"Riricho-sama, ha riposato bene stanotte?" disse lui, inchinandosi elegantemente davanti alla piccola figura che gli apriva la porta ancora in pigiama.
"Miketsukami-kun?"disse Riricho, stropicciandosi gli occhi, ancora molto assonnata."Oggi non mi sento molto bene."
Lui aveva notato infatti il pallore più evidente degli altri giorni, gli occhi lucidi non solo per il sonno e il fatto che era appoggiata con tutto il peso sulla porta per mantenersi in piedi.
"Cosa le succede?"esclamò lui sfiorandogli la fronte come se stesse toccando una cosa estremamente fragile che poteva rompersi.
"Scotta...Ha la febbre. Lasci che la aiuti." e in un attimo la prese fra le sue braccia e la riportò sul suo letto.
"È tutta colpa mia Riricho-sama, non mi sono preso cura di lei come si deve. Siete stata fuori fino a tardi per il mio comportamento che l'ha sicuramente turbata. E poi ciò che mi ha detto ieri..."
"Ma si può sapere che stai dicendo? Come fa ad essere colpa tua se sto così?" disse Riricho, mettendosi sotto le coperte e guardando Miketsukami con rabbia.
"È sempre così gentile da parte sua, Riricho-sama"disse guardandola con occhi brillanti dalla gioia."Ma la prego mi lasci aiutarla...altrimenti non potrei più continuare a vivere con questi sensi di colpa. Dopo che lei ieri mi ha detto che mi ama come io amo voi...questo è il minimo."disse lui facendo quella solita espressione che significava" è impossibile dirmi di no".
Il fatto che nominò il giorno precedente, scaturì in Riricho un imbarazzo tale che era difficile non notarlo sul suo viso.
"V-va bene come vuoi, se insisti tanto...Mi devi almeno questo. Ma adesso lasciami dormire, intanto puoi prepararmi un brodo di pollo."farfugliò mentre cercava di nascondersi il viso sotto le coperte, le sue parole illuminarono il volto di Miketsukami e anche se lei non lo vide lo sapeva.
"Certo, Riricho-sama. Glielo preparo con tutto il mio amore per lei." Rispose lui, e subito si mise a preparare il pranzo.
Dopo un'ora fu pronto e andò a svegliare Riricho-sama, ma la vide dimenarsi sotto le coperte lamentandosi.
"RIRICHO-SAMA!!" Gridò dopo aver poggiato il piatto sul tavolo e corse da lei.
Le controllò la fronte ed era ancora più calda, prese il termometro e le fece misurare la febbre.
Superava i 39 gradi.
"Torno subito." Disse lui . Uscì dalla stanza e  in 2 minuti arrivò con una pezza bagnata e gliela mise in fronte.
"Questa farà scendere la febbre." Si sedette sul letto accanto a lei e manteneva la pezza sulla fronte, ogni 10 minuti la ribagnava nel secchio che aveva riempito e gliela rimetteva.
"Miketsukami..." Disse lei con un filo di voce avvicinando il suo viso a quello della volpe. "Vuoi continuare da quello cui ci siamo fermati l'ultima volta?"
"Cosa intende Riricho-sama? Si riposi, non sta ancora bene."disse chiaramente preoccupato in volto.
"Io invece mi sento benissimo." Disse togliendo la pezza che lui le stava mantenendo sulla fronte.
"Non contraddirmi Miketsukami." Lo guardò negli occhi e lo baciò. Accarezzò i suoi capelli, molto soffici. Lui era rimasto così stupito che non riusciva a muoversi quasi paralizzato. Non poteva credere a ciò che aveva appena fatto Riricho.
Dopo un po' si lasciò andare a quel bacio appassionato e si stese su di lei.
Poteva sentire il suo minuscolo corpo sotto di lui, aveva paura di poterle fare del male, ma a lei non importava. Anzi si spogliò e cominciò a togliere i vestiti anche a lui.
Prima tolse la maglietta. Il torso nudo di lui al primo tocco delle sue mani si irrigidì ma dopo prese più intimità e si lasciò accarezzare.
Poi gli levò i pantaloni e rimasero entrambi in intimo. Lei aveva un completo nero in pizzo e a quella visione Miketsukami non riusciva a resistere. Aveva desiderato ardentemente quel corpo e non poteva credere che fosse proprio lì, così vicino a lui.
"Sei così bella, Riricho." Finalmente poteva sentire che lui si era un po' sciolto e liberato della corazza che si portava addosso con se. Le accarezzava i fianchi e a quel tocco lei sobbalzò. Sentiva di amare ogni cosa di lui.
"Ti amo...Miketsukami. Ti amo." sospirò nel suo orecchio.
"Anche io. Aishiteru."rispose lui avvolgendola tra le braccia. In quel momento lei sorris, chiuse gli occhi e si addormentò. Miketsukami la guardò a lungo, quel viso che da sempre aveva amato e amava. Quel corpicino fragile tra le sue forti braccia che però si sapeva difendere bene. Una creatura così piccola ma così forte allo stesso tempo. Poggiò la testa sul suo petto e ascoltò il battito del suo cuore un po' accelerato per via della febbre, che era un po' scesa, finché si addormentò anche lui.