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Autore: E M M A    19/12/2014    4 recensioni
Eccomi qui con un'altra fic!!! Non anticipo niente perché voglio che sia una sorpresa, dico solo che è il primo Horror che scrivo, perciò... non mi distruggete! Spero che vi piaccia!
P.S. Rating indefinito, ditemi voi quanto faccia paura
Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non potevo permettergli di trascorrere un’altra notte insonne a causa dei molesti rumori notturni provocati da mia cugina, perciò, per puro caso, io e Corey ci ritrovammo a dormire insieme per questa notte.
-Laney?- sento la voce di Corey chiamarmi nel bel mezzo del sonno, in piena notte…
-Cosa vuoi?- biascico con la voce ancora intontita
-Stavi dormendo?- chiede. Noo, ma figurati se una ragazza, alle due di notte, si mette a dormire! Stiamo scherzando!?
-No, tranquillo..- mento. Ti prego, fa che la conversazione finisca qui! Voglio dormire!!
-Nemmeno io ci riesco..- brontola sospirando, beh io sì! Quindi buonanotte e non voglio più sentire la tua voce fino alle 11 (come minimo) di domani mattina!
-Mmm… capisco…- borbotto tornando a chiudere gli occhi, e anche se dopo Corey avesse aggiunto qualcosa, io non sarei riuscita a sentirlo.
In un certo senso riuscii a riaddormentarmi, poi il blu tornò a separarmi brutalmente dai miei sogni: -Sai a cosa pensavo?- chiede percuotendomi una spalla. Okay, ho capito, stanotte non si dorme!
-A cosa Core?- mi giro verso di lui lentamente, e dopo essermi stropicciata –moolto a lungo- gli occhi, noto con mio grande stupore che Corey ha un’espressione vispa e affatto assonnata. Se ne sta lì, beatamente steso sull’altro lato del letto, accanto a me; sulla schiena e con le braccia intrecciate dietro la nuca, che fissa verso l’alto del soffitto.
-Pensavo a quando sei scivolata nel lago e a… beh… al nostro bacio.- ah-ah! Allora era successo veramente qualcosa! Non me l’ero immaginato.
In questo momento sono pienamente grata alla mancanza di luce presente nella mia camera, nemmeno i pochi raggi di luna che filtrano dalla finestra riescono a smascherare il mio palese rossore!
-Secondo te, significava qualcosa Core?- chiedo, lui sembra agitarsi di più, sembra riflettere accuratamente alla risposta da darmi. Ovviamente è ormai inutile nascondere che io speravo davvero che dicesse di sì!
-Beh, emh.. io, direi di no-.
Rimango zitta per alcuni secondi, aveva detto no? Sì, logico.. era un bacio senza valore.. ovvio! Cogliona io che speravo in qualcosa di diverso..
-Giusto, è.. quello che intendevo anche io..- mi lascio cadere sul letto, e mentre la mia testa affonda nel morbido cuscino, mi ritrovo a fissare il soffitto, come se cercassi qualcosa di nascosto. In realtà non volevo che Corey capisse che mi aveva ferita, o sarei sprofondata più di quanto non avrei dovuto fare stanotte.
-Dici sul serio?- se non avesse rovinato tutto da solo, probabilmente dal suo tono avrei sospettato che fosse deluso dalla mia risposta. Ma questa è esclusivamente una mia impressione, dico bene? –effettivamente- continua, - è stato come baciare un muro- che?!
–Sì.. un muro che non sa baciare!- ribatto inviperita tornando ad inginocchiarmi di fronte a lui. Fisso i suoi occhi con rabbia e lui fa lo stesso, poi, come se fosse la cosa più normale del mondo, prende a baciarmi.
Fa tutto lui, e ci riesce anche bene. Incasinarmi le idee intendo.
Prima dice che non prova niente, e poi affonda le mani nei miei capelli. Assurdo! Quale ragazzo lo farebbe?
Eppure in quel momento non riuscii a “liberarmi” da lui per chiederglielo, ammettiamolo, nessuno di due in quel momento era particolarmente in vena di parlare.
La mia mente comincia pian piano ad offuscarsi, raggiungendo uno stato come di stand-by, ed io non riusco a pensare a nient’altro che non fosse.. mmh?, sisi e ancora!
Scivoliamo sul materasso; le mie mani s’intrecciano dietro il suo collo, mentre le mie dita giocano furtivamente con alcune ciocche blu dei suoi capelli, intanto lui mi carezza la schiena.
Ci stacchiamo un secondo per riprendere fiato, ma quella che ritengo una pausa io, non sembra lo stesso per Corey, che se ne esce con aria turbata dicendo: -Perdonami, non posso..- io mi blocco.
Cosa “non puoi” idiota? Non facciamo nulla di male!
Poi, mentre mi allontana spingendomi lontano con freddezza, mi viene in mente la possibilità che il problema in realtà sia io: -Mi dispiace..- balbetto tra l’imbarazzo e la delusione –anche Lenny Nepp dice che quando bacio, sembra che ti spremano un limone in bocca..- confesso, dopo quell’episodio della mia vita , in cui gli rovesciai il frappé al cioccolato (una volta credevo fosse tenero..) in testa, e lui mi derise accompagnato dalle sue amichette, ODIAI Lenny Nepp.
-Cosa?- chiede lui confuso, e apparentemente assente. –no, nient’affatto!- ribatte sbrigativo –Questo Lenny è un’idiota! E appena lo becco, giuro che gli esporto la lingua!-
-E allora cos’era?- chiedo, lui sospira
-Non posso dirtelo, mi dispiace Lanes..- dice alzandosi dal letto, e uscendo dalla porta. Adesso volete farmi credere che la femminuccia complicata sarei io?!

No che diamine! Corey non può trattarmi così e poi andarsene via!
Lo inseguo fuori dalla camera e scendo gli scalini, lui cammina veloce e spedito fuori dalla porta d’ingresso, faccio per seguirlo ma mi blocco sotto il portico; una goccia, due gocce, tre, piove. Diluvia. Certo, perché il gelo tipico delle notti di questo posto del cazzo non bastava!
Non importa, afferro la mia giacca, e già che ci sono, quella di Corey –si congelerà là fuori!-, dovevo fermarlo, dove diavolo aveva intenzione di andare?!
Comincio a correre in direzione del fiume, grido il suo nome ma non c’è risposta, vorrei solo sapere perché si ostina a stare lontano da me! Cosa gli ho fatto? È, perché questo mi fa soffrire così tanto..?


POV Corey:

Non posso crederci! La sto baciando! Mi ero appena ripromesso di troncare tutti i rapporti con lei e adesso la sto baciando! Sono un coglione, un emerito idiota!
Ma questa strana sensazione è troppo piacevole per finire tutto adesso, così, su due piedi.
Finiamo sul materasso, io su di lei, faccio scivolare le mie mani tra i capelli rossi, verso le spalle, fino alla schiena, mentre lei decide di scompigliarmi i capelli sotto il berretto blu.
Sono costretto ad aprire gli occhi, quando un rumore alquanto allarmante attira la mia attenzione; oh no! Ora no!
Sulla parete scrostata della camera di Laney, si stavano incidendo delle strane lettere, apparentemente a prima vista non si poteva capirlo, ma io sapevo chi era l’autore di quelle parole; era la stessa calligrafia precisa con cui Trina scriveva il suo diario. Riesco a perdere il controllo della mia poca sanità mentale, solo quando la frase fu completa: “SHE DIE”, in quel momento, spingo Laney lontano da me. E senza prestare troppa attenzione a quello che venne dopo, vado via.

Una volta fuori casa Penn non mi trattengo più, e una lacrima mi cola sulla guancia, sto mettendo in pericolo la vita di Laney, la mia pulce, non posso rischiare che le capiti qualcosa di orribile a causa mia! Fuori si gela; mi viene in mente la possibilità di tornare dentro per prendere la giacca, ma sento i passi svelti di Laney scendere le scale, non voglio doverle delle spiegazioni, non solo per il fatto che non saprei cosa dire dato che ho le idee confuse tanto quanto lei, ma proprio ora, in questo momento, non voglio affrontarla. Infondo scappare da tutto è estremamente da me.
Comincio a correre sotto un cielo nero tempestato da nuvole per niente amichevoli, non c’è una sola stella questa notte.. devo scegliere una destinazione o tutto questo scappare alle fine risulterebbe inutile! Casa è l’unico posto che mi viene in mente, forse sembrerà stupido, ma Trina ormai è ovunque, e nessun posto è sicuro.
-COREY?!- ho una fitta al cuore, è la voce di Laney che mi chiama, ma non le devo rispondere. Sento delle gocce, aumentano una dopo l’altra, e presto semplice pioggia si trasforma in un temporale.
Passo vicino a lago, fonte di estremo terrore e gioia allo stato puro nello stesso momento, inciampo in qualcosa  e rotolo a terra imprecando silenziosamente
-Trina! Perché lo fai?!- grido straziato, sono stano di questa storia! Ad un certo punto l’atmosfera s’incupisce, a parte il rumore provocato dalle gocce che si infrangono contro il pavimento cala un silenzio di tomba, il vento comincia a scuotere le foglie degli alberi, come se volessero dirmi qualcosa, scruto il perimetro della zona per individuare qualche possibile presenza paranormale. E poi eccola qui davanti a me.
I lunghi capelli rosa che arrivano a toccare terra le ricadono sulla schiena, indossa ancora il vestito bianco a motivi floreali del giorno in cui è scomparsa, le scarpette nere sporche di sangue, e gli occhi grigi contornati da profonde occhiaie nere, mi fissano senza espressione. -PERCHÉ MI TORMENTI?!- strillai ancora
-Tu devi soffrire come ho sofferto io- rispose lei impassibile, dopo qualche minuto di silenzio
-E allora fallo!- esclamo con non so quale audacia –uccidimi adesso! Forza!-
Il fantasma di mia sorella alzò lentamente il suo sguardo da terra, fino ad incrociare i miei occhi blu.
Quelli di Trina invece, non assomigliavano affatto ad occhi, perlopiù, erano due cavità nere come la pece, che non esprimevano alcun segno di vita, e più il tempo passava, più il suo aspetto malconcio peggiorava..
La rosa fece una smorfia nell’intento di eseguire un mezzo sorriso, e cominciò, a piccoli e lenti passi, ad avvicinarsi.
Non me lo aspettavo; Trina allunga una mano verso di me, incurvando le dita come se le sue docili unghiette avessero intenzione di affondare nella mia carne da un momento all’altro, spingendosi sempre più in profondità, nell’intento di strapparmi via il cuore tutto d’un pezzo.
Quindi questa era la fine?


Angolo me:
Ciao a tutti!
Finalmente sono riuscita ad aggiornare con il tanto atteso capitolo u.u
Kin: sisi, continua a sognare
Cos’hai contro di me? D:
Kin: non mi piacciono le persone che vengono sospese
-.-“ non è colpa mia.. IO SONO UNA BRAVA PERSONA! *depressione time*
Kin: Okay, okay, calma.. eheh ^-^”
Va beh.. ora vado!
A presto!
Lanes.
  
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