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Autore: QUEEN S OBLADIOBLADA    19/12/2014    0 recensioni
Cosa succederebbe se John,George,Ringo e Paul si trovassero nel ventunesimo secolo?
Come sarebbe stata la loro amicizia senza la musica?
John e George hanno un negozietto di oreficeria,Paul al momento fa il babysitter,anche se ha un sogno nascosto nel cassetto e Ringo è specializzato in fisica,elettronica,e chimica.
Cosa li accomuna se in questo mondo loro non hanno una band insieme?Cosa?Beh,facile la criminalità.
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Epstein, George Harrison, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 -John!sbrigati a uscire da quella vasca,anche io devo fare la doccia!
-George io ho bisogno di mantenermi fresco,ho un sex appeal che ha una reputazione fantastica!
-Anche io devo rinfrescare il mio corpicino John,ma ricordati che abbiamo quell'appuntamento dalla polizia e non puoi permetterti di farci fare ritardo,anche perchè in caserma il sex appeal te lo sbatti in faccia!
-Trattiamo!
-Mhhhh....Allora,puoi stare tutto il tempo che ti pare in vasca se mi dici come si chiama il "contrattempo"dell'altra notte!
-Quale "contrattempo"?
-Adesso fai il cretino eh?
-Ah il "contrattempo"
-Vedo che inizi a capire-Disse George avvicinandosi in cucina per prendere un bicchiere pieno di succo di frutta,non nascondendo nel suo tono una punta di curiosità e impazienza.
-Si chiama Paul.
George,che aveva appena sorseggiato la sua bevanda,sputò tutto il liquido,era letteralmente scioccato.
-CHE COSA?SEI STATO CON UN UOMO?
-Ma che diamine vai blaterando George?Non sono una checca!Quella robba è contronatura!Te l'avevo detto che non me la sono spassata no?
-Ah...scusa....si,l'avevi detto!
-In breve:è arrivato un nuovo ragazzo nel paese,e per di più abita vicino al nostro negozio,l'ho incontrato di notte,nel vicolo più malfamato di questo stupido posto,aveva appena assistito ad una compravendita di droga,l'avevano beccato eh....
-Trovo che sia una storia molto familiare!Ma non devi metterti in pericolo così spesso,loro ti odiano già a morte,e poi che ne sai se quel Paul non era uno di loro?
-Come ho fatto a sapere che tu non eri uno di loro?
-Mh già il tuo intuito!
-Si,proprio quello
-L'intuito che mi ha salvato e quello a cui ne sarò sempre grado,soprattutto al suo possessore!
-Oh George,non avrei potuto fare altrimenti!
George era un po' arrossito e imbarazzato dall'affermazione,ogni giorno che si alzava da quel letto ringraziava John,dentro di se,per averlo salvato e allontanato da quella vita,non aveva spesso il coraggio di dirglielo,ma a volte era inevitabile.
-Già!Ma poi come hai fatto per allontanare il ragazzo?-Continuò il minore.
-Gli ho rubato il portafoglio,lui mi ha rincorso eh...-Proseguì John uscito ormai dal bagno.
-Capisco!Sei davvero coraggioso,non saprei se io...
-Coraggioso,se io,se tu...non preoccuparti ragazzino e adesso corri a lavarti,non mi stavi martellando per questo?
-Certo,ma non mi chiamare ragazzino!-Non riusciva proprio a capire perchè mai John,dopo dei momenti,molto rari che gli prendevano di premura,dovesse sempre buttarla in caciara e rovinare quell'atmosfera austera,ma non imbarazzante e di affinità tra i due.
-Se se,corri a farti lindo e pinto ragazzino!
George si avviò nel bagno e chiuse la porta a chiave,perchè continuava a chiamarlo ragazzino?In fondo aveva 18 anni,solo 3 in meno di John,non era uno stupido ragazzino.

I ragazzi uscirono da casa e arrivarono in caserma.Stavano salendo le scale per andare dal commissario Epstein quando John si impietrì improvvisamente:
-Hey Guru,stai bene?-Disse George preoccupato per il suo repentino cambio d'umore.
-No,il ragazzo.....Paul,è appena uscito dalla stanza del commissario eh....-Balbettò nascondendosi dietro al muro delle scale,sperando che Paul non l'avesse visto.
-Quindi,è probabile che abbia denunciato il furto?Disse il minore imitando la posizione dell'amico.
-Spero poprio di no,cioè io...e se poi tutti pensassero che sono in realtà un traditore?
-Ma tu hai detto che non ti aveva visto John?Perchè non ti aveva visto giusto?
-Hey Geo,no,credo di no!Cioè...
-Ok Guru,non ti preoccupare eh,noi entriamo tranquilli da Epstein e se quel cretino ha fatto un identikit tu gli spieghi tutto per bene,come stanno in realtà le cose,perchè tu non sei un traditore!
-Ok...hai ragione amico,speriamo solo che non passi per le scale,sennò sono fottuto!
-No dai,adesso andiamo,e vedrai,non è successo nulla.-Lo rassicurò George prendendolo per le spalle e incitandolo ad entrare nell'ufficio del commissario.Paul aveva preso l'ascenzore,e fortunatamente non li aveva visti.I due entrarono:
-Hey George,John buongiorno!Avete fatto quei lavoretti che vi avevo chiesto?
-Certo Brian!Cioè...abbiamo pensato ad un anello,un semplice anello scatolato!Disse John tranquillizzatosi,dopo essersi tolto dalla testa la stupida idea che quel Paul lo avesse denunciato.
-è composto da piccolissime lastre appuntite che formano tanti angoli aguzzi,in pratica è perfetto,si porta come un anello normale,ma,all'occorrenza diventa subito uno strumento di autodifesa!-Continuò eccitato il minore,parlando con orgoglio del lavoro che avevano fatto.
-Già,vede commissario,un pugno con un anello del genere e si ha il tempo per scappare e chiamare la polizia!-Proseguì il maggiore.
-Oh è stupendo,davvero un ottimo lavoro ragazzi!Eh quell'altro?-Disse il commissario davvero interessato e compiaciuto per il lavoro splendido che quei due ragazzi avevano realizzato.
-Ehm,vede,per quello temo che sia impossibile o quasi,insomma,a meno che non abbiate uno specializzato in fisica,meccanica,elettronica,chimica o qualcos'altro per cui serve un cervellone.
-Dov'è il problema John?
-Beh Epstein,lei ci ha chiesto un oggetto di oreficeria che possa contenere un microcip,o registratore,senza dare nell'occhio e senza farsi scoprire?
-Beh si ormai i criminali hanno capito le nostre tattiche e i nostri punti deboli!
-Benissimo,per questo avevamo pensato sempre ad un anello scatolato,molto semplice,volevamo inserire quei microcip,o come diamine si chiamano all'interno del parallelepipedo dell'anello prima di chiuderlo saldando la lastra superiore.....
-E fin qui ci siamo,è geniale!-Disse euforico il commissario.
-Beh,non proprio,c'è un 90% delle possibilità che il microcip si fonda mentre la lastra che dovrebbe coprirlo si salda.-Disse George un po' deluso e sconfitto.
-Quindi,a meno che lei non trovi un geniaccio che riesca a creare un microcip che non si fonda ad altissime temperature,il proggetto è pressapoco irrealizzabile!-Proseguì l'amico.
-A tutto c'è un rimedio John,lo troverò,troverò un cervellone in grado di fare questo!Ve lo assicuro!-Quasi urlò con convinzione ed euforia Brian.
-Noi lo speriamo.....mi scusi ma è abbastanza importante,sò che lei non potrebbe riferirmi una cosa del genere..ma quel ragazzo,quello nuovo in paese....-Azzardò George,che si beccò uno sguardo di rimprovero da parte di John.
-Vuoi sapere cosa è venuto a fare?Beh ve lo dirò tanto di voi ci si può fidare....è venuto a denunciare delle persone...e adesso stà al piano di sotto a fare un identikit.
A John venne un tonfo al cuore,e se lo stesse denunciando per furto?Subito si affrettò a ribbattere:
-E quante persone erano,quelle incriminate...cioè,quelle denunciate?
-Due,erano due,probabilmente spacciavano droga!
-Ah grazie mille!Per fortuna è un bravo ragazzo che non fa l'omertoso e ha il coraggio di fare denuncie!Ma adesso noi dovremmo andare,lei si preoccupi di cercare il cervellone e ci chiami quando,e se lo trova!-Si affrettò a dire George e insieme scomparvero nel nulla,e corsero al piano di sotto.
-A quanto pare il ragazzo tutto è,tranne che uno sprovveduto!-Lo punzecchiò George.
-Io...beh non credevo li avesse visti!-Disse John scioccato dalla notizia che aveva appena ricevuto.
Prima di andare via,lo videro di sfuggita,Paul, dentro la stanza dell'identikit,descriveva gli uomini con fare molto sicuro e i suoi grandi occhi avevano uno sguardo più che determinato,i due corsero verso l'uscita,il perchè di tanta furtività?Beh credo che neanche loro lo sapessero,ma tutto volevano tranne che Paul si accorgesse della loro presenza,e ci riuscirono.
Ci riuscirono....si,secondo loro.
Paul era nella stanza e descriveva ogni minimo particolare dei tratti somatici degli spacciatori,ma aveva potuto notare rapidamente due figure che correvano via furtive.Una di esse era una figura conosciuta,già quel ragazzo strambo dall'aria artistoide.Un po' più basso di lui,voce roca,capelli folti e ramati,naso aquilino,bocca sottile e delicata ed occhi color nocciola leggermente all'insù,socchiusi il che gli conferivano uno sguardo da strafottente,ma anche più intenso e affascinante.Di sicuro avrebbero avuto modo di conoscersi,e magari perchè no,Paul avrebbe distrutto quel muro che aveva costruito lui stesso,un muro che lo divideva dagli altri e che lo portava a non fidarsi di nessuno e a non avere amici.Un muro costruito piano piano certo,ma che pursempre lo aveva distrutto nell'animo,era stato costretto ad eregerlo,la sofferenza era tale che lo aveva portato a distruggersi e a privarlo di rapporti umani.
Paul era un lupo solitario,parlava con tutti si,ma non si spingeva oltre la conoscenza,non voleva,aveva paura di affezionarsi di nuovo a qualcuno,aveva paura di amare di nuovo.Ma per un attimo,un attimo che lui detestò,pensò di aver potuto abbattere il muro per quel ragazzo,forse un po' più grande di lui,che a malapena conosceva.Ma che diamine di pensieri faceva?Ma chi lo conosceva a quello strambo?Perchè gli infondeva così tanta fiducia?Mai più,da quel giorno qualcuno gli aveva ispirato fiducia.Ma si era promesso di non ricaderci,l'ultima volta che si era fidato,aveva sbagliato,gli era piombata una disgrazia addosso,che ancora oggi lo tormentava.
  
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