18/11/2014
3 recensioniAsuka.
Asuka Soryu Langley.Dov’è Asuka Soryu Langley?
I suoi occhi azzurri, i suoi capelli di colori e sfumature improponibili per noi giapponesi, la sua pelle abbronzata … sono qui.
Sono qui il suo coraggio, la sua ubriaca tracotanza.
Sono presenti in molti, oggi, anche il suo raro sorriso partecipa alla danza.
Però non mi arriva il suo profumo, non mi arrivano le sue grida di gioia.
La sua risata non mi racchiude in un mondo nuovo, la sua stretta non c’è.
Asuka … Asuka Soryu Langley non c’è.
Muta, come se l’altro lato del vetro costituisse una dimensione a sé.
I capelli scompigliati, senza quei vestiti sgargianti, senza i suoi fermagli a tenere su le ciocche ribelli, immersa nel bianco.
Il bianco che ha sempre odiato.
Muove il braccio a scatti, gira la testa meccanicamente, ora impugna qualcosa di immaginario, ora si abbandona al cuscino del letto.
Sembra una bambola, Asuka Soryu Langley.
Una di quelle bambole che ha sempre ripudiato.
Impugna il cucchiaio, quando le portano il pranzo. Quasi non guarda dove mette la bocca, e un po’ di zuppa le cola a un lato fino al mento. Non si cura di pulirla.
Ci pensa un infermiera, che si inginocchia, e mentre toglie via i residui con un tovagliolo le parla in maniera dolce. Altri infermieri la aiutano a tirarla su, la aiutano a vivere.
Lei che voleva vivere da sola.
Asuka.
Asuka Soryu Langley.
Dov’è Asuka Soryu Langley?
Le sue gambe magre, la sua espressione superba, le sue dita affusolate … sono qui.
Sono qui la sua furbizia, la sua impercettibile dolcezza.
Sono presenti in molti, oggi, anche la sua solitudine partecipa alla danza.
Però non mi arriva il suo sguardo pungente, non mi arrivano le sue parole.
La sua risata non mi racchiude in un mondo nuovo, la sua stretta non c’è.
Asuka … Asuka Soryu Langley è altrove.
Forse ha raggiunto la madre, sta al suo pari.
Forse adesso la signora Langley non la guarda più al di sopra di una corda.
Sono alla stessa altezza, e si guardano negli occhi.
Per fare i conti tra la cara vita e la morte amica.
AARA: Angolo Autrice Rosso come Asuka
Perdonami, Asuka.Perdonami perdonami perdonami.
E perdonatemi anche voi in sala.
Io amo Asuka e tutto, ma diciamocelo: Asuka e angst vanno molto d'accordo nella mia mente.
E' una cosa che ho partorito in treno (sempre in treno, senza manco visita ginecologica, oh) ed è carina, giusto perché volevo rispolverare Efp.
Per Evangelion ho progetti migliori, dopotutto.
Ora scusate, ma vado a coprire Asuka con una coperta fatta di tutto l'amore che merita.