1. TAICHI
Essere il quarto non è poi così male.
Anche se avrei preferito essere, se non proprio il primo, almeno il secondo.
Ma quando sei una montagna umana, non è tutto così semplice. Anche perché, nel mio caso, non parliamo di muscoli.
Forse non sapete quante volte ho invidiato i fisici atletici e scolpiti nel marmo di Wakabayashi e Wakashimazu. I loro addominali tonici e i culi sodi che vedo sotto la doccia.
Sono arrivato al punto di provare gelosia anche per Morisaki che, per quanto timido e sfigato, è decisamente più figo di me.
Quando vedo le ragazze urlare i nomi dei miei colleghi portieri dagli spalti e a bordo campo percepisco una morsa allo stomaco … sensazione che dura pochissimo, perché subito dopo si trasforma in una voragine che devo riempire ingozzandomi di cibo.
Fanculo la dieta equilibrata: in qualche modo devo pur sfogarmi.
Visto che sono la riserva della riserva della riserva, di giocare in Nazionale non se ne parla… Il sesso lo vedo col binocolo.
Lasciatemi almeno accumulare le calorie.
Per i primi dodici anni della mia vita ho creduto di essere imbattibile. Con Wakabayashi fuori dai coglioni dall’altra parte del mondo, ero io il portiere "saracinesca" del torneo delle elementari.
Poi è arrivato un piccoletto che aveva come miglior amico un pallone ed in un’unica partita mi ha rifilato ben cinque bordate.
La mia autostima è precipitata.
Va bene tutto, ma poteva farmene un po’ di meno di goal!
Tanto avrebbe vinto lo stesso: dopotutto è lui il protagonista.
Io sono soltanto Taichi Nakanishi, il quarto portiere della Nazionale.
Però, stranamente, di me si ricordano tutti.
E almeno questa è una soddisfazione.
Essere il quarto non è poi così male.
Anche se avrei preferito essere, se non proprio il primo, almeno il secondo.
Ma quando sei una montagna umana, non è tutto così semplice. Anche perché, nel mio caso, non parliamo di muscoli.
Forse non sapete quante volte ho invidiato i fisici atletici e scolpiti nel marmo di Wakabayashi e Wakashimazu. I loro addominali tonici e i culi sodi che vedo sotto la doccia.
Sono arrivato al punto di provare gelosia anche per Morisaki che, per quanto timido e sfigato, è decisamente più figo di me.
Quando vedo le ragazze urlare i nomi dei miei colleghi portieri dagli spalti e a bordo campo percepisco una morsa allo stomaco … sensazione che dura pochissimo, perché subito dopo si trasforma in una voragine che devo riempire ingozzandomi di cibo.
Fanculo la dieta equilibrata: in qualche modo devo pur sfogarmi.
Visto che sono la riserva della riserva della riserva, di giocare in Nazionale non se ne parla… Il sesso lo vedo col binocolo.
Lasciatemi almeno accumulare le calorie.
Per i primi dodici anni della mia vita ho creduto di essere imbattibile. Con Wakabayashi fuori dai coglioni dall’altra parte del mondo, ero io il portiere "saracinesca" del torneo delle elementari.
Poi è arrivato un piccoletto che aveva come miglior amico un pallone ed in un’unica partita mi ha rifilato ben cinque bordate.
La mia autostima è precipitata.
Va bene tutto, ma poteva farmene un po’ di meno di goal!
Tanto avrebbe vinto lo stesso: dopotutto è lui il protagonista.
Io sono soltanto Taichi Nakanishi, il quarto portiere della Nazionale.
Però, stranamente, di me si ricordano tutti.
E almeno questa è una soddisfazione.