Non
mi stancherò mai di ripetertelo..!!!!
-Tesoruccio!!!!
Torna subito qui!!!-
-Lamù!! Mi
lasci
stare?!-
-se non torni
subito di scarico addosso 10 000 volt di scossa!-
Sarebbe questa la
scena che tutti si aspettano di vedere tra Lamù e Ataru..
Ma non questa
volta..
Ataru Moroboshi era
seduto in una stanza d’ospedale ad osservare la sua consorte
priva di sensi.
I medici al di
fuori della stanza stavano discutendo sulle condizioni della ragazza
-non
c’è niente
da fare, è un dato di fatto che non si
riprenderà!-
-per me no! Dici
così solo perché è un aliena!!-
-no, il dottore
ha ragione, neppure un normale essere umano sarebbe resistito..-
-è colpa
di
questo pianeta che non è il suo.. insomma restando qui le
sue difese
immunitarie sono crollate e ora a causa della caduta è
caduta in un coma
irreversibile..-
-chi lo dice a
quel ragazzo?-
-io no.. non sono
fatto per dare queste notizie.. infermiera glielo dica lei!!-
-ma io..-
-non si discutono
gli ordini dei superiori..-
I due dottori si
allontanarono lasciando l’infermiera sull’ingresso
della stanza.
Il ragazzo seduto
affianco al letto aveva lo sguardo perso sulla ragazza, anche dopo la notizia
dell’infermiera non mosse un
dito, disse semplicemente:
-ah.. allora mi
hai lasciato veramente Lamù..-
Da quel giorno sono
passate molte settimane, mesi..
Il liceo Tomobiki
ritornò un normale liceo, dove si faceva lezione come in
tutti i licei.. Ataru
Moroboshi diventò un normale studente, silenzioso e studioso
e perse qualsiasi
interesse per qualunque ragazza.
Shutaro Mendo e
Rioko cominciarono a frequentarsi e ben presto si fidanzarono, lo
stesso fecero
Yaiba e Shinobu.
Sakurambo
intraprese un viaggio da eremita perché Ataru Moroboshi
sembrava essere stato
dimenticato dalla sfortuna e non aveva più un senso
restargli accanto.
Di
Benten, Oyuki, Ran, Rei e Ten non si ebbero
più notizie perché tornarono sui loro rispettivi
pianeti d’origine.
Ran e Rei si
misero insieme, Ran diventò un ottima cuoca per il suo Rei..
Lamù fu
lasciata
all’ospedale, nella speranza che riprendesse coscienza un
giorno.
Ataru passava i
suoi pomeriggi in ospedale a raccontare a Lamù i fatti
successi quel giorno,
mentre lo faceva le teneva sempre stretta una mano.
Tutti i pomeriggi
per giorni, mesi.. Ataru gli passò in ospedale, ad aspettare
che Lamù si
riprendesse.
In tutto il tempo
passato li non alzò mai gli occhi per vedere sotto la gonna
di un infermiera.
Per vivere gli
bastava parlare con Lamù tenendole la mano.
Ryunosuke, Mendo
e Shinobu si accorsero dello stato in cui Ataru era caduto e cercarono
di farlo
riprendere presentandogli diverse ragazze, ma anche in questo modo
niente da
fare.
Ataru sembrava
svuotato della sua energia per vivere..
Erano passati 10
mesi da quando Lamù era entrata in coma e quel giorno era
l’ultimo dell’anno.
Solo un anno
prima loro due stavano festeggiando insieme, felici.. ma ora.. ma ora
sarebbero
stati divisi in eterno..
Ataru era in
ospedale, stava con Lamù. Non voleva lasciarla sola proprio
l’ultimo dell’anno,
le teneva la mano in silenzio..
Cominciò a
sentire i rumori dei fuochi artificiali e scostò le tende
dalla finestra per
vederli e per farli vedere a Lamù.. si accorse che si era
messo a nevicare..
Mentre scrutava
la neve che si appoggiava sulle foglie disse:
-Lamù..
io.. sono
sempre stato egoista con te.. tanto tu.. eri sempre comunque mia..
qualsiasi
cosa dicessi o facessi tu eri mia in qualsiasi momento io avessi
voluto.. nonostante
questo non mi bastavi, ti consideravo una seccatura.. bello scemo, eh?!
Invece..
da quando te ne sei andata mi sono reso conto di.. quanto bene ti
voglio.. non
posso vivere senza di te..!! perchè io Lamù ti..-
Ma in quel
momento si girò e vide gli occhi della ragazza che lo
scrutavano curiosi..
-continua
tesoruccio..-
Ataru aveva le
lacrime agli occhi.
-L-Lamù..
tu..
sei.. viva..!!-
-^^ si
tesoruccio!!! E ho anche sempre ascoltato tutto quello che mi dicevi..
tutto..
solo che non riuscivo a parlare e muovermi..-
-Lamù!!!
Sei una
stupida!!!!-
-mi sei mancato
tanto tesoruccio..-
Tutti e due
avevano gli occhi lucidi e la prima a versare una lacrima fu
Lamù
-vieni qui a
farti abbracciare brutta stupida!!!!-
E Lamù
volò tra
le braccia del suo tesoruccio che la strinse forte e diede sfogo alle
sue
lacrime..
-tesoruccio..
prima cosa stavi per dirmi?!-
-stavo per dirti
che.. io.. insomma..-
-si?!-
-che io ti amo e
da oggi non mi stancherò mai più di
ripetertelo!!!-