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Autore: TvSeriesAddicted    01/12/2014    2 recensioni
Menti a te stessa quando pretendi di essere spaventata da lui. Abbi il coraggio di ammetterlo Aleera, ne sei attratta come lo è da te. Sei disposta a correre il rischio di vivere quella verità?
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capelli rossi che ricadevano lungo la pallida schiena, occhi magnetici e labbra rosse come il sangue.

“Sangue che berrà” pensò Vlad mentre ammirava la principessa Aleera.

Aleera apparteneva ad un’antica casata dell’Europa centrale, esattamente come lui.

Beveva lentamente vino da una coppa dorata, ma il Conte notò il fare sensuale con il quale accarezzava il bicchiere con la sua morbida bocca, e lo sguardo intrigante con cui osservava la gente danzare.

Era chiaro.

Delle sue spose sarebbe stata la più interessante.

Si avvicinò, sicuro di attirare la sua attenzione, piantonando gli occhi su di lei, che stranamente (o forse no?) riuscivano a spiccare ugualmente, nonostante le luci e la moltitudine di persone.

“Buonasera principessa”, disse prendendole la bianca mano e premendo le sue labbra su di essa.

Un brivido corse lungo la schiena della ragazza e una certezza si fece chiara in lei: aveva trovato la sua preda.

Non poteva sapere che, in realta, era lui il cacciatore.

Aleera non pronunciò parola e si lasciò guidare nella pista da ballo.

Si misero a volteggiare pericolosamente vicini, fino a quando il Conte la premette contro di sé spingendola con la mano messa sulla sua schiena, per poi infine posare un bacio sul collo d’alabastro di lei.

La ragazza si lasciò scappare un gemito e Vlad ebbe la conferma delle sue ipotesi.

Era perfetta.

Si scostò e per qualche secondo la fissò intensamente, poi si allontanò e si perse tra la folla.

Aleera rimase lì, bollente d’emozione e con la consapevolezza che difficilmente, avrebbe dimenticato quegli occhi e quel volto misterioso, contornato da scuri capelli.

Il Conte ritornò al palazzo, ansioso di rivederla e renderla sua.

Ad accorglierlo furono le sue precedenti spose, Verona e Marishka.

“Mie spose, presto avrete una nuova compagna”.

Le due sospirarono eccitate, e Vlad con loro, consapevole che di tutte, sarebbe stata la più forte e la più fedele.

***

Passarono tre giorni e due notti, ed Aleera non riusciva a togliersi dalla testa quell’uomo, ma la terza notte qualcosa cambiò.

Il Conte riprese sembianze umane mentre atterrava sul balcone della camera della ragazza, trovando la finestra spalancata, come se non aspettasse altro che il suo arrivo.

Sorrise sinistramente ed entrò, vedendola dormire nell’immenso baldacchino.

Indossava una veste bianca che le lasciava scoperto il collo sul quale pulsava una vena, illuminato dalla luce lunare.

Vlad dovette reprimere l’istinto di succhiarle il sangue fino ad ucciderla.

No, il suo destino era diverso.

Si avvicinò a lei e, scostandole una ciocca di capelli di fuoco, le sussurrò all’orecchio: “Buonasera principessa”.

Aleera si svegliò di scatto riconoscendo quella voce.

“Chi siete?”

Per troppo tempo si era tenuta dentro quella domanda, e ora voleva la verità.

“Conte Vladislaus Dracula, Principessa Aleera”, disse chinando il capo.

“Sapete il mio nome”.

“So molte cose, di cui nemmeno immagini l’esistenza”.

“Di che natura potranno mai trattarsi?”

Vlad ghignò mostrando i lunghi canini.

Spaventata si scostò, ma venne bloccata dalla presa salda di lui.

“Vi spavento così tanto? Al ballo non sembrava affatto, sembravate godere delle mie attenzioni”.

“Ho paura della vostra natura”

Il Conte rise a quell’affermazione.

“Bugiarda, non vi spaventa nulla. Fingete di esserlo solo perché vi è stato insegnato di farlo, perché una ragazza perbene si spaventerebbe, ma la verità è che voi siete attratta da me. Ho visto il vostro sguardo al ballo, come osservate le persone, e non c’era nulla di casto. Voi volete essere ciò che sono io, non è così? Non volete essere mia per l’eternità? E credetemi, quando parlo del tempo sono serio, lo conosco molto bene, e anche tu potrai conoscerlo”.

Aleera lo fissava con occhi lucidi e ne era totalmente presa.

L’aveva messa a nudo senza nemmeno spogliarla, aveva letto nella sua mente come se la conoscesse da una vita.

Scostò il volto incapace di pensare, incapace anche solo di immaginare a che cosa potesse riferirsi, ma con una mano le ruotò il volto ristabilendo il contatto visivo.

“Non temete, soffrirete per poco, e poi il dolore lo amerete, come amerete il sangue, e come amerai me”.

“Si, fallo” sospirò infine lei.

Vlad sorrise vittorioso e la baciò con ardore stringendola tra le braccia.

Aleera si appese letteralmente a lui, e intanto il Conte spostò la bocca sul suo collo.

Inspirò lentamente l’odore del suo sangue che riusciva a sentire nonstante la pelle.

Le sue iridi divennero bianche, ed affondò i canini sul suo collo.

Aleera si lasciò scappare un urlo di dolore, fino a quando lui non si staccò, a fatica, e le accarezzò le labbra, mentre repirava affannosamente.

La ragazza si trasformò di fronte a suoi occhi.

Le vesti si colorarono di rosa, prendendo forme sensuali, fasciando perfettamente il suo corpo, gli occhi sbarrati divennero viola e due candidi canini
si allungarono nella bocca.

“Sei un vampiro ora, Aleera”.

La fanciulla rise guardandolo negli occhi.

Ci sarebbe stato da divertirsi.
  
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