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Autore: Kaito Dark    24/12/2014    0 recensioni
Alicia è sconvolta per via di un incidente in cui è morto un ragazzo e per cui si da la colpa. Quando la sua disperazione raggiunge il limite, la ragazza tenterà un gesto estremo. Proprio quando tutto sembra finito, però, un ragazzo la salva. Così inizia la storia di Alicia alla ricerca della verità sul suo misterioso salvatore
Genere: Mistero, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno successivo Alexander non andò a scuola:

“ Ace, Double, sapete se sta poco bene?”

“ Non ci ha detto nulla; stavamo pensando di andarlo a trovare nel pomeriggio, vuoi venire anche tu?”

“ Sì.”.

Quando i tre ragazzi arrivarono a casa dell’amico, fu Edward ad aprirgli:

“ Ehilà ragazzi, che ci fate qui?”

“ Alexander oggi non è venuto a scuola, siamo venuti a vedere come sta.”

“ Ah, mi spiace per il vostro disturbo ma Alexander non è qui; è uscito questa mattina presto per andare a fare delle commissioni; è per questo che non è venuto a scuola.”

“ Ma ieri non ci ha detto nulla al riguardo.”

“ Lo sapete come è fatto, non dice nulla a nessuno e fa sempre di testa sua.”

“ Già, hai ragione.”

“ Vi consiglio di andare a casa; quando tornerà lo obbligherò a chiamarvi.”

“ Ma veramente noi…”.

Alicia fermò Ace e Double prima che dicessero altro e, prendendoli a braccetto, li trascinò via dicendo:

“ Allora noi ce ne andiamo, ciao Edward.”

“ A presto.”.

 

“ Ci spieghi che ti è preso?!”

“ Era ovvio che stava coprendo Alexander!”

“ Lo so benissimo.”

“ E allora perché siamo andati via?”

“ Perché non otterremo nulla interrogando Edward; è Alexander quello a cui chiedere.”

 

“ Non l’hanno bevuta.”

“ Scusa tanto se non sono riuscito a mentire con convinzione ma come potevo farlo con te nascosto a pochi metri da me che trattenevi il fiato!”

“ Che colpa ne ho io se quelli sono arrivati proprio in quel momento!”

“ Se tu te ne stessi a letto come dovresti fare, cose del genere non succederebbero.”

“ E smettila di trattarmi come un malato, la gamba non mi fa quasi più male.”

“ Stai mentendo, quella ferita non guarirà prima di 2 settimane; piuttosto è ora di cambiare la fasciatura quindi torna a letto e aspettami lì mentre prendo le garze.”

“ Va bene, va bene, non ti scaldare…”.

Edward prese un rotolo di garze e tirò su fin sopra il ginocchio i pantaloni di Alexander per cambiargli la fasciatura; quando però tolse quella vecchia, si accorse incredibilmente che la ferita si era drasticamente ridotta:

“ Ma cosa?! Non scherzava, la ferita si è quasi del tutto rimarginata! Nessuna persona normale guarirebbe così in fretta.”

Edward fasciò in fretta e furia la ferita ed afferrò il braccio di Alexander:

“ Che cavolo fai?”

“ Devo controllare una cosa!”.

Il giovane Watson osservò attentamente la spalla dell’amico ma non trovò alcuna traccia né di una ferita né di una cicatrice:

“ Incredibile! Non c’è più alcuna traccia sulla sua pelle!”

Dopo qualche secondo, irritato dallo strano comportamento di Edward, Alexander con uno strattone gli fece lasciare il suo braccio e si alzò in piedi:

“ Cos’hai tanto da guardare il mio braccio?”

“ La tua ferita alla spalla è scomparsa.”

“ E allora? Si è rimarginata.”

“ Alexander è stato l’infortunio più grave che hai avuto?”

“  Beh, fammi pensare… una volta sono caduto da un’auto in corsa e mi sono rotto 3 costole, la gamba sinistra ed il braccio destro.”

“ E quanto sei stato in convalescenza?”

“ Non mi ricordo di preciso ma mi pare una settimana.”

“ Non so se essere stupito per sua disumana capacità di guarigione o se domandarmi in che razza di situazione si era cacciato per arrivare a buttarsi da un auto in corsa… comunque una cosa è certa: Alexander non è una persona normale.”

“ Comunque, perché mi hai fatto questa domanda?”

“ Ah, no, per nessuna ragione, volevo solo fare conversazione.”

“ Sei un pessimo bugiardo.”.

 

Il giorno successivo Alexander si alzò normalmente per andare a scuola:

“ Vuoi già tornare a scuola?”

“ Se non lo faccio, quei tre torneranno di nuovo e non ho voglia di nascondermi ancora.”

“ Fa un po’ come vuoi, tanto non mi ascolteresti anche se provassi ad impedirtelo.”.

Appena uscì di casa, Alexander si ritrovò di fronte gli occhi scrutatori di Alicia:

“ Allora, Sherlock, dove sei andato ieri?”

“ Non si saluta? E comunque non ti risponderò finché non la smetterai di chiamarmi in quel modo.”

“ oh, avanti, confidati con me.”

“ Richiedimelo quando quei due non saranno nascosti là dietro.”.

Fu allora che Ace e Double uscirono dal loro nascondiglio domandando:

“ Come hai fatto a capirlo?”

“ Intuizione.”

“ Tu sei troppo intuitivo per i miei gusti.”

“ Tu dici? A me piace essere così.”

“ Lasciamo perdere…”

“ Avanti, confidati con noi, Alexander.”

“ Non ricominciare, Alicia, te l’ho già detto una volta: non piace dover rendere conto a qualcuno delle mie azioni…”

“ Antipatico.”

“ Zuccona.”

“ Re dei teppisti!”

“ Per me è un complimento.”

“ Non ti sopporto!”

“ La cosa è reciproca.”.

Senza dire altro Alexander si incamminò verso la scuola:

“ Inespugnabile come una cassaforte.”

“ Forse dovremmo lasciar perdere; se non vuole dircelo, avrà i suoi buoni motivi.”

“ Io non mi arrendo! Lo obbligherò anche con la forza se necessario!”.

In quel momento Double ed Ace immaginarono uno scontro tra Alicia ed Alexander e commentarono:

“ Non hai nessuna speranza.”

“ Grazie per la fiducia, eh!”

  
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