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Autore: foschi    23/12/2014    2 recensioni
Mi spaventava. Mi preoccupava. Ma so bene che la colpa è mia.
So che è stato il mio comportamento a ferirlo, ma... come avrei dovuto reagire? Avrei dovuto saltellare dalla gioia e prenderlo in braccio? Neanche a parlarne!
Come potevo accettare una cosa del genere? Va bene che di cose strane ne stavano succedendo in quel periodo, ma questo non lo potevo tollerare…! C’è un limite a tutto, anche alla follia...
E cosa ho fatto allora? Semplice, sono scappato.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gilbert Nightray, Oz Vessalius
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate
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Feliz no cumpleaños

 

 

Saalve gente!! :D

Dopo secoli che non scrivevo, ho deciso di debuttare in questo nuovo fandom.

Essendo questa la prima storia che scrivo su questo anime, non so cosa ne uscirà fuori ma spero solo che vi piaccia ^^

Ho iniziato a leggere di recente il manga "Pandora Hearts" e devo confessare che mi è piaciuto tantissimo! *^*

Ricchissimo di colpi di scena che mi lasciano spiazzata!! .-.

Ma, come ogni buona yaoista che si rispetti, non potevo non dedicare questa storia alla coppia Oz x Gil! La mia preferita *^*
Ok, bando alle ciance, vi avviso che questa storia contiene Mprg e Violenza, ma non violenza intesa come maltrattamento... va bene, scoprirete leggendo ^^

Buona lettura!!! :D

 

 

 

 Y tu,

donde estaras

corazòn fragìl

que me escuchabas siempre a mi

pero sin sonreir

ahora tu

donde estaras

...

 

 

 

“Ne sei davvero sicuro?”

« Sì »

"Non te ne pentirai?"

« Forse... ma come posso vivere se lui non mi vuole più? »

“Allora vieni, Oz. Vieni...!”

 

 

*******

 

 

Sapevo che Oz era strano negli ultimi tempi.

Sapevo che mi nascondeva qualcosa. L'avevo percepito dal suo comportamento.

L'Oz che conoscevo io non si sarebbe mai allontanato da me.

 Non avrebbe abbassato lo sguardo al solo guardarmi.

Non sarebbe mai arrossito come un pomodoro al solo sfiorarsi dei nostri corpi...

 

Avevo capito che qualcosa tra noi era cambiato.

Avevo capito che il nostro legame si stava pian piano spezzando.

Non era da lui chiudersi in camera e non uscirne per giorni.

Non era da lui rifiutare di mangiare.

Ma soprattutto... non era da lui parlare da solo!

 

Mi spaventava. Mi preoccupava. Ma so bene che la colpa è mia.

So che è stato il mio comportamento a ferirlo, ma... come avrei dovuto reagire? Avrei dovuto saltellare dalla gioia e prenderlo in braccio? Neanche a parlarne!

Come potevo accettare una cosa del genere? Va bene che di cose strane ne stavano succedendo in quel periodo, ma questo non lo potevo tollerare…! C’è un limite a tutto, anche alla follia...
E cosa ho fatto allora? Semplice, sono scappato.

Sono scappato dal suo viso, dai suoi occhi, dal suo cuore, dal suo sorriso, dalla sua vita!

Sono scappato lasciandolo lì, a guardare quel punto ormai vuoto...

 

 

...

hallaste amor quizas

o como yo

buscas tan solo aventuras

porque no quieres llorar mas

sin nosotros la vida

puede continuar

...

 

 

 

 

“Gil”

Oz si era avvicinato. Aveva gli angoli degli occhi bagnati dalle lacrime.

 Stava piangendo ma sul suo volto c'era uno splendido sorriso. Un po' timoroso, ma splendido. Uno di quei sorrisi che erano solo miei...

“Dimmi, Oz”

La cosa che più aveva attirato la mia attenzione, però, erano le sue mani sul suo ventre.

Avevo sgranato gli occhi. Un’idea mi era balenata in testa. Non è che per caso…?

“Ecco io... aspetto un bambino. Aspetto... nostro figlio”

E mi ero sentito come se il mondo mi fosse caduto addosso. Nostro figlio? Che assurdità era mai quella?

Va bene che lo amavo con tutto me stesso, ma che dalle nostre unioni, dallo stridere dei nostri corpi bollenti, dai nostri spasimi e dai nostri gemiti potesse svilupparsi un bambino... era semplicemente assurdo!

O forse... semplicemente non lo accettavo perché è impossibile che un uomo possa avere figli. Perché ero troppo razionale…

“Gil?”

Ero rimasto a guardarlo scioccato. Lui aveva allungato una mano, pronto ad accarezzarmi una guancia. Era preoccupato, glielo si leggeva in faccia...

L'avevo scostata malamente “Stammi lontano, Oz”

Ed ero corso via, lasciandolo lì con quella mano tesa…

 

E non ero più andato a trovarlo. Lo avevo abbandonato a sé stesso e lui si era chiuso in sé.

Si era chiuso in camera, lontano da tutto e tutti.

Lontano da me...

 

 

que estamos tan lejos ya

de todas esas situaciones

que eran de los dos

de todas esas emociones

que compartiamos

...

 

 

 

 

« Aaaah! »

L'urlo atterrito di Sharon richiamò la mia attenzione. Abbandonai i miei pensieri a loro stessi e corsi verso di lei.

Oz. Il mio pensiero correva a lui. Gli era successo qualcosa. Lo sentivo, lo percepivo in tutto il mio corpo.

« Che succede Sha... »

Le parole mi morirono in gola. Il sangue si gelò nelle vene. Il mio corpo si paralizzò alla vista di quello spettacolo orrendo.

 

Oz, il mio Oz, giaceva in una pozza di sangue.

 

Il mondo crollò sulle mie spalle, come fosse un vaso di vetro.

 Io.

 Io lo avevo ucciso.

Io avevo permesso che ciò accadesse...

 

Mi avvicinai tremando a lui.

Avevo paura.

Avevo paura di quel freddo corpo coperto di sangue.

Avevo paura di quello che avevo fatto.

Avevo davvero ucciso il mio Oz?

Lo presi tra le braccia e lo strinsi, con la mera speranza di potergli ridare il calore perso.

Di poterlo sentire muoversi tra le mie braccia e sentirgli pronunciare il mio nome.

Con la mera speranza di poter rivedere il suo verde smeraldo…

 

Ma fu in quel momento che mi accorsi con orrore di quanto ero stato stupido.

Tutto quel sangue... proveniva da lì. Dal suo ventre squarciato.

Lo aveva ucciso.

Aveva ucciso nostro figlio e con lui, aveva ucciso sé stesso.

 

Come avevo potuto essere così idiota?

 

Avevo ucciso la persona che più amavo.

Avevo ucciso la possibilità di avere una famiglia, di essere felice.

Chissà come doveva essere bello avere tra le braccia quel piccolo fagotto paffuto.

Chissà come doveva essere bello seguirlo nei suoi primi passi.

Chissà come doveva essere bello sentirgli dire con voce argentina "Papà, papà, papà..."

Ed invece no! Non ci sarebbe nessun "papà". Nessun sorriso. Nessuna forma di amore!

Tutto si era perso nel tempo. Il nostro amore si era perso..!

Scoppiai a piangere a dirotto

« Ozzzz!!! »

 

 

...

de todas esas situaciones

que ya no regresaran

el tiempo pasa y cambia todo lo ves

y nosotros tambien,

nosotros tambien

y nosotros tambien

...

 

 

 

 

Fa male. Fa male stare qui di fronte a questa fredda lapide ed immaginare il tuo volto.

Chissà se dove sarai ora. Sarai lì in cielo con gli angeli tuoi compagni, a giocare tra le candide nubi oppure sarai qui vicino a me, piangendo e portandomi rancore per quello che ti ho fatto.

Né hai tutto il diritto, amore mio.

Ti ho ferito. Ti ho ucciso…

 

Come ho potuto?

 Dimmi Oz, come ho potuto essere così stupido?

 Avrei dovuto correre ed abbracciarti. Prenderti in braccio e gridare e ridere per la gioia.

Avrei dovuto passare il tempo con te a guardare nostro figlio crescere in te.

Avrei dovuto starti accanto e discutere se fosse stato meglio una femminuccia od un maschietto.

“Una femminuccia” , avresti detto sicuramente.

Un piccolo sorriso si forma sulle mie labbra.

So per certo che avresti voluto una splendida femminuccia con gli occhi di smeraldo ed i capelli d’ebano.

Ed io non te l’ho permesso!

Ho ucciso la nostra possibilità di essere felici.

Mi dispiace, Oz. Mi dispiace tantissimo. So che questo non potrà far tornare indietro il tempo.

La nostra storia si è persa nel tempo. Non incontrerò più il tuo sguardo in segreto e disegnerò ciò che ho perso con il colore di un addio.

Tutto è finito. Non è rimasto più niente tra di noi perché io non l’ho permesso…!

 

Mi copro il volto con una mano. Le lacrime escono a fiotti.

Ho ancora davanti agli occhi la scena in cui, trovandoti in quella pozza di sangue, quando già ti credevo morto, con gli occhi spenti ed un sorriso malinconico,  mi hai detto:

“Non ti importa che io muoia di dolore, Gil?

Non ti importa che ti guardi e senta che se l’uomo della mia vita?

No, evidentemente no. Tu non puoi prenderti cura di me. Nessuno cura le mie ferite ormai”

No, non è vero che non mi importa.

Oz io ti amavo e ti amo davvero! Ti sento sempre come parte di me!

Ti sento in quei baci che non ci saranno più.

Ti sento in questa angosciante assenza!

Ti sento nei frammenti di questo amore che mi riempiono il cuore di dolore!

Ti sento in ogni parte. Ti sento in tutto il corpo…

 

Mi dispiace di non poter essere più al tuo fianco. Mi dispiace di non poterti vedere mai più.

Mi dispiace di non poter stare con te e non poter vedere il nostro bambino crescere.

Il nostro bambino…

 Mi sento così in colpa per non avergli permesso di vedere la luce del giorno.

Non saprà mai di che colore è il cielo, l’erba, il sole.

Non sentirà mai il vento sulla pelle.

Non sorriderà mai. Non piangerà mai.

Non saprà mai cosa vuol dire essere felici. Non saprà mai cosa vuol dire festeggiare un compleanno con la famiglia…

 

E con le lacrime infrenabili, con gli occhi sgranati mi inginocchio davanti alla lapide del nostro bambino.

E’ una fredda lapide di pietra che riecheggia un  gelido

 “Buon non-compleanno, piccolo”

 

Già, buon non-compleanno, figlio mio.

 

 

Y tu,

hallaste amor quizas

Corazòn fragìl

(Laura Pausini - Corazòn fragìl

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice


Hola! :D
Oh cielo, ho partorito una schifezza! .-.

 E’ vero che io sono sempre molto autocritica nei miei confronti, ma questa le ha superate tutte! D:

Ok, bando alle ciance.. sinceramente, non credo di dover spiegare molto. La trama mi sembra lineare, vi devo solo qualche chiarimento dal punto di vista stilistico:

- La storia è raccontata in prima persona da Gilbert ad eccezione della parte iniziale in cui è Oz a parlare con una qualche entità, magari quella della morte, che lo spinge ad uccidersi ed ad uccidere il bambino che cresce in lui.

(Questa è la violenza che intendevo);

- In corsivo è indicato il flashback di Gilbert;

- La fine della storia è dedicata a Gil che si pente di essersi comportato così ed aver permesso che Oz e suo figlio (o figlia, decidete voi) di morire.

 

Ok, penso di aver concluso.

Spero che, nonostante tutto, la storia vi sia piaciuta!^^

Perdonate se ho stravolto il personaggio di Gilbert! ^^"

Mi lasciate un commentino? ^^” Almeno per sapere se devo ritirarmi o continuare a scrivere xD

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

   
 
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