La fine e
l’inizio - Atto 20
I raggi del sole
penetravano smorzati dalle tende
rosa ricamate che incorniciavano le ampie finestre che davano sul
terrazzo
privato della camera di Odette. Era ancora una tiepida giornata estiva,
a breve
l’estate sarebbe finita ed in autunno sarebbe arrivato il suo
compleanno, e con
esso anche i preparativi per il matrimonio con Derek.
Erano passate
alcune settimane da quando erano
ritornati a palazzo, Derek aveva dovuto passare parecchi giorni a letto
prima
di riprendersi completamente ma adesso stava meglio ed era ritornato
completamente in forze. Oggi era il gran giorno in cui loro due
avrebbero
annunciato il loro fidanzamento ufficiale e avrebbero fatto partire i
preparativi per le nozze. Sarebbe stato un periodo molto impegnativo
per
entrambi, le cose da fare erano molte considerando anche il gran ballo
per la
sua maggiore età, e alla fine dell’estate Odette
sarebbe ritornata ad Aldershot
ed i due avrebbero dovuto separarsi ancora.
Tutto era
ritornato esattamente come doveva essere,
com’era giusto che fosse. Non c’era più
niente che poteva andare storto. O
quasi…
Odette si
alzò senza troppa fretta dal letto ed
iniziò a prepararsi, quella mattina avrebbe visto Derek
nell’anticamera
adiacente alla sala da ballo grande, sarebbero entrati insieme e dopo
avrebbero
dato l’annuncio pubblico. Indossò un semplice
vestito bianco, stretto in vita e
più largo dalle ginocchia in giù, le maniche
erano bianche ma la semplicità del
colore era smorzata dal verde smeraldo delle decorazioni delle
spalline.
Quante cose erano successe in quelle ultime settimane, mentre si
spazzolava i
capelli si osservava con aria assorta allo specchio, non sembrava
più la
bambina spaurita di qualche tempo prima, adesso era una giovane donna
in grado
di prendere in mano la propria vita e adesso, poter prendere in mano
anche le
sorti del suo regno.
I corridoi che
portavano alla sala centrale
sembravano non finire mai, un eterno viaggio da percorrere per
rivederlo,
chissà se stava meglio, se era in grado di stare in piedi o
era ancora troppo
debole…
Quando aprì la porta lui era già lì,
in piedi dall’altra parte voltato di
spalle.
La porta si
chiuse con un tonfo secco. Derek si
girò.
Il suo colorito
sano faceva presagire una piena
ripresa di salute, quando la vide non potè fare altro che
sorriderle.
Come uno
sciocco, con un sorriso incantato stampato
in faccia si avvicinò sicuro di sé.
Odette
ricambiò lo sguardo a metà tra il sognante e
l’incantato; per un po’ ci furono scambi di
sguardi, fu solo quando Derek la
prese per mano per ballare una melodia che probabilmente sentivano solo
loro,
che Odette finalmente si svegliò dal suo torpore e
parlò.
- Io so che si
può…- disse
a voce bassa.
-
io so che si può. -
asserì lui poco prima di far
congiungere le loro labbra.
Le prese la mano
ed insieme entrarono nella sala
grande dove un pubblico numero li stava aspettando in attesa.
- preparate le
nozze !- esordì
Derek contento.
Odette si
staccò un po’ confusa da quel susseguirsi
troppo frenetico di servitori con portate esagerate di cibo,
l’orchestra che già
aveva iniziato le prove, le persone che impartivano felicitazioni un
po’ a
tutti.
- aspettate,- il suo sembrava quasi un
sussurro appena
percepibile, ma tutti si fermano all’istante percependo nella
sua voce un tono
di preoccupazione.
Derek si
fermò a guardarla preoccupato, cosa c’era
che non andava adesso? - cosa? Sei tutto ciò che ho sempre
desiderato, sei
bellissima- le sue parole volevano forse rassicurarla ma mai furono
più
sbagliate. Odette in quel momento si sentì stordita, dopo
tutto quello che
avevano passato insieme era tutto ciò che sapeva dirle per
tranquillizzarla?
Non riusciva a vedere quanto avesse paura di tutta quella frenesia?
- Grazie,- rispose in un primo momento
- ma che altro…?-
- che altro??-
- è
solo la bellezza che conta per te…?- La
sua era una domanda retorica, sapeva o
almeno sperava che lui avesse qualcos’altro da dirle, anche
solo una andava
bene, una sola risposta che non la valorizzasse per la sua
“bellezza” di cui
madre natura le aveva fatto dono, una dote che possedeva grazie al suo
studio o
al suo carattere. Voleva sentirsi rassicurata, quando avevano deciso di
sposarsi e si erano detti che si amavano erano solo loro due, un
ragazzo e una
ragazza che si dichiaravano amore, ma adesso era l’annuncio
del principe ai sudditi,
era molto più ufficiale di
quanto non
fosse prima.
Suo padre la
guardava severo, era una domanda che
non avrebbe dovuto porre; avrebbe dovuto accettare la situazione e
farsi
trascinare dagli eventi, ma non era così, lei aveva bisogno
di sapere; specialmente
se avesse dovuto passare con quella persona il resto della sua vita.
Derek guardava
confuso la sala, come se Odette gli
avesse posto una di quelle domande di cui non si conosce la risposta;
in
lontananza si sentì la regina Uberta cercare di esortarlo.
- Derek, che
altro! -
Tutti questi
pensieri le presero a frullare
vorticosamente in testa, quando, quelle tre parole per un momento le
spezzarono
il fiato.
-
io…io emh….che
altro c’è?- Derek
continuava a
guardarla confuso, proprio non capiva cosa stesse succedendo.
Odette rivolse
uno sguardo di sfuggita alla sala,
tutti aspettavano una sua reazione.
Derek aspettava
una sua reazione.
In quel momento
dai suoi occhi azzurri scese una
lacrima che prese a percorrerle lentamente la guancia, sorrise, un
sorriso
falso per ingannare tutti i presenti. Si sentiva umiliata.
- scusate un
momento – disse dirigendosi verso la
porta; una parte di lei sperava che lui le corresse dietro, che
riacquistasse
loquacità e la convincesse a fermarsi, arrivata alla porta
sentiva gli occhi della
gente puntati addosso come una miriade di spade che si infilzavano
nella carne,
non poté fare a meno di voltarsi appena per vederlo.
Lui era
lì, immobile in mezzo a quella sala
circondato da persone che ricominciavano rumorosamente a parlare.
Abbassò
la maniglia della porta ed uscì.
****
Uberta
guardò Derek, a bassa voce bisbigliò –
Che
sta succedendo? –
- Nulla, va
tutto bene – il ragazzo superò la madre
diretto verso la porta. – torniamo subito, un piccolo
contrattempo… tu intrattieni
gli ospiti. –
La madre lo
guardò altrettanto confusa.
- Va bene.
– disse solamente, ma il ragazzo era già
sparito.
****
Odette era
appena rientrata nella sua stanza, aveva
bisogno di un momento… forse qualche minuto. Derek aveva il
dono di coglierla
sempre alla sprovvista.
Cos’è
che aveva detto di preciso?
Ah… che altro
c’è…
Tre semplici
parole, che le avevano fatto venire un
attacco di panico. Bene. Molto Bene. Adesso tutto il regno
l’avrebbe vista con
una bambolina bionda scelta dal principe solo perché Bella.
-
toc toc - un
lieve rumore provenì dalla porta.
- andate via - biascicò lei
asciugandosi le lacrime
inutilmente mentre si sedeva sul letto.
La porta si
dischiuse e qualcuno entrò.
- non voglio
vedere nessuno- Odette
si asciugò le lacrime e si voltò verso
l’intruso appena entrato in camera sua.
- ti ho vista
andare via troppe volte, non voglio
più che succeda –
I passi si
avvicinarono. – Come ti ho detto
settimane fa, in una torre in un regno sconosciuto… parliamone. -
Odette per un
momento ebbe le vertigini, si appoggiò
un momento al tavolo per non perdere l’equilibrio, il suo
corpo aveva iniziato
a tremare.
Derek le si
avvicinò e la sorresse per un momento.
La bionda si portò una mano alla testa, stava tremando dalla
paura. – ho solo bisogno di un
momento. – disse
con voce incerta.
Derek le fece
segno di sedersi un momento.
-
perché sei scappata via così? – si
inginocchiò
davanti a lei per cercare il suo sguardo. –
cos’è successo? -
Odette
posò il suo sguardo su di lui, Derek le prese
la mano che aveva in grembo - che altro
c’è. – ripetè le
sue parole. – Ero terrorizzata Derek e tutto quello che
volevo sentirti dire era una rassicurazione del perché mi
ami, mi desideri così
tanto e tutto quello che
mi dici è che sono bella? Mi sono sentita così
stupida… -
Derek la
guardava basito. – vuoi dire che non sei
più convinta di volermi sposare…? –
- No Derek. Io
ti sposerò. – disse lei ritrovando un
minimo di decisione. – sono convinta di amarti e di voler
stare con te ma… -
Esitò
un momento. – niente, lascia stare. –
concluse.
- No Odette,
devi dirmelo. Dimmi a cosa stai
pensando, per favore. –
- se noi due
fossimo stati due semplici nobili o
borghesi o quel che vuoi tu, ci saremmo sposati in maniera
più riservata o
comunque nessuno avrebbe avuto grosse aspettative sul nostro
matrimonio. –
Più
Derek la guardava più iniziava a capire. Odette
assomigliava ad uno di quei cervi che durante la caccia veniva
inseguito e poi
messo all’angolo dai cacciatori, era impaurita e tremava, ed
iniziava a capire
anche il perché.
- il nostro non
sarà un semplice matrimonio. Noi
saremo incoronati Re e Regina, diventeremo le massime
autorità, le nostre
azioni saranno sempre sulla bocca di tutti e la nostra vita
sarà praticamente
pubblica. – dai suoi occhi scese qualche lacrima di paura. -
E se non fossi in
grado di gestire i miei compiti? E se diventassi una pessima Regina?
– Derek di
slancio l’abbracciò, cercò di
consolarla, di rassicurarla. Dopo qualche istante
lei si scostò da lui quanto bastava per vederlo in volto.
– Se non potessi
avere figli e darti un erede al trono? – erano domande che
aveva iniziato a
farsi e che con il tempo si erano ingigantite sempre di più.
- Dovrai avere
delle altre donne… delle
concubine… -
scoppiò in lacrime. – ed io dovrò
vederti andare tutte le sere da altre donne
per… - s’interruppe, non poteva continuare, non
voleva nemmeno dare voce a
quegli orribili pensieri.
Il castano le
accarezzò i capelli gentilmente, era
incredibile che Odette avesse tenuto tutto quello per sé.
– non pensare nemmeno
una cosa simile. – le disse.
- quando
arriverà il momento, tu ed io avremo degli
splendidi bambini. Insieme. –
- ma se non
potessi!? –
Il ragazzo le
prese il volto con entrambe le mani –
Odette, non accadrà mai che io ti tradisca con altre donne.
Mai. –
- ma Derek, se
io non potessi… è quello che le
regole impongono. –
- non esiste una
sola vita in cui io stia con altre
donne. Te lo giuro Odette. Per me ci sei e sarai soltanto tu.
–
Le
baciò la fronte con tenerezza. - Affronteremo tutto
quello che verrà insieme. –
Odette non
riusciva più a parlare, continuava a
piangere e per quanto tentasse di asciugare le lacrime proprio non
riusciva a
smettere.
- Ancora una
volta ti offro il mio cuore,
principessa Odette; ti offro tutto il mio amore e la mia vita; ti offro
me
stesso e la promessa di un amore eterno. –
- mi amerai
Derek? Per tutta la vita? – chiese lei
commossa.
- No…
Odette – la guardò dritto negli occhi - per
molto di più. Molto di
più. –
****
Una sferzata di
vento gelido attraversò il volto di
Odette e finalmente la ragazza si svegliò.
Senza sapere
come la sua finestra si fosse
spalancata la bionda si alzò silenziosamente dal letto per
chiuderla
rapidamente. Rimase lì in piedi a contemplare la pioggia che
cadeva, con le
dita iniziò a spazzolarsi i capelli pensierosa.
- già
sveglia così presto… - due braccia calde le
cinsero la vita da dietro, un paio di labbra le scoccarono un bacio
sulla
guancia.
-
scusa… non volevo svegliarti - disse
lei. Stava ancora ripensando al sogno
che aveva avuto, le cose non erano affatto andate come le aveva
sognate, era
una specie di miscuglio di eventi successi parecchio tempo prima. Derek
che con
quelle sue tre parole la metteva in fuga e Rothbard che dopo aver perso
il suo
trono l’aveva rapita e trasformata in un cigno…
nonostante i contorni di quel
sogno iniziassero a svanire ricordava le parole che Derek le diceva nel
sogno e
che le aveva detto per la prima volta la sera del loro matrimonio
quando
l’aveva portata su di un ponticello in mezzo ad un boschetto.
- hai avuto un
incubo? - la
guardò preoccupato. Quando si avvicinava
quel periodo dell’anno Odette ricordava quegli eventi che
l’avevano segnata a
vita. Aveva quasi rischiato di morire di nuovo per mano di quel re
folle, ma
quella volta Derek l’aveva ucciso e lui non avrebbe
più potuto farle del male.
- cosa hai
sognato? - le sue
braccia l’avvolsero di più, la ragazza
si sentì riscaldare dal quell’abbraccio,
appoggiò il capo sul suo petto non
staccando gli occhi dalla pioggia fuori.
- ho sognato
quel giorno… quando scappai via dopo la
tua ennesima frase assurda. -
Il castano
sbuffò.
- ma tutto era
diverso, non c’era... lui…
e nessun incantesimo o rapimento.
Solo io e tu nella mia stanza, parlavamo del nostro futuro…
del fatto che non
potessi avere figli –
Ad Odette quella
cosa l’aveva sempre spaventata,
anche dopo che si erano sposati ogni tanto ripensava a quel discorso
che
avevano avuto tempo prima, durante il suo ultimo compleanno prima del
matrimonio. Era stato in quel frangente che Derek le aveva detto quelle
cose,
il matrimonio si avvicinava e lei era sempre più in ansia,
fino a che un giorno
non parlarono di quella questione spinosa.
- Parlavamo
solamente…? - chiese
curioso Derek.
Odette si
accarezzò la pancia divenuta abbastanza voluminosa,
poi gli lanciò un occhiata storta.
- in
realtà mi abbracciavi, e poi con mia delusione
mi davi un bacio in fronte. - continuò
lei in tono scherzoso.
Derek prese una
ciocca dei lunghi capelli biondi e
iniziò ad intrecciarla al dito – Beh…
ma a questo posso sempre rimediare, chi
sono io per negare un bacio alla mia mogliettina…? - scandì bene
sussurrandole suadentemente
all’orecchio.
Il ragazzo prese
a baciarle il collo salendo
lentamente. – Derek –
mugolò lei. – il bambino
– sussurrò, il piccolo gli
aveva appena dato un calcetto alla pancia. Il ragazzo si
fermò.
Odette si
girò e nonostante il pancione un po’
ingombrante si mise davanti a suo marito incrociandogli le braccia al
collo.
- Fa piano per
favore… lo sai che in questo stato
sono molto più sensibile del
normale…
- Il ragazzo le sorrise scusandosi silenziosamente, ancora qualche
settimana e
la piccola creaturina sarebbe finalmente nata, doveva pazientare ancora
un po’.
Le prese il
mento – farò piano, promesso. –
avvicinò
le sue labbra e iniziò a baciarla lentamente senza spingersi
troppo oltre.
Ogni volta che
la baciava provava la stessa emozione
di quando tempo fa l’aveva sfiorata per la prima volta.
Si
staccò da lei a malincuore.
- sono stato
bravo? - disse con
quell’aria fintamente innocente.
Odette gli
accarezzò la guancia perfettamente
rasata, - lo sei sempre. – gli sorrise dolcemente.
La bionda
appoggiò una mano sul suo ampio torace - alle
volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non ci fossimo mai sposati. -
-
Beh… sicuramente Charlotte non starebbe mettendo i
dentini i dentini da latte e probabilmente nemmeno lui o lei ci
sarebbero
stati. - le sorrise
il ragazzo
accarezzandole il pancione teneramente.
- comunque sia,
sono felice che le cose siano andate
così… sono felice di stare con te. -
tornò a fissarlo negli occhi.
Dopo aver
affrontato molti ostacoli Derek e Odette avevano
finalmente tutto quello che desideravano. Una vita insieme, una
splendida
bambina dai grandi occhi blu e i capelli biondi che gli riempiva le
giornate e
un altro bimbo in arrivo, la stabilità politica dei loro
regni uniti sotto un
unico stemma, ma ancor di più avevano un futuro da vivere
insieme.
- certo, mi hai
fatto penare fino alla fine… dovrei
avere io gli incubi, non tu! Se ripenso al perché quella
volta ti infuriasti… e
sol perché non riuscivo ad esternare i miei sentimenti
davanti a tutta quella
gente! Quando sono da solo con te è talmente facile poterti
parlare… ma quando
c’è troppa gente estranea intorno…-
- se
può farti stare meglio, adesso sei un po’
migliorato con le parole…-
Odette gli
sorrise sfoggiando uno di quei
meravigliosi sorrisi che ormai da tempo erano dedicati solo a lui.
- Davvero?
– le disse quasi sorpreso.
Un lampo
illuminò per un momento la loro stanza, la
bionda si voltò un momento per guardare il cielo.
- proprio come
quel giorno – disse Odette guardando
la pioggia che cadeva forte. Ricordò il giorno di alcuni
anni prima, quando si
erano scambiati il loro primo bacio. Pioveva proprio come adesso.
Derek le mise
una ciocca bionda dietro l’orecchio, i
suoi occhi blu si puntarono i quelli chiari di lei.
Lui aveva lei.
Lei aveva lui. Insieme avevano
trovato il vero amore. Si amavano moltissimo e niente e nessuno li
avrebbe mai
divisi, perché il loro amore sarebbe durato, più a lungo di per
sempre.
–
No. Molto meglio. - Dopodiché
riprese a baciarla.
Angolo autrice
Che tristezza!
Questo era l’ultimo capitolo e già
sento che mi mancherà scrivere di Derek e Odette! Mi hanno
accompagnato per un
bel po’, e mi hanno aiutato a crescere come
autrice… che dire T.T spero che la
storia vi sia piaciuta, spero di avervi tenuto con il fiato sospeso
fino alla
fine e spero soprattutto di non avervi deluso con il finale. Ero
davvero
indecisa, alla fine ho optato per un bel lieto fine così
come nel cuore
immaginiamo meriti questa coppia! Ringrazio tutti quelli che mi hanno
supportato mettendo la storia tra le preferite, ricordate e seguite,
ringrazio
tutti coloro che hanno recensito <3; ringrazio tutti quelli che
hanno letto
e mi hanno seguita sin qui.
A voi tutti
dedico un grosso abbraccio dal profondo
del cuore!
A presto!
La vostra Clara
;)