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Autore: Vespertilio    26/12/2014    2 recensioni
-Che fate tutti alzati?! SEDETEVI!-
Gli alunni STRANAMENTE obbedienti si sederono.
-Vi sembra rispetto questo?! Quando entra un insegnante dovete alzarvi!!-
Gli alunni si alzarono.
-Poco fa vi ho detto di sedervi, teppisti!-
Gli alunni si risederono.
-Cominciamo la lezione, che mi avete già fatto perdere 28 minuti visto che oggi la mia sveglia non è suonata e l'auto non partiva.-
-Ma...- mormorò intimorito uno
sventurato studente.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Veronica quel mattino si svegliò con una strana sensazione. Si era svegliata come al solito e aveva fatto la sua solita colazione con i cereali choko krave, come faceva sempre. Eppure in quella semplice quotidianità avvertiva insolite vibrazioni, non che fosse una veggente, ma era risaputo essere la ragazza più sveglia della città dotata di un ottimo intuito. Nonostante ciò decise di far finta di nulla e riprendere la sua routine mattiniera. Si preparò di fretta e furia per correre a scuola. Veronica in tutta la sua vita era arrivata in orario si e no cinque volte, ma in anticipo mai; insegnanti, compagni e bidelli erano ormai abituati e perciò era vista come una normalità, quindi Veronica correva, ma in fondo era abbastanza tranquilla. Una volta arrivata scorse lo sguardo nella fessura della porta socchiusa e con sollievo vide che l'insegnante non era ancora arrivato. Entrò e appoggiando lo zaino, Marco era già dietro di lei. 
-Ci sarà mai una volta in cui arriverai in anticipo?-
-Forse, magari in un'altra vita!-
La risata dei due amici venne interrotta da Marco.
-Scherzi a parte devo parlarti.-
-Vai.-
Stava per pronunciare qualcosa, che di botto la porta venne bruscamente spalancata, per meglio dire scaraventata al muro da un signore che per risparmiarvi pagine di descrizione dato lo spessore diciamo che è Hulk con la cravatta, sì. 
-COS'È TUTTO QUESTO CASINO?!?!?!- 
Ruggì Hulk che sarebbe appunto il professore ma noi lo chiameremo Hulk, così tanto perché fa ridere.
Il problema è che Hulk di solito è tranquillo e pacifico. Nominato professore più amato dalla classe da due anni consecutivi, Veronica era insospettita, non confusa, sconvolta o nei casi in cui il melodramma prevaleva, traumatizzati come i suoi compagni (infatti quella mattina avvertiva qualcosa di strano)
Ma la cosa ancora più STRANA era che la classe già da prima che arrivasse Hulk era completamente in silenzio. E questo fece insospettire Veronica ancora di più.
E la cosa ancora più STRANA di tutte le cose STRANE era proprio il fatto che la classe fosse in silenzio, sì insomma paragonandoli a qualche esempio diciamo che sono tutti bimbi iperattivi con tre megafoni a portata di mano. Oppure immaginate tutte le guerre e battaglie che avete studiato a scuola messe insieme, sì insomma l'ambiente è questo solo che le armi sono pezzi di gomma.
Quindi, tutti questo non aveva senso, era incoerente, era STRANA (tanto avete già capito che qui la protagonista è la parola strana, no?) 
Fatto sta che Hulk tuonò:
-Che fate tutti alzati?! SEDETEVI!- 
Gli alunni STRANAMENTE obbedienti, si sederono.
-Vi sembra rispetto questo?! Quando entra un insegnante dovete alzarvi!!- 
Gli alunni si alzarono.
-Poco fa vi ho detto di sedervi,teppisti!-
Gli alunni si risederono.
-Cominciamo la lezione, che mi avete già fatto perdere 28 minuti di tempo visto che oggi la mia sveglia non è suonata e l'auto non partiva.-
-Ma...- mormorò intimorito uno studente.
-MH?!?!- pronunciò l'interiezione Hulk che si orientava nel capire da chi provenisse la voce del malcapitato.
-Ma scusi non è colpa nostra se è arrivato in ritardo.- concluse facendosi coraggio nonostante i segnali di rinuncia all'orgoglio suggeriti dai compagni allarmati.
Hulk se era già verde, cambiò sfumatura, ma nemmeno, le sfumature sono delicate, diciamo che era diventato in pochi secondi verde petrolio. Si alzò così velocemente che sembrava il computer di casa mia che a volte quando ha i virus va a scatti e magari se faccio i minigiochi perdo sempre perché non riesco a schivare gli ostacoli e poi no vabbè ora sono fuori tema.
Si diresse da quello scemo che volle infrangere la legge storica dei professori che ritiene proibito contraddire un insegnate nonostante esso dica che l'era glaciale è avvenuta l'anno scorso o che ti accusi di essere Kim Possible in incognito solo perché hai i capelli rossi. Ecco, se li contraddici sei finito. Infatti questa è la storia di Giovanni: la cui leggenda narra che un eroe sarebbe morto giovane ma con dignità ricordato da tutti. No, non è lui il protagonista, è che mi piace prendervi in giro. Ahah. Comunque. Hulk era davanti a Giovanni,quando d'un tratto si smaterializzò e...boh...nessuno si era accorto di niente, i ragazzi presero i libri di storia e cominciarono a leggere. Anche Giovanni. Marco e Veronica no. Loro erano sconvolti. Si guardarono negli occhi come per dire "facciamo inconsapevolmente parte di uno di quei programmi che girano in TV dove fanno scherzi alle persone?" Va bene,forse non si erano scambiati con lo sguardo la stessa identica frase, ma una cosa del genere.
La campanella suonò, annunciando l'intervallo. La scuola era appena iniziata da 10 minuti. Impossibile, la scuola di Veronica e Marco era tipica trattenere gli studenti facendoli perdere 5 minuti di ricreazione, figuriamoci farla iniziare in anticipo di un'ora e cinquanta. In ogni caso, Marco si stava dirigendo da Veronica, in cerca di spiegazioni nel caso lei fosse al corrente di qualcosa, e lei lo stesso. Ma le strade dei due amici vennero sbarrate da Laura, Lorena e Linda le "3L" come si erano soprannominate loro nell'intento di far scalpore, ma con insuccesso dato che le vedevano tutti come bimbette delle elementari, ma loro continuavano a combattere per la loro causa idiota sperando finisse tutto in un applauso come nei film americani, cosa impossibile ma contente loro. Fatto sta che Veronica scaltramente per liberarsene chiese loro "come va?" Così Laura avrebbe risposto bene, e così anche Lorena seguita a ruota da Linda e avrebbero ridacchiato come sceme sul fatto di quante cose avessero in comune e su quanto fossero amiche per questa cosa, e in questo modo Veronica sarebbe stata libera, dato che essendo accerchiata non aveva alternative.
In seguito alla rapida elaborazione del suo mini-piano di fuga, Veronica chiese -Come va?-
Lorena dispiaciuta rispose -Male...- con i suoi occhioni dolci; letali come Medusa, dato che a suo vantaggio impietosiva tutti con quell'aria pucciosa o Kawaii come dicono alcuni fissati coi manga. La trappola fu super-efficace e Veronica chiese -Cos'è successo?-
-Affari miei.- rispose freddamente Lorena.
Ma che senso ebbe tutto ciò?! Nessuno.
Forse si aspettava che Veronica pensasse "oh poverina, si chiude in se stessa, adesso insisterò finché non sfogherà fuori tutte le sue emozioni, elencando le sue sventure, come la piastra che non funziona o il suo "BÒYfRÌÌÈnd" che le ha scritto ti amo con quattro punti esclamativi anziché cinque, e a quel punto la aiuterò a superare tutti i suoi problemi di timidezza rafforzandone il carattere."
O semplicemente voleva darle fastidio. Veronica, realizzando che la demenza non ha limiti provò ad andare da Marco, ma le 3L costruirono un muro umano e la sventurata rimbalzò dalla parte opposta senza via di scampo. Laura disse autorevole -Veronica, cavolo se non ti vuole dire perché sta male, fattene una ragione!-
-Ma scusa mica ho insistito.- rispose quest'ultima.
-Su su ragazze è Natale siamo tutte più buone.- intervenne Linda.
Valentina nonostante fosse Febbraio provò a darle ragione come piano B di fuga.
-Comunque qui quella agitata mi sembra Veronica.- aggiunse.
Veronica non sapeva come reagire, qualsiasi cosa dicesse le si rivoltava contro.
-Emh, eehh, si infatti Valentina! Datti una calmata!- disse Linda seguendo il gregge (composto da tre persone in quel caso) 
-Eh!- disse Lorena per essere un pizzico ganza.
-Si, ok io vado ciao.-si affrettò a dire Veronica, nella speranza che ciò mettesse fine a quella STRANISSIMA situazione. 
-Si, vai vai...-
Fece il coretto delle "3L"
Veronica finalmente scampata alla morte certa, a due passi da Marco venne sbarrata da Giorgio che annunciò fieramente, anche se non c'era nulla da annunciare:
-Ah e comunque io non ho voglia di litigare oggi-
Marco stufo, lo spinse leggermente via.
-Ma cosa sta succedendo?!-
-Non lo so!! Sembrano tutti deficienti!- 
-E poi il prof dov'è finito?!- aggiunse Marco.
-E tutte queste conversazioni senza senso?!- concluse Veronica.
-Noncisgrlbrtruombl- 
-Come?!- 
-Noncisgrlbrtruombl!!-
-C'è troppo chiasso!-
-NON CI STO CAPENDO PIÙ NIENTE!!- gridò Marco, le parole erano scandite e si sentivano bene, così bene che c'era l'eco. Forse perché tutta la classe era scomparsa in una nuvola di fumo.
-Sono spariti tutti!- sottolineò Veronica come se non si fosse già notato.
-Non sento fiatare. I bidelli fischiettano sempre.- notò Marco.
Furtivamente Valentina diede un'occhiata al corridoio. Neppure le altre sezioni c'erano. 
-Cerchiamo qualcuno.- disse Veronica o almeno provò a dirlo, poiché interruppe metà frase non appena vide una cosa sconvolgente.
-Vero?- disse preoccupato Marco che in pochi secondi rimase anch'esso paralizzato a quella STRANA immagine.
   
 
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