Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Little Redbird    22/12/2014    3 recensioni
Flash scritta per il Drabble Weekend indetto su We are out for prompt.
Prompt: The Vampire Diaries: Damon/Bonnie.
[Sesta stagione] Con il 10 maggio 1994 che si ripete all’infinito, devono trovare un modo per far passare il tempo.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie/Damon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '1994'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




“Abbiamo giocato a tutti i giochi da tavolo che esistevano in questo anno.”
La noia nella voce di Bonnie era palese. Si lasciò cadere sconsolata sul prato verde brillante all’entrata della villa dei Salvatore.
“Meglio così” le rispose Damon. “Ancora un altro pomeriggio segregato in casa e dovrò uccidere qualcuno. E visto che tu sei l’unica altra persona in questo posto…”
Bonnie scosse la testa, abituata a quella battuta sempre uguale. Si distese sull’erba fresca, chiudendo gli occhi chiari per ripararli dalla luce del sole.
“Secondo te riusciamo a far funzionare le giostre al Luna Park? Quanto può essere complicato?”
L’altro non rispose.
“Damon? Sto parlando con te.”
Nessun segno di vita.
“Damon?” Bonnie aprì gli occhi, sopra di lei c’era il volto sorridente del vampiro, tra le sue mani un secchio azzurro colmo d’acqua. “Damon, no.
Sul suo viso comparve un perfido ghigno e subito dopo rovesciò l’acqua gelida sul petto della strega, strappandole gridolini indignati.
Se la rise, Damon, mentre la osservava correre per il prato e sfregarsi le braccia per riscaldarsi, mentre l’eclissi oscurava il sole e le impediva di asciugarsi.
“Sei un cretino!”
Damon la fissò per un attimo. Quegli insulti avevano sempre un che di gentile, non gli rivolgeva mai parolacce o insulti più pesanti, non importava quanto stronzo fosse nei suoi confronti – come in quel momento. Notò l’aderenza della sua camicetta a righe contro i seni e distolse lo sguardo. Si sentiva sempre a disagio quando constatava come fosse cresciuta in quegli anni, come si fosse trasformata rapidamente da ragazzina a donna e, per quanto fossero divertenti i suoi scherzi per passare il tempo, si sentiva sempre un bambino in confronto a lei quando ci ripensava.
“Vieni dentro” le disse, evitando di incrociare il suo sguardo. “Ti presto una camicia.”
Si avviò verso la casa, ma non sentì i suoi passi leggeri dietro di sé.
“Bonnie?” la chiamò voltandosi.
Il getto di acqua fredda lo colpì in pieno viso, soffocandolo per un attimo. A pochi metri da lui, Bonnie aveva appena chiuso l’idrante e rideva come una bambina, con gli occhi verdi che luccicavano a causa delle lacrime provocate dalle risate.
Damon la guardò sorpreso, poi scosse la testa, lasciando schizzare l’acqua dai suoi capelli.
“Oh, piccola Bennett impudente” sibilò. “ Questa me la paghi.”
Bonnie cercò di filarsela, ma Damon aveva la sua velocità da vampiro e la raggiunse in un attimo, rubandole l’idrante dalle mani gelide.
Pur avendo finito i giochi da tavolo, c’erano tante altre cose che potevano fare per ammazzare il tempo.
 


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Little Redbird