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Autore: thelightonmyeyes    18/11/2014    0 recensioni
La sua vita è proprio un disastro: tra amici, famiglia e amore tutto in lei si trasformerà fino a farla diventare una nuova Audrey.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(12)
TRUTH
 
(Audrey)
Mel sfreccia fuori da camera mia e dopo pochi minuti è di ritorno con una strana faccia in viso.
«Tu mi inquieti. Seriamente.» scherza Tyler. Ed è vero, non è mai un buon segno quando Mel fa quella faccia e ho quasi il presentimento che c’entri qualcosa Matthew. Ma in questo momento non ho né le forze né la voglia di indagare, perciò mi ributto di peso sul letto, con il trucco che ormai mi fa sembrare un panda in calore.
 
«Tu, essere pandoso che giace immobile su questo letto, alzati, fatti una doccia e ripigliati!» mentre scandisce le parole come fa a teatro, Mel le accompagna da un gesto del braccio molto drammatico e scenico.
Un gesto e delle parole a cui non si può non ubbidire. Sorrido divertita perché lei sa sempre come cercare di tirarmi su il morale. Filo in doccia e ne esco che mi sento quasi rinata nel corpo.
Quando entro in camera, vestita con il mio pigiama tutto peloso, mi trovo davanti uno spettacolo che non mi aspettavo di trovare in camera mia: in piedi, vicino alla finestra Mel e Tyler. Seduto ai piedi del mio letto, Matthew.
Ho paura che qualche lacrima cominci a scendere involontariamente, e quindi cerco di controllare il terremoto che mi sta invadendo il cuore e il corpo.
 
«Ehm… ciao»
«Cosa ci fai qua? Vedo che non ti è bastato farmi stare male ieri sera. Vuoi mettere il coltello nella piaga. Prego, fai pure. »
«No, no, non hai capito. Io sono qua, oggi, per spiegarti quello che avrei dovuto spiegarti ieri sera se non te ne fossi andata. Ora ti prego, siediti e stai calma e fammi parlare fino alla fine prima di dire qualsiasi cosa.»
 
Titubo sui miei piedi per qualche secondo, valutando la proposta. Poi mi rendo conto che forse mi conviene obbedire. Potrei avere qualche crollo e non voglio finire di nuovo all’ospedale.
Lui si siede esattamente di fronte a me e Mel e Tyler escono dalla stanza. Io li guardo con occhi che implorano a rimanere, ma so che se deve dirmi certe cose forse è meglio che siamo solo io e lui.
 
«Okay…allora… beh, innanzitutto ciao. So che forse non ti saresti mai aspettata di rivedermi qua dopo ieri sera, ma voglio chiarire tutto quello che non c’è stata l’occasione di chiarire. Devi sapere che quando sei partita e mi hai lasciato quella lettera non molto lunga, pensavo fosse uno scherzo. Mi sono messo a cercarti per tutta casa di Adam, e lui, poverino, stava ancora peggio di me. Sono stato male, perché pensavo di non valere niente, nemmeno un tuo saluto. Poi Adam mi ha parlato, e mi ha spiegato perché l’hai fatto, e ho cercato di mettermi nei tuoi panni e ti ho capito, ho capito dove avevo sbagliato io e dove avevi sbagliato tu.
Allora, sotto stretto consiglio di Adam mi sono messo d’impegno, ho lavorato e studiato e nient’altro, mi sono negato tutti i piaceri che a New York si possono avere. Non uscivo più. Ho dato tanti di quegli esami da perdere il conto. Ho lavorato fino a tarda notte per poter guadagnare quanto mi sarebbe bastato per venire qua.
Volevo vederti e forse chiarire tutto quello che a New York è rimasto sospeso. Adam mi ha aiutato, ha tenuto un segreto grandissimo e immagino quanto sia stato difficile. Mi aveva detto che forse non l’avresti presa bene, come alla fine è accaduto, ma ho accettato di correre il rischio.
“Bisogna saper rischiare la paura come la morte, il vero coraggio è in questo rischio” questo mi hanno insegnato. Appena ho avuto la somma che mi sarebbe bastata e dopo aver dato abbastanza esami, sono saltato sul primo treno e mi sono fiondato qua. Tyler mi ha aiutato con la caccia al tesoro e io pensavo davvero di farti piacere, ma ancora una volta non mi sono messo nei tuoi panni.
Ora so che muori dalla voglia di spaccarmi la faccia a suon di pugni, però prima devi sapere cosa ho capito dalla nostra distanza. Ho capito che nonostante tutto, nonostante tu sia più piccola, più insicura, meno matura di me e nonostante numeri sulla carta e sulla terra ci dividano, io ho capito che questi due mesi e mezzo sono stati molto importanti per me.
Sono stato insieme ad abbastanza ragazze per poter dire che ho provato un po’ di cose nella mia vita, ma adesso so per certo cosa significa amare una persona. Quindi sì, Audrey, io ti amo, ed è l’unica cosa che so dirti.
So che  sono troppo sdolcinato e strappalacrime e che adesso mi caccerai a calci, ma avevo bisogno di dirti tutto quello che è successo. »
 
Intanto che parlava si è avvicinato a me, e ora siamo mano per mano. Ho gli occhi lucidi e cerco di non piangere.
La mente mi dice di non fidarmi, ma io sento da qualche parte che lui è la persona che io amo. E lo amo, sì, proprio come lui ha detto.
Mentre la mia mente e il mio cuore sono in subbuglio e litigano tra di loro, l’ennesima lacrima mi scende, ma questa volta sto sorridendo.
Non riesco a dire niente, ma con le labbra ancora inumidite dalle lacrime mi ritrovo a baciarlo, baciarlo intensamente come sognavo di fare da quando l’avevo lasciato.
Le sue mani larghe e calde mi avvolgono il bacino e mi stringe a se come se fossi un preziosissimo premio. Le nostre risate e le nostre lacrime si confondono e non riesco a distinguere più niente.
Tutto quello che riesco a ripetere senza stancarmi sono due parole, «Ti amo, ti amo, ti amo.», e proprio in questo momento capisco che presto ci diremo di nuovo arrivederci, e nel cielo adesso schiarito vedo dei terribili nuvoloni grigi avanzare verso di me.
Per adesso, però, preferisco tirare le tende e tornare al mio cielo azzurro.
 
ANGOLO DELL’AUTORE.
BENE, BENE, BENE, BENE. Dopo SECOLI che non aggiornavo eccomi qua con questo capitolo che mi ha creato non pochi problemi.
Avevo cominciato a scriverlo, ed ero a buon punto con la stesura. L’avevo poi messo nel dimenticatoio di questi giorni abbastanza tirati per me e poi stasera lo riprendo in mano.
Rileggendolo non mi convinceva granché, quindi l’ho letteralmente preso e cancellato tutto, riscrivendolo in un tempo di record.
Spero il risultato sia soddisfacente.

 
Bene, ora passiamo al capitolo.
Non è particolarmente lungo, ma è molto intenso. La parte grande è il discorso di Matt e spero non vi annoi. È tutto secondo il punto di vista di Audrey, perché non avrei potuto fare altrimenti.

 
Spero vi piaccia,
per consigli, correzioni, critiche, banane e dugonghi gratis (?) lasciate una recensione qua sotto.
Grazie per l’attenzione di un angolo dell’autore quasi più lungo del capitolo AAHHAHAHAH
 
E.
   
 
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