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Autore: FindingDarcy    15/12/2014    0 recensioni
Gwendaline Winter è soddisfatta della sua vita. Ha un lavoro che adora, un fidanzato che piace a tutta la famiglia e che presto la porterà all'altare, un appartamento spazioso affittato a prezzo d'occasione, una sorella adorabile e un pò eccentrica che sa sempre quando correre in suo aiuto.
Ma.. una nuvoletta grigia penderà presto sulla sua testa, portandole via fidanzato, appartamento e forse anche il lavoro. Ecco che vediamo la nostra protagonista barcamenarsi tra un bizzarro episodio e l'altro, per cercar di rimettere in piedi la sua vita. In fondo si dice sempre "chiusa una porta, si apre un portone". Ma Gwen sarà in grado di individuare il portone giusto a cui bussare?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ una situazione davvero imbarazzante, ma eccitante, ed anche un po’ inquietante, tutto allo stesso tempo. Non è che me ne vado in giro per strada a dimenare il fondoschiena per il primo taxista che capiti a tiro. Credo, anzi sono fermamente convinta, che una scena simile non si ripeterà mai più in tutta la mia vita. D’altra parte, però, adesso ho un simpatico aneddoto da raccontare ai miei nipotini quando sarà il momento; loro penseranno di avere una nonna super tosta e un po’ sorda e io insegnerò loro, avanti a una buona tazza di cioccolato caldo con la coperta di lana sulle ginocchia e un cupcake poggiato sul tavolino – è proprio così che immagino la mia vecchiaia, come la pubblicità degli apparecchi acustici che passano in tv - che nella vita basta un po’ di ingegno e una buona dose di coraggio per affrontare tutte le situazioni.
Certo, un aneddoto su come avessi affrontato, con temerarietà, il pitone del mio vicino di casa scappato ed uscito dalla tazza del mio water sarebbe stato molto più d’esempio. Ma ognuno fa quel che può e … io questo posso!
E poi i pitoni a me fanno schifo.
«E così tu sei Gwen…»
«E tu Jake. Piacere!»
E’ lui che viene ad aprirmi la porta per permettermi di rientrare in casa. A distanza così ravvicinata è ancora più alto di quanto avessi scorto poco prima. Spalle larghe e un’ombra di pancetta tipica da amante delle serate sul divano e uno sguardo… molto, molto… molto… profondo. Oh... anche la barba di almeno tre giorni.
OK. Jake è sexy. E con questo?! Cavolo, Gwen … è gay!
Son scesa in strada con dei pantaloncini molto corti e una canotta, e d’istinto, mi viene una strana voglia di coprirmi. Con un burka.
Rimaniamo a fissarci… per quanto? Dieci, dodici secondi? I più lunghi della mia vita. Credo che Jake mi stia studiando, chissà per quale motivo. E adesso cosa farà? Mi annuserà il sedere come fanno i cani al parco!?
Noto che lancia un paio di sguardi in direzione di Daniel che, spaparanzato sul divano, osserva divertito la scena. Odioso.
E’ palese che il livello di tensione sta salendo in fretta o forse sono solo io a sentirmi agitata come non mai. Devo andare in camera mia. Devo fare qualcosa.
«Beeeeeeh … se dovete continuare a parlare, io vi lascerei soli.» A testa bassa cerco di filar dritto nella mia stanza ma sento qualcuno afferrarmi un braccio. E’ Jake.
«Se hai finito di ballare… che ne dici di far quattro chiacchiere? Non vogliamo conoscerci un po’, coinquilina?»
«C.. c.. ce.. certo. » balbetto, eccessivamente nervosa.
Non posso fare a meno di notare il suo tono un po’ troppo canzonatorio, ma non posso biasimarlo: la prima immagine che ha avuto di me non è stata delle migliori e Daniel non mi ha facilitato il compito di fargli una buona impressione.
Non vorrei dover far le valigie e trovarmi, di nuovo, a cercar casa solo perché non piaccio a questo stupido tipo dallo sguardo più sexy che abbia mai visto. Oddio. No, no, no, no.
«E comunque non badar troppo a quanto hai visto in strada. Dovevo solo pagarti il conto e non avevo il denaro con me. Non sono sempre così… così… così sfacciata e così… così… »
«Aperta a nuove esperienze?»
«Esattamente!»
Ride. Ma che cosa sto dicendo? Sento le guance avvampare e so di non essere un bello spettacolo quando divento dello stesso colore della punta dei fiammiferi.
Daniel decide di correre in mio aiuto ed effettua ufficialmente le presentazioni. E con questa siamo a quota tre nella stessa giornata.
«Jake , lei è Gwen. E’ dell’Acquario, è una grafica pubblicitaria con una sorella adorabile e totalmente glam. Sai che avete una cosa in comune voi due? Gwen ha appena scoperto che il ragazzo che avrebbe dovuto sposare l’anno prossimo le metteva le corna con Maria, la bambinaia italiana. Oh, non la loro bambinaia! Tranquillo, Gwen non ha figli!! Era la tata della figlia dei vicini! Ad ogni modo, lei è la nostra nuova coinquilina!»
Il tatto e la grazia di Daniel nel massacrare i sentimenti del prossimo…
«Gwen, lui è Jake . Ci conosciamo da almeno dieci anni, boh.. forse quindici.. anche lui è dell’Acquario. Oh, e come dicevo prima, anche lui è stato appena scaricato, da Alex. Ma Alex è solo..è solo.. bleeeahhh, non ne valeva la pena, glielo dicevo io. Bene, le presentazioni sono state fatte. E adesso vado a cercare su internet se i vostri segni zodiacali sono compatibili o meno. Mmmmmh, entrambi dell’Acquario. Non so se è un bene o un male. Non vedo l’ora di vedere come andranno a finire le cose»  e mentre lo dice, entra in camera sua e chiude la porta a chiave.
Cosa avrà voluto intendere? Domani glielo devo proprio chiedere, se mi verrà in mente.
   
 
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