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Autore: DarciaSama    04/11/2008    3 recensioni
Desidero forse essere amata da voi? Non mi do risposta, ma spero che il mio Signore non vi ami. Se queste ali nere di farfalla, simbolo di perdizione, hanno sempre seminato distruzione senza mai badare al sangue di cui si sporcavano, ora desiderano stringersi intorno a voi, principessa, per difendervi…e se vi dicessi questo, voi credereste a me? Io sono il cappellaio matto del paese delle meraviglie dove niente è come sembra e Bugia può essere sincera quanto Verità.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Belial (Cappellaio Matto), Cry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mad butterfly

 

Fragile e perversa, come una farfalla impazzita…

La sofferenza è la mia gioia e chi mi ama mi disgusta.

Morite! Morite tutti!

Il ribrezzo mi assale a vedervi strisciare ai miei piedi attirati , come insetti, dalla luce riflessa delle mie ali.

Il mio nome, Belial, porta in grembo la mia vera essenza

 

…inutile…

 

 è il suo significato ed è ciò che sono…INUTILE!

Il mio efebico ed immorale corpo, al quale è stata negata la sua femminilità e il suo scopo procreativo, è destinato a soddisfare meri sfoghi di lussuria.

 

Perché perseverate nel cercare la mia tana proibita, nonostante sappiate che questa oscena farfalla, come un ragno, tesse la tela della perdizione per poi divorare l’anima di chi vi si impiglia?

 

…siete folli…

 

E io sono folle come voi! Persevero nel mio amore insano, desideroso di odio, di non essere corrisposto…perché, se lui mi amasse non potrei sopportarlo, lo odierei…lo odierei con tutto il mio futile essere, ripudiando quel nauseabondo sentimento.

Se potessi, mio Re, io che ho rinunciato alla sensualità del mio corpo, io che ho scelto di decadere come angelo per seguirvi nella creazione del vostro regno, diventerei la vostra novecento novantanovesima sposa per poi annullarmi per sempre immolandomi in vostro onore.

Ma io non sono pura come le vergini che pretendete in sacrificio; io so indegna, indegna di pronunciare il vostro nome, mio Re, indegna persino di presenziare al vostro cospetto.

 

Ora lasciatemi sola, nel vortice fole della decadenza.

Lasciatemi in mezzo a questa distesa di cadaveri di chi ha cercato di arrivare al mio cuore.

Lasciate che questo perverso e folle amore consumi tutto di me, come il disgusto e l’odio che leggo nei suoi gelidi occhi, ogni qual volta posa lo sguardo sul mio ripugnante essere, i quali mi regalano un insano ed intenso piacere, divorando me e la mia pazzia.

 

- Cappellaio! –

 

Sento una voce chiamarmi, ma è lontana, ovattata, come in un a dimensione onirica.

 

 - Cappellaio! –

 

Ora ella si è fatta più definita nella mia mente, come se, pian piano, mi stessi destando per poi carpire la luce di un volto anziché il vuoto dei miei pensieri.

 

- Cappellaio! –

 

Ripetete il mio nome quasi disperata, tenendo il mio viso tra le vostre mani, guardandomi con preoccupazione.

 

…Come siete crudele…

 

Voi dovete odiarmi! Dovete odiare il vostro rapitore! Perché non mi odiate? Perché provate pietà per una creatura così misera?

Vi prego, principessa Cry, lasciate la tana di questa farfalla perversa, incapace di volare, che per difendere la propria fragilità ha imparato a tessere tele fatali e a divorare anime! Lasciate questo luogo di decadente perdizione. Non posso permettere che la vostra purezza venga insozzata da questo universo immondo e osceno. Voi siete la futura sposa del mio signore!

 

I vostri occhi azzurri leggono nel profondo della mia anima…

 

…vi prego smettetela…

 

Vi sento scrutare ogni mio sentimento e ogni mio pensiero. Vi prego, smettete di indagare il mio essere, non mettete a nudo il mio amore! Se ci siete voi accanto a me, la mia maschera si infrange, la tela tessuta meticolosamente, come una vedova nera, viene spazzata via al primo alito di vento.

 

Al vostro cospetto ogni cosa di me, perde senso e viene ridisegnata con un senso nuovo… un senso che non accetto!

 

Io sono Belial! Uno dei sette satana al servizio di Lucifero, il Signore infernale! Come può un demone di così alto livello come me provare un sentimento così puro?

 

Principessa, io ho paura di voi…anzi, ho il terrore!

Cos è questo calore che si sta propagando nel mio petto di ghiaccio?

 

…Estirpatemi questo morbo dal cuore…

 

Cosa mi sta succedendo, principessa? Cosa mi avete fatto? Perché siete così crudele nei miei confronti?

A volte spero che le nozze del vostro sacrificio vengano consumate il più presto possibile per vedervi scomparire.

 

…eppure io vi amo…

 

Le vostre braccia circondano il mio collo con la dolcezza di un’anima candida ed infantile. Questo dovrebbe disgustarmi, dovrebbe essere il mio repellente!

E invece lo apprezzo, e vorrei ancora più calore, ancora più divampante e appagante nel profondo del mio essere ieratico e ghiacciato.

 

Perché piangete principessa? Lo so, la tristezza, la crudeltà, la perversione  vi opprimono, ma non trovo nient’altro con cui nutrire la mia anima, se non con il fuoco a cui mi iniziate.

 

La mia vista si annebbia, una sensazione di bagnato riga il mio volto sciogliendo il trucco della mia maschera…

 

…lacrime…

 

È questa la sensazione di una lacrima sulla pelle? È questa la sensazione di liberazione che si ha piangendo? Io non l’ho mai conosciuta.

 

Ho come la sensazione che le tenebre del mio essere si siano dissipate dando spazio a quella percezione di desiderio nei vostri confronti.

 

Se voi non foste la prescelta, se non foste la futura sposa del mio Re, avrei tentato di avervi, di prendervi con la forza. Si, perché questo è il mio unico modo di amare, di sfogare i miei sentimenti. Nonostante l’amore puro che voi potete infondermi, io sono amorale, il mio animo torbido lo insudicia.

 

Immobile e confusa, rimango tra le vostre braccia come una bambola senz’anima, ma quel cuore a cui avevo impedito di battere, aveva ripreso l’armonia del suo ritmo e dei suoi battiti.

 

Devo impedirgli di battere?

 

Non so se sia la cosa migliore, ma ho deciso di non fermarlo, di lasciarlo libero dopo intere ere passate a tenerlo incatenato nel mio petto.

 

Lascio che le lacrime salate e calde, di cui non ho mai saggiato il sapore ne la consistenza, scorrano sul mio volto.

 

Desidero forse essere amata da voi? Non mi do risposta, ma spero che il mio Signore non vi ami.

 

Se queste ali nere di farfalla, simbolo di perdizione, hanno sempre seminato distruzione senza mai badare al sangue di cui si sporcavano, ora desiderano stringersi intorno a voi, principessa, per difendervi…e se vi dicessi questo, voi credereste a me? Io sono il cappellaio matto del paese delle meraviglie dove niente è come sembra e una bugia può essere sincera quanto una verità.

 

Scegliete con cura a chi prestare ascolto, vostra altezza, io non posso garantirvi la sincerità delle mie parole, anche se i miei desideri corrispondono alle mie menzogne.

 

 

L’ANGOLO DI Darciasama

 

Quanto mi piace questo personaggio!e poi il softyuri tra Belial e Cry è tanto dolce. Non so se l’ultima parte l’ho sviluppata come si deve, ma questo sarete voi a dirmelo. Grazie dell’attenzione. BUON TUTTO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!

 

  
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