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Autore: Violet_Pendragon    26/12/2014    2 recensioni
"Mello!". La voce acuta di mia sorella mi riportò alla realtà. Ormai non era più un mistero il motivo per cui io e mia sorella ci chiamavamo rispettivamente Mello e Near eppure nostro padre ancora non capiva il nostro 'strano mondo' come lo definiva lui. "Mello perché non mi rispondi?". Near era appena spuntata sulla soglia della mia stanza con in mano due tazze di cioccolata calda fumante ed una scatola di biscotti. "Near scusa ma non mi va di par... Quella è cioccolata calda?" "Certo che non ti sfugge nulla è?" "Ovvio! E poi quando si parla di cioccolata..." ci guardammo per qualche secondi per poi scoppiare a ridere. Near mi passò la tazza e poi si sedette vicino a me. "Quanto vorrei che L, Mello e Light fossero reali..." "Già io vorrei Near, Matt e BB tutti per me da abbracciare, baciare e...." la frase terminò con un sospiro da parte di entrambe..."Be... Hey! A Natale può succedere di tutto!"
Ed era proprio vero perché la Notte di Natale anche i desideri piu assurdi verranno esauditi....
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Beyond Birthday, L, Light/Raito, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mello svegliati è ora di andare a scuola!!". La voce di mia sorella risuonava ovattata nelle mie orecchie."Near perché dobbiamo andare a scuola non mi v...OGGI È L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA!!". Urlai quella frase per poi buttare via le lenzuola che fecero cadere mia sorella a terra. "Ma buongiorno!". Mi stropicciai gli occhi e ammirai la mia stanza come ogni mattina. La mia stanza era...era...grande. Il fatto sta che mio padre era un architetto e mi fece progettare la mia stanza così io la estesi su tutto un piano della casa, tanto lui non c'era mai a casa per colpa del suo lavoro. Non era solo la mia stanza ma anche di mia sorella, per la verità non era mia sorella ma mia cugina solo che siamo cresciute insieme e quindi ci consideriamo sorelle e siamo praticamente uguali! L'unica differenza è che io sono nata a Londra e lei a Parigi ed ora ci ritroviamo in Italia.
Su due pareti opposte stavano i nostri letti e dall'altra parte c'era il nostro armadio; in mezzo alla stanza ci stava un grande tappeto con sopra tanti cuscini. La cosa che più mi piaceva della mia stanza era la grande libreria che occupava un'intera parete e dove risiedeva la mia bellissima collezione di manga tra cui il mio preferito, Death Note. Adoravo quel manga, ne ero totalmente innamorata era la mia droga ormai... Mia e di mia sorella, ed era per questo che cu chiamavamo rispettivamente Mello e Near! Quella sarebbe stata l'ultima mattina in cui mi sarei dovuta alzare presto per andare a scuola e poi mi aspettavano due settimane di puto relax!
Scesi dal letto e mi diressi verso l'armadio: presi un paio di pantaloni neri aderenti ed una maglia a maniche corte con il mio amato L sopra e poi andai in bagno a cambiarmi, ma prima di uscire mi fermai a guardare la mia immagine riflessa allo specchio: capelli lisci e biondo scuro mi incorniciavano il viso che era per buona parte occupato dai miei grandi occhi verdi e blu, avevo le labbra ne troppo sottili ma nemmeno troppo carnose labbra normai e un bel nasino alla francese. Ero truccata ma non eccessivamente giusto un po di matita intorno agli occhi per far risaltare il colore, e un po di lucida labbra per non far seccare ulteriormente le mie labbra. Era strano vedermi così... così bella. Dopo venti minuti uscii e mi diressi sul letto. "Uffa non mi va di andare a scuola oggi ho latino!" "Hai ragione... Magari non ci fa fare niente visto che è l'ultimo giorno di scuola!" i suoi occhi su riempirono di gioia a quel pensiero, ma la gioia sparì quando incontrò il mio sguardo di disapprovazione "Quella, anche se fosse la fine del mondo la farebbe comunque lezione". Finita la frase restammo a guardarci per qualche secondo per poi scoppiare a ridere così senza alcun motivo. "Sarà meglio a,fare oppure perdiamo l'autobus!!". Non me lo feci ripetere due volte e scesi nuovamente dal letto e mi diressi verso le scale che portavano al piano di sotto.
Il piano di sotto era costituito da un grande salone che noi chiamiamo 'Sala Grande' perché era veramente enorme! Poi c'era la cucina e un bagno anch'essi molto grandi; mi diressi verso l'ingresso dove, nascoste da un'anta, stavano le nostre scarpe, e presi i miei meravigliosi anfibi neri di pelle. Me li infilai ed incominciai a saltellare sul posto per poi finire il mio "rito" con la solita frase "A prova di Mello!". Nel frattempo Near era scesa e ai dirigeva verso la cucina. Era alta quanto me, ossia 1,58, e aveva il mio stessi colore di capelli -biondo dorato scuro- lisci e scalati, occhi verdi e naso alla francese. Portava una paio di pantaloncini di jeans e sotto ad essi dei leggins di pelle neri, e una maglia con Ligth Yagami sopra, che per la cronaca era il suo personaggio preferito insieme a BB. "Preparo due tazze di latte va bene per te?" chiese mentre passava davanti a me a passo veloce. "Si va bene ma a me mett..." "Si lo so devo metterci del cacao in polvere e poi due cucchiai di miele cristallizzato lo so lo so" disse lei con una faccia da saputella... Certo che mi conosceva veramente bene come io conoscevo bene lei d'altronde. Guardai l'orologio, le 6,30, il pullman passava alle 7,30 quindi potevamo fare con calma la colazione. Mi diressi in cucina e presi i biscotti al cacao per me e per lei quelli al miele e mandorle, poi presi le tazze stracolme di latte e cacao e le poggiai sul tavolo. Da quando era iniziata la scuola noi ci alzavamo alle 6 ogni mattia e dovevamo prepararvi da sole la colazione; inizialmente chi si svegliava primi preparava la colazione per entrambe ma con il passar dei mesi abbiamo incominciato a svegliarci insieme e le cose erano più facili da fare in due. Cu sedemmo ed incominciammo a mangiare." Allora sta sera che facciamo?" chiese Near bevendo un sorso di latte e cacao "Mmmm non lo so che te ne pare se passiamo la notte un bianco come di tradizione?". Era nostra tradizione che alla fine della scuola passavamo un'intera notte in bianco a mangiare dolci ed a parlare. Molte volte ci mettevamo a giocare a giochi come Slender Free o Penumbra, insomma giochi adatti a persone fifone quanto noi... Va be!
"Si ci sto!" disse lei mentre mangiava il quinto biscotto al miele e mandorle. Finita la colazione presi le tazze e le misi nella lavastoviglie per poi raggiungere Near alla porta d'ingresso. "Oggi è mio lo zaini con Totoro!" dissi io facendogli la linguaccia "Come vuole principessina" disse lei tenendo lo zaino con due dita. Scoppiammo a ridere e uscimmo di casa verso la fermata.
Driiiiinnnnn.....
"Appena in tempo a dopo Near!!".Salutai velocemente ed entrai in classe. Ancora mi dispiaceva il fatto che ci avessero messe in due classi differenti: io stavo in A mentre lei in B e la cosa no le piaceva visto che il suo personaggio preferito era Beyond Birthday e lui si firmava come B...
"Allora oggi mi sento buona e quindi..." A quella frase tutti noi incrociammo le dita e incominciammo a sussurrare la medesima frase 'niente lezione...niente lezione' "...Niente..." volevamo sentire quella piccola parola uscire dalla sua bocca ma la tensione saliva ad ogni secondo che passava...." verifica a sorpresa!!" COSA?! Quella brutta megera aveva in mente di farci gare una verifica?! L'ultimo giorno di scuola?! All'ultima ora?! Dagli ultimi banchi arrivò una frase che mi riempì di gioia *"Abbasso la Mapocciona Caledetta!". Erano in pochi a sapere il significato di quella frase ed io ero una di quelle. Non resistessi ed incominciai ad applaudire a chiunque avesse detto quella frase così epica per me e, pian piano, si aggiunse anche il resto della mia classe. "Basta! Oppure vi do da leggere un intero libro in latino più esercizi!". A quelle parole ci bloccammo di colpo e ci sedemmo all'istante senza care un minimo rumore. "Ora va meglio!". Il resto dell'ora la passai ad immaginare tutti i modi possibili per uccidere quella strega di insegnante, ma alla fine conclusi che il metodo migliore era quelli di scrivere il suo nome sul mio Death Note, così senza farmi vedere misi una mano nello zaino ed estrassi il quadernino che nascosi sotto il libro di latino. Presi la penna e scrissi il nome in corsivo sussurrando un lieve 'eliminato' appena finito di scrivere il suo nome. Ora dovevo solo aspettare...40...30... I secondo correvano veloci e mi trattenni dal ridere...25... Iniziai a contare a bassa voce...15...10...3...2...1...
Driiiiiiinnnnnnn.....
Il suono della campanella coprì la mia risata sadica e solo dopo loco mi accorsi di una cosa.... Ero libera!!! Finalmente potevo godermi le vacanze natalizie!!!
NOTA D'AUTORE *Questa frase l'ho presa dal film Alice in Wonderland. La dice il cappellaio matto in riferimento alla Regina rossa.
Ciao a tutti e grazie a tutti coloro che stanno leggendo la storia. Inizio dicendo di aver preso spunto dalla storia di Nigth Fury96 intitolata Death Note our world e vi consiglio vivamente di andarla a leggere! Mi scuso con l'autore per il fatto di aver pubblicato la storia prima di ricevere risposta sul suo parere quindi se la storia verrà cancellata sapete il perché. Vi ringrazio ancora e se volete lasciate pure una recensioni con il vostro parere sulla storia.
Eva
   
 
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