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Autore: marie52    24/12/2014    1 recensioni
è la vigilia di Natale e per qualcuno quel giorno non è uno dei più allegri poiché è legato ad un evento non molto piacevole. Ma riuscirà qualcuno di inaspettato a farle cambiare idea su ogni cosa?
So che la trama non è un granché ma sarebbe il succo della storia.
I hope you like it
Un bacione
marie52
PS: Buone feste a tutto il grande gruppo degli scrittori e recensori di Huntik.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Zhalia Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Christmas of my black heart

Era la vigilia e secondo le convenzioni comuni quel giorno era pieno di gioia e di allegria.
Per molti di quella grande città in Italia,Venezia, era così.
Nonostante la tarda ora nelle strade ricoperte dalla neve che era caduta poche ore prima c’era ancora qualcuno per strada .
Uomini e donne, vestiti con abiti pesanti che portavano in mano diversi pacchi di diverse misure dei diversi parenti e amici di cui non avevano fatto un regalo e stavano facendo le corse all’ultimo secondo per rimediare al distratto immanente, ostacolati dai bambini che giocavano felici con quella massa bianca e che la lanciavano proprio a quelli con troppi pacchi facendosi che uno dei pacchetti cadesse per terra , frantumandosi   per poi farli ricorrere nel negozio nel quale lo avevano comprando borbottando delle parolacce confuse e sconnesse fra loro.
Stranieri che incantati guardavano le diverse stradine e le luci della città e che ad ognuna di esse prendevano il telefonino o la macchina fotografica e scattavano una foto così da poter ricordare i bei momenti in quel luogo speciale non appena fossero ritornati a casa.
Ma c’era per chi, quella festa imminente, non era tanto piacevole.
Infatti, dentro una delle case , una giovane donna stava guardando il panorama sospirando.
Nello stesso maledettissimo giorno, suo padre, Klaus, era morto a causa di una malattia presa in prigione, nel quale era stato rinchiuso diversi anni prima.

Lui, che l’aveva salvata dall’Inferno in cui aveva vissuto fin da quando ne aveva memoria.
Lui, che l’aveva sempre considerata come una figlia
Lui, che le aveva fatto festeggiare quella festa anche se non credeva a quelle stupidate di cui parlava la religione e della credenza idiota del Babbo in calzamaglia che girava il Mondo in una sola notte.
Lui, che c’era sempre stato nonostante ogni cosa cattiva che aveva fatto.

Una lacrima solitaria le squarcio la guancia rosata finendo nella tazza di cioccolata fra le sue mani oramai diventata fredda.
Non aveva nessuno a parte lui.
C’era stato sempre a differenza dell’uomo che amava, il quale si trovava lontano per lavoro e si era dimenticata di lei.
Quell’uomo, Dante, unica ragione per la quale aveva scelto di tradire il suo unico parente, amico e confidente diventando così nemico dell’Organizzazione, aveva deciso di diventare membro del Consiglio Huntik e l’aveva abbandonata.

Buffo vero?

Cercò di bloccare i singhiozzi che involontariamente erano iniziati a partire a raffica ma non ci riuscì.
Era diventata vulnerabile, una donnetta che aveva bisogno di essere salvata dal suo principe dall’armatura lucente e di correre insieme verso il tramonto.
Si mise a ridere fra le lacrime a quel pensiero.

Lei , non era mai stata quel tipo di donna.
Lei era fredda e solitaria.
Lei  era un lupo con L maiuscola e questo non sarebbe mai cambiato nemmeno con questo suo sciocco pianto con il quale stava inutilmente combattendo

Non ebbe il tempo di rimarginarci sopra che senti una vibrazione provenire dal suo cellulare.
Esitante e combattendo  ancora con alcuni testardi singhiozzi lo prese e aprì il messaggio proveniente niente di meno dalla causa del suo pianto.
“ Perché stai piangendo?”
I suoi occhi si appiattirono mentre le sue gote diventavano di un bel rosso fuoco.
Guardò nervosamente fuori la finestra senza però vedere niente.
Una mano le avvolse il ventre riscaldandola sia nel cuore che nel corpo.
Un piccolo sorriso le si installò sul viso.
- Non potevi fare un entrata meno teatrale?- gli chiese senza girarsi.
Lui non rispose ma si limitò a stringerla più a se ed affondare il viso nei capelli color blu notte della donna annusandoli e spedendole lungo una schiena un brivido freddo che solo il cercatore dagli occhi ambrati sapeva darle.
Poi le disse – sono tornato e non me ne andrò più
Sentì  con quella affermazione  che la sua vigilia fosse migliorata e  anche se  era e sarebbe sempre stato un giorno triste, il cercatore l’avrebbe risollevata senza dire ne se e ne ma.
E in quel momento pensò che il suo essere vulnerabile non fosse così male.


Angolo Autrice:
Buona Vigilia minna!!! XD
Vi dico sono molto soddisfatta questa mia piccola storia e spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Mi raccomando recensite
Un bacio
marie52
 

  
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