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Autore: MarsBlame    02/12/2014    0 recensioni
-Signorina, deve andare via.-
Cinque storie, quattro superstiti, tre aggressori, due misteri ed un’avventura.
Layla - L’istintiva.
Alex - L’intelligente.
Ugo - Il coraggioso.
Steph - La timida.
Clare - La disinvolta.
Scopriranno il loro potere, lascieranno le loro famiglie, saranno circondati da lupi.
Chi incontraranno?
Chi li aiuterà?
Chi li salverà?
Chi gli darà contro?
Chi ucciderà per primo?
http://youtu.be/WocAyqgJTR8
Genere: Avventura, Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non scappare via da me...- Gli sussurro. E’ notte, non sa che sono qui. Dormiva quando sono entrata, ma avevo bisogno di dormire con lui, così mi sono stesa accanto a lui ugualmente.
Una canzone che cantavamo sempre assieme recitava ‘Don’t run way from me, I can be your lifeline.
Mugola quando gli sfioro la guancia con il pollice.
Non voglio che vada via da me.
Posso essere la sua salvezza.
E fargli dimenticare quello che stiamo passando.
Non voglio perderlo.
***
-Buongiorno.- Scende anche lui in cucina per fare colazione.
Scosta la sedia di fronte a Drew e si siede con un largo sorriso. Oggi ha una strana luce negli occhi, nonostante ieri mi sia addormentata prima di poter tornare nella stanza di Drew. Ma non ha detto nulla.
In realtà non era neanche presente quando mi sono svegliata.
Chris, il mio dottore, m’interrompe dai miei pensieri per chiedermi di porgergli il piatto vuoto.
Non avevo neanche notato che la colazione era finita e che Drew avesse una mano sul mio ginocchio.
Mi conforta, in un certo senso. Nonostante tutto è qui per me e lo ringrazio per questo.
Mi scuote per farmi segno di smetterla di guardare Ugo.
Mi do un pugno mentalmente, prima di distogliere lo sguardo e posarlo su Drew.
Annuisce, segno che ha capito come sto.
Poi mi prende la mano e mi trascina al piano superiore, lasciando Ugo al tavolo con il suo stupidissimo sorriso stampato in faccia.
***
-Non lo so, è come se avessi perso una parte di me!- Piagnucolo nella sua spalla. -E ho qualcosa dentro. Un misto tra rabbia e delusione, che mi divora. Lo odio. Mi si è formato uno strettissimo nodo nello stomaco e la testa mi sbatte troppo. Vorrei sentire un’emozione alla volta, ma non è mai come voglio. Mai. Però sono forte abbastanza da non farlo notare e sorridere mentre combatto. Posso farlo. In fondo non dipendo da Ugo.-
Mi stringe più forte.
-La realtà è che tutti dipendiamo da qualcuno.- Sussurra tra i miei capelli. - Dipendiamo da qualcuno e da noi stessi. Non possiamo evitare di dipendere dalle persone. Mai. Solo quando noi e la nostra tossica dipendenza ci uniamo, per un momento, non dipendiamo più da nessuno. Dipendiamo costantemente e non possiamo imporci.-
***
Entro nella sua stanza e noto troppo velocemente che mancano alcune cose.
Ho girato la maniglia dorata, sbirciato dietro la porta bianca e poi sono entrata.
Ed è quasi completamente vuota.
Mancano le sue palline di vetro con dentro tutti i posti che ha visitato. Quelle con cui è letteralmente in fissa e che non fa toccare a nessuno. Quelle che lucida ogni Martedì e che chiude in una scatola di polistirolo ogni volta che dobbiamo partire.
Manca la metà dei romanzi che prima troneggiavano sulle mensole di legno della libreria.
Manca il suo lumino da notte. Il lumino che usava quando dormivo con lui, per non alimentare la mia paura del buio.
Mancano i fumetti che gli avevo regalato.
E, aprendo l’armadio, con mio orrore ho notato che mancano anche le sue camicie.
No.
Non può avermi abbandonato.
-Ugo.- Lo chiamo.
-Ugo.- Stavolta lo urlo.
Quando urlo il suo nome per la quinta volta sono in ginocchio sul pavimento.
Non mi ha davvero abbandonata.
Non può.
-Lyla!- Entra allarmato nella stanza.
-Dov’eri?- La mia voce è quasi impercettibile.
-Preparavo la mia valigia.- Si siede per terra, davanti a me.
-Mi vuoi abbandonare davvero, quindi.- Confermo, più a me stessa che a lui.
-Non voglio abbandonarti. Ma devo andarmene. Devo ritrovare Alex e ho bisogno di pace per farlo.- Mi afferra i polsi, e li abbassa dal mio viso.
-Tu vuoi scappare con lei. Mi vuoi avidamente abbandonare per scappare con lei.- Sputo.
-Lyla, non ti voglio abbandonare, ma...-
-E allora non farlo!- Urlo, ancora più forte.
Probabilmente stiamo dando scena a Drew, Chris e Clare, ma cosa importa?
Sto perdendo l’uomo della mia vita. Non me ne fotte di cosa ne potrebbero pensare.
-Come? Come potrei non andarmene per cercare la mia migliore amica? Come potrei restare qui con te, che mi hai danneggiato senza preoccupartene tutto questo tempo?- Si alza e fa per andarsene, ma lo blocco con le parole.
-Sei dannatamente egoista, Ugo De Malfois. Dovevo ascoltare Will. Lo sapevo.- Dico, alzandomi a mia volta. -Sai benissimo che ti ho nascosto a Drew per proteggerti. Mi mettevo in pericolo, dormendo da te. E non solo tu sei stato male per la reazione di Drew quando ci ha scoperti.- Esco dalla camera prima che possa rispondere.
Stronzo.
Non pensa a quello che ho passato io per lui in precedenza, quando mi piaceva e non potevo dirglielo.
Vaffanculo Ugo. Parti pure e dimenticati di me. Io lo farò di certo.
***
Sono cinque giorni che Ugo è andato via. Sentii la porta sbattere, quella sera, e mi affacciai dalla finestra che Drew aveva lasciato aperta. Ugo si girò verso la mia finestra e, guardando in alto, mimò con le labbra la nostra canzone. ‘Don’t run way from me, I can be your lifeline’. Ammetto che per un momento ho pensato di seguirlo. Ho pensato di aprire la finestra e scendere dal cornicione, lasciando tutto qui. L’unica cosa di cui avrei avuto bisogno era Ugo.
Poi ci ho ripensato. Mi sarei ricostruita la vita. E infatti ogni giorno che passa il macigno che porto sul petto si rimpicciolisce, e arriverà quel giorno in cui sarà solo sabbiolina. E la sabbiolina dà fastidio, si scaccia via facilmente.
***
Ero in perlustrazione da sola quando, due giorni fa, vidi un volto famigliare passarmi accanto tra i cespugli. La chioma bionda mi solleticò il naso e i piedi nudi inciamparono nelle cinghie del mio impermeabile. “Layla?” aveva sussurrato rialzandosi. “Will!” avevo constatato guardandolo meglio. Mi strinse e mi disse che non aveva più nulla. I De Malfois aveva sfrattato o ucciso tutti i Lupi. Decisi di portarlo a casa con me. Sarebbe rientrato a far parte della mia vita. Non penso di aver mai smesso di provare qualcosa per lui, semplicemente il fatto che fosse sparito senza dire nulla mi aveva fatto pensar male di lui. Non potevo pensare che mentre Will mi lasciava sola per scappare dalla famiglia di Ugo, lui mi stringesse per confortarmi.
Pezzo di merda.
Lo sapeva sin dall’inizio.
  
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