Buon
compleanno, sorellina! ^^
Questa shot è tutta per te.
È un
po’ confusa, in realtà, e forse scritta un
po’ troppo d’impulso; ma credo che sia la cosa più sincera
che potessi regalarti per il tuo compleanno.
Insieme a
tutto il mio affetto.
Perché tu lo sai che ti voglio un mondo infinito di bene.
Tanti auguri,
amica mia!
Hitsuzen
Le cose che vivi
Venerdì 7
novembre 2008.
Oggi è un
giorno speciale.
Intorno a me, la
stazione ferroviaria brulica di vita. A malapena riesco a schivare una signora truccatissima – con abbondante prole al seguito
– che per scusarsi mi lancia un’occhiata come si potrebbe rivolgere
al vuoto. La ignoro; non mi importa più del
disinteresse della gente, del loro essere vuoti e freddi. Non ora, e
soprattutto non oggi.
Mi scosto una lunga
ciocca di capelli neri dalla guancia e guardo l’orologio sulla parete,
nervosa.
Tra meno di dieci
minuti il treno proveniente da Tomoeda sarà
qui.
Tra meno di dieci
minuti potrò guardare negli occhi la mia migliore amica.
Per la prima volta.
Per questo oggi
è un giorno speciale.
Quando l’amicizia ti
attraversa il cuore
Lascia un’emozione
che non se ne va
Lunedì 21 aprile 2008.
Tomoyo Daidouji
entrò in camera sbuffando e si sbatté la porta alle spalle.
Che schifo. Che schifo, che schifo, che schifo.
Perché
doveva vivere in quella casa? Perché doveva
vivere quella vita? Perché era toccato a lei?
Odiava tutto di ciò che aveva
intorno. Tutto e tutti. Tutti. Tutti.
Si buttò sul letto, fissando il
soffitto, e sospirò profondamente, lottando con l’impulso di
prendere a pugni il cuscino. Senza volerlo, sfiorò il quaderno che
teneva sempre lì sul letto a portata di mano, unico custode dei suoi
pensieri, il diario che era poi l’amico che le mancava.
Sorrise vagamente. Se non altro, aveva
lì accanto una valvola di sfogo.
Fin da piccola le era
sempre piaciuto scrivere… Ricordava bene quanto zelo mettesse, alle
elementari, nello svolgimento dei temi scolastici, con gran soddisfazione delle
insegnanti. Col tempo aveva capito che quello che le era
sembrato solo impegno era in realtà una vera passione, e aveva iniziato
a coltivarla in segreto, troppo timorosa per poterla condividere con altri.
In diciotto anni di vita, la scrittura era
stata l’unica cosa che l’avesse mai fatta
sentire sicura di sé.
Aveva iniziato ad inventare storie
ambientate in mondi immaginari, con personaggi ideali e idealizzati, per
distanziarsi il più possibile dalla realtà che la circondava.
Adesso che aveva capito
che quella “passione” in realtà era ciò che voleva
fare nella vita, inventare storie non le bastava più.
Voleva che gli altri lo sapessero. Voleva
che qualcuno si rendesse conto che
anche lei aveva cuore, fantasia… nonostante lo schifo in cui viveva. Non
voleva più tenere quei racconti per sé.
Ma aveva ancora paura di
esporsi.
Per questo, se li mostrava a qualcuno, se mostrava se stessa
a qualcuno, lo faceva solo virtualmente.
Perché così
non si soffriva mai…
Sospirò di nuovo, scuotendo la testa
e rialzandosi a sedere. Decisamente quella era una
giornata no. Tanto valeva tornare un po’ nel
web e distrarsi.
Chissà se qualcuno aveva recensito il
suo ultimo racconto.
Non so dirti come, ma
succede solo
Quando due persone fanno
insieme un volo
Un trillo.
Per un istante, Tomoyo
fissò perplessa la schermata di Messenger.
♥ Sakura ♥
ti ha aggiunto tra i suoi contatti.
Non conosceva nessuna Sakura.
Esitante, cliccò
sul pulsante di conferma e vide che “Sakura”
era già in linea.
♥ Sakura ♥ scrive: Ciao
^^
Il messaggio le arrivò quasi subito.
Ancora una volta, Tomoyo esitò un solo attimo;
poi decise di rispondere.
Tomoyo scrive: Ciao…
♥ Sakura ♥ scrive: Ho trovato il tuo
contatto dal sito dei racconti on-line :) Sono felice di conoscerti!
Tomoyo fece un mezzo sorriso.
Tomoyo scrive: Anche a me fa piacere conoscerti :)
♥ Sakura ♥ scrive: ^___^ Di dove sei?
Tomoyo scrive: Vivo a Sapporo, e
tu?
♥ Sakura ♥ scrive: Tomoeda… U.U Sigh, sei
distante anche tu…
Chissà con quante persone era in
contatto, questa Sakura.
Non come lei, che rifuggiva sempre tutto e tutti…
Eppure, in quel momento non provava alcun
senso di diversità, niente che le facesse desiderare di chiudere alla
svelta quella conversazione con una sconosciuta – cosa che le capitava
spesso. In quel momento, chissà
perché, sentiva di star “parlando” con una persona diversa
da quelle che ogni giorno era costretta a guardare in faccia.
E continuò a
risponderle, senza chiedersi il perché.
Senza nascondersi.
Che ci porta in alto, oltre
l’altra gente
Come fare
un salto nell’immensità
Sono così
tesa che riprendo a mangiucchiarmi le unghie… E dire
che avevo smesso, accidenti!
Mi siedo su una
panca della sala d’attesa. Cavolo, Tomoyo, stai calma.
Mi porto i gomiti
sulle ginocchia e il mento tra le mani, riflettendo.
Sono più di
sei mesi che conosco Sakura, eppure questo
sarà il nostro primo vero incontro.
E non vedo l’ora.
Sorrido tra me e
me, come una scema.
Una volta non ci
credevo, nelle amicizie nate in chat. Mi ero
avvicinata a quel mondo soltanto perché era l’unico modo per
superare il mio blocco, per poter essere, in qualche modo, spontanea; ma in
fondo continuavo ad avere paura.
Lo so, non sono normale. Ma sono
così. Mettermi in gioco mi fa sempre questo effetto…
Ma poi, quella sera, per caso, è
arrivata Sakura. È entrata nel mio pc e nella mia vita, in tutti i
sensi.
Hitsuzen.
Non saprei dire
bene qual è stato il momento esatto in cui ho
capito che lei sarebbe diventata la mia migliore amica. Però
le premesse c’erano tutte: tra noi vivevano quelle mille insospettabili
coincidenze che si riscontrano alle volte tra due amiche affiatatissime
e legate da tempo; solo che noi non ci conosciamo dalla nascita, non sappiamo
neppure com’è fatto il volto dell’altra…
Eppure, allo stesso modo, siamo uguali.
Lei è
l’altra faccia di me, quella che sa andare avanti sorridendo, quella che sa tenere testa alle paure con una bella risata. A ben pensarci,
lei è la parte migliore di me.
Ma è come me… per tanti motivi.
E tra meno di otto minuti saremo insieme, noi due ed una sola.
E non c’è
distanza – non c’è mai, non ce n’è abbastanza se
Se tu sei già dentro
di me, per sempre
♥ Sakura ♥ scrive: ^___^ Ma lo sai che
ci somigliamo tantissimo, Tomoyo? Sul serio,
sembriamo due sorelline!! X3
Tomoyo scrive: ^///^ Hai proprio ragione, Sakura! Chissà, magari siamo la stessa persona in
due dimensioni diverse… XD
Non riusciva a smettere di ridere tra
sé.
Non avrebbe mai pensato di incontrare una ragazza
che avesse così tanto in comune con lei: la
passione per il disegno, per i vecchi film in bianco e nero, per le notti
passate in bianco; l’odio per le frasi fatte, o per l’ipocrisia; la
sfortuna di non aver potuto frequentare la scuola che avrebbe desiderato, e di
aver incontrato poche persone che fossero sincere fino in fondo…
Hitsuzen.
Si conoscevano da pochi giorni, eppure si
consideravano già amiche.
E questo, per Tomoyo, con le sue diffidenze e le sue disillusioni, era un
sapore assolutamente nuovo.
Lo sguardo le cadde sulla sveglia accanto
alla scrivania. Ridacchiò ancora.
Tomoyo scrive: Accidenti
Sakura, anche stanotte abbiamo fatto tardi! ^///^ Sono quasi le sei, io tra
mezz’ora devo alzarmi per andare a scuola…
♥ Sakura ♥ scrive: XD Hai ragione Tomoyo,
non ci avevo proprio fatto caso!! Beh dai, sarà meglio andare a
nanna… Speriamo di sentirci presto!! Buonanotte,
Tomoyo-chan!!
Tomoyo era già sul punto di
chiudere, ma poi si fermò. Ci pensò su. E
aggiunse qualche parola.
Tomoyo scrive: Buonanotte…
sorellina! ^^ Ti voglio bene…
Dopo aver spento il computer ed essersi
rifugiata tra le coperte, con gli occhi spalancati nel buio, continuò
ancora a pensarci.
Lei non diceva mai “Ti voglio
bene”.
Mai. A nessuno.
In qualunque posto sarai,
in qualunque posto sarò
Tra le cose che vivi io per
sempre vivrò
In qualunque posto sarai,
ci ritroveremo vicino
Stretti l’uno
nell’altro, oltre il destino
Era stata una cosa così inaspettata. Eppure non c’erano dubbi: aveva trovato
un’amicizia vera.
Sakura non era un’“amica”
come lo erano state le sue finora. Lei era leale, spontanea, diretta, sincera…
Disinteressata.
Un’amica vera.
E l’aveva trovata in chat.
Chissà, magari se quella sera del 21
aprile non avesse acceso il computer, non l’avrebbe mai conosciuta.
Hitsuzen.
E di una cosa era certa: per Sakura, lei rappresentava la stessa cosa.
Altrimenti, qualche notte dopo, non le
avrebbe scritto quelle parole…
♥ Sakura ♥ scrive: … So che sembra
una cosa da bambini dell’asilo, ma… Tomoyo, vuoi essere la mia migliore amica?
E se non fosse stata vera amicizia, lei, Tomoyo,
a quel punto non si sarebbe commossa fino alle lacrime.
Su qualunque strada, in qualunque cielo
E comunque
vada, noi non ci perderemo
Ma quanto accidenti
ci mette un treno ad arrivare a destinazione?!
Sbircio di
sottecchi le persone intorno a me. Nessuno mi guarda; ognuno è perso
dietro i propri pensieri. Torno a fissarmi le scarpe, imponendomi di non alzare
nuovamente gli occhi verso l’orologio.
Nella mia mente
vorticano i ricordi di tutte le volte in cui ho
parlato con Sakura. Solo parole scritte, e una volta
sola trasmesse attraverso un telefono; ma sempre e sicuramente le parole
più sincere che io possa sperare di sentire in
vita mia.
Lei è sempre
stata solare ed espansiva con me; ma io so che c’è qualcosa nel
suo cuore, qualcosa che la fa soffrire…
Lo so perché
qualche volta vi ha accennato. E questo mi ha commossa
tantissimo, perché significa che si fida di me tanto quanto io mi fido
di lei…
Ma non le ho mai chiesto nulla, e non ho
intenzione di farlo; mi limito ad ammirare il suo modo di vivere.
Ad ogni modo, per
via di quel suo “qualcosa”, Sakura
è come me.
Ma è migliore
di me, perché sa affrontare se stessa, ridere, scherzare… Forse
fingere, è vero… Ma io non posso davvero
fare a meno di ammirarla.
Forse è
anche per questo che è diventata la mia migliore amica.
Incapace di
trattenermi, guardo ancora quelle dannate lancette.
Tra meno di cinque
minuti, per la prima volta, potrò ringraziarla di persona.
Anche se non passa un giorno senza che io la
ringrazi.
Per tutto.
Apri le tue braccia,
mandami un segnale
Non aver paura che ti
troverò
Tomoyo scrive: XDXD Oh sorellina,
non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi mostrato quei video!! Mi
sto proprio innamorando di KH!! ^___^ Adesso sto guardando quello su
San Valentino, mi fa troppo ridere!!
XDXDXD
♥ Sakura ♥ scrive: ^///^ Ma non devi ringraziarm… O____O So-sorellina…
Io non ci credo… Ma lo sai cosa sto guardando io adesso??
Tomoyo scrive: O_____O No… No,
dai, non è possibile… Ma questa è telepatia!!!!! Tutte
queste coincidenze diventano preoccupanti…!!
♥ Sakura ♥ scrive: Kyaaa!! Quanti video ci saranno su Youtube? Milioni?
E noi guardiamo lo stesso nello stesso momento!! Quante
possibilità ci sono su un miliardo?? Sorellina,
noi siamo proprio un caso da studiare!!!
Tutte “quelle coincidenze” non
avevano fatto altro che rafforzare il loro legame.
E ormai per Tomoyo
era diventata semplicemente inconcepibile l’idea di passare anche una
singola notte senza poter chiacchierare con la sua migliore amica, e scoprire un’altra
piccola cosa apparentemente insignificante da inserire nella
loro personale “lista delle cose in comune”.
Da quando aveva conosciuto Sakura si sentiva se stessa, con pro e contro, pregi e difetti… E scoprire ogni volta che quella se
stessa era molto, tremendamente simile a Sakura…
la emozionava.
Hitsuzen.
Non sarai mai solo –
ci sarò, continuando il volo che
Che mi riporta dentro te, per sempre
Sua madre, all’inizio, non capiva.
«Come si fa ad
essere amiche di una persona che non si conosce, me lo spieghi?»
Tomoyo non riusciva a spiegarle
nulla. Non riusciva a dirle che con quella “persona”
sentiva di aver trovato qualcuno che – finalmente – la capiva totalmente e incondizionatamente. Non riusciva
a dirle che era mille e mille volte meglio essere
amiche di una persona che non conosceva, di Sakura, che di chiunque altro
conoscesse.
E si odiava perché non
riusciva a dirglielo.
Si limitava a continuare ad aspettare impazientemente,
ogni notte, di vedere il nome ♥ Sakura ♥ sulla
schermata iniziale di Messenger; aspettare di poter parlare di nuovo con lei,
sfogarsi su tutto, sclerare sulle illusioni folli che
ormai condividevano e infine, come da routine, commuoversi insieme a lei.
Perché la loro amicizia era questo:
un alternarsi costante di risate, parole, confidenze, lacrime, e poi di nuovo risate e tutto daccapo.
E alla fine, senza alcun
bisogno di spiegazioni, anche sua madre aveva dovuto capire.
E almeno su questo, non aveva
avuto più nulla da dire.
In qualunque posto sarai,
in qualunque posto sarò
Tra le cose che vivi io per
sempre vivrò
In qualunque posto sarai,
non esisteranno confini
Solamente due amici
più vicini
Ci siamo quasi. Mancano
poco più di due minuti.
Continuo
a sorridere, non posso
proprio farne a meno.
Tra poco
vedrò la mia migliore amica!
È quasi incredibile
quanto io sia cambiata con lei. Prima, non avrei mai
neppure immaginato di raccontare ad una persona esterna – qualcuno che mi
guardasse da fuori – qualcosa di me: la sola idea di parlare di me stessa
mi mandava in confusione. Paura di essere giudicata, vergogna, timidezza, non
lo so; ma ero comunque frenata.
Ma a Sakura ho detto
tutto.
Tutto quello che sopporto ogni giorno, in casa, nelle mie quattro mura piene
di rancore familiare.
Tutto quello che mi
ha fatto quello stronzo di mio padre.
Tutto quello che si
prova ad innamorarsi troppo, troppe volte in modo sbagliato.
Perché Sakura merita
assoluta sincerità, tanta quanta è disposta a dare lei.
Perché Sakura è
diversa da ogni “persona esterna”, è unica, è la mia
migliore amica.
E anche se vive a miglia di distanza, è la persona più vicina
che io abbia.
Ancora un minuto…
Mi alzo e mi
avvicino al muro di mattoni.
Il treno sta arrivando, lo sento fischiare.
Ancora pochi attimi…
Credi in me, non avere
dubbi mai
Tutte le cose che vivi
Se sono vere come noi, lo so,
tu lo sai
Che non finiranno mai
♥ Sakura ♥ scrive: Sorellina, sai che
venerdì sarò a Sapporo?? ^///^
Con in testa le parole che aveva scritto alla sua sorellina
virtuale quasi una settimana prima, Sakura Kinomoto scese dal treno, mettendo piede nella città
di Sapporo.
Un po’ tesa, si
guardò intorno nella stazione affollata, sistemandosi i corti capelli
castani.
Chissà se Tomoyo era da quelle parti…
Ci sperava davvero tanto. Le
sarebbe piaciuto passare almeno un giorno insieme alla sua “sorellina”…
Certo, però, lei era lì solo di passaggio, e probabilmente Tomoyo – che a quanto pareva abitava dalla parte
opposta della città – non aveva avuto modo di…
Proprio mentre il suo
cervello formulava quel pensiero un po’ scoraggiato, i suoi occhi si
posarono sul muro di mattoni alla sua destra.
Vi campeggiava una scritta
verde.
Rivolta a lei.
Ciao sorellina!
Ti voglio un mondo
di bene…
Grazie di esistere!!
Appena accanto al muro, una ragazza dai capelli scuri si
guardava intorno con aria un po’ smarrita, proprio come lei.
Quando i loro sguardi si incontrarono, Sakura non ebbe
bisogno di ulteriori conferme.
Hitsuzen.
In qualunque posto sarai,
in qualunque posto sarò
Tra le cose che vivi io per
sempre vivrò
In qualunque posto sarai, in
qualunque posto sarò
Se mi cerchi
nel cuore, io nel tuo cuore vivrò
Tomoyo scrive: Il mondo non sarebbe lo stesso senza una
persona speciale come te…
In qualunque posto sarai,
ci ritroveremo vicino
Stretti l’uno nell’altro,
oltre il destino
In qualunque posto sarai,
in qualunque posto sarò
Tra le cose che vivi io per
sempre vivrò
Quando l’Amicizia ti attraversa il cuore,
lascia un’emozione che non se ne va.
Hitsuzen.
La canzone
“Le cose che vivi” è di Laura Pausini…
Ringrazio profondamente
chi ha deciso di leggere questa mia storia (forse incomprensibile a terzi),
ma soprattutto ringrazio la mia sorellina.
Perché
il mondo è davvero cambiato per me, da quando
la conosco.