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Autore: LadyBracknell    12/12/2014    1 recensioni
Le ossa del nazista scricchiolavano sotto i colpi della grossa mazza di legno e per lui era il più dolce dei suoni.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aldo Raine, Donnie Donowitz
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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''Crepa, bastardo!''

L'unico pensiero che balenò in testa alla montagna di muscoli fissando il corpo senza vita del nazista ai suoi piedi; il volto era irriconoscibile, non un peccato, comunque.
L'ebreo guardava la pozza di sangue come se fosse acqua in mezzo al deserto.

Assetato.
Non vi erano rumori, solo un affannoso respiro e i muscoli che tremavano, scossi da violenti spasmi di adrenalina.

Cosa era successo?

Uno sporco nazista.
Ricordava solo l'uniforme tirata a lucido e una pistola puntata contro il volto di una giovane ebrea in lacrime.
Era solo una bambina.
Lei era lì, adesso, tremava come una foglia, in piedi per miracolo su quei piedini sporchi di fango e terra.

''Vattene via.''
Il tono voleva essere più gentile, ma alla ragazzina non importò: era già scappata a gambe levate fra le braccia della donna disperata, accasciata in ginocchio davanti alla porta di legno sfondata da uno stivale nero.

Donowitz si gettò a sedere su un masso.

Quanto era passato?

Era arrivato là, vagando senza meta, gli occhi pieni di morte, con la sua mazza piena di incisioni sopra la spalla.

Un grido.

''Aidez-moi!''

Quel mangiacrauti di merda l'aveva trascinata fuori dalla casa per i capelli, davanti agli occhi della famiglia che la stava nascondendo.

Urlava cose in quella lingua incomprensibile, ma tanto valeva: Donnie non le ascoltava. Aveva le orecchie piene di un ronzio indefinibile che sapeva di rabbia e violenza.

''Ehi, tu!''
''Verpiss dich! '' gli aveva sputato addosso il soldato tedesco.

Gli si era avventato contro, ruggendo.
Poi, il buio.
Buio rosso.
Le ossa del nazista scricchiolavano sotto i colpi della grossa mazza di legno e per lui era il più dolce dei suoni.

'' Va' in Giappone con il Reggimento Americano.
Combatti, figlio mio.
Combatti per noi.
Combatti per te stesso.
Liberaci.''


La Francia puzzava di nazisti.
Era stato bloccato lì. Ordini superiori.
Vaffanculo. Non poteva aspettare che un paio di uniformi americane del cazzo gli dicessero cosa fare. Doveva agire.
E quel nazista del cazzo ai suoi piedi lo aveva fatto sentire vivo.
La mazza gocciolava sangue e terriccio.

''Merci, merci brave homme!''

Brave homme.
Una risata amara gli sibilò fra i denti mentre la famiglia rientrava in casa.

Donowitz si alzò, trascinato violentemente dall'adrenalina che gli bagnava ogni angolo del corpo.
Guardò la feccia ai suoi piedi, fremendo come un orso rabbioso.
Colpì nuovamente la testa informe del brigadeführer; le sue orecchie bevvero il suono del cranio sempre più frantumato: suonava come cristallo puro scivolato e caduto a terra.
Uno schizzo di sangue, ultimo zampillo purpureo di vita, schizzò sull'erba rugiadosa ai suoi piedi, tempestandola di rubini mortali.

Un battito di mani di uno spettatore invisibile lo richiamò alla realtà, scuotendolo violento come uno schiaffo in pieno volto.

''Non male, ragazzo. Davvero niente male.''
Un accento yankee si scontrò sulle sue spalle nude.
La canotta era coperta di sangue crucco: non l'avrebbe lavata.
''Sono il tenente Aldo Raine.'' disse l'americano. ''Hai sentito parlare di me?''
Le labbra di Donnie Donowitz si piegarono in un ghigno disumano.

  
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