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Autore: Candy Chanel    11/11/2008    4 recensioni
in fondo, tutta la neve è sporca,anzi, non c'è nulla di più sporco della neve di Tokyo...
[ReiraxShin, one shot][felici mesi che ci vogliamo bene,Nyu.]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Reira Serizawa, Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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雪のレイラ

 

7 dicembre.

 

La neve non è ancora venuta.

Mi dispiace tantissimo.

Mi piace, quando la neve copre leggera i tetti delle case e dei grattacieli, e bisogna stare attenti a dove si mette i piedi, per paura di scivolare rovinosamente a terra.

Adoro, quando dalla finestra vedo la neve cadere, soprattutto in fiocchi grossi.

Sembrano cotone.

Tanti batuffoli di cotone bianco.

 

E a te, Shin, piace la neve, con quel suo fare innocente e bianco?

No, non credo, tu non mi sembri tanto un “tipo da neve”.

Forse più da “neve sporca”, come quella di Tokyo, ma in fondo tutta la neve è sporca.

 

Anzi, non c’è nulla di più sporco della neve di Tokyo.

 

Siamo tutti cresciuti con l’immagine di una città di periferia coperta di neve bianca e candida, ma la realtà è che appena la neve smette di cadere, comincia ad ingrigirsi, fino a diventare nera, e alla fine si spera solo che sparisca al più presto.

Tu sei quella neve, la neve di Tokyo.

Ma al contrario della gente, io non voglio che tu sparisca al più presto.

Voglio che tu rimanga con me, anche in eterno, se tu lo vorrai; ma come potresti desiderare qualcosa di così stupido?

Solo io posso fare di questi sogni sdolcinati e privi di senso logico.

 

Ma dopotutto, neanche il nostro rapporto ha logica.

 

Quindi, non sono tanto stupida se sono tre ore che il telefono è religiosamente appoggiato al centro del tavolo e aspetto una tua chiamata, vero?

Non aspetto un miracolo, ma solo un semplice messaggio, una chiamata di pochi secondi, una qualunque cosa che mi faccia capire che tu mi stia pensando.

Non mi sembra di chiedere molto.

Eppure tu non chiami, e io ora dal nervoso comincio a mangiarmi le unghie.

È da poco, che ho ripreso vizio.

 

Da quando tu sei diventato un punto fisso nella mia vita.

 

Lo ammetto, sono ossessionata da te, e quando non so cosa fai, divento anche paranoica. Così per sfogare la mia rabbia ho dovuto sacrificare le mie unghie.

 

Ad intervalli regolari guardo fuori dalla finestra e poi sul tavolo dove il mio telefono non dà segni di vita, anzi, ora che lo guardo meglio è proprio… spento

Che stupida!

Anche se tu avessi voluto chiamare non ti avrei risposto di certo.

Ho passato tre ore a sperare in un qualcosa che mai sarebbe arrivato.

Sai che non sono una che crede nelle varie fatalità, o “segni”, ma stavolta mi sento quasi costretta a crederlo.

 

Respira a fondo, Reira, in fondo non è morto nessuno, no?

Ok, ora lo accendo.

Aspetto impazientemente che la schermata iniziale sparisca.

 

Ci mette sempre troppo, però.

 

Poso distrattamente il telefonino sul divano, lo stesso divano dove io e te parliamo per tanto e tanto. Veramente, sono solo io a parlare, e tu mi ascolti come pochi saprebbero fare, senza interrompermi; anche se in quei momenti sei annoiato non lo dai a vedere.

 

Il mio sguardo si posa distrattamente sul posacenere, ancora pieno di mozziconi, ciò che è rimasto delle tue sigarette fumate ieri.

Possibile che ogni cosa che vedo mi ricorda te, Shin?!

Sei una benedizione o una tortura?!

 

Presa dai miei discorsi apocalittici, non mi accorgo neanche che il telefono sta reclamando attenzione: ci sono una decina di chiamate, tutte a tuo nome, fatte in quelle maledettissime tre ore nelle quali pensavo che questo dannato apparecchio tecnologico fosse acceso.

Compongo il tuo numero.

 

Uno, due, tre squilli…

 

-Pronto?- rispondi tu tranquillamente

- Shin…- dico semplicemente io, ancora rossa dalla vergogna per questo stupido telefono – emh… Avevi per caso chiamato?- mento spudoratamente.

- Si, ma nulla di importante, alla decima chiamata ho pensato che avessi da fare- mi dici con un sorriso, che riesco a immaginarmi anche senza vederti: il tuo solito, sbarazzino e menefreghista sorrisetto.

- In effetti avevo da sbrigare alcune faccende- non so se ridere per l'enorme bugia che ho appena detto, ma forse è meglio tacere.

-Tutto apposto?- chiedi preoccupato. Ecco, è questo il lato che amo di te: ti preoccupi così tanto che mi fai un’enorme tenerezza; pensi sempre che io abbia bisogno di te, in fondo è anche vero; hai sempre una strana fobia che senza di te possa fare milioni di cavolate di cui poi potrei pentirmi. Beh, in effetti non hai tutti i torti.

- Ma si- minimizzo io, per evitare ulteriori domande, poi però cade un silenzio enormemente imbarazzante.

-Reira?-  mi cerchi dall’altro lato del telefono.

-Si?-
-Affacciati alla finestra, sta nevicando- eh? Corro subito verso la finestra che, sempre in quelle tre orribili ore, ho fissato senza ritegno.

Proprio quando ho smesso di fissarla ha cominciato a nevicare.

 

Qualcuno lassù oggi mi odia proprio…

 

-Ehi…- mi chiami ancora, stavolta con più dolcezza della prima volta.

-Scusa, stavo fissando la neve- ammetto, come caduta dalle nuvole.

Finalmente, la neve.

Ed è venuta con te, Shin. Con te, che sei la mia salvezza e l’unica persona che mi abbia amato. Sei il mio amante, il mio migliore amico, il mio angolo di luce in una Tokyo straniera e oscura.

-Stavi dicendo?- ti chiedo mentre chiudo le tende beige.

 

                                                                                                  -Felici sei mesi che ci vogliamo bene-

 

Candy's Time, ovvero mini spazio autrice (ennesima cavolata =__=):

 

Felici sei mesi che ci vogliamo bene, AmoreH MioH.

Grazie di esistere, grazie di pensare a me.

Grazie di sostenermi e di capirmi. Grazie per essere il mio migliore amico.

Semplicemente Grazie di Tutto.

Questo è il mio regalo, solo per te (e ovviamente il resto lo hai già preso U.U).

 

Potrete pensare male, ma è proprio dedicata al mio migliore amico, la fortuna della mia vita.

Si, ho un ragazzo, ma a lui non dedicherò mai nulla di simile.

Sì, lo amo, il mio migliore amico, ma un amore astratto e puro, fuori dal solito amore stupido e adolescente.

Cosa mi ha regalato lui? Tre pacchetti di sigarette al caramello ( quelle che fumo io U.U *accende sigaretta*), solo che un pacchetto è già finito per scrivere questa cavolata, quindi * Candy tende la mano per un nuovo pacchetto * e la maglietta da Zara che io volevo tanto tanto >3<.

[Ci tengo a precisare che fumo poco, e non lo faccio mai in compagnia di gente che non gradisce, non sono dipendente come Shin, e non lo sarò mai U.U]

 

Era da tanto che volevo pubblicare una ReiraxShin , e ora che l’ho fatto mi sento realizzata >3<.

 

Grazie per chi legge, chi commenta, e, ovviamente, a te, AmoreH.

[eventuali ringraziamenti saranno presenti in Lamentfull Alphabeth]

 

 

 

 

  
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