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Autore: __surpriseme__    19/12/2014    4 recensioni
Harry Styles, famoso imprenditore londinese decide di comprare l'hotel più famoso di tutta Londra per desiderio della figlia di cinque anni.
Olivia Wilson é una ventun'enne da poco laureata. Adottata all'età di cinque anni si trova a vivere in una famiglia benestante che, dopo un paio d'anni dal suo arrivo cade in bancarotta. La famiglia é costretta così ad aprire un hotel con i risparmi messi da parte dal padre adottivo di Olivia che, quando lei compirà quindici anni morirà in un incidente stradale.
La madre adottiva di Olivia accetta subito i soldi che le sono stati offerti dal ricco imprenditore, però con l'unica eccezione di rimanere a prendersi cura del suo hotel.
Harry, sin dall'inizio, prova un certo interesse per Pamela, la figlia naturale dell'ex proprietaria dell'hotel, scatenando la gelosia di Olivia che, essendo entrata in confidenza con la figlia di Harry scopre di avere un certo interesse per l'imprenditore, che purtroppo la considera solo una cameriera.
La storia si rivela essere una Cenerentola moderna, con sentimento, passione e tanta forza di volontà di continuare a vivere e immaginare un futuro migliore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno. Le è bastato un giorno per rivoluzionare tutto! E io, grande uomo d’affari, non riesco nemmeno a capire come sono finito in questa situazione.
 
Dio, Olivia, cosa stai combinando?
 
Perché non lasci che sia io a gestire questo dannato posto così la facciamo finita?
 
Perché lo fai? Per rovinarmi? O perché sei dannatamente gelosa? Di Pamela? Di Grace?
 
Non è stata una grande idea portarla a casa della mia ex moglie. Adesso lei sta bruciando dalla rabbia e sono sicuro che presto si sentirà male, ma così male che non vorrà più vedermi. Proprio come la mia Emily.
 
La mia bambina. Dove è finita?
 
Ho bisogno di vederla, di abbracciarla, coccolarla e chiarire che non sposerò Pam.
 
Salgo le scale con ampie falcate e corro in terrazzo. Una volta Emily mi ha detto che di mattina, quando non c’è nessuno a farle compagnia va lì a pensare.
 
Il mio cucciolo riflessivo.
 
Spalanco la grande finestra socchiusa e la vedo voltata di spalle che guarda il panorama di Londra. Le sue piccole mani stringono la ringhiera e si tiene sulle punte per guardare meglio la sua città. Accanto a lei c’è una persona indesiderata, la mia ex moglie. Quella che ha tradito me la fiducia di sua figlia, ma lei le vuole ancora bene ed io non sono nessuno per impedirle di vederla.
 
 “Tesoro” sussurro appena, ma so che lei mi ha sentito. Grace le mette una mano sulla spalla e annuisce.
 
“Papà” e si volta per guardarmi correndo tra le mie braccia. L’afferro prontamente e la stringo a me perché non voglio più lasciarla andare. Nemmeno quando sarà grande e dovrà sposarsi. Io la terrò con me.
 
“Mi dispiace tanto, non volevo comportarmi male!” e da qui cominciano a scendere le lacrime. Con la coda dell’occhio vedo la mia donna, o quella che è stata la mia donna, sorridere spensierata. Sembra quasi felice di vedermi e io non mi sento a disagio a condividere lo stesso posto con lei. Mi fa un cenno con la testa a mo’ di saluto e io rispondo.
 
“Non fa niente se vuoi sposare quella putty!” strilla il mio tesoro e affondo il naso nei suoi capelli morbidi e profumati.
 
“Ti voglio tanto bene” conclude singhiozzando.
 
“Anche io ti voglio bene” le lascio un rumoroso bacio sulla guancia e la faccio volteggiare. Le sue gambine sono aggrappate al mio busto e le sue mani al mio collo.
 
È così piccola. Così fragile ed è mia figlia. Non posso farle questo, non posso rovinarle l’infanzia per concludere un affare che non potrà portarmi nemmeno più guadagno.
 
Lascerò perdere tutto. L’hotel, il fidanzamento, i soldi. Continuerò a gestire la mia società e percorrerò questa vita con Emily e la donna che amo.
 
Mi ci voleva una bambina per farmi aprire gli occhi.
 
“Su, non piangere” strofino delicatamente la mia grande mano sulla schiena della mia piccola, ma lei continua a singhiozzare disperata sui miei vestiti.
 
Non credo di essere mai stato così contento del fatto che mi stano bagnando l’abito.
 
“Papà non sposerà quella putty, lo prometto” dico.
 
“Davvero?” con la sua vocina rotta dalle lacrime risponde.
 
“Davvero”
 
E l'uragano sembra calmarsi, ma si nasconde ancora nei miei vestiti vergognandosi. Grace mi guarda. Mi guarda e mi perfora la pelle. Mi perfora la pelle e mi sento a disagio. Ancora.
 
“È una scena molto toccante, ma Emily, non lasciarti ingannare dagli uomini, sono tutti uguali” la mia ''amata'' apre bocca e le sue parole mi pungono l’animo.
 
Bastarda, perché non stai zitta?
 
La guardo male e lei ridacchia.
 
“Tutti, tranne il tuo papà” così va meglio.
 
Emily mi bacia una guancia e mi dice che poi, dopo aver parlato con la mamma vuole passare del tempo con me ed io l’assecondo perché non sono un buon padre e me ne sono reso conto solo ora. Poi va via, lasciandomi solo con la traditrice.
 
“Ti ho amato veramente tanto” comincia Grace.
 
“Lo so, me lo hai sempre detto, anche dopo il divorzio” la mia voce è inespressiva.
 
“Cosa è cambiato?” mi chiede poi.
 
“Tu mi hai tradito e…le cose sono andate a farsi fottere” metto le mani nelle tasche e abbasso lo sguardo, non riesco a guardarla.
 
“Già, ti ho tradito” anche lei è in imbarazzo.
 
“Posso sapere con chi?” Non mi ha mai detto il nome. È arrivata quel giorno, mi ha detto che mi aveva messo le corna, abbiamo litigato per l’ennesima volta ed è andata via, lasciandomi solo con una bambina da crescere di appena due anni.
 
“Se fossi in te non vorrei saperlo” un leggero venticello le scompiglia i capelli e mi ritorna in mente la ragazza di cui mi sono innamorato. Eravamo giovani, certo, ma innamorati e nulla poteva spegnere il nostro amore. Nulla fin quando lei non mi ha tradito.
 
Se scopro chi è quel bastardo, giuro che…
 
“Non rovinare tutto, ancora una volta”
 
Io? Rovinare tutto?
 
“Ma se sei stata tu a tradirmi?!” nella mia voce alterata c’è un po’ di menzogna. So di non essere perfetto, ma che cazzo, anche io commetto i miei errori.
 
“Hai ragione-ride lievemente- ma adesso non sono più tua moglie e mi sento in dovere di dirti alcune cose”
 
La tensione è quasi del tutto sparita, mi sembra di parlare con una mia amica o semplicemente con mia sorella.
 
“Sei un gran pezzo d'...-fa una pausa- uomo”
 
Oh, mi aspettavo qualcos’altro, magari un insulto.
 
“Non puoi rovinarti ancora la vita sposando una donna che nemmeno ami” fa un passo in avanti e dopo tanto tempo mi accorgo che la ragazzina immatura che avevo sposato è diventata ormai una donna dalla personalità compiuta e affascinante.
 
“Olivia ti ama e Pamela è una zoccola”
 
No, mi sono sbagliato. È sempre la solita Grace, con il suo caratteraccio e la battuta sempre pronta. Ma adesso non è il momento di pensare a come è cambiata in questi anni.
 
Olivia mi ama e Pamela è una zoccola.
 
Le parole si ripetono nella mia testa.
 
Olivia mi ama.
 
Assaporo il gusto favoloso della notizia.
 
Olivia mi ama.
 
Non che io non sapessi che Olivia fosse attratta da me, ma addirittura amarmi?
 
Oh, Dio! Io non ho fatto altro che trattarla male da quando sta con Louis. Ammetto di essermi sentito al settimo cielo quando il mio avvocato mi ha detto che tra lui e lei c’erano delle piccole divergenze, ma ama me, dannazione. Non Louis, ma me!
 
“Non posso credere che tu sia stato tanto stupido da non accorgertene prima” Grace mi schiaffeggia una guancia, ma non ci faccio nemmeno caso perché sono troppo felice.
 
“Quella povera ragazza ha intenzione di rovinarti la festa pur di non vederti dare quell’anello a Pamela!” mi tira un altro schiaffo, sull’altra guancia.
 
“Questa notte è venuta a piangere da me e tua madre perché era disperata!” un altro schiaffo mi colpisce.
 
“L’hai accusata di averti mentito sulla questione dell’hotel, mentre lei non ne sapeva proprio nulla!” vedo che sta alzando ancora una volta la mano, ma io la fermo.
 
“E adesso basta” la mia mano sulla sua pelle mi ricorda un tocco famigliare.
 
Lei ride di gusto quando guarda la mia espressione.
 
“Vedi di sistemare tutto” e si incammina per andarsene, ma io la fermo.
 
“Aiutami, ti prego”
 
“Mi dispiace, hai voluto la bicicletta? E adesso pedala” e ondeggiando con il suo corpo va via, non prima però di avermi lasciato un ultimo consiglio.
 
“Per una volta, rovina i tuoi piani”
 
Ed è quello che ho intenzione di fare. Rovinare i miei piani.
 
 
Corro nella hall dove so che si trova Olivia. La vedo girata di spalle con i suoi capelli mossi che le scivolano sulle spalle. Il suo fantastico culo è fasciato da un abito bianco aderente che le da l’aria di una donna di affari.
 
Vuoi distruggermi, amore?
 
Parla con Louis e sembra prendere parte alla discussione in modo animato.
 
“Non torneremo assieme, scordatelo!”
 
“Olivia, sii ragionevole”  l’afferra per il collo, ma lei prova ad allontanarlo.
 
“Non toccarmi, mi infastidisce”
 
Alla faccia del:”La nostra relazione ha qualche problemino”  questi due si sono proprio lasciati.
 
Vai così Olivia! Veni da me e giuro che non te ne pentirai.
 
Li sto spiando da lontano, quel tanto che mi permette di non perdermi nessuna scena.
 
“Vai via, devo lavorare!” e Louis va via infuriato.
 
Mi avvicino cautamente e mentre lei guarda la lista che ha in mano le appoggio i palmi sui fianchi facendola saltellare sui tacchi.
 
“Perdonami” le sussurro all’orecchio riferendomi a quello che è successo ieri sera.
 
È passato un giorno e ha già fatto una propaganda assurda all’hotel, ha cambiato la disposizione dei mobili e si sta comportando da donna adulta.
 
“No, non darmi il contentino come hai fatto con Emily”
 
Sa che abbiamo fatto pace? Ma certo, Emily le racconta di tutto e di più.
 
“Non voglio darti il contentino, ho bisogno di te per gestire questo posto” continuo, portandola a piccoli passi fuori.
 
Oggi c’è un gran sole, lei sta mostrando un sacco di pelle e io non posso trattenermi dal toccarla.
 
La guardo meglio ed una riga scura percorre il contorno dei suoi occhi penetranti, le ciglia lunghe sono più scure oggi e le labbra sono tinte di rosso.
 
Riesco a vedere le leggere occhiaie coperte dal trucco. Non ha dormito per colpa mia.
 
“Dammi del tempo per chiarire con Pamela” Ancora mi fa strano sapere che sono sorelle.
 
Non si assomigliano per niente.
 
“Del tempo? Ti sto aspettando da un mese, da quando mi hai esplicitamente detto che sei attratto da me!”
 
Questo è vero. Colpito e affondato.
 
“Grace mi ha detto che provi un certo sentimento per me” dico riemergendo dall’abisso in cui mi aveva gettato.
 
Lei arrossisce e guarda dall’altro lato.
 
“Non è vero, sei uno stupido, io ti odio”
 
Mi viene voglia di licenziarla, ma ricordo che l’hotel è anche suo e mi blocco sul colpo.
 
“La festa è domani, prepara un discorso per quando vorrai spargere la voce che stai per sposare quella” fa una smorfia di disgusto e va via, incolpandomi ad ogni passo di essere un emerito figlio di buona donna.









Ok, eccomi. 
Lo so, non sono una brava ragazza. Non sono costante con il mio passatempo preferito, ma...
No, niente ma, non provo nemmeno a giustificarmi. Comunque, il capitolo è qui e presto, questa ff finirà.
Un po' mi dispiacie, credo sia il mio più grende capolavolo e poi è la prima che ho scitto.
Mi scuso per questi mesi di assenza, ho attraversato un periodo no.
Vorrei però ringraziare ora, tutte quelle che continuano a seguire questa storia nonostnte i miei ritardi, vi ringrazio per le innumerevoli visualizzazioni e per tutti i fantastici commenti che mi avete scitto  nelle recensioni precendeti.
Ho iniziato una nuova storia My mother's boyfrend, qualcuna di voi l'ha letta? Cosa ne pensate.
Credo che cancellerò Funny Cinema o la lascerò in sospeso e la riprenderò quest'estate, consigliatemi voi.
Baci c:

 
  
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