Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: ladyhades    17/12/2014    1 recensioni
Fate non aveva intenzione di mettere in discussione le tradizioni del Natale. Tema natalizio, una piccola adorabile NanoFate.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Fate T., Nanoha T.
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NDA: Dunque! Un lettore di Used to be ha chiesto un nuovo capitolo per il suo compleanno oggi. Sfortunatamente il lavoro mi tenuto molto impegnata, e non sono riuscita a finire suddetto capitolo. Tuttavia ho questa piccola one shot, a tema natalizio, che spero possa essere un buon sostituto. Vi regalo un po' di NanoFate ridicolmente morbido e affettuoso, e spero che vi piacerà. A ElementalMiko12, buon compleanno!

NDT: qualche nota di traduzione prima (e dopo) per capire meglio alcune cose:
- L'eggnog o egg nog è una bevanda alcolica tipica del periodo natalizio in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Lussemburgo, i cui ingredienti principali sono latte, uova, liquore (rum, brandy o whisky), noce moscata e altre spezie
- Baciarsi sotto il vischio è una tradizione molto antica, le cui leggende risalgono fino al tempo dei Druidi. In particolare, una leggenda vuole che se una coppia passa sotto il vischio, ci si debba baciare. Questo perché, altrimenti, la ragazza non si sposerà nell’anno successivo.
I miei migliori auguri di Natale al fandom Nanoha di EFP!


It's tradition

"Ne sei sicura?" Chiese Nanoha, mordendosi nervosamente il labbro inferiore, con le sopracciglia alzate mentre la sua amica traballava in modo precario in cima ad uno sgabello.

"Va tutto bene, va tutto bene." Disse Hayate con un gesto sbrigativo della mano, gesto che spinse Nanoha ad affrettarsi a tenerle ferme le gambe. "Grazie. Puntine?"

L'altra ragazza gliele passò, con un'espressione sempre ansiosa mentre l'amica fissò con una puntina il piccolo ramoscello di vischio.

Signum girò l'angolo con un caffé in mano, fermandosi prima dell'arcata sotto la quale stavano lavorando le due ragazze. I suoi penetranti occhi azzurri alzarono lo sguardo verso il vischio, e poi si posarono nuovamente su Hayate e Nanoha.

"Tu. Non una parola." La avvisò Hayate dalla cima del suo trespolo, oscillando pericolosamente nonostante i migliori sforzi di Nanoha.

Il cavaliere si limitò a scrollare le spalle. Vivere per così tanti anni a casa Yagami le aveva insegnato che alcune battaglie erano degne di essere combattute. Altre? Gli angoli della bocca le si incresparono in un sorriso quando ricordò il suo primo incontro con la strana piantina di Natale. Beh. A volte era meglio stare alla larga. E fece proprio così, scegliendo di fare il giro lungo, lasciando le due maghe ai loro discorsi.

"Proprio come pensavo." Esclamò Hayate in tono trionfante rivolta alla schiena di Signum, scendendo dallo sgabello - per il sollievo della sua amica - e alzando la testa per ammirare il proprio lavoro.

"Non lo so." Iniziò a dire Nanoha, aggrottando la fronte con un'espressione preoccupata. "Fate-chan è così timida..."

"Adesso sembra che sia tu quella che ha un problema." La prese in giro il comandante, con una leggera gomitata nel fianco.

"L'unica persona con dei problemi qui sei tu." Sbottò l'asso, tirando via il braccio con fare accigliato.

"Mi ringrazierai più tardi, quando sarai immersa nel vortice della passione!"

"Vortice del..." Nanoha arrossì.

"Della passione." Ripeté Hayate, muovendo le spalle per rilassare i suoi muscoli rigidi. "Sai, tu le dai un bacetto, lei si fa tutta rossa e adorabile, e poi tutti quegli anni di tensione sessuale esploderanno, soprattutto quando la getterai sul letto e le strapperai..."

"Hayate!"

"Oh andiamo." Un largo sorriso fu rivolto in direzione di Nanoha, ma non scacciò la sensazione di nausea e di timore che la ragazza stava provando. "Fa tutto parte del piano, giusto?"

"E' un pessimo piano."

"No, è un piano favoloso. Sei tu che hai un pessimo atteggiamento."

"Vuoi vedere un pessimo atteggiamento?" Ringhiò Nanoha.

"Sono i tuoi nervi a parlare. Vuoi sapere cos'è che ti aiuterebbe?"

"Sono certa di no."

Hayate spalancò le braccia e lanciò a Nanoha un occhiolino malizioso. "Fare pratica."

Dal suo posto al tavolo della cucina, Signum percepì immediatamente un cattivo presagio, come se tutte le forze oscure dell'universo si fossero di colpo radunate in un singolo punto del tempo e dello spazio, ad appena cinquanta metri dalla sua sedia. Di fianco a lei Vita rabbrividì, come se la fredda mano della morte le avesse appena afferrato la spalla.

"N-Nanoha... stavo... stavo solo scherzando. Nanoha, andiamo, metti giù quel..."

Signum si lasciò sfuggire solo una leggera smorfia all'urlo che squarciò la calma e tranquilla atmosfera della loro casa, sussultando un po' quando fu subito seguito dal rumore di oggetti che si scontravano e cose che si rompevano. Quel Natale stava iniziando a somigliare parecchio a tutti gli altri Natali precedenti, e paragonandolo a quegli strani film natalizi che Hayate aveva fatto guardare ai Wolkenritter nel corso degli anni, non era per niente come si vedeva in televisione.

Vita si lasciò sfuggire un lungo, prolungato sospiro. "Shamal si arrabbierà."

Signum sorrise. Era molto meglio.

Fate fu l'ultima ad arrivare alla festa, e a giudicare dalle risate che si sentivano dal fondo della strada sembrava già in pieno svolgimento. Ebbe appena il tempo di togliersi le scarpe e scrollarsi la neve dalle spalle del suo cappotto prima di venire trascinata in una giravolta imprecisa e un po' ridicola, resa ancora più confusa dal braccio stretto intorno al suo collo. Incespicando un po', Fate si sforzò di mantenere sia il suo equilibrio che quello di Hayate, ed era già rossa in viso mentre dava una pacca sulla spalla della ragazza più bassa.

"Fate-chaaaan!" Canticchiò Hayate allegramente, stringendo la presa. "Mi sei mancata!"

"Ma se mi hai vista stamattina."

"Quello era allora, questo è adesso." Dichiarò la bruna, mettendo un bicchiere sotto il naso dell'enforcer pieno di un intruglio strano. "Per te!"

Un paio di occhi scuri osservarono il bicchiere con aria sospetta. Come la sua amica fosse riuscita a non rovesciarne nemmeno una goccia con il suo saluto entusiasta non l'avrebbe mai capito. Fate arricciò il naso, perché l'odore le stava già rivelando ciò che temeva. "Non... non credo di volerlo."

"E' solo un po' di eggnog." Rispose Hayate, con un sorriso che tradiva il suo tono innocente. "Andiamo, è una tradizione del Natale!"

"Non ricordo di averlo mai fatto prima..." Provò a dire Fate, ma il bicchiere le fu offerto ancora una volta e, con un sospiro rassegnato, si arrese al suo inevitabile destino. Poté percepire più che vedere il ghigno di Hayate che si allargava mentre chiuse gli occhi e ne prese un lungo sorso, una manovra impressionante considerato che l'amica le stava ancora attaccata come se fosse un arto aggiuntivo.

La prima cosa che la colpì fu il sapore, era sicuramente eggnog ma era stato aggiunto qualcosa, qualcosa che le provocò un'ondata di bruciore dalla gola fin nel profondo del suo stomaco. Sbatté rapidamente le palpebre, con gli occhi che quasi le lacrimavano, e rabbrividì a quella strana sensazione.

"E' buono?"

"Avrei dovuto immaginarlo." Disse Fate con voce roca, facendo una smorfia mentre la lingua le bruciava.

"Cosa? E' eggnog! Beh... per la maggior parte. Più o meno."

L'enforcer le lanciò un'occhiata penetrante.

"Okay, okay, per la maggior parte è rum. Comunque."

"Sei ridicola."

"A Nanoha piace." Disse Hayate strascicando le parole, indicando con il braccio libero dall'altra parte del soggiorno la zona sotto l'arcata vicina alle scale, dove la bruna stava parlando animatamente con Vita. "Dovresti andare a salutarla." Il braccio intorno a Fate allentò la presa, e venne fatta entrare nella casa con una leggera spinta in direzione dell'asso.

Nanoha era stata pienamente consapevole della presenza di Fate dal primo momento in cui era entrata dalla porta, e adesso i suoi nervi stavano scatenando il caos sul suo battito cardiaco. Era un pessimo piano. Un piano ridicolo. Cosa diavolo aveva pensato Hayate? Ma soprattutto, perché diavolo lei le aveva dato corda? Un'occhiata di sottecchi le confermo ciò che già sapeva: Fate stava camminando verso di lei, e sarebbe stato ora o mai più.

Una mano calda le toccò la spalla, e Nanoha poté giurare di sentire le farfalle. "Hey."

La ragazza sorrise a Fate, sperando che il panico che provava non fosse evidente sul suo viso, e di sicuro non aiutò quando da lontano, proprio sopra la spalla dell'enforcer, vide Hayate iniziare a rigirarsi intorno al dito un bastoncino di zucchero e ad alzare le sopracciglia con aria suggestiva.

L'aveva già detto che quello era un piano terribile?

"Vedo che anche tu sei stata coinvolta nelle tradizioni natalizie." Disse Fate, indicando con un cenno del capo il bicchiere che Nanoha aveva in mano. "Strano però che questa qui in particolare sembra sia iniziata solo da quest'anno..."

"A-ah, beh, lo sai com'è Hayate con le tradizioni..." Rispose Nanoha con un sorriso nervoso. "Portano sfortuna se non le rispetti."

"A proposito di tradizioni," esclamò Hayate, attirando l'attenzione di ogni singola persona nella stanza, "voi due ne state violando una proprio in questo momento!"

Nanoha raggelò. Non lo stava dicendo davvero.

"Andiamo," gridò Hayate, indicando sopra le loro teste mentre, di fianco a lei, Signum nascose il viso nel palmo della mano. "Non fateci aspettare!"

Certo che sì.

Un paio di occhi rossi alzarono lo sguardo, notando il piccolo ramoscello di vischio, e Nanoha sentì il proprio viso colorarsi di un migliaio di tonalità di rosso. Non sarebbe mai riuscita a farlo, non in quel momento, non con Fate che aveva un'aria così adorabilmente confusa e...

"Cos'è quello?"

"V-vischio." Rispose Nanoha in un soffio. Il tempo rallentò mentre il più lungo, il più dolorosamente snervante momento della vita dell'istruttrice sembrava allungarsi all'infinito. Sapeva che Fate non aveva mai visto quella pianta prima d'ora, ed era praticamente impossibile che conoscesse il significato delle loro posizioni sotto l'arcata. Cosa doveva fare? Tentare? Riderci sopra, fuggire in un'altra zona della casa? Mentre dibatteva tra sé e sé tutte le possibilità, l'enforcer ruppe il silenzio con voce profonda e roca.

"Va bene." Mormorò Fate, prendendo il bicchiere dalle mani di Nanoha e voltandosi verso Vita, porgendo sia quello che il proprio verso la rossa che era appoggiata al corrimano della scala. "Puoi tenerci questi per un attimo?"

Un paio di occhi azzurro cobalto si spalancarono e il cuore di Nanoha si fermò di colpo. "Huh?"

Il Vice-Capitano annuì lentamente, senza capire bene cosa stesse per succedere, ma obbedì. Tutte le macchinazioni e i complotti di Nanoha e Hayate stavano per raggiungere il loro momento culminante, e anche se non l'avrebbe mai ammesso apertamente era curiosa di vedere come sarebbe finita.

Fate tornò a voltarsi verso l'ormai estremamente confusa istruttrice, e fece scivolare un braccio intorno alla sua vita. "E' la tradizione, giusto?" Nanoha stava per rispondere, ma qualsiasi cosa voleva dire fu bruscamente interrotta quando la bionda allungò la mano libera e tirò leggermente il fiocco dei capelli di Nanoha, liberando le lunghe ciocche castane mentre il fiocco scivolò tra le dita di Fate e cadde silenziosamente a terra. La stessa mano poi passò tra i suoi capelli, accarezzandole affettuosamente una guancia, e a Nanoha mancò letteralmente la terra da sotto i piedi quando l'enforcer le rivolse un mezzo sorriso, il braccio intorno alla sua vita strinse la presa, e venne quasi fatta cadere all'indietro in un movimento che le fece girare la testa quando si rese conto che un paio di labbra calde stavano accarezzando le sue. Immediatamente le sue braccia si strinsero intorno al collo di Fate con una leggera esclamazione di sorpresa, e quando le sue labbra si separarono il cervello smise di funzionare.

Fate era incredibilmente calda, anche se i suoi capelli portavano ancora il leggero profumo dell'inverno, portando con sé nostalgici ricordi di neve fresca e di lunghe serate sotto le stelle. Il suo bacio era morbido e gentile, proprio come l'enforcer stessa, ma il gusto era dolce e inebriante, con giusto un accenno di rum. Il sangue pompò nelle vene di Nanoha, e quando fu nuovamente raddrizzata, con le ginocchia deboli e le vertigini, si lasciò sfuggire un lungo sospiro. Non era certa che il suo battito cardiaco sarebbe mai tornato alla normalità.

Di sicuro non aiutò la sua situazione quando Fate le scostò alcune ciocche di capelli dagli occhi e le diede un ultimo bacio sulla punta del naso con un piccolo sorriso. "Buon Natale, Nanoha."

La sua mente cercò freneticamente qualcosa da dire, e sapeva dal modo in cui il suo viso era accaldato che doveva essere dello stesso colore di un pomodoro.

Fate allungò una mano verso Vita, che era rimasta a bocca aperta, e recuperò il suo eggnog, alzandolo in direzione del Vice-Capitano in un silenzioso brindisi.

Nanoha rimase immobile sotto l'arcata mentre Fate raggiunse Hayate, raccolse il bastoncino di zucchero dalla sua mano floscia e se l'infilò nella tasca posteriore dei pantaloni, l'immagine perfetta del titolo che aveva al lavoro, calma e padrona di sé. Hayate poté solo fissare a bocca aperta la bionda, che si stava comportando come se non avesse appena dato il bacio più sexy che il comandante avesse mai visto ad una delle sue più vecchie e care amiche.

Di fianco a lei Signum annuì in silenzio, dando il cinque all'enforcer con un sorriso orgoglioso.

"T... tu." Balbettò Hayate, con gli occhi sgranati e puntando un dito accusatore verso il cavaliere. "Hai fatto la spia!"

Fate scrollò le spalle con aria noncurante. "Hey, ci hai prese in giro per anni, approfittando della nostra ignoranza della cultura locale."

Il cavaliere sogghignò. "Prima o poi avremmo dovuto lanciare la nostra offensiva."

"Non... non so nemmeno cosa dire." Ammise Hayate, riprendendosi alla svelta però e appoggiando un braccio sopra la spalla di Fate, avvicinandosi all'amica. "Ma dopo quel piccolo spettacolo, voglio provare anch'io."

La frase fece uscire Nanoha dal suo stordimento, e un fuoco brillò nel suo sguardo. "Hey! Giù le mani, Hayate!"

Signum spostò nervosamente lo sguardo tra le due ragazze, e decise saggiamente di indietreggiare. Forse Shamal aveva bisogno di aiuto in cucina? Nanoha si stava avvicinando a grandi passi con l'aria di una che avesse una missione ben precisa, e la cosa fu sufficiente a strappare una risata nervosa a Fate e a sgattaloiare via dall'abbraccio di Hayate. Sì, decise Signum, la cucina era probabilmente un'alternativa molto più sicura. Tra l'altro qualcuno avrebbe certamente dovuto dare una mano al medico per fornire un primo soccorso dopo...

Nanoha afferrò i lembi della giacca di Fate, stringendoli a pugno, e la tirò in avanti, piantando un bacio sulle labbra dell'enforcer che fece arrossire Hayate. Finì tanto rapidamente quanto era iniziato, e Fate fu lasciata impotente a balbettare, la sua aria distaccata svanita in un lampo dopo quell'improvviso colpo di scena.

"Mia." Dichiarò Nanoha, stringendo le braccia intorno alla bionda. "Sono stata chiara? E' mia."

Hayate decise che era meglio non discutere, mentre Fate era combattuta tra lo scoppiare a ridere come una ragazzina e dibattere tra sé e sé su quale fosse il regalo migliore per ripagare il saggio consiglio di Signum di quella mattina. Prese un sorso del maledetto eggnog, facendo nuovamente una smorfia a quel sapore ma bevendolo comunque. Dopo tutto, chi era lei per mettere in discussione le tradizioni del Natale?

Nanoha le sorrise affettuosamente, con le guance leggermente arrossate mentre allungava una mano e accarezzava le ciglia aggrottate di Fate. "Stupida. Non berlo se non ti va."

"Non ho intenzione di iniziare a deridere le tradizioni adesso." Rispose Fate in tutta serietà. "Se una piantina può spingermi a fare qualcosa che non ho mai avuto il coraggio di fare per anni, riesci a immaginare cosa potrebbe fare l'intruglio di Hayate?"

"Aw..."

"Aspettate, aspettate un momento." Le interruppe Hayate. "Prima che voi due facciate qualsiasi altra cosa, tipo, un'altra pomiciata super sexy, fatemi andare a prendere la macchina fotografica e..."

Di fianco a Shamal, nel rifugio della loro cucina, Signum improvvisamente rabbrividì, facendo cadere il coltello che stava maneggiando con sicurezza fino a pochi momenti prima.

"Signum?" Le chiese Shamal con aria preoccupata, "va tutto..."

Un urlo lancinante seguito da risate fragorose interruppe la silenziosa e serena atmosfera della casa, e Signum si lasciò sfuggire un lungo sospiro. "Va tutto bene. E' solo lo spirito del Natale."


NDT: Ebbene sì... Fate ha dato a Nanoha il tipico bacio con caschè XD

  
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