Crossover
Ricorda la storia  |       
Autore: michiredfox    05/11/2008    2 recensioni
Il male esiste da sempre, dalla creazione dell'intero universo... due mondi diversi, eppure così simili, quello degli uomini e quello dei cyborg, sono chiamati ad una nuova lotta contro di esso... (il merito di questa fic va interamente a Costigan, io ho solo coadiuvato alcune parti).
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte 11

“Ma… dove sono? Che sta succedendo?”

Il piccolo Ivan ricordava perfettamente di essersi addormentato tra le braccia di Françoise, nel calore della sua stanza, ma adesso… adesso si trovava in una culla completamente diversa: era molto più grande, riccamente decorata con intarsi d’oro e d’argento, al centro di una camera che non poteva certo definirsi a misura di bambino. Ivan si alzò lentamente, perlustrando il luogo sconosciuto: era un ambiente diverso dal solito, emanava un’aura di magnificenza, quasi fosse stata la dimora di un re… le pareti erano ricoperte di geroglifici molto strani, probabilmente una lingua antica, ma non ricordava di aver mai visto simboli simili in tutti i suoi studi…

“Sto sicuramente sognando…”

“Non è del tutto vero, piccolo…”

Ivan si girò al suono di quella voce… davanti a lui una donna bellissima, vestita completamente di bianco, a piedi nudi, con i lunghi capelli che le ricadevano fluenti sulle spalle, si stava avvicinando. Il bambino si allontanò istintivamente, assumendo una posizione difensiva: mai fidarsi di un’estranea…

La ragazza alzò le braccia, tendendole verso di lui, parlando dolcemente: “Non preoccuparti, Ivan… non ti farò del male”

Conosceva il suo nome? Com’era possibile? Che quella fanciulla avesse le sue stesse capacità?

La giovane ripeté: “Non ti farò del male… fidati di me…”

001 osservò il volto della donna, cercando di penetrare nella sua mente… che strano… era la prima volta che non riusciva a leggere i pensieri di qualcuno; lei aveva ancora le braccia tese, segno evidente di un invito rivolto a lui stesso…sul palmo della mano destra portava un tatuaggio raffigurante un cerchio alato. Ivan cercò velocemente nella sua memoria qualche traccia di un segno simile, ma non vi trovò nulla… Tuttavia, la ragazza aveva un’espressione talmente serena e trasparente che ritenne di potersi fidare di lei.

Le si accostò con cautela e si lasciò prendere in braccio… improvvisamente tutte le sue paure svanirono al contatto con quella fanciulla… per la prima volta in vita sua, provava un senso di pace e di tranquillità che finora non aveva mai sperimentato, neanche quando la sua adorata Françoise si prendeva cura di lui…

Lei iniziò a cullarlo, ripetendo una ninna nanna che lui non arrivava a comprendere, ma che aveva un suono dolcissimo…

001 si abbandonò in quell’abbraccio… dopo molto tempo sentì la mancanza di sua madre farsi strada nel suo cuore… un dolore lacerante, soffocato per tanti anni, che emergeva di nuovo nel più profondo della sua anima… una lacrima percorse il suo visetto innocente… la donna l’asciugò con le dita, interrompendo per un momento la sua nenia…

“Piangi pure piccolo mio… sfoga la tua sofferenza… presto tutto passerà…”

Poi, riprese a cantare la sua melodia…

Ivan la lasciò terminare, dopodiché parlò con voce rotta dall’emozione…

“Chi… chi sei tu?”

“Il mio nome è Enoha, sono la principessa del regno di Myoltecopang… e sono qui per chiedere il tuo aiuto…”

“Non mi conosci neanche…” nell’attimo stesso in cui pronunciò quelle parole, si rese conto della loro fallacità…

“Oh sì, invece…Il tuo nome è Ivan Whiskey, sei nato a Mosca e sei stato trasformato in cyborg da tuo padre, il dottor Gamo, alla tenera età di sei mesi. Nonostante le tue sembianze siano quelle di un neonato, non sei tale ed hai capacità mentali enormi… è proprio per questo che il mio popolo ha bisogno di te…”

Ivan cercava continuamente qualche traccia di inganno o di menzogna nelle sue parole, ma Enoha era un libro aperto… poteva veramente fidarsi di lei…

“Che cosa dovrei fare per te?”

La donna aprì la mano destra davanti a sé… immediatamente le pareti della stanza scomparirono e 001 si trovò di fronte a quella che doveva essere una città antica, piena di case, giganteschi monumenti, piramidi e giardini immensi… tutt’intorno, vi erano migliaia di persone che animavano le vie ed i palazzi…

“Questa è la mia gente Ivan… come puoi vedere tu stesso è pacifica e venera e serve la grande potenza della Luce, che ci dà forza e ci fa sopravvivere… purtroppo tutto questo sta per soccombere…” disse, sospirando…

“Per quale motivo?”

“Non lo sappiamo con certezza, ma sul nostro paese incombe una presenza malvagia, oscura… che finirà per distruggerci…”

Enoha era affranta… Ivan non poteva fare altro che partecipare alla sua disperazione in silenzio, aspettando che lei esprimesse sino in fondo il suo pensiero…

Lei prese coraggio e continuò: “Sulla nostra civiltà esiste una profezia che si tramanda per secoli e che recita più o meno così: quando caleranno le tenebre tra di noi, quando tutto sembrerà perduto, la forza di una donna dimenticata, nobile e pura di cuore ci salverà…Ivan, ti prego, solo tu puoi aiutarci a convincere questa donna a venire in nostro soccorso…”

“Ma… ma come posso fare… io non so di chi stai parlando…”

Enoha gli sorrise: “Tu la conosci molto bene: è la ragazza che ti sta sempre vicino e si occupa di te…”

001 si allontanò da lei, rimanendo ad osservarla sorpreso: “Françoise?? Stai parlando di Françoise Arnaul? Io non… non so se posso…” aveva paura… paura di mettere a rischio la vita di una delle persone che amava di più a questo mondo…

“Comprendo perfettamente la tua ansia… tu le vuoi molto bene, è come una madre per te, quella madre che non hai mai veramente conosciuto ed hai il terrore che possa accaderle qualcosa di grave, non è vero?”

Il bambino annuì con il capo…se fosse successo qualcosa a 003 non se lo sarebbe mai perdonato…

“Io sono una principessa, Ivan… ti do la mia parola che veglierò su di lei dall’inizio alla fine, così come ho vigilato a lungo su di te, senza che tu te ne accorgessi…”

001 era titubante, tutto ciò significava mettere a rischio le vite di chi gli stava intorno, ma… Enoha non era malvagia, aveva davvero bisogno di aiuto e, pensandoci bene, Françoise stessa non lo avrebbe mai perdonato se adesso lui si rifiutava di darle una mano…

“Va bene…” disse infine “puoi contare su di me…”

Sul bel volto della fanciulla si dipinse un sorriso di immensa gratitudine…

“Grazie, Ivan, grazie dal profondo del mio cuore…”

Il piccolo sorrise di rimando… “Che cosa devo fare?”

“Parlerò io con la ragazza… press’a poco come ho fatto con te ora… rimarrà molto turbata, ma alla fine comprenderà l’importanza del suo ruolo nelle nostre vite… in fondo lei faceva parte del nostro popolo nella sua vita precedente… tu avrai il compito di condurla di nuovo a noi…”

“Che cosa accadrà dopo?”

“Per adesso è tutto ciò che posso dirti…”

“Tuttavia non sei molto precisa…”

“Lo so… e ti chiedo perdono… per ora non devi sapere altro neanche tu… quando ti sveglierai, ti troverai di nuovo nella tua stanza… ti alzerai e ti recherai dai tuoi amici, che si troveranno fuori casa, davanti ad un grosso albero che si affaccia sul mare…”

Ivan rammentò: “Il platano alla porta d’ingresso…”

“Esatto… farò in modo che Françoise cada in trance davanti all’immagine di un cerchio alato inciso nel tronco della pianta… esso rappresenta il simbolo del nostro popolo… ella compirà dei gesti e dirà frasi che non avete mai sentito prima d’ora, ma che fanno parte dei suoi ricordi più atavici… tu devi fare in modo che gli altri non interrompano il suo rituale…”

“D’accordo…”

“Ti ringrazio…”

“Come farò a sapere cosa fare dopo?”

“Ti contatterò io, ma dovrai aspettare perché passerà molto tempo…non mostrarti mai inquieto e abbi fiducia in me, Ivan… andrà tutto bene…” detto questo, scomparve dalla sua vista, come se non fosse mai realmente stata in quel luogo…

001 si svegliò di soprassalto, al suono della voce di Chang che esclamava: “Allarme, ragazzi! Geronimo è sparito!”

Ivan si alzò immediatamente… stentò a riprendersi subito, forse l’esperienza che aveva vissuto non era reale… forse era stato solo il frutto della sua immaginazione… ma lui non era mai stato vittima di una fantasia…

Decise di agire e con una breve ricognizione mentale si accorse che 005 stava intagliando il simbolo che aveva visto sulla mano di Enoha nel platano davanti casa…

Adesso sapeva cosa doveva fare…

 

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: michiredfox