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Autore: Little Redbird    22/12/2014    3 recensioni
Flash scritta per il Drabble Weekend indetto su We are out for prompt.
Prompt: Gotham, Bruce/Selina, Selina bussa alla finestra di Bruce una notte e cerca di convincerlo a fare un giro notturno con lei per la città.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un chiaro rumore di nocche contro il vetro lo fece sobbalzare dal letto. Bruce si mise a sedere, i sensi allerta, pronto a reagire.
Sul largo davanzale della finestra, una figura in nero era appollaiata ad osservarlo. Bussò di nuovo.
Bruce scostò le coperte, poggiando i piedi nudi sul pavimento freddo. Più si avvicinava, più riusciva a riconoscere i dettagli della figura. Il suo modo di stare con le spalle tese, a simulare il pelo ritto di un gatto, era inconfondibile. Il cappuccio nero calato sugli occhi non riusciva a nascondere i riccioli biondi che le sfioravano le guance. Con la luna a farle da sfondo, Bruce credette di star facendo un altro dei suoi vividi sogni su Selina, ma quando aprì la finestra e l’aria gelida gli confermò di essere sveglio, le sorrise: era davvero lì, sul davanzale della sua finestra, nel cuore della notte.
“Buongiorno, raggio di sole” gli disse, infilandosi silenziosamente all’interno della stanza.
“Cosa ci fai qui a quest’ora?” le chiese nella semioscurità.
Selina fece spallucce, accomodandosi sul letto. “Avevo voglia di fare un giro ed ho pensato di invitarti a venire con me.”
“Non mi è permesso uscire a quest’ora” le ricordò.
“Lo so, è per questo che è divertente.” Gli sorrise, mostrando i denti lucidi.
Bruce scosse la testa. “Perché invece non resti? Fuori si gela.”
L’altra lo guardò di traverso. “Mi stai chiedendo di passare la notte con te, ragazzino?”
Bruce si accigliò. “Non in senso letterale” chiarì.
Selina sorrise. “Solo se mi lasci dormire sotto queste invitanti coperte” propose, accarezzando il tessuto morbido sotto di sé.
Bruce annuì imbarazzato e la ragazza non aspettò altro prima di calciare via le scarpe e togliersi la felpa per infilarsi nel posto ancora caldo che lui aveva occupato fino a poco prima.
“Bene” le disse, quando fu comoda. “Vado nella stanza degli ospiti.”
“Non avevi detto di  voler passare la notte con me?” obiettò. “Accendi la tv e passami il telecomando. Ci dev’essere un buon film a quest’ora.”
Bruce esitò un attimo, poi si allungò verso il comodino e le passò il telecomando. Salì lentamente sul letto e, quando lei batté dolcemente il palmo della mano al suo fianco, invitandolo ad avvicinarsi, lo fece con un groppo in gola.
Selina gli infilò i piedi tra le caviglie. “Sei una stufa umana, signorino Wayne” mormorò, facendo zapping alla tv.
Pochi minuti dopo, quando ancora cercava un film da guardare, lasciò cadere il telecomando sulle coperte e Bruce la sentì respirare pesantemente. Si era addormentata. Suo malgrado, fu lui a trascorrere una notte in bianco, cercando di decifrare tutti i sussurri della sua compagna di letto.
 



 
   
 
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