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Autore: miatersicore23    17/11/2014    1 recensioni
AU/AH Delena - 2247 parole. - Introspettivo, romantico, sentimentale.
Damon ed Elena.
Una storia.
Un momento. Solo loro due e nessun altro. Vite non raccontate e un amore così intenso che fa quasi male.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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E intanto ripete il suo nome

 
La ragazza è di spalle. Indossa un lungo abito bianco che nasconde anche i piedi. I lunghi capelli castani sono raccolti in uno chignon elaborato. Damon la guarda, vorrebbe avvicinarsi, ma c’è qualcosa che lo blocca. L’unica cosa che può fare è osservarla. Osservarla mentre con una mano abbondona il fiore, regalatole, sul letto. Una rosa rossa. Una semplice rosa rossa. Quando l’ha comprata, ha pensato che fosse perfetta, come lo è Lei.

L’altra mano, che stringe il flûte di champagne, è portata alla bocca e Damon può solo immaginare le sue labbra morbide che accarezzano il cristallo e vengono bagnate dal liquido frizzantino – o meglio, può ricordarle. Ricordare come quando al galà di beneficienza Lei lo osservava, mentre ballavano, e un po’ quelle labbra erano socchiuse, quando, per un tempo che sembrava infinito, ne rimaneva abbagliata. Quando il bicchiere torna nella sua visuale, Damon nota che è vuoto. A che numero è arrivata? Quattro o cinque? Probabilmente è ubriaca, ma non gli importa, anche lui è ubriaco. Ubriaco perché si è reso conto di amarla. Ma Damon Salvatore non ama. Damon Salvatore ha buttato il suo cuore nella tomba della madre a New Orleans, cinque anni fa. Prima della ragazza che ha difronte, non ce n’era  nessuna. Nessuna che l’ha tanto colpito da farlo impazzire. Impazzire nel modo più bello.

Damon sa anche che Lei ama lui, ma sa anche che non lo ammetterà mai. Semplicemente perché Lei è sposata. Era sposata. E terribile coincidenza del destino quel marito era proprio suo fratello Stefan. Ma Lei non sa che Stefan la tradiva continuamente. Con una segretaria. Maledetto Stefan! Traditore e anche scontato. Pensa ironicamente.

Damon, però, non vuole infangare, l’immagine che suo fratello si era costruito. Lo fa per lui, lo fa per Lei, lo fa per se stesso. Lei non lo deve sapere perché ne è consapevole, le si spezzerebbe il cuore. Se Lei sapesse che Stefan non l’amava, urlerebbe dal dolore. Sa, che se le dicesse che con quella segretaria ci ha fatto un figlio e che quel figlio è un suo alunno, Lei cadrebbe nell’oblio.  

Stanotte sono entrambi ubriachi. Non si divertiva così da più di un anno. Ha riso per tutta la serata ed è stata bellissima. Damon non l’ha mai vista più bella di così. Con quegli occhi grandi che riempivano tutto il suo mondo, con quella voce… la voce più bella che avesse mai sentito.

Quando Lei si volta, Damon se ne innamora un’altra volta. Più di prima. È sempre così. Quando lo vide per la prima volta, Lei era già sposata con suo fratello. Loro due non si vedevano da anni ormai, perché cresciuti in ambienti diversi. Damon con la madre in Louisiana e Stefan in California. Quando la madre è morta, lui si è trasferito dal fratello, quando il padre era già ad un passo dal cadere dentro un burrone. Quando la depressione lo aveva già logorato da dentro e solo una cartuccia di una Colt d’epoca avrebbe potuto mettere fine alle proprie pene.

E Lei era lì, la prima volta che la vide, con un vestito azzurro leggero, adatto per il caldo di Los Angeles, pronta ad accogliere il fratello di suo marito nella sua famiglia, ma nessuno dei due aveva calcolato che qualcosa sarebbe scattato. Almeno per Damon. Non appena incrociò i suoi  occhi cambiò qualcosa e il dolore della recente scomparsa della madre per un attimo sparì.

Alla fine, anche l’ultimo membro della sua famiglia se ne è andato. Per un fottuto stupido incidente d’auto. Sono rimasti solo loro due. Loro due e basta. Passavano tanto tempo insieme. E Lei lo amava, lo amava così tanto. Damon le era stato vicino… vicino come nessun altro. È stato lì che Lei si è innamorata veramente di lui. Damon se ne accorse una sera. Una di quelle tante sere, dopo la morte di Stefan, in cui Lei lo chiamava perché non voleva restare sola e lui la raggiungeva dopo neanche dieci minuti. Perché Lei era l’unica cosa che gli restava.

 In quelle sere si sedevano sul divano, mangiando dell’orribile cinese d’asporto e parlando di Stefan. Lei, accucciata ad un angolino, vicino al bracciolo con le gambe piegate e il mento sulle ginocchia, parlava di come aveva conosciuto suo marito, di come se ne era innamorata e di tutti quei particolari che la facevano star bene e al sicuro. Lui, con la testa abbandonata sullo schienate e le gambe aperte e allungate e, a volte, un bicchiere di Bourbon in mano, stava ad ascoltare, perché Damon non conosceva suo fratello. Non veramente come avrebbe desiderato. Damon spesso la osservava cullarsi in se stessa e lasciar sfogare qualche lacrima.

È stata una di quelle sere, che Lei gli prese la mano e poi si avvicinò a lui appoggiando la testa sul petto. Damon, con il suo naso tra i capelli, respirò il suo profumo, finché non sentì il suo respiro farsi più regolare per addormentarsi si di lui.

Damon ricorda perfettamente che il mattino successivo si svegliò nella stessa posizione con, oltre un sentimento di infinita dolcezza che si era annidato dentro di lui, anche una  vergognosa erezione. La stessa eccitazione che Damon ha adesso, mentre si avvicina lentamente alla donna che ama e le sfiora i fianchi con le mani. È ubriaco Damon: le fa sentire quando la vuole senza esitazioni. Fino a qualche ora fa non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Si sarebbe ricordato che appena un anno fa suo fratello se ne è andato, lasciandolo con un segreto da custodire e una donna che vorrebbe amare, ma non può. Ma Damon adesso è ubriaco. Damon non pensa più a Stefan, non pensa più al suo nipotino, non pensa più a tutto quel rispetto che vorrebbe dare.

Damon è ubriaco come è ubriaca Lei. Lei percepisce chiaramente quanto Damon la voglia e qualche ora fa Lei si sarebbe fermata, lo avrebbe rifiutato. Semplicemente perché Lei sta ancora accettando i suoi sentimenti per lui e poi perché si arrabbierebbe. Il punto che in realtà Lei sa la verità. Sa che Stefan lo tradiva, sa che ha fatto un figlio fuori dal matrimonio e sa che Damon lo sta coprendo anche dopo la morte. In un certo sento lo capisce, ma a volte la rabbia diventa la cosa più forte. Se Lei fosse sobria, lo manderebbe via, o cercherebbe di cacciarlo, ignorando il pensiero di Damon che avvicina la mano alla parte più intima per scoprire l’eccitazione che, come lui, in realtà la sta comandando.

Sono ubriachi entrambi. Lei era ubriaca anche prima del galà. Si è aperta una bottiglia di vino che c’era al suo matrimonio e ha brindato, alzando il bicchiere in alto, come a voler dire a Stefan “A te, grandissimo figlio di puttana.” Per poi pensare a Damon e rendersi conto che è l’opposto del fratello. Stefan era sì, dolce, buono, comprensivo, ma quando Lei lo guardava negli occhi non si sentiva protetta e al sicuro. Non come con Damon, almeno.  Quando guarda Damon negli occhi, Lei si sente amata. Amata come nessun altro abbia mai fatto con lei. E si sente protetta e al sicuro. Si sente a casa. Si senta a casa in questo momento, mentre il naso di lui respira tra i suoi capelli. Il nome di lui soffia tra le labbra di Lei.
Le sue mani sono piene di Lei e lui non può fare a meno di poggiare le labbra sulla spalla, sfiorando la spallina. Lei chiude gli occhi perché se li chiudesse potrebbe far finta che nulla stia accadendo, che sia un sogno. Un meraviglioso sogno. Afferra le mani sui suoi fianchi e le intreccia tra le sue. Le piacciono quelle mani e non vede l’ora di combattere con quelle mani. Di artigliarle tra le lenzuola del letto e di baciare ogni singola falange. Non sopporta  più di stargli così lontana, così quando Lei si volta, con l’intento di essere la sua donna per almeno per una notte, lui crolla definitivamente. Letteralmente.

Le su gambe cedono e finisce sulle ginocchia. Il suo unico appiglio sono le sue mani ancorate sui fianchi, stringendo la liscia stoffa dell’abito bianco. È il suo angelo. Pensa Damon. È l’amore della sua vita. La fissa negli occhi. Per un secondo, poi due e poi un altro ancora. Finché non ne ha abbastanza. Non ne avrà mai abbastanza, ma è più forte l’impulso di appoggiare la fronte sulla coscia di Lei. E ancora il suo profumo si fa strada prepotentemente dentro di lui. Un po’ diverso da prima, più vicino all’odore della sua intimità.

Lei le sfiora i capelli corvini e in un attimo si è inginocchiata come lui, mettendosi difronte, ad un respiro dalle sue labbra, con la voglia matta di circondare il collo con le braccia e di baciarlo. Baciarlo ed amarlo. Condurlo sul letto e stare con lui. Ed è così che fa. Gli prende la mano e gli fa cenno di sollevarsi e lui, con occhi sognanti, ubbidisce. Ai piedi del letto Lei si siede e con un solo movimento si apre la zip dell’abito, facendo abbassare le spalline. Lui rimane impotente, quasi incanto da quella disinvoltura. Lei abbassa lo sguardo e sorride imbarazzata, rendendosi conto che è stata la prima a fare il primo passo.

Damon allunga tremante una mano. Non è in lui, questo lo sa. Di solito è sicuro di sé, istintivo e passionale. Adesso è un cucciolo che ci pensa mille volte prima di agire, ma non si tira nemmeno indietro. Lascia solo fare. Non si riconosce più, ma quando la sua mano sfiora la guancia del meraviglioso essere che le sta d’avanti , qualcosa in lui si accende. Prende un respiro e la bacia. Finalmente. Il loro primo bacio e lo desideravano entrambi allo stesso modo, con la stessa impazienza e adesso si baciano con la stessa urgenza con lo stesso impeto. Spingendola lentamente sul letto e con la stessa delicatezza di una piuma. Le mani sono dappertutto. Gli occhi guardano da ogni parte. La bocca bacia fino all’anima. Il cuore si sente anche da lontano. Come la pioggia forte che batte sui vetri e riempie le orecchie coprendo ogni altro suono.

Damon vuole fare l’amore con Lei. Lei vuole fare l’amore con Damon. Lei. Elena.

Sospira Damon da un bacio e l’altro. Il suo nome. Per lui non c’è cosa più perfetta, ma per lei… per lei non c’è cosa più bella se non il suo nome detto dalle sue labbra, dalla sua voce. Elena non desidera altro se non sentire la voce di Damon. Per il resto della sua vita. Questo è quello che vorrebbe Elena, ma non sa se può.

Gli slaccia la cravatta e per lui non cambia nulla, continua a trattenere il respiro, per la paura di perdere tempo in un qualcosa che non è essenziale. Lei solleva le gambe e le artiglia al bacino di lui. Le piace. Quella frenetica sensazione delle loro eccitazioni che si sfiorano, si incontrano. Quasi quanto le loro labbra. Solo qualche pezzo di stoffa a dividerli. E chi se ne frega se quella camicia è di Armani o se quell’abito è di un’altra marca costosa. Le mani sono incontrollabili. C’è la foga che controlla tutto. C’è la passione che fa perdere la testa. Ci sono i rumori di abiti strappati, di brandelli di stoffa irreparabili. Ci sono i capelli che vengono sciolti e forcine e ferretti che cadono a terra in mille e leggeri tonfi.
Damon la bacia ancora. La bacia sulle labbra, la bacia sul mento, sul collo, sui seni. E intanto ripete il suo nome. Elena. Elena. Elena… si sente morire quando finalmente nudi, entra dentro Elena, con una forza ed una dolcezza mai viste prima ed è lei finalmente a sussurrare il suo nome.

Damon. Ti amo.

No, non è un miraggio. È la verità. È la voce di lei che abbatte ogni barriera. Che sconfigge la paura di un rifiuto, che dimentica il passato, che cancella il futuro e dà la certezza di un per sempre. Un per sempre astratto. Fatto di loro due. E basta. Fatto di sesso notturno e colazioni a letto. Fatto di sguardi maliziosi e di sorrisi nascosti. Fatto da Damon ed Elena e da Elena e Damon. Suonano così dannatamente bene insieme. Eppure sembrano così lontani. Lontani da Stefan. Lontani da tutti.

Damon sorride perché non aspettava altro se non sentire queste parole, ma la sua voce di blocca. Lui ama Elena? Dio, sì, sì, sì e poi sì. Se l’è ripetuto così tante volte nella testa che adesso gli sembra inverosimile ripeterlo ad alta voce.

Ti amo.

Sussurra alla fine anche lui. Ti amo, ripete in se stesso. E continua a dirlo con i gesti e con gli sguardi. Elena lo sa. Elena capisce ed Elena risponde. Risponde, sfiorandogli le labbra con l’indice. Geme con lui e gli urla con gli occhi quando maledettamente lo vuole dentro di lei per il resto della sua vita. E al diavolo lo champagne, l’alcool e tutti quanti. Al diavolo tutti. Damon, no! Damon è il suo amore. Damon è la sua vita.

Promettimi che questo è per sempre.

Gli supplica quando tutto è finito. Quando le loro gambe sono intrecciate e la mano di lei sfiora il petto di lui. Quando le labbra di lui baciano i capelli di lei. E quando i cuori di entrambi hanno ormai smesso di battere forte, ma non possono fare a meno di essere così pieni.

Te lo prometto.
Elena.
   
 
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