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Autore: SakiJune    09/11/2008    4 recensioni
"Il mio nome si accorda sulle tue labbra, musica stupenda. Ma il tuo prorompe dalla mia voce possente, e non gli rende giustizia"
Ho messo da parte l'atmosfera demenziale della serie, ma non credo ci sia nulla di OOC. Buona (brevissima) lettura.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola, piccola tra le mie braccia.
E gli occhi grandi, grandi.
Una vocina sottile che mi sussurra parole belle.
Solo quando ti sfioro le mie mani troppo forti si fanno delicate. Solo quando mi chino a baciarti, e il tuo viso illuminato di gioia mi attende, posso dirmi felice.
Io conosco il profumo di migliaia di fiori rinchiusi in una stanza, quell'aroma che stordisce. Ma non è abbastanza per spiegare ciò che provo accanto a te.
Il mio nome si accorda sulle tue labbra, musica stupenda. Ma il tuo prorompe dalla mia voce possente, e non gli rende giustizia.

L-a-v-e-r-n-e.


Lo scrivo distrattamente su un giornale, alla pagina dei giochi enigmistici. Una lettera per casella, e l'assaporo, vorrei pronunciarlo come fai tu, dolce, esitante.


- Hightower, c'è qualcosa che mi vuoi dire?
- Di cosa parli, Mahoney? - Tento di nascondere il giornale, ma è troppo tardi. Carey è così perspicace.
- Oh, beh. Quando sarai pronto a parlarmene, io sono qui, amico. - Mi strizza l'occhio e mi allunga una pacca sulla spalla, con la sua aria sbarazzina.
Borbotto un "grazie" strascicato, seguendolo con lo sguardo finché non è uscito dalla stanza. Poi torno ai miei pensieri, ai miei ricordi, alle mie immagini di te.


Ti ho vista tremare davanti al capitano Harris, lottare contro Mauser per salvare i tuoi colleghi, minacciare con la pistola spianata il capo della gang più temibile della città.
Ti ho vista con il vestito da damigella al matrimonio di Eugene, accigliata dalla delusione di non aver afferrato il bouquet della sposa. Credi davvero alla tradizione o il tuo era un instintivo capriccio, dettato dall'atmosfera di quel momento?

Ho una gran voglia di chiedertelo, mentre guidi concentrata la nostra auto di pattuglia, e guardo fuori dal finestrino per cercare nei vicoli una qualche traccia di criminalità da sconfiggere. Dovrei prima riuscire a vincere la paura di un tuo rifiuto.
Ma se tu invece non stessi aspettando altro?
Non siamo più così giovani, il nostro è un lavoro rischioso, e perdere ancora tempo è una follia.


- Mahoney, ricordi cosa ci siamo detti ieri?
- Sicuro! Che quando saresti stato disposto a raccontarmi del tuo immenso amore per Hooks, ti avrei ascoltato con piacere.


No, non c'entra la perspicacia o l'intuito, in effetti: sono mille piccole cose, che Carey ha notato in me.
Che ho tagliato i baffi, che fischietto quando sto di turno alla Centrale, battendo a macchina a ritmo di musica, e salto su contrariato se il capitano propone di mettermi in coppia con il vecchio Conklin.
Perché io desidero restarti a fianco in ogni istante.

Laverne... cucciolo mio... quel giorno, quando sentii Copeland insultarti a quel modo, capii che desideravo proteggerti da tutto e da tutti, perché ti sentivo vicina al mio cuore come non mi era mai successo prima di allora. Tutti interpretarono la mia come un'esagerata reazione ad un'offesa razzista. Ma sapete, non sarei mai arrivato a rovesciare quell'auto, se avessero schernito me; non avrei perso la testa fino a farmi espellere dall'Accademia. Per me diventare un poliziotto era importante: ma compresi in quel momento che tu lo eri di più.

Piccola, piccola donna che alzi gli occhi a guardarmi.


- Moses...
E' qui, il coraggio. La decisione. La svolta.
Ingombrante e più che mai goffo, mi metto in ginocchio. Tu sai già cosa sto per chiederti, e il tuo sorriso mi incoraggia ad andare fino in fondo.
Una fascetta d'oro brilla al tuo dito, ma i tuoi occhi neri sono ancora più splendenti, perché stai iniziando a piangere.
- Sì, Moses, voglio sposarti.
E mi prendi il viso tra le manine, e appoggi le labbra sulle mie, tu, preziosa, unica donna.




N.d.A.

Ritorno al fandom su cui ho scritto le mie prime storie, qualcosa come 16 anni fa (per chi se lo chiedesse, per fortuna sono andate perdute!).
Fic romantico/introspettiva senza pretese, ambientata in un'epoca imprecisata dopo il secondo film della serie (anche se Tom "House" Conklin non appare prima del terzo, se non ricordo male), sulla mia coppia preferita in assoluto: Moses Hightower/Laverne Hooks. Che esiste solo nella mia mente shipposa, naturalmente.

   
 
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