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Autore: stateofmind    05/12/2014    7 recensioni
Londra. Louis ed Harry vivono in due mondi completamente diversi, entrambi particolari ed esplosivi. Ma non sanno che in realtà sono molto più simili di quanto credono, e conoscendosi impareranno a conoscere molte cose l'uno dell'altro.Con Harry, Louis imparerà ad amare.Con Louis, Harry imparerà ad accettarsi. 
 
||LARRY!romance-ZOUIS!romance-ZIAM!accenni-ZARRY!bromance||
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il corridoio del college era vuoto, come ogni mattina, e Louis era impegnato in una conversazione telefonica con sua sorella Lottie. Stretto nel suo giacchetto di jeans abbinato ad un paio di jeans della stessa tonalità camminava dritto avanti a sé, mentre rideva e scherzava con sua sorella, la quale gli raccontava dell'ennesimo sciopero che il suo liceo aveva organizzato. Dall'altra parte del corridoio c'era Logan Lively con il suo giacchetto in pelle nero, i capelli gellati e gli occhiali, i quali lo rendevano ridicolo agli occhi di Louis. Quest'ultimo, notando Logan seguito dai suoi "amici", chiuse frettolosamente la chiamata con sua sorella per poi riporre il cellulare nello zaino, già consapevole di cosa sarebbe capitato poco dopo. 
Con un sorrisetto sghembo, Lively si avvicinò a Louis e con un gesto secco e veloce lo prese dal colletto della sua polo bianca per poi spingerlo verso il muro. Louis chiuse gli occhi dal dolore, poi scoppiò a ridere, quasi non curandosi della situazione.
«Lively, mi annoi. Sei così monotono, noioso e ripetitivo» disse il ragazzo dagli occhi blu, cercando di sorreggersi sulle gambe, le quali tremavano per il forte colpo preso poco prima. Logan Lively, il quale odiava le provocazioni, si avvicinò ancor di più con fare minaccioso, piantandogli un pugno in pieno stomaco. Non reggendo il colpo, Louis si piegò in avanti continuando a ridere, più divertito che impaurito, il che faceva inalberare ancora di più Logan.
«Davvero? No, dico, davvero sei così idiota? Mi picchi solo perché sono gay e perché mi piacciono gli uomini? Quanto sei furbo» disse, ridendo «così tanto furbo che quasi quasi mi spaventi!»
Subito dopo Josh Devine, un membro del "gruppo di amici" di Logan, si avvicinò ai due, poggiando violentemente le mani sulle spalle di Louis, per poi spingerlo con forza verso il muro. 
«Non ci frega se sei gay o meno, ma devi comunque portare rispetto. Non se ne parla che quando passiamo per i corridoi ci squadri con la tua faccia di merda, sentendoti superiore. Non sei superiore a nessuno, anzi, siamo noi quelli superiori a te, spazzatura» esclamò Devine, per poi mollare le spalle di Louis, di nuovo con violenza. Louis questa volta stette in silenzio, scosso dal colpo preso. Avrebbe voluto rispondere, ma il dolore glielo impediva. O forse il suo coraggio stava svanendo.
«Visto? Ci vuole poco ad azzittire le merde, Logan» disse Devine, per poi poggiare una mano sulla spalla del suo amico «ora, se non ti dispiace, noi avremmo un attimino da fare. Non ti dispiace, vero Tomlinson? Hai voglia di altri pugni in faccia come quelli che hai preso la settimana scorsa?».
Louis scosse il capo, poggiando una mano sulla spalla sinistra, la quale gli dava moltissimo dolore. Josh aveva stretto troppo forte e lui ha una corporatura fragile, anche se dal suo fisico composto e tonico non si direbbe.
«Molto bene. Allora possiamo andare. Ci si vede! Ah, e ricordati ciò che ti ho detto, se non vuoi finire all'ospedale» esclamò Devine, aggrottando le sopracciglia e guardando Louis, il quale annuì per disperazione. Subito dopo Logan e i suoi amici abbandonarono il corridoio, dirigendosi verso il giardino. Louis sospirò, poi scosse il capo e prese la borsa a tracolla, poggiandola sulla spalla ancora sana e si incamminò verso l'uscita, con una schiena dolorante e un bisogno estremo di riposo.
Si sentì un totale fallito, incapace di difendere se stesso e la sua natura. Non si sentiva affatto fuori posto, anzi, amava il modo in cui era e non si vergognava affatto di dimostrarlo in pubblico, per questo decise di fare coming out.
Ma forse il college era stato il luogo sbagliato in cui farlo.



Harry Styles non era il tipo di persona violenta, anzi era sempre pronto a difendere gli altri e a beneficiare per il bene comune. Ma non sa come né perché si era ritrovato a stare in un simile gruppo di persone, per il quale la cosa fondamentale era la popolarità. Odiava quel gruppo, odiava i suoi amici e odiava ciò che facevano, soprattutto quando si sentivano superiori a chiunque o quando picchiavano altre persone. Ma una delle cose che non sopportava era il fatto che picchiassero Louis Tomlinson, solo per il semplice fatto che fosse gay. Lo negavano, inventavano qualsiasi cosa pur di non apparire omofobi agli occhi di Louis, ma in realtà lo erano eccome. Ogni qualvolta che lo vedevano scambiare dolci effusioni con un altro ragazzo ridevano sempre di lui, e dicevano cose oscene che Harry non aveva nemmeno la forza di ascoltare. Forse perché si sentiva così coinvolto in tutte quelle prese in giro che nemmeno le ascoltava.
Aveva scoperto di essere gay circa un anno prima, e da quel momento la sua vita era totalmente cambiata, e con questo anche i rapporti con gli altri. Il suo migliore amico, nonché Logan Lively, era da poco diventato popolare al London City College*  e non aveva più tempo né per lui né per i suoi dubbi adolescenziali, e già questo lo fece chiudere in una grandissima bolla di sapone. Logan era una delle poche persone che riusciva a farlo stare bene e a farlo essere se stesso, ma da quando la sua popolarità si era estesa fino a diventare un elemento prezioso e indispensabile, quella bolla di sapone era diventata sempre più piccola e sempre più capace di ospitare solo lui e i suoi tanti dubbi. Il fatto di essere gay era per lui un grandissimo problema, quasi insostenibile. Non riusciva più a relazionarsi con nessun ragazzo per paura di innamorarsene e non riusciva più ad essere se stesso per paura di far trasparire troppo il suo problema, come lo chiamava lui. Ed era anche per questo motivo che non sopportava il fatto che Louis venisse picchiato dai suoi amici, ed era anche per questo che da tempo stava pensando di abbandonarli, per paura di passare per una cattiva compagnia agli occhi di chiunque lo conoscesse.
Quel giorno era particolarmente triste e sapeva di odiare alla follia Josh, più che Logan, per le cose che aveva detto a Louis. Mentre i suoi amici uscivano dall'edificio, i suoi occhi vennero catturati da un oggetto rosso che si trovava a terra, vicino agli armadietti dove poco prima Louis era stato picchiato. In fretta si avvicinò ad esso e non appena lo prese in mano realizzò che era una sciarpa. Pensò che era sicuramente caduta a Tomlinson durante il "combattimento", così la piegò in modo veloce e maldestro.
Nel frattempo Logan, il quale si accorse che Harry non era tra loro, rientrò nell'edificio.
«Harry? Che succede?» chiese, avvicinandosi al ragazzo, che nel frattempo aveva ben nascosto la sciarpa.
«Ohw, no no. Credevo che mi erano cadute le chiavi di casa, invece le ho ancora in tasca» mentì mentre sorrideva al suo migliore amico, il quale subito dopo lo abbracciò. Harry si stupì del gesto, ricambiando l'abbraccio e pensando che se Logan avesse saputo della sua omosessualità non l'avrebbe mai abbracciato.
«Un giorno di questi vediamo un film assieme, va bene caccola?» gli chiese Logan ridendo, ed Harry roteò gli occhi. Odiava quel soprannome, era più vecchio di sua nonna. Logan glielo aveva affibbiato perché diceva che quando era piccolo era "appiccicoso come una caccola", ed Harry si è sempre sforzato di vederlo come un gioco invece di una presa in giro.
Seguito da Logan, Harry uscì in giardino, riflettendo già su come restitutire la sciarpa a Louis.




*Il nome è di pura fantasia (molto scarsa, tra l'altro).




So che è molto corto, ma credo sia proprio l'effetto del primo capitolo, viene sempre cortissimo!
Rieccomi con una long Larry, non ve l'aspettavate eh? Lo so, lo so, sono imprevedibile, e so anche che mi sono cacciata in un guaio enorme dato che sto scrivendo due long in contemporanea, ma non fa niente, sorvoliamo!
Per quanto riguarda il rating l'ho messo arancione. Ero indecisa tra il giallo e l'arancione e alla fine ho optato per quello arancione, non so perché. L'arancione è più adatto ai Larry.
In caso notiate alcuni errori, segnalatemi. Sono molto sbadata, ahahah :')

(In caso vogliate leggere l'altra ff ve la linko dato che non sono capace a fare il collegamento ipertestuale, ahimè. E' un crossover tra TVD e i ragazzi e insomma, ci tengo molto---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2818768&i=1 )
Spero vi piaccia e spero lascerete delle recensioni, mi piacerebbe molto leggere le vostre prime impressioni, positive o negative che siano.
Okay, ora vado sul serio! 
A presto! (:

-stateofmind (ex tomlinsonsbreath)





 
  
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