Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: _hugmejace_    18/11/2014    0 recensioni
La ragazza percorreva veloce il corridoio della scuola, si sentiva l'essere più inutile e insigificante del mondo, non era mai stata con un ragazzo, eppure aveva molte qualità: era bella, mora,magra,alta,simpatica, e sapeva sopratutto cantare. Nessuno l' aveva mai degnato uno sguardo... In quella scuola se non sei una cheerleader o fai parte di qualche gruppo popolare non ti notano, resti sempre la solita sfigata.
Un giorno però un ragazzo l'aveva notata, un ragazzo dagli occhi color oceano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you ready Mari Jonas?

Mari era insospettita dall’atteggiamento che aveva assunto suo fratello Nick, ma non ci pensò su. Questa notte sarebbe stata fra le braccia del suo ragazzo.
Non vedeva l’ora di andare da Sarah Hyland, di abbracciarla forte e di dirle quanto le fosse mancata in questi anni, in teoria oggi avrebbe dovuto venirla a prendere all’aeroporto ma l’hanno chiamata sul set di Modern Family per girare uno special sul natale.
Passò le prime tre ore della notte a coccolarsi nelle braccia di Austin, a parlare con lui di quanto si sentisse protetta standogli accanto , e di quanto lo amasse, poi Austin si addormentò abbracciato a lei. Ma Mari non aveva sonno, così lo guardò dormire, era perfetto, sembrava un angelo sceso dal cielo, lui era il suo angelo. Alle 5 del mattino si alzò in punta di piedi dal letto, e sgattaiolò fuori dalla porta della sua stanza. Salì su di sopra, al secondo piano e andò fino in fondo al corridoio. Superò la stanza di sua madre e quella che un tempo era anche di suo padre, superò la stanza degli ospiti, poi quella di Kevin, quella di Joe, quella di Nick e infine arrivò alla sua stanza segreta, era chiusa a chiave, così con delicatezza, alzò il vaso che era posto sul mobiletto, affianco alla porta della stanza, prese la chiave che era sotto, e la infilò nella toppa. La stanza era polverosa, ma tutto era ancora intatto, così come Mari l’aveva lasciata, sul muro era appesa una grossa tela e sopra vi era stata stampata una foto di lei con Demi e Selena, sotto alla grossa tela, contro al muro, aveva sistemato un divanetto con affianco una libreria, con tutti i suoi libri preferiti, si avvicinò ad uno di esso, lo prese e con la mano rimosse la polvere che vi era appoggiata sopra. Il libro era “Shadowhunters- città di ossa”. Amava ogni libro di Shadowhunters, dal primo all’ultimo. Si ricordò di quando passava delle ore a leggerlo e di quanto tempo ci impiegava a disegnarsi le rune sul polso con l’indelebile nero. Soffiò leggermente sulla copertina e lo rimise apposto.
Dall’altro lato della stanza, c’era un piccolo guardaroba. I vestiti che Mari aveva lasciato odoravano di naftalina e di chiuso, sulla scrivania c’era il suo vecchio pc, alcune stoffe per ricamare, il suo album da disegno che per lei era sacro e alcune vecchie foto che la ritraevano insieme a Sarah, alle gemelle, ai suoi fratelli, lei con sua madre.. e suo padre, quando si accorse di quella foto le venne una rabbia tale, si sedette sulla sedia, per qualche motivo si mise a piangere guardando quella foto, aveva tre anni, era il giorno del suo compleanno, di li a poco suo padre li avrebbe abbandonati. Sua madre le teneva la mano destra e il padre la sinistra, mentre la facevano volare nel cielo azzurro. Piangeva più di prima, ma in silenzio, non voleva farsi sentire, prese la fotografia e se la portò al petto, si accucciò sul davanzale che era sulla grande finestra la quale si affacciava sull’albero di pesco, ora ricoperto di neve. Guardava la sua immagine che si rifletteva nel vetro, non che si vedesse molto, stava per sorgere l’alba, a momenti.
Stava pensando a quanto le mancasse una figura paterna nella sua vita, non che gli mancasse suo padre Kevin o il papà di Frankie, ma .. sarebbe stata felice se sua madre avesse deciso di trovarsi un compagno, uno gentile e che sia disposto a farle da padre, un tipo come il papà di Alex, chissà se lui è single. Ripensò a come Paul Kevin Jonas Senior l’aveva trattata, dal male che le aveva fatto. Avrebbe voluto bruciare quella foto, ma non ce la faceva, qualcosa le impediva di farlo. Si addormentò con il viso segnato dalle lacrime e con la fronte appoggiata la vetro. Alle 9.00 entrarono della stanza, i suoi fratelli seguiti da Austin, preoccupati perché  non riuscivano a trovarla, quando i ragazzi la videro lì dormire, fecero finta di niente, se Mari avesse scoperto della loro intrusione si sarebbe infuriata, e per evitare discussioni se ne andarono al piano di sotto, la luce era tornata.
Quando Mari si svegliò aveva ancora la foto appoggiata al suo petto, e la testa attaccata al vetro. Le sembrava un sogno, era di nuovo a los angeles, era il 30 dicembre. Scese dal davanzale, la piccola nicchia. Posò la foto sulla scrivania e scese giù in salotto.
Austin stava preparando i pancake e Nick e Joe le uova con il bacon.
-buongiorno- disse Mari, con un filo di voce, si era appena svegliata
-pancake?- chiese Austin sorridendole, e mostrandole la padella, lei annuì semplicemente.
Joe mise nel piatto le uova strapazzate e il bacon, poi lo consegnò a Nick che gli e lo diede a Mari
-ma a me non piacciono le uova-replicò Mari, spostando leggermente il piatto in avanti
-è ora che impari a mangiarle- rispose Nick facendole un sorriso al quanto sinistro.
Austin mise gli ultimi pancake nel piatto e poi si sedette al tavolo della cucina insieme a gli altri, nessuno chiese a Mari dove fosse stata.
-cosa si fa oggi?- domandò Joe Jonas addentando il suo pancake al mirtillo.
-domani sera io, Austin, Alex ed Andrew andiamo alla festa di Sarah- rispose dopo, finendo di bere il suo succo di frutta.
-ci lasciate da soli a capodanno? E’ ingiusto- rise Nick, che aveva già finito la sua colazione.
-fatti vostri- rispose Mari sorridendo e alzando le spalle. Si dileguarono tutti nelle proprie stanze, e dopo  di che uscirono tutti con piumini e giubbotti invernali, cappellini e guanti di lana.
-avevamo intenzione di giocare a battaglia di palle di neve, ma .. io e Nick.. abbiamo- affermò Joe interrotto da Nick che riprese la sua frase
-deciso di andare allo chalet  dei Jonas, così avremo modo di stare tutti insieme, torneremo questa sera- Nick prese i sacchi a pelo e le 8 coperte che si erano portati dietro e li caricò nel baule della sua mustang.
  
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