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Autore: Fireflies__    11/12/2014    0 recensioni
Ed ora è notte e penso a te, e ora è mattina, ed è lezione di greco, è pomeriggio e sei sempre tu, ora è il sorriso sicuro che mi hai regalato, ora sono una regina e se vuoi sono la tua, di regina.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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                                                         Sweet Nothing

 

                                                                             to be loved and to be in love 

 








Ci ho pensato molto, sai?

Ci ho pensato talmente tanto che mi hanno fatto male gli occhi e le mani, ma mi sono massaggiata le tempie e ho continuato a pensarci.

Mi posso fidare?

Vedi, io sono stata da sola quasi sempre.

Ho avuto qualche amica- e se ne sono andate praticamente tutte- e un ragazzo- sbagliato. Ho mia sorella e una scuola che amo nonostante tutto, i capelli scuri e una convivenza con me stessa che dura da quindici anni. 

Non puoi arrivare ed andartene, non te lo concedo. Io dei sentimenti così non li ho mai provati e se mi concedi di dedicarteli, devi rimanere.

Dico che ti amo ma poi non so se sia vero, a essere sincera.

Si ama al primo sguardo? O si ama toccando, graffiando, urlando? 

Ti piaccio perché ti amo un po’ inconsapevolmente, forse. Ma si può danzare, portare una gonna o sorridere senza volere. Si può anche amare? 

Sono cotta che tra un po’ mi brucio e non so neanche perché, sai? 

La verità è che non so un bel niente. Non so perché sono sempre sola, perché vado male a scuola, perché mi piacciono le gonne e Selena Gomez, non so perché ho perso un anno a correrti dietro e soprattutto perché ora sei interessato a me.

Sei cambiato?

Sono cambiata?

Siamo cambiati?

A tutti sembra strano che tu preferisca me a lei, te lo devo dire. Lei ha le gambe lunghe e i capelli biondi, ma insomma, io ti amo. E sono cose più importanti delle gambe o dei capelli.

Ed ora è notte e penso a te, e ora è mattina, ed è lezione di greco, è pomeriggio e sei sempre tu, ora è il sorriso sicuro che mi hai regalato, ora sono una regina e se vuoi sono la tua, di regina.

Se sabato vieni da me promettimi che mi insegni a baciare e a vivere, che sarai geloso delle mie gambe e che fumerai mentre io ti racconterò che alle elementari nessuno mi voleva, e neanche alle medie e neanche ora, tranne a volte tu.

Se sabato vieni da me devi volermi come mai nessun altro, con le bestemmie e le mani a graffiarmi la pelle. 

Ti prego, fatti sentire che non ho cicatrici sulla pelle.

Lo so che forse tu non hai voglia di fare tutte queste promesse, io intanto te le chiedo e poi magari ci mettiamo d’accordo. 

Che mi manchi già e non sei nemmeno qui, porcaputtana. 




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NOTA AUTRICE: dico solo che la dedico ad Alessia e Andrea.
Ad Andrea perché è bello come la luna e perché è fortunato ad avere lei. 
E ad Alessia perché è una delle cose migliori che possano succedere nella vita, e perché quando sono triste compone delle canzoni sullo Sputafuoco, quindi.

 

  
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