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Autore: Geo_L_C    06/12/2014    0 recensioni
Una notte del 1960 un ragazzo venne ucciso in quella che doveva essere una serata festosa e divertente, la notte di Saint Patrick's Day, invece si trasformò in un bagno di sangue. Vennero uccise diverse creature, umani e non..
Ma da quel momento, la morte del ragazzo sarà anche la sua nuova vita, dove lo cambierà per sempre.
Anno 2011.
Nuovo anno, nuova vita e nuova Amy, la ragazza finalmente è riuscita a coronare il sogno che tanto acclamava: trasferirsi, lavorare ed avere una vita completamente diversa da quella precedente ed era finalmente riuscita ad ottenere tutto quello che aveva previsto.
Nel nuovo ufficio fa la conoscenza di due persone al quanto bizzarre e simpatiche, i suoi nuovi colleghi Dave e Adam, Amy ha subito un impatto positivo con i due ed infatti diventano, col passare del tempo, molto amici e scoprirà in loro qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
Anche Adam avrà un impatto.. diverso, grazie a lei sentirà ritornare i suoi istinti primordiali.
Ritornerà a percepire tutto come il vampiro che era molti anni fa.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO VENTUNO




 
Adam si stava svegliando, vedeva tutto sfocato come se si fosse ubriacato con qualche superalcolico, deglutiva per sentire se c’era ancora qualche sapore di qualche roba alcolica, poi gli tornò in mente tutto, era stato pugnalato e man mano che si risvegliava sentiva la testa pensate e il corpo ancora mezzo addormentato, mentre cercava di riprendere i sensi notò il paletto, ancora conficcato nel suo addome, che gli faceva sentire delle fitte dolorose, strinse i denti e gli occhi per cercare di riprendersi. Sollevò lo sguardo e vide Noah poggiato sul braccio del divano con le braccia conserte, non appena notò che Adam si stava risvegliando si avvicinò cautamente a lui.
“Va tutto bene amico?” chiese preoccupato.
“Mi hai conficcato un paletto e mi ai legato ad una sedia, sto decisamente bene..” rispose ironicamente ma molto irritato. Noah sorrise e si scusò avvicinandosi a lui.
“Mi dispiace per averlo fatto, ma mi sono difeso come ci hai insegnato tu”.
Adam sorrise e capì di aver fatto un errore, anche Noah si rilassò vedendo il suo sguardo afflitto, poi gli fece quella domanda che gli frullava in testa.
“Tu sai fine abbia fatto Sam?”.
“È per colpa sua se ora non riesco a controllare il mio istinto..” disse Adam atterrito, non riusciva nemmeno a rivolgere lo sguardo al suo amico “Sam appena aveva scoperto che io sapevo tutto su di lui mi ha attaccato, io l’ho spinto per difendermi e lui si era ferito ad un braccio, l’odore del suo sangue era irresistibile e così..” sospirò, non concluse la frase e rimase li a fissare il vuoto, cadde un istante di silenzio fra i due prima che il cellulare di Noah iniziò a squillare, lo prese e notò che la chiamata arrivava da Amy.
“Hei Amy va tutto bene?” chiese.
“No..” disse Amy ansimante mentre correva dritta per le scale per raggiungere un posto sicuro “..Dave… Dave e dalla parte di Sarah, ci ha traditi, vuole portarmi da..” la chiamata terminò bruscamente e dall’altro capo del cellulare non si senti più nulla.
“Amy.. AMY!!” urlò Noah, d’un tratto sentì dei fruscii risalire dal cellulare di Amy, una piccola risata e una voce molto familiare di una ragazza rispose.
“Siete davvero patetici, tutti preoccupati per questa ragazza, che avrà di tanto speciale..”.
Noah sgranò gli occhi capendo che si trattava di Sarah, Adam, con il suo super udito, seguiva con attenzione tutta la conversazione.
“Ah, già, ora ricordo perché vi preoccupate tanto per lei, perché è la fonte per arrivare al nostro scopo finale” rise “non temete, mi prenderò io cura di lei da adesso in poi…” la chiamata si interruppe e Noah era pronto più che mai ad andare all’attacco, si avviò verso l’uscio della porta quando Adam lo fermò.
“Non ce la farai mai da solo, devo venire con te.. liberami..”.
Noah non si voltò nemmeno per rispondergli.
“Mi dispiace amico mio, ma questa volta voglio essere utile” disse.
“Noah, sono vampiri, non puoi ucciderli da solo” rispose Adam mentre continuava a cercare di liberarsi.
“Non ti preoccupare, cercherò di salvare entrambi” concluse mentre si avviò lasciando Adam alle prese con le corde. Più e più volte gridò il suo nome dell’amico invano poi che non ottenne risposta.
 
Amy si risvegliò con una fitta al capo, sentiva che aveva ricevuto una botta e il dolore era ancora nitido, si guardò intorno e notò di essere nel piccolo parco accanto alla piazza di Barnet, si guardò intorno e non vide nessuno, d’un tratto, dietro di lei sentì un sussurro gelido.
“Ben venuta mia cara..”disse la voce, la ragazza sussultò e con le mani indietreggiò.
“Chi sei, che cosa vuoi da me..?” chiese spaventata.
“Che maleducato, non ci siamo ancora presentati, io sono Max, forse mi conosci come il fratello di Adam, giusto?” chiese e lei accennò un si col capo, lui sorrise e si sfregò le mani “perfetto, allora consocerai bene anche mia sorella Sarah, e tu saprai benissimo a cosa mi servi giusto?”
“Sono l’ultimo sangue puro e ti servo per compiere un rito malvagio..” rispose con voce tremante.
“Vedo che sei molto preparata, dunque, la tua amichetta veggente non è stata di grande aiuto, ma mi ha detto che questa notte riuscirò a compiere ciò che inseguo da più di cinquantanni, e cioè, impadronirmi della città diventando noi gli unici sovrani, e magari non solo di questa inutile città, forse meglio di tutto il paese, o perché no, del mondo!” concluse entusiasta, poi Max percepì una presenza umana, sorrise e lo accolse, il suo odore era inconfondibile.
“Buona sera Noah, la tua amica sarà il nostro banchetto, vuoi unirti a noi?” chiese ridendo.
Noah, uscendo allo scoperto tenendo saldamente la balestra puntata verso di loro, si avvicinò con cautela.
“Tu devi essere il fratello di Adam giusto, sei Max..?” disse.
“La fama mi precede.. e tu devi essere Noah Pierce.. il tuo caro e vecchio nonnino cacciatore è stato molto utile per tradire la sua cara congrega..” rispose Max facendo un piccolo inchino col capo e tenendosi il petto con la mano destra.
“Che cosa?” sgranò gli occhi.
“Nessuno te l’ha ancora detto? Si sente fino a un miglio che il tuo è sangue di cacciatore. Tuo nonno è stato un nostro grandissimo alleato, prima che lo trovarono e lo uccisero. Povero vecchio, peccato non averlo conosciuto meglio” sorrise lasciando Noah più confuso di quello che era già, poi Max si guardò intorno “..stavamo giusto aspettando mio fratello, ma, vedo che manca all’appello”.
Noah capì tutto, era sempre stato bravo con le arti marziali sin da quando era piccolo, era un nuovo talento, ma dopo che aveva fatto del male ad uno dei suoi compagni di corso mollò tutto. Aveva capito fin da subito che c’era qualcosa in lui di diverso. Preso dalla rabbia inforco più stretta la balestra e la puntò diritto al cuore di Max
“Ha avuto un leggero contrattempo” disse rabbioso.
“Il contrattempo di bere sangue umano vorrai dire..” sottolineò Sarah.
Amy, sentendo quelle parole non poteva credere che si trattava dello stesso Adam, il ragazzo che aveva conosciuto in ufficio quella mattina di cinque mesi prima. Non era possibile che il suo amico e collega che, diceva di non aver più toccato sangue umano, potesse fare una cosa simile.
“Impossibile..” disse ad alta voce Amy.
“Come prego..?” chiese sogghignando Max.
“E’ impossibile che Adam possa fare una cosa simile, lui non tocca sangue umano ormai da..”
“Cinquantanni, giusto..” interruppe e concluse la frase Max “ma chiediamo al nostro amico cacciatore cosa ne pensa”.
“Diglielo Noah..” disse Amy con uno sguardo speranzoso “diglielo che si sbagliano”. Noah rimase in silenzio con lo sguardo fisso sui due malvagi fratelli, in cuor suo sapeva che se avesse detto una bugia i vampiri l’avrebbero subito smentita, e sapeva anche che Amy sarebbe rimasta delusa da Adam.
“Adam… ha bevuto sangue umano la scorsa notte.. era il sangue di Sam” spiegava Noah, ed Amy sgranava gli occhi sbigottita da quello che gli stava raccontando “l’aveva attaccato e Adam per difendersi l’ha aggredito, e ora sta avendo una reazione simile ad un tossico che si sta disintossicando” concluse abbassando lo sguardo.
Mentre Noah stava in guardia con la balestra mirata sul petto di Max, sentì una presenza alle sue spalle.
“Getta l’arma..” disse la voce familiare dietro di lui. Noah si voltò con cautela per vedere chi fosse. Vide il volto e lo riconobbe, era Dave pronto a sparare un colpo di fucile alle spalle del ragazzo.
“Ripeto.. getta l’arma o ti ammazzo” ripeté Dave. Così Noah, senza dire altro, mise a terra la balestra con cautela, tenendo una mano alzata in segno di resa.
“Credo che il soggiogamento dei due fratelli ti abbia fuso il cervello amico mio” disse Noah ironizzando la situazione tragica.
“Io invece credo che tu debba zittire, ora inginocchiati e alza le mani..” rispose Dave, nuovamente Noah, non esitò a obbedire si inginocchiò e rimase con le mani dietro la testa, in fine gli diede un colpo con secco con il calciolo del fucile facendolo cadere pancia a terra.
“Cosa devo fare?” chiese Dave hai due vampiri mentre puntava il fucile sul capo di Noah.
“Uccidilo, non serve a nulla..” ordinò Max sempre con un lieve ghigno di goduria sul viso. Dave, prese bene la mira e puntò su Noah, mise il dito sul grilletto, ma non ebbe il tempo di sparare perché la sua arma venne scaraventata al lato destro. Allarmato, si guardò intorno, era come se ci fosse stata una enorme folata di vento che aveva spintonato via il fucile.
Riprese in mano la situazione estraendo dalla tasca inferiore dei pantaloni una pistola puntandola alle sue spalle, pronto per far fuoco.
In fine, ricevette un colpo dritto in pieno stomaco, facendolo volare verso il muro di mattoni di una casa li accanto. Colpendo così violentemente da fargli perdere conoscenza per qualche istante.
“Sei giunto fratello mio..” disse Max ghignando di fronte a quella scena.
“Ben tornato Max, credevo fossi morto, o almeno, così dicevano svariate voci” disse Adam ancora malconcio e sporco di sangue sulla canotta bianca.
“Texas 1988, è stato un brutto anno, hanno cercato di uccidermi più volte, ma come puoi vedere.. sono ancora tutto intero” rispose Max vantandosi di se.
“Peccato che la razza dei cacciatori si sia estinta dopo la mia transizione, altrimenti, sai che fine avresti già fatto”.
“Oh no mio caro, l’ultimo di una stirpe è ancora qui tra noi” scoppiando in una risata fragorosa “perché non hai mai detto al tuo caro amico Noah Pierce che viene da una delle famiglie traditrici del nostro secolo?” chiese.
Noah, mentre cercava di rialzarsi ancora un po’ stordito, guardò Adam attendendo una sorte di risposta, ma Adam era ancora più interdetto, lo guardò e sgranò gli occhi.
“Tuo nonno era..”.
“Alex Pierce, quello che ha tradito nostro padre e che si è ucciso subito dopo la sua resa..” rise ancora più forte Max.
“Ti giuro che non sapevo nulla” disse dispiaciuto Noah.
“Bè, ora che tutti i misteri sono venuti a galla, fratello mio, pensavo invece che tu fossi ancora a disintossicarti da qualche parte, ma mi sbagliavo” stuzzicò Max.
“Non sono più debole come credi. Ora.. che ne dici, ti va di lottare con tuo fratello?”.
“Mio caro fratello, non lotto contro il sangue del mio sangue, ma lo farà volentieri un mio fedele alleato”.
Adam si voltò lentamente, Dave era in piedi, grondava di sudore misto a sangue riportato da una ferita vicino alla tempia. Aveva recuperato il fucile e lentamente si era messo alle spalle del suo vecchio amico.
“Sei un grandissimo figlio di puttana..” urlò Adam riferendosi a Max.
“Hei, hei.. modera il linguaggio, ci sono delle signore qui con noi” rispose Max con il solito tono sarcastico “bene fratello, voglio vedere di cosa sei capace. Vediamo.. chi salverai per primo.. la sangue puro? Il tuo più caro amico e coinquilino? Oppure salverai il cacciatore e traditore della nostra famiglia? A te la scelta..” concluse.
Ci fu un silenzio tale che, se qualcuno avesse fatto cadere uno spillo, si sarebbe sentito il suo tonfo. Adam si guardava intorno, pensava ad un piano, ma l’unica cosa che gli veniva in mente in quel momento era il perché di tutta quella vicenda e di come Dave non capisse che era sotto l’effetto del soggiogamento da parte di Sarah. Così decise.
Fece uno scatto rapido che nemmeno Max riuscì a notarlo. Andò alle spalle di Dave e lo colpì alla schiena con un gancio sinistro facendo cadere il ragazzo quasi inerme. Pensò che il peggio fosse appena passato, ma non fu così.
Adam stava per aiutare Noah quando sentì un colpo in pieno costato, si inginocchiò dal dolore. Sfilò con cautela quel minuscolo paletto in legno che sembrava un proiettile appuntito, in fine vide Dave avvicinarsi con passo svelto andando verso Adam.
Lo colpì con una ginocchiata in pieno volto. Lo fece cadere a terra e iniziò ad infierire su di lui con svarianti colpi sul fianco.
Amy, nel vedere tutto quel massacro nei confronti di Adam, si alzò e rabbiosa andò contro Max tirandogli un vigoroso pugno.
“Lascialo andare!” urlò Amy. Max sorrise e si accarezzò la mascella, quel pugno non era affatto da principiante, anzi, gli faceva quasi male. La guardò e con rabbia le prese il polso stringendolo così forte da far inchinare dal dolore la ragazza.
“Tu starai qui ferma e zitta fin quando non lo deciderò io..” disse con rabbia Max. Amy non ribatté, non appena Max lasciò la presa, lei si accarezzò il polso dolorante, le aveva lasciato un livido parecchio visibile.
Adam, nel frattempo, era sotto la furia dei calci e della rabbia di Dave, ma non si diede per vinto, così gli bloccò uno dei calci e lo fece scivolare in terra facendogli picchiare la testa. Poi si mise sopra di lui bloccandogli tutti gli arti. Lo guardò cercando di soggiogarlo e di fargli ricordare il suo vero passato.
“Dave guardami! Tu non sei questa persona, io non sono cattivo, guardami, sono Adam..” Dave cercava di liberarsi, poi si perse nel suo sguardo come se fosse in fase drogato. E cercò di ricordare. Ricordare un passato che per lui non era mai esistito grazie al soggiogamento continuo di Sarah. Poi iniziò a vedere un ricordo specifico.
Pochi anni prima, Dave e Adam si erano appena trasferiti insieme e, nel frattempo che i due si preparavano ad una serata a tema “film horror”, Adam decise di dirgli tutta la verità su di lui. Gli disse che era un vampiro e che era morto più di cinquantanni fa grazie ai suoi fratelli, continuava a ripetergli che loro erano stati meschini con lui e che non aveva mai voluto diventare un mostro.
Ma mentre Adam cercava di fargli ricordare chi fosse davvero, Dave si riprese e si liberò dalla sua morsa.
“Lasciami!!” gridò buttandolo a terra con uno spintone “tu stai solo cercando di confondermi, so chi sei in realtà, so che cosa mi ai fatto davvero, hai soggiogato ogni mio ricordo, ogni mia esperienza solo perché tu ti sentivi solo, bè Sarah mi ha aperto gli occhi, e ora, grazie a lei, so chi sei in realtà, e so cosa devo fare” concluse mentre puntò di nuovo l’arma da fuoco carica di proiettili in legno contro di lui. Adam, con viso scoraggiato, decise che era meglio metterlo fuori gioco per un po’.
“Mi dispiace..” disse, si alzò, fece uno scatto e finì nuovamente dietro le spalle di Dave, gli diede un colpo sulla nuca così forte che il ragazzo svenne e cadde a terra.
Ci fu un istante di pausa prima di sentire un leggero applauso venire dalla parte di Max, Adam non gli diede retta e si incamminò andando verso Noah, per aiutarlo.
“Sei stato bravissimo fratello..” disse Max, poi guardò la luna che ormai mancavano pochi minuti e si sarebbe messa al punto più alto nel cielo.
Adam sollevò il ragazzo, ancora un po’ intontito, e lo posizionò vicino ad un albero poggiandolo delicatamente, infine rivolse lo sguardo verso Max, era rabbioso, gli occhi si colorarono di viola e i canini si affilarono. Iniziò a ringhiare ferocemente contro di lui.
“Perché hai scelto questo posto?!” chiese Adam rabbioso, avvicinandosi sempre di più.
“Perché è molto bello e mi piace stare all’aria aperta, ma aspetta, mi viene in mente che in questo posto c’ero già stato..” disse Max facendo avanti e indietro fingendo di riflettere “aspetta, ora che ricordo, qui noi tre ci siamo già stati, vero? Era quella famosa notte, quella notte dove ho ucciso la tua amichetta, Maggie giusto?”.
Adam si avvicinava sempre più rabbioso e stringeva i pugni dalla rabbia che tanto provava.
“Ricordo perfettamente il suo sapore.. deliziosa.. ma la parte migliore arriva adesso, tu eri innamorato di lei anche se lei non ha mai ricambiato, vero?” chiese ma non ebbe risposta perché Adam si arrestò ricordandosi di Maggie e di quanto aveva sofferto per lei dopo la sua morte.
“E ora, mio caro fratello vivrai la stessa cosa, con la tua amica” la sollevò per un polso e affondò con ferocia i suoi canini nella carotide di Amy iniziando a nutrirsi di lei.
 
 
   
 
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