La luce della stanza si era appena spenta quando in tutti gli edifici della fattoria ci fu un gran fermento e uno sbatter d’ali. In giornata si era sparsa la voce che, il Vecchio Maggiore, Pignite apprezzato dagli abitanti della fattoria, aveva fatto uno strano sogno e voleva comunicarlo agli altri Pokémon.
-Compagni, avete giŕ saputo dello strano sogno che ho fatto ieri notte.
Ora, compagni, com’č fatta questa nostra vita? Ammettiamolo: č infelice, graviosa e breve. La vita dei Pokémon č sofferenza e schiavitů: ecco la nuda veritŕ.-
Il Maggiore proseguě:- Mi resta ancora poco da dire. Tenete sempre a mente che dovete essere nemici degli umani e di tutte le sue abitudini. Tutto ciň che va su due gambe č nemico. Tutto ciň che va su quattro gambe o ha le ali č amico. E ricordate inoltre che per combattere l’uomo non dovremo mai assomigliargli. Nessun Pokémon dovrŕ mai ucciderne un altro. Tutti i Pokémon sono uguali.
E ora vi parlerň del mio sogno, non so come descrivervelo, era la visione del mondo senza l’uomo e mi ha fatto ricordare di una canzone che cantavo quando ero un piccolo Tepig, s’intitola: Pokémon di Sinnoh.- Il Vecchio Maggiore si schiarě la voce:
 
Pokémon di Sinnoh e Hoenn,
Pokémon oppressi dal lavoro,
ascoltate il lieto annuncio:
tornerŕ l’etŕ dell’oro.
 
Prima o poi vedrem quel giorno,
perirŕ l’uomo tiranno,
nei fecondi campi di Sinnoh,
solo Pokémon correranno…
 
Questa canzone provocň ai Pokémon uno stato di eccitazione indescrivibile.
In pochi minuti tutta la fattoria si ritrovň per cantare quella melodia e avrebbero continuato per tutta la notte se il baccano non avesse svegliato il loro padrone che in poco tempo li rimandň malamente nelle dovute postazioni.