” disse Wade frustrato e arrabbiato allontanandosi da lei.
“Lasciamo perdere Zoe.. è meglio così, credimi” ribadì con aria affranta e appoggiandosi alla porta di uscita.
Zoe non disse nulla ma lo guardò con uno sguardo così intenso, deluso e addolorato da strappargli il cuore. Dopo qualche secondo uscì dalla stanza e dal bar senza voltarsi indietro.
   
 
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