Spirito
natalizio
- Sono
ancora abbastanza sicuro che ci sia tu, dietro tutto questo. -
Loki
scrollò le spalle, e il reticolo di cicatrici pallide che
gli segnava le labbra
si fece ancora più evidente quando la sua bocca si
incurvò in un ghigno fin
troppo compiaciuto.
- Io
non
centro nulla con questa storia - ribatté con tono
perfettamente innocente: -
Cosa vuoi che ti dica? I tempi cambiano, gli archetipi si evolvono. -
Si
sistemò
meglio il cappello da
elfo - Freyr e
tutti gli abitanti di Alfheim avrebbero avuto qualcosa da ridire, su
questo -
sulla testa, con l’unico risultato di renderlo ancora
più storto. Poi qualcosa
nel suo viso sembrò addolcirsi, e gli posò una
mano sulla spalla, e Odino
all’improvviso si ricordò di tempi antichi, quando
Yggdrasil era giovane e
verde e i Nove Mondi erano nuovi di zecca, e loro due erano solo due
dei alle
prime armi che, in qualche modo, finivano sempre per cacciarsi in
avventure
ancora più ridicole di questa - e, in qualche modo,
riuscivano sempre ad
uscirne con al massimo qualche graffio e una sbornia, e qualche
dettaglio
scomodo da non raccontare a Frigg.
E poi
la
mano di Loki si alzò e andò a tirare il pompon
candido sulla cima di
quell’assurdo berretto rosso sgargiante - mentre la mano di
Odino strinse più
saldamente Gugnir, con la mezza intenzione di sollevarla e utilizzarla
sull’altro
dio. Loki se ne accorse, ovviamente, e gli rise in faccia prima di
scostarsi in
fretta e correre ad infilarsi nella slitta, guadagnandosi un nitrito
irritato
da parte di Sleipnir.
E Odino
rimase lì come uno stoccafisso, a lottare contro la
sensazione ben conosciuta
della furia
guerriera e cieca e folle
che bruciava nelle vene e pulsava nell’incavo
dell’orbita vuota, e tentare di
scacciare dalla sua testa il ricordo di quell’ho ho ho irriverente.
Fu
un’altra risata a riscuoterlo da quello stato - e, grazie a
tutti gli dei, non
una risata altrettanto odiosa. No, quella di Eostre era calda, e dolce,
e ... trionfante,
si rese conto. Quando
Odino alzò lo sguardo su di
lei, la vide con le mani sui fianchi e il mento alto, e le labbra rosse
piegate
in un sorriso senza alcuna pietà.
- Ora
anche voi altri sapete come ci si sente - disse, portandosi un morbido
ricciolo
color del grano dietro l’orecchio in un gesto fluido e
aggraziato.
Odino
le
augurò caldamente di diventare la protagonista di un film
nordamericano. - E
spero ti chiameranno Astarte in ogni singola scena - aggiunse con un
sorriso
gentile quando la vide impallidire e rivolgergli un’occhiata
di puro disprezzo.
Dopo quello,
la dea gli voltò la
schiena e andò per la sua strada con uno sbuffo indignato.
Odino,
rimasto
solo, sospirò. Osservò la slitta, rossa e verde e
dorata, con una testa rossa e
un abito terribilmente - intenzionalmente
- pacchiano e verde e dorato che spuntavano al suo interno.
Osservò Sleipnir, e
le corna palesemente false che erano state malamente attaccate sopra le
sue
orecchie. E poi osservò la sua schiera di Valchirie e
divinità minori, ancora in
assetto da Caccia a giudicare dai visi cupi e dalle armi scintillanti
che
stringevano con forza.
-
Forza! -
disse infine il Padre di Tutti, rassegnato: - Abbiamo dei regali da
consegnare.
-
NdA:
http://answersfromvanaheim.tumblr.com/post/105918996797/christmas-is-cultural-appropriation
http://lokavinr.tumblr.com/post/36824730656/theyre-stealin-our-holidays
http://lokavinr.tumblr.com/post/46767698366/easter-what-it-is-and-what-it-isnt
... Ma
essenzialmente perché l’idea di Odino costretto a
fare Babbo Natale quando
vorrebbe solo terrorizzare gente random insieme al corteo della sua
Caccia
Selvaggia mi fa sempre morire dal ridere.
(... E
sì,
mi è davvero capitato di vedere Eostre confusa con la
divinità semitica
Astarte. For real.)
God Jul
a tutti!