Film > L'incantesimo del Lago
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Autore: Clara_Oswin    22/12/2014    6 recensioni
La storia è ambientata durante il percorso di crescita dei protagonisti, che vuole in qualche modo giustificare quell'innamoramento in maniera più graduale e non durante 6 secondi di clip.
TRAMA: Odette all'età di quindici anni viene a conoscenza del patto stipulato da suo padre Re Guglielmo e la regina Uberta e che per il bene dei loro regni dovrà sposare quel bambino smorfioso con cui è costretta a trascorrere tutte le estati. Poco a poco i due cambieranno il loro modo di vedersi e cresceranno insieme, non mancheranno i litigi e le incomprensioni e perché no... anche una terza figura che metterà alla prova il vero amore dei due con un triangolo d'amore per nulla scontato!
Spero di avervi incuriosito un pò ;)
AGGIUNTI NUOVI CAPITOLI COME ATTI .5 INTERMEDI
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek, Odette
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La fine e l’inizio - Atto 20

I raggi del sole penetravano smorzati dalle tende rosa ricamate che incorniciavano le ampie finestre che davano sul terrazzo privato della camera di Odette. Era ancora una tiepida giornata estiva, a breve l’estate sarebbe finita ed in autunno sarebbe arrivato il suo compleanno, e con esso anche i preparativi per il matrimonio con Derek.

Erano passate alcune settimane da quando erano ritornati a palazzo, Derek aveva dovuto passare parecchi giorni a letto prima di riprendersi completamente ma adesso stava meglio ed era ritornato completamente in forze. Oggi era il gran giorno in cui loro due avrebbero annunciato il loro fidanzamento ufficiale e avrebbero fatto partire i preparativi per le nozze. Sarebbe stato un periodo molto impegnativo per entrambi, le cose da fare erano molte considerando anche il gran ballo per la sua maggiore età, e alla fine dell’estate Odette sarebbe ritornata ad Aldershot ed i due avrebbero dovuto separarsi ancora.

Tutto era ritornato esattamente come doveva essere, com’era giusto che fosse. Non c’era più niente che poteva andare storto. O quasi…

Odette si alzò senza troppa fretta dal letto ed iniziò a prepararsi, quella mattina avrebbe visto Derek nell’anticamera adiacente alla sala da ballo grande, sarebbero entrati insieme e dopo avrebbero dato l’annuncio pubblico. Indossò un semplice vestito bianco, stretto in vita e più largo dalle ginocchia in giù, le maniche erano bianche ma la semplicità del colore era smorzata dal verde smeraldo delle decorazioni delle spalline.
Quante cose erano successe in quelle ultime settimane, mentre si spazzolava i capelli si osservava con aria assorta allo specchio, non sembrava più la bambina spaurita di qualche tempo prima, adesso era una giovane donna in grado di prendere in mano la propria vita e adesso, poter prendere in mano anche le sorti del suo regno.

I corridoi che portavano alla sala centrale sembravano non finire mai, un eterno viaggio da percorrere per rivederlo, chissà se stava meglio, se era in grado di stare in piedi o era ancora troppo debole…
Quando aprì la porta lui era già lì, in piedi dall’altra parte voltato di spalle.

La porta si chiuse con un tonfo secco. Derek si girò.

Il suo colorito sano faceva presagire una piena ripresa di salute, quando la vide non potè fare altro che sorriderle.

Come uno sciocco, con un sorriso incantato stampato in faccia si avvicinò sicuro di sé.

Odette ricambiò lo sguardo a metà tra il sognante e l’incantato; per un po’ ci furono scambi di sguardi, fu solo quando Derek la prese per mano per ballare una melodia che probabilmente sentivano solo loro, che Odette finalmente si svegliò dal suo torpore e parlò.

- Io so che si può…-  disse a voce bassa.

- io so che si può. - asserì lui poco prima di far congiungere le loro labbra.

Le prese la mano ed insieme entrarono nella sala grande dove un pubblico numero li stava aspettando in attesa.

- preparate le nozze !-  esordì Derek contento.

Odette si staccò un po’ confusa da quel susseguirsi troppo frenetico di servitori con portate esagerate di cibo, l’orchestra che già aveva iniziato le prove, le persone che impartivano felicitazioni un po’ a tutti.

- aspettate,-  il suo sembrava quasi un sussurro appena percepibile, ma tutti si fermano all’istante percependo nella sua voce un tono di preoccupazione.

Derek si fermò a guardarla preoccupato, cosa c’era che non andava adesso? - cosa? Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, sei bellissima- le sue parole volevano forse rassicurarla ma mai furono più sbagliate. Odette in quel momento si sentì stordita, dopo tutto quello che avevano passato insieme era tutto ciò che sapeva dirle per tranquillizzarla? Non riusciva a vedere quanto avesse paura di tutta quella frenesia?

- Grazie,-  rispose in un primo momento - ma che altro…?-  

- che altro??-  

- è solo la bellezza che conta per te…?-  La sua era una domanda retorica, sapeva o almeno sperava che lui avesse qualcos’altro da dirle, anche solo una andava bene, una sola risposta che non la valorizzasse per la sua “bellezza” di cui madre natura le aveva fatto dono, una dote che possedeva grazie al suo studio o al suo carattere. Voleva sentirsi rassicurata, quando avevano deciso di sposarsi e si erano detti che si amavano erano solo loro due, un ragazzo e una ragazza che si dichiaravano amore, ma adesso era l’annuncio del principe ai sudditi, era molto più ufficiale di quanto non fosse prima.

Suo padre la guardava severo, era una domanda che non avrebbe dovuto porre; avrebbe dovuto accettare la situazione e farsi trascinare dagli eventi, ma non era così, lei aveva bisogno di sapere; specialmente se avesse dovuto passare con quella persona il resto della sua vita.

Derek guardava confuso la sala, come se Odette gli avesse posto una di quelle domande di cui non si conosce la risposta; in lontananza si sentì la regina Uberta cercare di esortarlo.

- Derek, che altro! -

Tutti questi pensieri le presero a frullare vorticosamente in testa, quando, quelle tre parole per un momento le spezzarono il fiato.

- io…io emh….che altro c’è?-  Derek continuava a guardarla confuso, proprio non capiva cosa stesse succedendo.

Odette rivolse uno sguardo di sfuggita alla sala, tutti aspettavano una sua reazione.

Derek aspettava una sua reazione.

In quel momento dai suoi occhi azzurri scese una lacrima che prese a percorrerle lentamente la guancia, sorrise, un sorriso falso per ingannare tutti i presenti. Si sentiva umiliata.

- scusate un momento – disse dirigendosi verso la porta; una parte di lei sperava che lui le corresse dietro, che riacquistasse loquacità e la convincesse a fermarsi, arrivata alla porta sentiva gli occhi della gente puntati addosso come una miriade di spade che si infilzavano nella carne, non poté fare a meno di voltarsi appena per vederlo.

Lui era lì, immobile in mezzo a quella sala circondato da persone che ricominciavano rumorosamente a parlare.

Abbassò la maniglia della porta ed uscì.

****

Uberta guardò Derek, a bassa voce bisbigliò – Che sta succedendo? –

- Nulla, va tutto bene – il ragazzo superò la madre diretto verso la porta. – torniamo subito, un piccolo contrattempo… tu intrattieni gli ospiti. –

La madre lo guardò altrettanto confusa.

- Va bene. – disse solamente, ma il ragazzo era già sparito.

****

Odette era appena rientrata nella sua stanza, aveva bisogno di un momento… forse qualche minuto. Derek aveva il dono di coglierla sempre alla sprovvista.

Cos’è che aveva detto di preciso?

Ah… che altro c’è…

Tre semplici parole, che le avevano fatto venire un attacco di panico. Bene. Molto Bene. Adesso tutto il regno l’avrebbe vista con una bambolina bionda scelta dal principe solo perché Bella.

 - toc toc - un lieve rumore provenì dalla porta.

- andate via -  biascicò lei asciugandosi le lacrime inutilmente mentre si sedeva sul letto.

La porta si dischiuse e qualcuno entrò.

- non voglio vedere nessuno-  Odette si asciugò le lacrime e si voltò verso l’intruso appena entrato in camera sua.

- ti ho vista andare via troppe volte, non voglio più che succeda –

I passi si avvicinarono. – Come ti ho detto settimane fa, in una torre in un regno sconosciuto… parliamone. -

Odette per un momento ebbe le vertigini, si appoggiò un momento al tavolo per non perdere l’equilibrio, il suo corpo aveva iniziato a tremare.

Derek le si avvicinò e la sorresse per un momento. La bionda si portò una mano alla testa, stava tremando dalla paura. – ho solo bisogno di un momento. – disse con voce incerta.

Derek le fece segno di sedersi un momento.

- perché sei scappata via così? – si inginocchiò davanti a lei per cercare il suo sguardo. – cos’è successo? -

Odette posò il suo sguardo su di lui, Derek le prese la mano che aveva in grembo - che altro c’è. – ripetè le sue parole. – Ero terrorizzata Derek e tutto quello che volevo sentirti dire era una rassicurazione del perché mi ami, mi desideri così tanto e tutto quello che mi dici è che sono bella? Mi sono sentita così stupida… -

Derek la guardava basito. – vuoi dire che non sei più convinta di volermi sposare…? –

- No Derek. Io ti sposerò. – disse lei ritrovando un minimo di decisione. – sono convinta di amarti e di voler stare con te ma… -

Esitò un momento. – niente, lascia stare. – concluse.

- No Odette, devi dirmelo. Dimmi a cosa stai pensando, per favore. –

- se noi due fossimo stati due semplici nobili o borghesi o quel che vuoi tu, ci saremmo sposati in maniera più riservata o comunque nessuno avrebbe avuto grosse aspettative sul nostro matrimonio. –

Più Derek la guardava più iniziava a capire. Odette assomigliava ad uno di quei cervi che durante la caccia veniva inseguito e poi messo all’angolo dai cacciatori, era impaurita e tremava, ed iniziava a capire anche il perché.

- il nostro non sarà un semplice matrimonio. Noi saremo incoronati Re e Regina, diventeremo le massime autorità, le nostre azioni saranno sempre sulla bocca di tutti e la nostra vita sarà praticamente pubblica. – dai suoi occhi scese qualche lacrima di paura. - E se non fossi in grado di gestire i miei compiti? E se diventassi una pessima Regina? – Derek di slancio l’abbracciò, cercò di consolarla, di rassicurarla. Dopo qualche istante lei si scostò da lui quanto bastava per vederlo in volto. – Se non potessi avere figli e darti un erede al trono? – erano domande che aveva iniziato a farsi e che con il tempo si erano ingigantite sempre di più.

- Dovrai avere delle altre donne… delle concubine… - scoppiò in lacrime. – ed io dovrò vederti andare tutte le sere da altre donne per… - s’interruppe, non poteva continuare, non voleva nemmeno dare voce a quegli orribili pensieri.

Il castano le accarezzò i capelli gentilmente, era incredibile che Odette avesse tenuto tutto quello per sé. – non pensare nemmeno una cosa simile. – le disse.

- quando arriverà il momento, tu ed io avremo degli splendidi bambini. Insieme.   

- ma se non potessi!? –

Il ragazzo le prese il volto con entrambe le mani – Odette, non accadrà mai che io ti tradisca con altre donne. Mai. –

- ma Derek, se io non potessi… è quello che le regole impongono. –

- non esiste una sola vita in cui io stia con altre donne. Te lo giuro Odette. Per me ci sei e sarai soltanto tu. –

Le baciò la fronte con tenerezza. - Affronteremo tutto quello che verrà insieme. –

Odette non riusciva più a parlare, continuava a piangere e per quanto tentasse di asciugare le lacrime proprio non riusciva a smettere.

- Ancora una volta ti offro il mio cuore, principessa Odette; ti offro tutto il mio amore e la mia vita; ti offro me stesso e la promessa di un amore eterno.

- mi amerai Derek? Per tutta la vita? – chiese lei commossa.

- No… Odette – la guardò dritto negli occhi - per molto di più. Molto di più. –

 

****

Una sferzata di vento gelido attraversò il volto di Odette e finalmente la ragazza si svegliò.

Senza sapere come la sua finestra si fosse spalancata la bionda si alzò silenziosamente dal letto per chiuderla rapidamente. Rimase lì in piedi a contemplare la pioggia che cadeva, con le dita iniziò a spazzolarsi i capelli pensierosa.

- già sveglia così presto… - due braccia calde le cinsero la vita da dietro, un paio di labbra le scoccarono un bacio sulla guancia.

- scusa… non volevo svegliarti -  disse lei. Stava ancora ripensando al sogno che aveva avuto, le cose non erano affatto andate come le aveva sognate, era una specie di miscuglio di eventi successi parecchio tempo prima. Derek che con quelle sue tre parole la metteva in fuga e Rothbard che dopo aver perso il suo trono l’aveva rapita e trasformata in un cigno… nonostante i contorni di quel sogno iniziassero a svanire ricordava le parole che Derek le diceva nel sogno e che le aveva detto per la prima volta la sera del loro matrimonio quando l’aveva portata su di un ponticello in mezzo ad un boschetto.  

- hai avuto un incubo? -  la guardò preoccupato. Quando si avvicinava quel periodo dell’anno Odette ricordava quegli eventi che l’avevano segnata a vita. Aveva quasi rischiato di morire di nuovo per mano di quel re folle, ma quella volta Derek l’aveva ucciso e lui non avrebbe più potuto farle del male.

- cosa hai sognato? -  le sue braccia l’avvolsero di più, la ragazza si sentì riscaldare dal quell’abbraccio, appoggiò il capo sul suo petto non staccando gli occhi dalla pioggia fuori.

- ho sognato quel giorno… quando scappai via dopo la tua ennesima frase assurda. -

Il castano sbuffò.

- ma tutto era diverso, non c’era... lui… e nessun incantesimo o rapimento. Solo io e tu nella mia stanza, parlavamo del nostro futuro… del fatto che non potessi avere figli –

Ad Odette quella cosa l’aveva sempre spaventata, anche dopo che si erano sposati ogni tanto ripensava a quel discorso che avevano avuto tempo prima, durante il suo ultimo compleanno prima del matrimonio. Era stato in quel frangente che Derek le aveva detto quelle cose, il matrimonio si avvicinava e lei era sempre più in ansia, fino a che un giorno non parlarono di quella questione spinosa.

- Parlavamo solamente…? -  chiese curioso Derek.

Odette si accarezzò la pancia divenuta abbastanza voluminosa, poi gli lanciò un occhiata storta.

- in realtà mi abbracciavi, e poi con mia delusione mi davi un bacio in fronte. -  continuò lei in tono scherzoso.

Derek prese una ciocca dei lunghi capelli biondi e iniziò ad intrecciarla al dito – Beh… ma a questo posso sempre rimediare, chi sono io per negare un bacio alla mia mogliettina…? -  scandì bene sussurrandole suadentemente all’orecchio.

Il ragazzo prese a baciarle il collo salendo lentamente. – Derek – mugolò lei. – il bambino – sussurrò, il piccolo gli aveva appena dato un calcetto alla pancia. Il ragazzo si fermò.

Odette si girò e nonostante il pancione un po’ ingombrante si mise davanti a suo marito incrociandogli le braccia al collo.

- Fa piano per favore… lo sai che in questo stato sono molto più sensibile del normale… - Il ragazzo le sorrise scusandosi silenziosamente, ancora qualche settimana e la piccola creaturina sarebbe finalmente nata, doveva pazientare ancora un po’.

Le prese il mento – farò piano, promesso. – avvicinò le sue labbra e iniziò a baciarla lentamente senza spingersi troppo oltre.

Ogni volta che la baciava provava la stessa emozione di quando tempo fa l’aveva sfiorata per la prima volta.

Si staccò da lei a malincuore.

- sono stato bravo? -  disse con quell’aria fintamente innocente.

Odette gli accarezzò la guancia perfettamente rasata, - lo sei sempre. – gli sorrise dolcemente.

La bionda appoggiò una mano sul suo ampio torace - alle volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non ci fossimo mai sposati. -  

- Beh… sicuramente Charlotte non starebbe mettendo i dentini i dentini da latte e probabilmente nemmeno lui o lei ci sarebbero stati. -  le sorrise il ragazzo accarezzandole il pancione teneramente.

- comunque sia, sono felice che le cose siano andate così… sono felice di stare con te. - tornò a fissarlo negli occhi.

Dopo aver affrontato molti ostacoli Derek e Odette avevano finalmente tutto quello che desideravano. Una vita insieme, una splendida bambina dai grandi occhi blu e i capelli biondi che gli riempiva le giornate e un altro bimbo in arrivo, la stabilità politica dei loro regni uniti sotto un unico stemma, ma ancor di più avevano un futuro da vivere insieme.

- certo, mi hai fatto penare fino alla fine… dovrei avere io gli incubi, non tu! Se ripenso al perché quella volta ti infuriasti… e sol perché non riuscivo ad esternare i miei sentimenti davanti a tutta quella gente! Quando sono da solo con te è talmente facile poterti parlare… ma quando c’è troppa gente estranea intorno…-

- se può farti stare meglio, adesso sei un po’ migliorato con le parole…-

Odette gli sorrise sfoggiando uno di quei meravigliosi sorrisi che ormai da tempo erano dedicati solo a lui.

- Davvero? – le disse quasi sorpreso.

Un lampo illuminò per un momento la loro stanza, la bionda si voltò un momento per guardare il cielo.

- proprio come quel giorno – disse Odette guardando la pioggia che cadeva forte. Ricordò il giorno di alcuni anni prima, quando si erano scambiati il loro primo bacio. Pioveva proprio come adesso.

Derek le mise una ciocca bionda dietro l’orecchio, i suoi occhi blu si puntarono i quelli chiari di lei.

Lui aveva lei. Lei aveva lui. Insieme avevano trovato il vero amore. Si amavano moltissimo e niente e nessuno li avrebbe mai divisi, perché il loro amore sarebbe durato, più a lungo di per sempre.

– No. Molto meglio. - Dopodiché riprese a baciarla.

 

 

 

Angolo autrice

Che tristezza! Questo era l’ultimo capitolo e già sento che mi mancherà scrivere di Derek e Odette! Mi hanno accompagnato per un bel po’, e mi hanno aiutato a crescere come autrice… che dire T.T spero che la storia vi sia piaciuta, spero di avervi tenuto con il fiato sospeso fino alla fine e spero soprattutto di non avervi deluso con il finale. Ero davvero indecisa, alla fine ho optato per un bel lieto fine così come nel cuore immaginiamo meriti questa coppia! Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato mettendo la storia tra le preferite, ricordate e seguite, ringrazio tutti coloro che hanno recensito <3; ringrazio tutti quelli che hanno letto e mi hanno seguita sin qui.

A voi tutti dedico un grosso abbraccio dal profondo del cuore!

A presto!

La vostra Clara ;)

  
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