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Autore: ilovebooks3    14/12/2014    2 recensioni
SPOILER 7X02!
"Ne valeva la pena".
Due one-shot introspettive, la prima dal punto di vista di Jane e la seconda da quello di Lisbon.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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“Sorry, I couldn’t think of anything else” (P. Jane)
 


La vedo.
Un uomo le sta puntando addosso una pistola.
Lisbon è disarmata e impotente.
Il sangue mi ribolle nelle vene.
L’istinto mi ordinerebbe di lanciarmi verso di lei, ma so che questa stupida mossa non servirebbe a salvarla.
Devo ragionare.
Di solito sotto stress il mio cervello va al doppio della velocità.
Questa volta, però, è particolarmente difficile.
Improvviso un trucco e spero con tutto me stesso che funzioni.
Funziona, ma solo per un attimo.
Nonostante il mio perfetto bluff, capiscono tutti che io non sono un agente dell’FBI e che lo specchietto retrovisore nascosto tra gli alberi non è un cecchino.
Non perché siano particolarmente intelligenti.
In effetti non ho l’aspetto dello sbirro.
Ho fallito, ma almeno ci ho provato.
Ne valeva la pena.
«Eccoci qua», dico, fingendo sicurezza.
Ora posso guardare Teresa.
Ho evitato di farlo per mantenere un contatto visivo con Cole, il capo di quella manica di delinquenti.
Per dare l’impressione di avere io la situazione sotto controllo.
E anche perché vederla così fragile, in balia degli eventi, mi avrebbe fatto perdere quel briciolo di lucidità che mi era rimasta.
Ma ora non c’è più niente da fare.
Anche se mi lanciassi a farle scudo ci ammazzerebbero comunque.
Teresa abbassa gli occhi.
L’ho delusa. Avevo detto che l’avrei salvata sempre.
Ma io non riesco mai a mantenere le mie promesse.
Dopotutto sono, e rimango, un truffatore.
«Scusa, non sono riuscito a pensare a qualcos’altro», le dico alzando le spalle, impotente.
Lei si sforza di sorridere.
«Va tutto bene», mormora, fingendo più tranquillità di quella che sta effettivamente provando. Come sempre cerca di rassicurarmi.
No. Non va tutto bene.
Stanno per spararmi, e poi spareranno a lei.
La seconda eventualità è molto più disastrosa della prima.
L’unico lato positivo di tutta questa sfortunata faccenda è che almeno Lisbon non morirà sotto i miei occhi.
Perché io sarò già morto.
Vorrei urlarle che la amo, ma sarebbe troppo patetico.
È  un peccato morire dopo aver conosciuto quello che si prova a vivere al suo fianco.
Ma sarebbe peggio morire senza averlo conosciuto.
O, peggio, senza avere conosciuto lei.
Però, se non l’avessi fermata, lei avrebbe preso quell’aereo e ora non starebbe rischiando la vita.
Sarebbe a Washington, con un uomo che non sono io ma che la ama.
Sarebbe al sicuro.
Io, malgrado tante belle e vuote parole, non sono stato capace di proteggerla.
Avevo una seconda possibilità e l’ho sprecata.
Cole carica la pistola.
Per fortuna la punta verso di me.
Distolgo lo sguardo dal mio assassino.
Non mi interessa.
L’ultima cosa che voglio vedere è il viso di Teresa.
I suoi occhi lucidi ma fieri.
I suoi capelli scompigliati, da piccola principessa arrabbiata.
Il suo piccolo corpo perfetto.
Ci guardiamo per un istante che è un millennio.
Sono pronto.
Muoio senza rimpianti, ma con l’enorme rimorso di non essere riuscito a salvarla.
Anzi no.
Non muoio.
Non è ancora la nostra ora.
È arrivata la cavalleria, stavolta per davvero.
In un attimo tutti i cattivi sono ammanettati.
Teresa è viva.
Un po’ ansimante, come me del resto, ma viva.
Sarei disposto a ringraziare il Dio di tutte le religioni del mondo.
«Mi fa piacere che abbiate deciso di raggiungerci», dico ad Abbot, che è colui che, in questo momento, si avvicina di più a un Dio.
Lo ringrazio a mio modo, e senza guardarlo in faccia, perché la mia attenzione è tutta su Lisbon.
Mi precipito accanto a lei.
Siamo vivi.
Teresa è viva.
«Ehi».
«Ehi».
Non troviamo nulla di più intelligente da dirci.
Forse non serve altro.
O forse sì.
È scossa, lo sento, e non so cosa fare.
Sono un buono a nulla anche adesso.
Inutile.
In compenso sono felice, molto felice, anche se forse non lo do a vedere.
Ma sono anche preoccupato di come tutto questo si ripercuoterà sulla mia piccola poliziotta.
Spero sia l’ultima volta che Lisbon va in missione sotto copertura.
Mi avvicino, vorrei abbracciarla, invece non la sfioro neanche.
Vorrei dirle che sarebbe valsa la pena di morire per lei.
Vorrei dirle che, se le fosse successo qualcosa, io sarei morto comunque.
Vorrei dirle che la proteggerò sempre, a mio modo, anche solo con uno specchietto retrovisore e delle bottiglie di minerale.
Vorrei dirle che noi due siamo più forti di tutto.
Mi limito a passarle una bottiglia d’acqua, mentre il mondo intorno a noi sparisce.
Poi distolgo lo sguardo, incapace di sostenere il suo.
Vigliacco.
Non sono stato io a salvarla.
Non sono in grado di proteggere le persone che amo.
Ma questa non è una novità.
 













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Ciao a tutti! Arriverà, spero presto, la one-shot dal punto di vista di Lisbon ;)
  
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