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Autore: FraGirl    19/12/2014    6 recensioni
[Zoro/Tashigi]
"Tu non capisci proprio niente!"
"E allora aiutami a capire!"
Zoro esasperato si portò una mano alla testa massaggiandosela.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roronoa Zoro, Tashiji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve di nuovo fan di One Piece! Questa volta ho voluto cimentarmi in una Zoro x Tashigi, coppia che adoro moltissimo. Per chi odia Tashigi e la coppia, vedete la X in alto a destra? Ecco, schiacciatela. Grazie. ^__^
E' la PRIMISSIMA volta che scrivo su questa coppia e su Zoro e Tashigi, quindi non so come li ho resi, non so nemmeno se li ho analizzati bene. Essendo la prima volta... Abbiate pietà di me e siate gentili XD
Detto questo, la prima storiella è un Missing Moments dopo che Tashigi è stata ferita da Monet e la scena si sposta con Zoro che corre con Tashigi in braccio, chissà cosa sarà successo prima *____*
Per quanto riguarda le altre due, sono prese direttamente dal manga ma le ho modificate leggermente, o almeno, i pensieri dei personaggi. 
Ho messo l'avviso spoiler per chi è ancora indietro con i capitoli e deve ancora leggere la saga di Punk Hazard.
Comunque, buona lettura!
 
 


Sentimenti di due guerrieri
 
 
 



~ You are not Kuina

Tashigi si sentì sbattere contro il muro e la spada di Zoro trafiggere la parte sinistra vicino alla sua spalla. 
C'era il silenzio totale, a Logue Town si sentiva solo la pioggia fitta e il rumore dei fulmini che stavano colpendo il cielo.
Tashigi sgranò gli occhi sia nel aver appena visto la forza dello spadaccino - che con agilità le aveva tolto la spada buttandola per terra - e sia nel vedere quegli occhi verdi e intensi fissarla.
"Non posso lasciarti prendere questa spada..." sussurrò determinato ma con un sorriso beffardo a incorniciargli il viso dai lineamenti duri. 
"Per nessun motivo al mondo!" finì, senza smettere di fissarla.
Si morse il labbro a sangue, mentre un moto d'ira si impossessò di lei.
"Perché non mi uccidi?!" chiese quasi urlando. Nel suo tono, Zoro era certo di averci letto quasi disperazione e anche rabbia. Voleva combattere contro di lei, ma la sua somiglianza con Kuina lo bloccava, era la prima volta che si sentiva così alle strette.
Non sentendo nessuna risposta da parte del ragazzo che ora considera suo nemico, Tashigi seppe che c'era solo un unico motivo.
"E perché sono... Una donna?" chiese cercando conferma, anche se la risposta la sapeva già.
Quella domanda l'aveva già sentita
Il cuore prese a battergli forte, ripensando a Kuina e alle lamentele sul fatto di essere donna.
"Mi hai offeso non combattendo seriamente! Pensi che le donne non siano brave a battersi? Anche io sarei voluta nascere uomo... Ma tu non potrai mai capirlo!"
Detestava il fatto che quella era il motivo per cui lui non combatteva contro di lei. Anche se era una donna non poteva semplicemente considerarla sua pari? 
Zoro spalancò gli occhi guardandola come se davanti a lui non ci fosse un marine o un nemico, ma un fantasma.
"Io non porto le spade per giocattolo!" finì sputando quella frase con acidità.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. 
Adesso basta, quando è troppo è troppo.
"Smettila di parlare così!" ruggì Zoro additandola furibondo. Quella mocciosa lo stava irritando e anche troppo.
"Ascoltami bene! Tu assomigli tantissimo a una mia amica morta tempo fa! Smettila di dire le sue stesse cose! Non imitarla" le urlò contro avvicinandosi a lei.
Dire che era arrabbiato e agitato era un eufemismo.
Sapeva che quella cocciuta gli avrebbe risposto per le rime e infatti fu così. Era la prima volta che si trovava davanti a una ragazza in grado di metterlo così in difficoltà, non tanto nelle spade, ma quanto "emotivamente".
Le loro urla e i loro battibecchi si sentivano per le strade di Logue Town, ma non ci badarono.
Tashigi dentro di se, comunque, si sarebbe promessa di essere alla sua altezza, di migliorare per affrontarlo definitivamente, così avrebbe cambiato del tutto idea su di lei. 
Quel ragazzo sarebbe stata la sua "forza".
Zoro, allo stesso tempo, si sarebbe promesso di non farsi condizionare troppo da lei, una somiglianza è pur sempre una somiglianza e quella maledetta ragazza non era Kuina.
No, non lo era. E dentro di lui lo sapeva.
Eppure perché ogni volta che la incontrava si sentiva a disagio o agitato?
Qualcosa dentro di lui gli diceva che il fattore "somiglianza con Kuina" c'entrava poco, anche se era troppo presto per parlare di quel tipo di sentimenti. 
  
Don't worry about me

"Ti ho detto di lasciarmi stare!"
Tashigi schiaffeggiò la mano di Zoro che stava per toccarle la spalla ferita dall'attacco di Monet, lui sbuffò infastidito ritenendola davvero una cocciuta e testarda ragazzina.
"Sei ferita, lasciati aiutare!"
Lei lo fulminò con lo sguardo, questa particolare premura che Zoro aveva nei suoi confronti la ferì profondamente nell'orgoglio. Perché tutto a un tratto si comportava così? 
"Da quando in qua un pirata..." il tono acido che aveva assunto la ragazza nel dire la parola "pirata" non sfiorò minimamente Zoro. "Si offre di aiutare un marine?" finì la domanda guardandolo con gli occhi assottigliati. Facendo il premuroso si aspettava che lei lo ringraziasse e che non lo avrebbe più considerato un nemico? Si sbagliava di grosso.
Zoro aprì la bocca per rispondere ma si bloccò. Prima che potesse toccare la ferita alla spalla della ragazza, lei fu sul punto di schiaffeggiarlo di nuovo ma venne subito fermata dalla prontezza di Zoro che bloccò la mano.
Lei sgranò gli occhi osservando lo sguardo omicida di Zoro.
"Tu non capisci proprio niente!"
"E allora aiutami a capire!"
Zoro esasperato si portò una mano alla testa massaggiandosela.
"Come faccio a misurarmi con te in futuro se hai un braccio così mozzato?"
Rispose piano ma seccato allo stesso tempo.
Lei aprì le labbra stupita. Roronoa Zoro le aveva appena fatto un complimento o sbaglio? E dire che pensava - fin dai tempi in cui si erano incontrati a Logue Town - che non volesse più lottare con lei per la sua semplice natura di donna.
Non si accorse che Zoro aveva iniziato a fasciarle il braccio con una stoffa della manica della tunica che aveva strappato.
Quanto odiava quel maledetto spadaccino.



Pride

Zoro era sicuro che prima o poi l'avrebbe lasciata cadere, difficilmente si arrabbiava o faceva sfuriate ma poteva dire che quella maledetta ragazzina che aveva sulle spalle, era la prima e unica che gli faceva raggiungere il limite di sopportazione.
"Se non stai ferma ti lascio cadere e subito" sbottò correndo come un forsennato nei corridoi dell'edificio di Punk Hazard.
Tashigi, fin troppo imbarazzata per la posizione in cui si trovava, calciava fortemente nel tentativo di scendere. 
"E' imbarazzante, tutto questo!" alzò la voce tirandogli pugni dietro la schiena. 
"Una volta che avremo raggiunto i miei subordinati, mettimi giù!" 
Il dolore alla spalla si era leggermente affievolito, grazie alla fasciatura di Zoro. In cuor suo sapeva che doveva ringraziarlo, ma sapeva anche che lui era un pirata e con una taglia anche fin troppo alta, non poteva permettersi frasi dolci e ringraziamenti.
"Finiscila con questo orgoglio! Potrei pure lanciarti da loro proprio adesso!" rispose bruscamente Zoro senza smettere di correre, tenendo ben stretta la ragazza sopra la sua spalla.
Vedendo che tutta la situazione che si era creata stava diventando fin troppo assurda e imbarazzante, la corvina decise di cambiare argomento. La Shuusui vicino al fianco di Zoro attirò particolarmente la sua attenzione.
"Questa è la famosa spada Shuusui?" chiese stralunata toccando il manico della spada.
"Non toccarla, taci e stai ferma razza di maniaca di spade!" urlò Zoro. Non era cambiata minimamente in questi due anni, era la solita ragazzina rompiscatole che aveva conosciuto a Logue Town. Solo una cosa aveva notato, i suoi miglioramenti nel maneggiare le spade, un lieve sorriso gli comparve pensando che sarebbe stato divertente misurarsi un'altra volta con lei. 
Si morse il labbro con forza cercando di trattenere un gemito di dolore appena Tashigi gli mollò un calciò nello stomaco.
"Dove stai toccando razza di pervertito!"
Solo in quel momento Zoro notò che la sua mano involontariamente era andato a toccare le natiche della ragazza. 
Il suo viso diventò - come minimo - viola. "Guarda che non l'ho fatto apposta maledetta ragazzina quattrocchi!"
Gli rispose furibondo correndo più veloce di prima ignorando gli starnazzii della corvina.
Maledetta rompiscatole di una ragazzina.
La sua rompiscatole.
Si stupì di se stesso per aver usato un pronome possessivo proprio su di lei.
I troppi allenamenti dovevano avergli dato alla testa.
  
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