~~ *Angolo autrice* ... Ho esaurito i saluti. Mi limiterò ad un ciao sussurrato.
Premetto che dire che sono insicura, dubbiosa, incerta riguardo questa flash è un eufemismo. Ma mi andava di scriverla, ed è venuta alla luce durante un accorato discorso poliltico del mio prof di scienze, quindi ha tutta la mia stima. Spero solo che vi possa piacere.
E in quanto a te, mia cara LaraPink777.... E' tutta tua. Con tanti auguri di non-compleanno. :) Buona lettura!


“ Da come ne parli, si vede che tu e i tuoi fratelli siete molto legati”. Michelangelo si sedette di nuovo sul ramo del grande albero, un po’ intristito dalla constatazione di Napoleon. La rana mutante lo fissava col suo sguardo assente, attento a ogni parola del suo amico ninja.
“Beh, diciamo che IO non potrei fare a meno di loro… invece per i miei fratelli sono solo un peso. Anzi, forse saranno pure contenti che io me ne sia andato”.
“Allora amico mio, sono degli idioti. Sei la tartaruga mutante più intelligente che io conosca….”
“Nonché l’unica”. Napoleon ignorò il commento dell’amico.
“Sei un ottimo guerriero e sei anche molto coraggioso. Se non ti capiscono, non è colpa tua. Sono loro che non meritano il tuo affetto”.
La voce della rana, da calma e pacata, si era fatta incalzante, irata e sibilante, mentre la mente di Michelangelo, prostrata dal dubbio e dalla tristezza, si piegava lentamente alla voce dell’anfibio mutato.
“Tu… Loro…”
“Loro non tengono a te, non devi tornarci, devi restare con noi, che ti capiamo. Anzi, meritano una lezione.”
“Una… lezione…”
“Si, una lezione. Vendicati Michelangelo, sii il leader che hai sempre meritato di essere.”
“Leader… io non…”. Il giovane ninja lottava contro se stesso e contro quella voce fin troppo convincente, mentre tutte le barriere s’infrangevano come vetro. Era così fragile, in quel momento, che una piccola spinta l’avrebbe fatto precipitare. Solo una piccola spinta…
“Io credo in te Michelangelo. I tuoi fratelli invece no. Quando verranno qui, capiranno il grosso sbaglio che hanno fatto lasciandoti andare. Dimostra loro quanto vali in realtà. Dimostragli una buona volta che non sei stupido come credono”.
E mentre Mickey cadeva nell’oblio, un grido muto che esplodeva dalla sua bocca, il nuovo Michelangelo Hamato prese il suo posto, stringendo gli occhi ormai gelidi. Il sorriso sulle sue labbra ora era glaciale.
“Si… Hai ragione. E ti dirò di più: questa Testa di legno sarà l’ultima cosa che vedranno.”
Napoleon Bonafrog sorrise, sfregandosi le mani palmate. Aveva portato a termine la missione. I suoi fratelli sarebbero stati fieri di lui.