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Autore: chiara_beri    14/12/2014    0 recensioni
DALLA STORIA:''«non prendetela così male. - dice mia madre guardando mio padre con un sorriso. - anche io e Giorgio ci siamo conosciuti così.»
La rabbia sale sempre di più... sento il sangue che ribolle nelle mie vene, la rabbia che sta colmando il mio petto... vorrei scaraventare qualcosa per terra, ma mi trattengo.
«non prenderla così male?» dico alzando sempre di più la voce.
«non ho assolutamente intenzione di sposarmi a 18 anni con una persona che non ho mai visto in vita mia per giunta!»''
Yumi e Yuri sono due gemelle che decidono di scappare per non sposarsi con due perfetti sconosciuti. Ma cosa accadrebbe se arrivate a Seul, superassero un provino ed entrassero a far parte dell'SM?
La storia è narrata da Yumi, la sorella maggiore.
P.S. storia collegata con ''Twin's Story: Yuri'' di Selene_Myiuki.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stavamo parlando tranquillamente con i due idol davanti a noi, quando casualmente guardo l’orologio.

« Mio dio Yuri! È tardissimo! » grido a mia sorella quasi assordandola e facendole fare un salto sulla poltrona nera.

« Dobbiamo muoverci! » dice a sua volta Yuri controllando a sua volta l’orologio.

Chen e Lay se la ridevano per il mio grido improvviso e per il salto di Yuri.

« Sunbae, scusate, ma ora dobbiamo proprio andare! » esclamiamo insieme.

Cerco di salutarli in modo un po’ più cordiale, mentre Yuri mi prende per il braccio e mi trascina via. In meno di un secondo siamo fuori dal coffeeshop che corriamo verso l’SM nemmeno avessimo cani rabbiosi che volevano divorarci alle calcagna.

« E ora cosa facciamo? » chiedo a Yuri incerta sul da farsi… dovremmo entrare e chiedere o dobbiamo aspettare che qualcuno ci venga a prendere?

« Andiamo a chiedere dove dobbiamo andare. » dice in modo molto sicuro Yuri che appena finita la frase si sta già dirigendo verso il banco delle segretarie.

Oddio! Devo fermarla subito!

« Ferma lì! » esclamo ad alta voce ma non abbastanza alta da far girare tutti verso di noi.

« Che c’è? » mi chiede Yuri sorpresa.

« TU NO! PARLO IO! » dico dirigendomi verso il banco… meglio non lasciar parlare la mia sorellina con gli unicorni nel cervello… ne va del nostro lavoro!

« Mi scusi signorina… siamo qui per discutere riguardo un contratto con il Presidente… dove dobbiamo andare? »

« Sei la signorina Rinaldi? »

« Si, e lei è mia sorella… » dico indicando la mia gemella che in quel momento era in tenta a pensare cose contorte e incomprensibili ad un comune mortale, come suo solito.

« Perfetto, dovete andare al secondo piano nella sala 2B. » mi risponde la segretaria dopo uno sguardo perplesso a mia sorella e dopo aver controllato il pc.

La saluto e mi sorride.

Torno da Yuri… sta facendo facce strane… come se stesse avendo una conversazione interna con… sé stessa.

Ma io mi chiedo… non potevo avere una sorella normale come tutti???

« Ok ok… ho capito… » la sento dire bassa voce… ma io non le ho detto nulla. I miei dubbi sono appena stati confermati.

« Cosa? »

« Niente niente…oh, siamo già arrivate? »

Davanti a noi c’è una grande porta blu con sopra la scritta STUDIO 2B.

Sento Yuri che sta cominciando ad agitarsi davvero… cerco di stare tranquilla anche per lei, in fondo è solo un colloquio di lavoro!

« Fai un grosso respiro. » e suggerisco mantenendo un espressione fredda.

Basta pensarlo come una normale firma di un contratto… non devo pensare che sto per firmare per diventare idol all’SM!

Si, però non è poi così facile… io e la mia ansia… il cuore comincia a battere sempre più forte e il respiro diventa sempre più irregolare, così inspiro ed espiro regolarmente cercando di riportare tutto alla normalità, ma i miei sforzi non funzionano granchè, così prendo la mano di Yuri e la stringo per dare forza sia a lei che a me.

Bussiamo e da dentro ci dicono di entrare.

Facciamo il passo più lento nella storia dei passi, come se quel passo fosse l’ultimo per arrivare al patibolo, anche se la nostra situazione è in un certo senso felice.

« Buongiorno. » diciamo all’unisono come al solito.

« Buongiorno signorine Rinaldi, prego accomodatevi. » ci saluta una voce a noi ancora sconosciuta.

Alzo lo sguardo e davanti a noi c’è Lee Sooman, il presidente dell’SM… un uomo sulla sessantina con capelli neri e occhi piccoli piccoli… un uomo che non mi è mai piaciuto anche se non lo avevo mai visto dal vivo, ma ora ero convinta di quanto fosse viscido… il solo guardarlo mi ispira viscidume e mi fa venire la nausea, ma devo resistere.

« Quest’uomo è il presidente Lee Sooman. » ci annuncia uno dei giudici del giorno prima.

Yuri sembra stupita… lei non si era documentata sull’SM, ma io non ne avevo potuto fare a meno, in fondo sarebbe stato il nostro luogo di lavoro e quell’uomo strano il nostro capo.

« Prego accomodatevi. Ora discuteremo dei termini del contratto. » continua il giudice.

A quanto pare Yuri si è accorta della presenza di Luhan nella stanza, così per farla sedere devo trascinarmela dietro.

Passiamo mezz’ora ad ascoltare i giudici e il presidente che ci dicono ciò che avremmo dovuto fare e tutto ciò che c’era scritto sul contratto preparato apposta per noi.

Inoltre io passo mezz’ora a soffrire in silenzio perché Yuri, che è seduta proprio di fianco a Luhan, non fa altro che stritolarmi la mano con tutta la sua forza… starà cercando di resistere all’impulso di saltargli addosso o di cominciare a gridare per la felicità.

Ci annunciano il nome del gruppo formato da noi due, ovvero “SKY” e io, nella più totale esasperazione, spiego alla mia cara sorellina che SKY significa cielo e che non si riferisce a qualche strano cartone animato.

Dopo un’interminabile mezz’ora, dopo aver firmato il contratto, siamo ufficialmente nel mondo dello spettacolo come le due cantanti delle SKY.

Dopo la firma, il presidente se ne va e rimaniamo con i giudici, che ora sono i nostri manager, a parlare del ‘’personaggio’’ che dovevamo crearci.

« Dunque… per Yumi avevamo pensato a un personaggio sempre sorridente, uno di quelli un po’ ingenui… hai presente? » comincia il manager davanti a Yuri.

Ma che cavolo stava dicendo? Seriamente? Io la persona sorridente? A volte Yuri compara la mia espressività ad un palo della luce! E poi mi compara a Kris, che non è esattamente la persona più sorridente tra gli EXO… insomma, io dovrei essere quella fredda.

« Mentre per Yuri qualcosa come una ragazza seria dal sorriso enigmatico, una tipica cold-girl. » fa il manager davanti a me.

Appena il manager termina la frase Yuri scoppia in una fragorosa e per niente controllata risata, mentre io rimango di ghiaccio, pietrificata… come possono anche solo aver pensato che mi sorella possa recitare una parte del genere.

I manager ci guardano scandalizzati per la nostra reazione, o meglio, per la reazione sguaiata di Yuri.

« Sorridere… sempre… ingenua… » comincio a dire io pensando attentamente al significato di quelle parole e a come non si adattassero per niente alla mia personalità.

« Oddio! Yumi che sorride sempre… » dice Yuri tra le risate.

« Che cosa c’è di così divertente? » ci chiede un po’ irritato uno dei due manager.

Yuri, cercando di darsi un contegno davanti a Luhan, anche lui stupito dalla sua reazione, smette di sorridere improvvisamente.

Senza aspettare un minuto di più, avendo paura che potessero dire qualche altra cazzata colossale, rispondo: « Mi scusi, ma non avete sbagliato? Intendo… io, sorridere sempre… direi proprio di no. E Yuri? Fare la parte della persona seria? Non fa per lei. »

Dopo uno sguardo sconcertato tra i quattro, Chanyeol chiede: « chi di voi è entrata per prima ieri? »

« io. » rispondo sicura.

E tutto fu chiarito… infatti si mettono a parlare, dopo un’esclamazione sorpresa, del fatto che ci avevano confuse.

« errore nostro. – si scusa il manager davanti a me. – allora è esattamente il contrario. »

Ah ecco! Avrei fatto cadere le nuvole se avessi dovuto fare la parte della ragazza sempre felice e contenta e soprattutto… ingenua!

« bene, ora dovete scegliere il nome d’arte, ma noi personalmente pensiamo che i vostri siano perfetti. »

Guardo subito Yuri che mi guarda a sua volta e capiamo al volo ciò che stiamo pensando.

« che dici Yumi? » mi chiede in italiano.

« mi pare ovvio Yuri. » rispondo subito io.

« usiamo i nostri veri nomi! » esclamiamo insieme… e vai con la solita sfregata di naso!

Dopo una risata dei due lupi, il manager improvvisamente si alza e con fare risoluto dice: « bene ragazze! Al lavoro! Ora farete per prima cosa un servizio fotografico per il vostro lancio, quindi vi faremo portare nella sala per il trucco. »

« cosa? » chiede Yuri stupita.

« che c’è? »

« cominciamo di già? » chiedo prima che lo possa fare Yuri.

« certo ragazze! Qui non si perde tempo. Prima debuttate, meglio è. Ragazzi, ora potete tornare alle vostre prove. Grazie per essere stati con noi. »

I due ragazzi, dopo un inchino ai manager e a noi, escono dalla sala e noi rimaniamo da sole con i due uomini che subito ci scortano verso l’ascensore.

Arriviamo davanti ad un’altra porta blu.

« entrate, vi stanno aspettando. Vi daranno anche una pianta dell’edificio così vi potrete spostare da sole. Appena siete pronte, raggiungeteci nel set fotografico numero 3 del quarto piano. »

Annuiamo e dopo un inchino, i due se ne vanno.

Io e Yuri entriamo nella stanza esitanti.

Davanti a noi ci sono 3 ragazze intente a preparare trucchi, piastre e abiti.

« buongiorno ragazze. » dice una delle ragazze venendoci in contro. « io sarò la vostra truccatrice. Venite con me. »

La seguiamo e ci porta davanti a due tende… presumibilmente due camerini.

« entrate e mettete ciò che abbiamo appeso. Appena siete pronte, una di voi venga da me, l’altra vada dalla hairstylist. »

Annuiamo ed entriamo nei camerini dove troviamo una tuta grigia con sopra la scritta SM.

« secondo te ci faranno fare il servizio con queste… cose? » mi chiede Yuri come al solito fra le nuvole.

« ma vah. È solo per farci stare più comode e non farci sporcare i vestiti mentre ci pettinano e truccano. »

« giusto, giusto. »

« Yuri, vai prima tu da quella che acconcia? »

« certo! Amo farmi pettinare! »

« Yuri… se ci fanno tagliare i capelli? Come faccio? »

« no… vedrai. » mi risponde Yuri poco sicura.

Una delle cose di cui ho una paura matta sono i parrucchieri! Ho paura di loro, ma allo stesso tempo li odio! Ogni volta che mia madre mi ci portava, dicevo di tagliarli appena cinque centimetri, ma ciò che finiva sul pavimento era il triplo.

Ogni volta che andavo dal parrucchiere con Yuri, lei mi doveva trattenere perché se no potevo anche tagliare le dolci manine di ogni parrucchiere da cui andavamo.

Cercavo di essere gentile… ma ogni volta che il povero Cristo avvicinava delle forbici ai miei capelli diventavo Satana e alla fine uscivo dal negozio con tutti i miei capelli nello stesso modo in cui ero entrata.

Era da secoli che non li tagliavo e non ne avevo la minima intenzione…!
Vestite, ci dirigiamo alle nostre postazioni e mentre Yuri, molto docilmente, si fa toccare i capelli, io mi faccio truccare… vorrei che non finisse mai, oltre che per il fatto che è rilassante, perché dopo devo passare da quella povera ragazza che dovrà avere a che fare con me.

Il trucco è leggero, ma hanno accennato molto la doppia palpebra con ombretti marroni e dentro gli occhi mi hanno messo la matita azzurro chiaro.

Finito il trucco prendo il posto di mia sorella cercando di sembrare il più tranquilla possibile, ma dentro sono più in ansia della persona più ansiosa del mondo prima dell’esame orale di laurea.

Cerco di fare un sorriso per non spaventare l’hairstylist, che a sua volta mi sorride.

« dunque, il manager ha detto che dovevo farvi i capelli della stessa lunghezza. » dice molto tranquillamente.

Io guardo Yuri e le guardo i capelli, le arrivano fin sotto il seno.

Il suo trucco è diverso dal mio. Le sue guance sono di un rosso più acceso, e l'azzurro degli occhi è più vivace.

Piano mi volto verso la parrucchiera che guardando la mia espressione in quel momento, stava per avere un infarto per la paura, anzi, sono sicura che almeno un capello le sia diventato bianco.

« p…però posso anche scalarteli e basta s… se vuoi. Che dici? » mi chiede cercando di salvare le sue belle mani.

Secondo me si racconteranno leggende sulla mia paura dei parrucchieri e sulle mie torture verso di loro… verrò raffigurata come Satana quando tortura le anime nell’Inferno.

La mia espressione infatti è alquanto inquietante. Ho un sorrisino crudele stampato sulle labbra e gli occhi, dai miei begli occhi azzurri, sono diventati rosso fuoco. Il naso sputa fiamme e le unghie si sono allungate diventando artigli.

« si, è meglio. » rispondo ritirando gli artigli ma stando comunque sull’attenti.

Sento capelli che mi scivolano sulle spalle e poi li sento sugli occhi… i miei poveri capelli fantastici!

Finalmente, dopo un tempo che a me sembra l’eternità, la tortura è finita. Non oso aprire gli occhi… ho paura di ciò che vedrò.

« ho finito. » dice la parrucchiera.

« grazie. » dico alzandomi dalla poltroncina con gli occhi chiusi e spostandomi.

Cautamente apro gli occhi e cerco un posto in cui non ci sono specchi. Trovo Yumi in piedi che mi guarda.

In un impeto di disperazione corro verso di lei e l’abbraccio.

« nooooo! I miei capelli! Quell’essere diabolico c’è riuscita! È riuscita a tagliarmeli! Buuuuuu!!! » faccio io piangendo… si, quando si tratta dei miei capelli perdo decisamente il controllo.

Yuri mi abbraccia e batte la mano sulla mia testa cercando di consolarmi.

« su su… sono belli! Te li ha tagliati poco! E poi… non sono io quella che corre da te piangendo??? » chiede lei smettendo di abbracciarmi e cominciando a rimuginare riguardo ciò.

Mentre lei fa le sue congetture, io mi avvicino cautamente allo specchio per controllare quale scempio avesse compiuto quella creatura malvagia, o più comunemente chiamata parrucchiera.

Alzo lo sguardo da terra piano piano arrivando a dove cominciano i miei capelli. In effetti erano ancora molto lunghi, me li aveva tagliati poco… li sentivo diversi però.

Infatti non erano più i miei soliti capelli tutti uguali, della stessa lunghezza, ma erano scalati e liscissimi.

La cosa che mi colpì fu che non erano più del mio castano scuro, ma erano castano mogano.

Mi giro verso Yuri e lei li ha dello stesso mio colore.

« Yuri! Il colore è fantastico! » le dico riportandola sulla terra.

« vero? » dice lei con gli occhi che brillano. « aspetta, cosa? »

Mamma mia.. è proprio stordita.

« dico, che è molto bello il colore che ci ha fatto. »

« si hai ragione… ma ci hanno tinto i capelli? »

« Yuri, concentrati e guardati allo specchio. » le dico con la massima tranquillità anche se dentro sto smadonnando.

Yuri va allo specchio e si guarda attentamente. Dopo cinque minuti, a scoppio più che ritardato, salta e corre verso di me esclamando: « li adoro!!! »

« ragazze, scusate. Dovreste venire con me per i vestiti. » ci dice la terza ragazza.

La ragazza mi fa indossare una camicia bianca con una gonna nera a vita alta. Sopra la camicia mi fa mettere una specie di gilet nero, con un’ampia scollatura e al collo legato con un nastro nero.

Per quanto riguarda le scarpe, mi fa mettere dei tronchetti neri scamosciati.

Yuri fa le scene perché si vuole vestire tutta colorata, cosa che però per questo servizio non può fare. Per quanto riguarda me, la scelta dei colori mi sta più che bene essendo che il bianco e il nero sono i miei non-colori preferiti.

Stiamo per uscire dalla sala della preparazione quando la truccatrice ci ferma.

« ragazze! Mi stavo quasi dimenticando! Dovete mettere queste! » ci dice porgendoci delle lenti a contatto.

L’impresa si dimostra alquanto complicata visto che nessuna delle due ha mai messo in vita sua delle lenti.

La ragazza ci spiega come fare e finalmente, dopo qualche tentativo, usciamo dall’impresa vittoriose.

Ci guardiamo un attimo allo specchio e rimango a bocca aperta. Le lenti fanno davvero un effetto strano, ma è incredibile… ci stanno benissimo. Sono lenti a contatto viola!

Tutte esaltate, usciamo dalla stanza dei camerini e, controllando la ‘’mappa’’ dell’edificio andiamo verso l’ascensore per raggiungere il quarto piano.

Arrivate al piano, dopo aver sbagliato due volte la strada andando nei corridoi sbagliati, chiediamo ad una segretaria che fortunatamente stava passando di lì, dove diavolo fosse la sala per il sevizio fotografico.

Arriviamo davanti alla porta e ci guardiamo negli occhi.

Il mio cuore sta battendo all’impazzata… cosa avremmo dovuto fare? Ci avrebbe detto il fotografo come metterci, vero? Ma certo! Però la cosa non rende l’idea meno oggetto d’ansia.

Saremmo state in grado di fare tutto ciò che ci veniva detto? Saremmo venute bene in foto? Non lo sappiamo…

Facciamo un grande respiro e poi ci diciamo a vicenda alzando il braccio: « Fighting! »

Nel momento stesso in cui finiamo l’incoraggiamento, la porta dello studio si apre e un ragazzo, con la testa girata dell’altra parte, sbatte contro di me.

Alzo lo sguardo piano.

« scus… wooooowwww! » è l’unica cosa che esce dalla mia bocca.

 

 

Evvai con il terzo capitolo! Indovinate Yumi chi ha visto? Lei e la sua parrucchierifobia!

Ciao ciao, al prossimo capitolo!

Claire (^.^)

P.S. Se volete passate da “Twin's story: Yuri” di Selene_Miyuki!

   
 
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