Prendo finalmente una decisione, voglio lasciare il mondo una volta per tutte. Mi alzo e vado in cucina a prendere un grande coltello affilato, mi tiro su la manica sinistra della camicia e tolgo l'orologio che aveva nascosto le mie cicatrici negli anni passati, comincio a tagliare la pelle freneticamente, arrivo alla vena e il sangue comincia ad affluire in superficie, mi ricorda che sono ancora vivo. Vivo, per l'ultima volta. Mi tornano in mente i bei ricordi adesso, ma in ciascuno di essi compare sempre una figura amica che mi ha accompagnato in questi lunghi e duri anni, Vol'f Erlich. Mi sembra di recargli un affronto troppo grande a lasciarlo senza nemmeno un pensiero, nemmeno un ricordo... E allora ecco che prendo il mio quaderno nero su cui scrivo i miei versi. Frugo istintivamente nelle tasche dei pantaloni per prendere una penna, ma mi ricordo solo ora di averla lasciata nella Hall al piano di sotto. Voglio comunque lasciare il mio segno nella storia, un segno rosso come il sangue su un quaderno nero come la morte, quindi riafferro il coltello e lo conficco con decisione nel braccio destro, proprio al di sotto della spalla, spingo verso il basso e vado a formare un taglio molto profondo nella carne. Il sangue zampilla ovunque e toccandolo con l'indice comincio a scrivere una poesia d'addio al mio più caro amico.
"27 dicembre 1925
Arrivederci amico mio, arrivederci.
Mio caro, sei nel mio cuore.
[...]
In questa vita, morire non è una novità, ma, di certo, non lo è nemmeno vivere."
Guardo soddisfatto il mio ultimo lavoro e saluto in silenzio il mio amico. Mi rendo conto che non riuscirò a morire dissanguato entro l'alba, quindi afferro la mia valigia e le tolgo la cinghia, formo alla svelta un nodo scorsoio che attorciglio saldamente al tubo di riscaldamento centrale della camera. Trascino a fatica una sedia fino al centro della camera. Una lacrima di dolore cade salata sulla mia guancia, prima di fare il passo fatale nel vuoto, sussurro queste parole: "Come rose sbocciamo, poi moriamo."
Sergej Aleksandrovič Esenin