Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: MusicDanceRomance    18/12/2014    7 recensioni
La morte bussa in quaranta secondi, la penna preme sulla pagina bianca e l’inchiostro esegue la sentenza: Kora Togayami ha ucciso due poliziotti nel corso di una rapina, un attacco cardiaco gli mostrerà che il cuore impazzisce e scoppia in fretta quando hai sulla coscienza il sangue di altri innocenti.
Shino Suchugira si accoltellerà da solo, così capirà quanto può far male essere investiti da una macchina pirata e morire dissanguati senza alcun tipo di soccorso.
E poi c’è l’usuraio, non ha ucciso nessuno ma ne ha indotti tanti al suicidio. Light non ha dubbi: si impiccherà nel suo studio, perché il cappio dell’usura ne ha strozzati troppi, di disperati, per non stringere a fondo sul suo collo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Misa Amane, Ryuuk
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Games of Death
 
 
Light
 
Gioca all’assassino, Light, perché il suo talento migliore è quello di attaccare senza mai farsi colpire.
Gioca a scrivere nomi di sangue perché il mondo è marcio e lui farà inghiottire l’anima di tutti i criminali nella voragine del suo giudizio – il giudizio non recalcitra mai, Kira non può concedersi riposo.
Gioca a usare Misa, perché non importa quante porzioni di vita sarebbe disposta a sacrificare per lui: Misa ha gli occhi che gli servono, li baratta con metà del tempo che le è rimasto; Misa legge dentro le sventure di chi incontra, è una bambola necessaria per la creazione del mondo nuovo e Light per tenerla a bada non ha che da offrirle il suo corpo, le sue mani e le sue labbra, così un’oca sprovveduta si rivela essere l’arma più potente nella lotta contro L.
Light scrive senza sosta, stana quelli che devono pagare.
Certe volte immagina i volti dei bambini che quei criminali hanno rapito, il terrore impresso nei loro occhietti sperduti. In altri momenti pensa alla dignità strappata delle ragazze violentate e abbandonate come carne sfregiata ai bordi delle strade buie. O ancora pensa ai terroristi che decapitano diplomatici e soldati e dice che lui ha davvero tanto lavoro da fare, ha tanti nomi da segnare sul quaderno nero.
La morte bussa in quaranta secondi, la penna preme sulla pagina bianca e l’inchiostro esegue la sentenza: Kora Togayami ha ucciso due poliziotti nel corso di una rapina, un attacco cardiaco gli mostrerà che il cuore impazzisce e scoppia in fretta quando hai sulla coscienza il sangue di altri innocenti. Shino Suchugira si accoltellerà da solo, così capirà quanto può far male essere investiti da una macchina pirata e morire dissanguati senza alcun tipo di soccorso. E poi c’è l’usuraio, non ha ucciso nessuno ma ne ha indotti tanti al suicidio. Light non ha dubbi: si impiccherà nel suo studio, perché il cappio dell’usura ne ha strozzati troppi, di disperati, per non stringere a fondo sul suo collo.
Light non sbaglia e non commette errori. È il giustiziere di cui il mondo aveva bisogno, e se i governi internazionali lo hanno rinominato Kira lui pensa che ogni dio in fondo abbia il diritto di essere un po’ un killer, perché un mondo non si pulisce da solo.
E Light continua la sua opera, scrive un nome dietro l’altro. Ne ha tanti altri ancora da segnare, ma sente il fiato di L sul collo: la prossima mossa sarà la sua, ha bisogno di tenersi pronto a contrastarlo.
L è l’avversario che gli mancava, è il riflesso di un amico che non avrebbe mai potuto avere.
E Light scrive perché il gioco dell’assassino non solo gli piace ma è un suo dovere.
E il gioco dell’assassino diventerà presto il gioco del dio.
 
 
L
 
Senza volto e senza nome, perché l’invisibilità è un superpotere.
Tre identità diverse si contendono lo stesso primato.
È sempre L l’investigatore che risolve i casi più insolubili, malgrado si presenti con nomi fittizi. Difficile pensare che sotto tre anonimi geni si nasconda la medesima persona, è un terno che nessuno azzarderebbe mai.
Ma L è disposto a giocarsi più di un terno, vita compresa, contro l’assassino fantasma: perché Kira è il male, lui sa di star conducendo una battaglia alla cieca in direzione della morte.
Quello di Kira è il gioco dell’assassino, l’uccisore si crede un dio ma in realtà proietta dietro di sé l’immagine del diavolo.
L scorge il panico che scava i volti delle prossime vittime di Kira, gli ultimi criminali che vengono catturati dalla polizia sanno che una mano invisibile strazierà loro il cuore dentro la cella, ne hanno il terrore.
L annusa nelle strade l’odore di paura che spinge la gente a comportarsi onestamente. Gli uomini non si dividono in sottospecie di buoni e cattivi, ora semplicemente si strattonano dalla parte del bene per paura, in modo indistinto. Non negano il male, lo evitano perché temono l’ombra di Kira: tutto ciò potrebbe apparire giusto, ma il male non si respinge con un male peggiore, questo L lo intuisce subito.
Kira non può proseguire nella sua opera di supremazia e la figura del dio non gli si addice, per questo lo braccherà fino all’inferno.
Ma L non vive per il piacere di sentirsi un eroe. Sa solo distinguere tra giusto e malvagio, ha incontrato l’avversario migliore e lo vuole ostacolare, fermare, catturare, perché il mestiere del giudizio non è fatto per le mani degli uomini e Kira non si è reso meno macellaio delle sue vittime.
Solo L sa quanto questa sfida tra menti geniali li elettrizzi entrambi.
Light Yagami, forse dietro la sua lucida compattezza di ragazzo modello si nasconde il folle pluriomicida? L lo avverte, quel ragazzo non è comune. E anche Kira non è comune.
D’altra parte solo un giovane non ancora uomo e non ancora infettato dalla corruzione del mondo può avere l’idea di ripulirlo dalle oscenità. Kira è giovane, Kira sarà Light?
Il torneo della follia e della genialità ha inizio e si estende su un terreno planetario, le strategie di L si sommano e tamponano di difficoltà il nemico, ma il suo non è il gioco dell’avversario, né quello dell’eroe né quello del detective.
Perché L non sta giocando. Lui sta combattendo.
 
 
Misa
 
Strizza gli occhi e legge il mondo: ha il destino di ogni essere vivente in tasca.
Ha il ragazzo che ama, per lui sa di essere fondamentale.
Il prezzo da pagare è stato alto, ma quante altre volte ancora lo rifarebbe per compiacerlo?
È notte fonda. Sono passati due anni dalla morte di L e Misa e Light convivono radiosamente.
Nessuno la potrà separare da lui e se anche qualcuna ci provasse... lei avrebbe i mezzi per sbarazzarsene con eleganza.
Lei è una donna, il gioco di una donna gelosa è sempre il più letale.
È tardi e hanno smesso di scrivere sul quaderno, ora l’abbraccio delle stelle potrebbe portarli a stringersi e confondersi un po’ di più sotto le coperte.
Misa ha sempre tanto bisogno di Light ma lo giustifica, il suo ragazzo è impegnato nella costruzione del suo mondo nuovo, nella disinfestazione del lordume criminale, non ha troppo tempo da dedicarle.
Ma a Misa basta sapere che Light sarà suo e di nessun’altra. Perché solo lei ha scambiato per Light metà della sua vita con gli occhi dello Shinigami, e quante volte ancora lo rifarebbe? Light è la sua necessità, la droga vitale che la percorre di felicità, poco importa se ha frammentato il tempo che le rimane da vivere per seguire il suo sogno d’amore in una spirale di abomini.
Si avvicina al suo amato sfoggiando il nuovo body di pizzo rosso che ha preso, sicura di compiacerlo: il pudore e l’innocenza che non ha più si affacciano talvolta alla superficie del suo corpo, tanto i baci di Light la destabilizzano. Ma è un istante, la sensualità della donna emerge e non fa altro che esigere provocazione e piacere; chiunque le cadrebbe ogni notte addosso ma non Light, quella è una delle tante notti in cui il gioco della donna non ha il sopravvento sulla freddezza del dio Kira.
Light dice che è stanco, non ha voglia di toccarla o accontentarla nelle sue voglie e Misa non obietta, continuerà a scrivere nomi sul quaderno per lui a costo di farsi sanguinare le dita, non importa quanto ancora sarà disposta a sporcarsi l’anima con gli strilli di morte delle loro vittime: sono tutti criminali feroci, meritano la sentenza del dio Kira.
Dormirà abbracciata a Light, il body di pizzo verrà sfruttato in un’altra occasione.
Misa è la compagna della Giustizia. Tutto l’amore che prova per Light compensa l’inferno e il paradiso che non vedrà mai.
E Misa dice di avere un ruolo importante nella vita del suo assassino preferito perché crede di essere abile al gioco della donna, ma non si rende mai conto di essere solo una vittima della partita.
E intanto Misa ha perso pure la sua dignità di donna.
 
 
Ryuk
 

Gli umani saranno sempre il suo migliore passatempo.
Leggere la tensione di Light nel momento in cui L sospetta di lui, avvertire la sicurezza di L che tende trappole impossibili, scoprire un nuovo sorriso beffardo in Light che è già pronto a lanciare le sue difese e contromosse: quante volte ha già ripetuto che gli umani sono uno spasso?
Ryuk si accontenta di poco, qualche mela succosa e la frenesia di Light nel creare il mondo nuovo facendo strage di criminali sono sufficienti per salvarlo dalla noia dell’immortalità.
Lui sarà sempre neutrale nella battaglia tra L e Kira ma non può fare a meno di ammirare la tenacia e l’acutezza di L. D’altro canto Light non è da meno, ma Ryuk sa che in tutto questo scenario il nuovo proprietario del Death Note sta trascurando un piccolo rilevante dettaglio: forse la sua fine sarà più vicina di quanto si possa aspettare.
Ryuk si domanda perché gli umani scambino così facilmente anni della loro vita per un potere destinato a morire insieme a loro.
Light poi, che viva quanto gli pare, ma prima o poi toccherà anche a lui spirare, anzi, lo farà spirare Ryuk, è già deciso, quindi perché arrabattarsi tanto per creare un mondo privo di crimini? Il mondo non si trasformerà, gli umani non cambieranno mai, solo di questo il dio della morte è certo, ma se il ragazzo vuole provare l’esperimento perché non accontentarlo o seguire le sue azioni?
Per questo si diverte tanto. È abituato a vedere scorrere in fretta il tempo, il dominio di Light Yagami per uno Shinigami come lui è destinato a sbriciolarsi al massimo in qualche decennio, roba da poco, ma vaglielo a spiegare.
Ricorda i tempi del passato, in cui leggi di ferro scolpivano la giustizia e il terrore dominava perché le sentenze di morte si moltiplicavano al primo sintomo di paura: sulla Terra non potrà mai esistere un regno di pace e salvezza perché la natura umana è portata a commettere errori imperdonabili ed esigere punizioni adeguate.
La Terra è il regno dell’autoespiazione e il saccente dio Kira riuscirebbe a cambiarla? Un disegno accattivante su cui scommettere, tanto lui non ha da perderci nulla.
Ryuk rinuncia a comprendere le logiche degli umani, il suo unico ruolo è quello di godersi lo spettacolo.
Alla fine il gioco dello spettatore è il suo preferito, ed è l’unico gioco in cui si vince sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ho divorato il manga in pochi giorni e ho voluto scribacchiare qualcosa. Le flashfic non seguono un ordine cronologico: la flasfic su Misa avviene dopo la morte di L, le altre tre invece la precedono, però ho provato a catturare dei momenti specifici slegati tra di loro.
I nomi che Light elenca, l'usuraio, il pirata della strada e via dicendo li ho inventati io che non conosco il giapponese, pertanto non ho la minima idea se siano corretti o meno, pardon.
Altro dettaglio, il "gioco del trono", il Trono di Spade, mi ha ispirato l'idea di offrire ad ognuno dei personaggi un gioco diverso.

Spero che questa miniraccolta vi sia piaciuta!
Kiss! :)
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: MusicDanceRomance