Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: _Lookingforpenguins___    25/12/2014    0 recensioni
«non credere di fermarmi! Tu continuerai a studiare il violino! Chiamerò un insegnante che non si farà mettere i piedi in testa da una bambina capricciosa come te!» urlò.
La ragazza si alzó con aria arrogante e incroció le braccia al petto, mentre il vento scuoteva i suoi lunghi capelli d'oro.
«ah, davvero? Vedremo, Miss Charlotte» disse sicura di sé.
Pensava di farli fuori tutti, nessuno sarebbe riuscito a tenerle testa
Genere: Malinconico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un urlo maschile squarciò le mura di casa Blue. Quella donna non ne poteva piú. Sospirò disperata, poi salí le scale, aprí la porta e c'era di nuovo quella raccapricciante scena, per la terza volta. L'insegnante di violino a terra pieno di sangue e sua nipote che teneva l'arco da cui gocciolava sangue, con quel viso innocente. «l'hai fatto di nuovo?» chiese la donna seccata. «mi scusi Miss Charlotte, ma non si poteva sopportare» rispose la ragazza calmissima. «non posso occuparmi di tutti questi cadaveri!» si lamentò la donna. «tenga» rispose la ragazza lanciandole un pacchetto di fiammiferi. «sono efficaci» sorrise poi. «tu sei matta» disse la donna incredula. «può darsi» scrollò le spalle la ragazza, poi lasciò cadere a terra l'arco, superò Miss Charlotte, e uscí dalla stanza. Sperava che quella volta avesse finalmente finito di studiare il violino: non le piaceva per nulla. E come capriccio, ammazzava gli insegnanti, ma alla zia non importava ciò che voleva la ragazza. Ridley scappò in giardino, cosí da non doversi sorbire la ramanzina di Miss Charlotte. Respirava l'aria pulita del mattino e rideva come una psicopatica. Forse, dopotutto, pazza ci era, ma purtroppo era un difetto genetico di famiglia. Ma lei non se ne faceva un problema. Sentì la finestra sopra di lei aprirsi violentemente e spuntó la zia con un'espressione abbastanza furiosa. «non credere di fermarmi! Tu continuerai a studiare il violino! Chiamerò un insegnante che non si farà mettere i piedi in testa da una bambina capricciosa come te!» urlò. La ragazza si alzó con aria arrogante e incroció le braccia al petto, mentre il vento scuoteva i suoi lunghi capelli d'oro. «ah, davvero? Vedremo, Miss Charlotte» disse sicura di sé. Pensava di farli fuori tutti, nessuno sarebbe riuscito a tenerle testa. Passarono alcuni giorni, e Ridley vedeva la zia gironzolare per la casa in modo nervoso. Forse era seccata per il fatto di non aver trovato alcun insegnante capace. La ragazza ridacchiò. La divertiva vedere la zia in quelle condizioni. Decise di lasciar perdere Miss Charlotte e corse di sopra a prendere il violino, per poi saltare dalla finestra e arrivare in giardino senza farsi vedere. Aveva deciso di bruciare il violino. Era un violino importante, visto che la sua famiglia, da generazioni, costruiva e suonava violini. Bruciando quello strumento maledetto avrebbe porso fine a quella tortura. Gettò il violino a terra e stava per appiccare il fuoco, quando una mano pallida e sconociuta le bloccó il polso. «non dovrebbe fare certe cose, signorina!» la rimproverò. Ridley si sentì oltraggiata: chi era quel pinguino?! «chi sei tu? E con quale diritto mi dici cosa fare e cosa non fare, eh?» rispose arrogante come sempre. «io sono il suo nuovo insegnante di violino, milady» si inchinò. Ridley sbarró gli occhi: la zia aveva trovato un nuovo insegnante in cosí poco tempo?! Non era come gli altri: non era per niente anziano, anzi! Era bello, affascinante, era alto, con degli occhi verdi penetranti e capelli neri e lunghi fino alle spalle come il petrolio. Ridley fece un passo indietro. «ok» disse indifferente. «che ne dice di cominciare?» chiese dolcemente. «io non voglio! Odio il violino!» esclamó la ragazza. «le insegneró ad amarlo, se mi darà il permesso» sorrise lui inchinandosi e porgendole la mano. «perchè dovrei fidarmi di te?» chiese lei diffidente. «perchè sono il suo insegnante, ovvio» sorrise ancora lui, però quel sorriso aveva qualcosa di inquietante e malefico. La ragazza deglutí, poi lui prese con una mano il violino e con l'altra strinse quella della ragazza, poi rientrarono. La zia li guardó curiosa dall'uscio della porta: credeva di aver finalmente scelto l'insegnante giusto. Ridley e l'insegnante Nonsisaancorailnome entrarono nella stanza da violino. Entrambi guardarono lo strumento che se ne stava sul tavolino da caffé. «stiamo perdendo tempo» si lamentò la ragazza. «no, milady. Stiamo osservando il violino» rispose convinto il pinguino. «e cosa ci sarebbe di costruttivo in tutto questo?» chiese confusa lei. «non c'é proprio nulla che la colpisce di questo strumento musicale sublime?» disse lui con aria teatrale. «non la colpisce la sua eleganza? Non le trabocca il cuore quando sente quelle dolci note?» continuó con lo stesso tono. Ridley alzò un sopracciglio. Non era l'unica pazza lí dentro. «no» rispose secca. «signorina! Non faccia l'apatica e la cinica! Si lasci trasportare dalle emozioni!» esclamó lui.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: _Lookingforpenguins___