Shion appoggiò la testa sul frigorifero, beandosi del refrigerio temporaneo che l'oggetto metallico offriva. Si sventolò la canottiera leggera che aveva indossato insieme a un paio di boxer: sarebbe anche girato nudo per casa se non fosse stato per il fatto che si vergognava troppo e che Nezushi, il suo amato coinquilino nonché compagno di università, lo avrebbe stuprato all'istante.
Possibile che fosse così caldo?! E specialmente... Come poteva non esserci l'aria condizionata o un ventilatore?!
Aveva guardato dappertutto: in salotto, nello sgabuzzino pieno di scatoloni ma invano.
A quanto pare, non si erano portati dietro un simile tesoro per fronteggiare quel caldo.
A Shion, indeciso se tornare o no sotto la doccia gelata, venne in mente la brillante idea di guardare se nella camera del suo inquilino (su cui vigeva il divieto di non entrarci assolutamente) ci fosse qualcosa adatto alla situazione.
Spalancò la porta e gioì nel vedere l'oggetto dei suoi desideri: un ventilatore nuovo di zecca svettava nel mezzo della stanza, accanto al letto.
Era o non era un invito a usarlo?
Quanti guai può portare un ventilatore custodito in una camera in cui Shion non deve entrare?