Fanfic su attori > Jared Leto
Ricorda la storia  |      
Autore: Faith_Black    26/12/2014    2 recensioni
La notte di Natale nella Città degli Angeli, tutto può accadere, compreso trovare un angelo in una tavola calda.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La strada era abbastanza buia e silenziosa, cosa strana per una città dalle mille luci come Los Angeles, eppure sembrava che lei fosse nata per ricercare le tenebre e la solitudine. L’unico rumore nell’aria era il ticchettio dei suoi tacchi alti e il lieve frusciare dei suoi jeans. Quando aveva deciso di uscire dal suo appartamento per quella serata, sotto gli insistenti inviti di Josh, il migliore amico del ragazzo di sua sorella Amber, era sembrata una buona idea indossare quei jeans così attillati e quei tacchi così alti; ora che vagava sola per le strade della Città degli Angeli, si ritrovava a pensare che probabilmente non lo era stato affatto.
“ Devi uscire ogni tanto, non puoi passare tutto il tempo davanti a quel computer a scrivere!” queste erano state le esatte parole di sua sorella e lei, come una stupida, si era lasciata convincere.
Senza rendersene conto, si ritrovò davanti una tavola calda dall’abbagliante insegna rossa. ‘Disco Inferno’.
Quella città era davvero strana, perché chiamare una tavola calda come una canzone disco anni ’80?
La ragazza alzò le spalle e si diresse verso la porta, aprendola con sicurezza e dirigendosi poi al bancone.
<< Si può avere del caffè?>> chiese alla cameriera che le si avvicinò subito.
<< Certo.>> le sorrise quella riempendole già una tazza.
Il locale era semi vuoto, solo lei e qualche senza tetto in cerca di riparo, in fondo era la notte di natale. Il jukebox all’angolo mandava vecchie canzoni natalizie e l’atmosfera era, nonostante tutto, abbastanza accogliente.
<< Posso chiederti perché ‘Disco Inferno’?>> chiese guardando ancora la cameriera e quella le sorrise divertita.
<< Vuoi davvero saperlo? – chiese di rimando e quando la ride annuire ridacchiò. – I miei genitori si sono conosciuti una sera in una discoteca, mio padre si è avvicinato a questa bella ragazza tutta sola in un angolo e le ha chiesto di ballare, c’era questa canzone. Nove mesi dopo sono nata io, quindi quando ho aperto il locale ho pensato fosse un’idea carina, ho anche inventato un drink con lo stesso nome... -  finì di spiegare. – Ora posso fartela io una domanda?>>
<< Certo.>>
<< Che ci fa una bella ragazza come te da sola in una tavola calda la notte di natale?>>
La porta si aprì di nuovo, ma nessuna delle due se ne curò molto. Lei alzò le spalle e rispose.
<< Scappo da una festa a cui non volevo andare. Senti, non è che me lo faresti provare questo drink ‘Disco Inferno’?>>
<< Se è forte fanne due.>> disse una voce alle sue spalle costringendo lei a voltarsi e la cameriera ad alzare lo sguardo. Non avrebbe potuto non riconoscerlo nemmeno se avesse voluto, considerate tutte le volte che sua sorella l’aveva obbligata a guardare la registrazione della ‘Notte degli Oscar’, e per tutti gli angeli caduti di quella città, quello davanti a lei era proprio Jared Leto e le stava sorridendo, sedendosi proprio accanto a lei.
<< Ciao.>> la salutò come se la conoscesse e fossero vecchi amici.
<< Ciao uomo dell’anno.>> decise di tenergli il gioco mentre la cameriera posava i due bicchieri pieni di ‘Disco Inferno’.
Jared rise.
<< Sul serio? ‘Uomo dell’anno’? Non hai trovato nomignolo migliore?>> chiese e sembrava proprio divertito, mentre lei alzò semplicemente le spalle.
<< Oh fidati, ne avrei mille di nomignoli, ma te li risparmio.>> prese uno dei due bicchieri, lui fece lo stesso.
<< A te.>> brindò.
<< A noi.>> rispose lei prima di far scontrare i bicchieri.
Entrambi finirono di bere in un sorso, poi si guardarono.
<< Stephanie ce ne fai un altro?>> chiese Jared continuando a guardare dritto nei suoi occhi e lei si chiese come facesse a sapere il nome della cameriera, la quale non si stupì affatto e anzi porse loro immediatamente altri due bicchieri pieni.
<< Che ci fai qui, Mr. ‘Provehito in Altum’?>> gli chiese lei e lui sorrise.
<< Ecco un altro nomignolo divertente, ma non lo siamo tutti? In fondo che senso ha vivere se ci si accontenta di restare alla base?>>
<< Non hai risposto alla mia domanda.>> gli fece notare.
<< Fuggo da una festa noiosa. Ti ho vista e ho pensato di farti compagnia.>>
<< E ti capita spesso di pensare di far compagnia a delle complete sconosciute?>>
<< E a te capita spesso di bere in tavole calde isolate con gente più o meno famosa?>>
La ragazza rise.
<< ‘Più o meno famoso’? E’ così che ti definiresti?>>
<< Perché no, in fondo siamo io e te in questo locale, possiamo anche lasciare il mondo fuori per qualche minuto e essere chi vogliamo.>>
<< Uh allora io voglio essere Elphaba!>>
<< La strega cattiva dell’Ovest? Perché?>>
<< Perché adoro quel personaggio e lavoro a Broadway.>>
<< Allora sei un’attrice.>>
<< Sono la sostituta di un’attrice, per ora sono una comparsa e se mia sorella non si fa male e non si ammala, cosa che spero davvero tanto, resterò una comparsa.>>
<< Cantami qualcosa.>>
<< No.>> bevve l’ennesimo bicchiere, chissà come da due erano diventati tre e poi quattro.
<< Si invece, dai, cosa canterebbe Elphaba, la strega cattiva dell’Ovest in questo momento?>> le sorrise e cedete, ci pensò un po’ poi lo guardò e sorrise, sapeva esattamente cosa avrebbe cantato Elphaba.
<< ‘Hands touch, eyes meet. Sudden silence, sudden heat. Hearts leap in a giddy whirl. He could be that boy, but I'm not that girl.’ - intonò con voce magnifica. - Don't dream too far, don't lose sight of who you are, don't remember that rush of joy. – proseguì cercando di ignorare l’espressione rapita di Jared. – He could be that boy, but heaven knows, I’m not that girl.>> concluse e Jared le fece un breve applauso.
<< Sei davvero bravissima, dovresti essere tu la prima attrice.>>
<< Non conosci mia sorella.>>
<< No, ma ho appena sentito te e ti trovo fantastica.>>
<< Penso che tu abbia bevuto troppo, Mr. ‘Ho milioni di fan in tutto il mondo e me ne sto in una tavola calda a bere con una sconosciuta’.>>
<< Troppo lungo come nomignolo non trovi? – sorrise. – Io invece penso che vorrei tanto, ma proprio tanto, che tu venissi a casa con me, prometto di comportarmi da gentiluomo e offrirti solo una tazza di buon thé e poi rispedirti a casa tua.>>
Lei ridacchiò.
<< Non ci credo nemmeno se me lo giuri su quella luccicante e dorata statuetta che hai vinto.>>
<< Il mio Oscar dici? Te lo giuro su tutto quello che vuoi. Cos’hai da perdere?>>
Ci pensò ancora e considerò di essere abbastanza alticcia da potersi comportare in modo sconsiderato ed irragionevole, tanto da andare a casa di uno ‘sconosciuto’ attore e cantante famoso.
<< Come vuoi Mr. Oscar. Ti seguo.>> rispose alzandosi.
Jared lasciò una cospicua ricompensa sul bancone ed augurò buon natale dalla cameriera Stephanie, poi la trascinò letteralmente fuori dal locale.
Per tutto il tragitto rimasero in silenzio, camminarono verso la macchina dell’uomo e poi viaggiarono verso casa sua, senza mai guardarsi e senza mai dire una parola.
Una volta dentro la villa, Jared le sorrise ancora e lei considerò che quello era proprio un sorriso per cui si poteva morire; le offrì davvero del thé e per un po’ rimasero a parlare in cucina. Lui sembrava davvero interessato al suo lavoro a Broadway e continuava a farle domande.
<< Come mai hai lasciato la parte a tua sorella?>>
<< Perché è una grande possibilità per lei, un ruolo così importante all’inizio della sua carriera potrebbe cambiarle la vita.>>
<< E la tua vita chi la cambierà?>>
Lei alzò le spalle.
<< Io sono già essere troppo vecchia per quel ruolo, poco importa che lo sognassi da tutta la vita.>>
<< Sciocchezze. Non sei vecchia e dovresti avere quella parte se la vuoi.>>
<< Non siamo tutti come te e in teatro funziona diversamente che al cinema.>>
Jared annuì.
<< Non dovresti mollare comunque, e per quello che vale penso che tu potresti essere quella ragazza.>>
Era troppo tardi e quando lei se ne rese conto, capì che le era bastato uno sguardo ai suoi occhi azzurri per essere sua, e ancora prima che i loro corpi si sfiorarono, seppe che non ci sarebbe stato ritorno.
Quel bacio arrivò molto prima di quanto avesse osato sperare e in esso era racchiusa tutta la forza che non aveva mai osato tirar fuori e che, ora sapeva solo lui avrebbe potuto risvegliare in lei.
Non ci volle molto perché si ritrovassero nel grande letto, sfiorandosi piano, quasi con la paura che quell’incantesimo finisse troppo presto. Pelle, anima, vita.
Nessuno dei due avrebbe mai dimenticato quella notte di natale e quando, dopo, Jared la strinse a sé, lei capì di non essere più la stessa che era uscita di casa quella stessa sera.
<< Sei il più bel regalo di compleanno che abbia mai ricevuto…>> le sussurrò, dopo aver dato un’occhiata alla sveglia sul comodino.
Lei alzò la testa dal suo petto e lo guardò.
<< E’ il giorno del tuo compleanno?>>
<< Da circa un’ora. Promettimi che se vengo a teatro, ti vedrò recitare Elphaba e non una qualsiasi comparsa.>>
La ragazza posò di nuovo il capo sul suo petto nudo e si lasciò cullare dai battiti regolari del suo cuore.
<< Se è questo che desideri, Jared.>> rispose dopo un po’.
Era la prima volta che pronunciava il suo nome, considerando che averlo sospirato in preda al piacere mentre lui la possedeva non contasse.
<< E’ quello che desidero.>> annuì chinandosi per baciarle le labbra morbide.
 
I raggi del sole colpirono il suo viso mentre ancora dormiva, costringendola ad aprire gli occhi smeraldo alla luce del nuovo giorno. Jared dormiva ed era bello come un dio greco e lei per un attimo si sentì come Psiche, la cui curiosità la portarono a rompere la promessa e guardare Amore mentre quello era addormentato al suo fianco.
Piano scivolò fuori dalle coperte e si rivestì, poi, leggera come una piuma, uscì da quella stanza e da quella casa che probabilmente non avrebbe mai più rivisto.
Quando Jared aprì gli occhi, invece della ragazza, accanto a sé c’era un piccolo foglietto.
“Ora so perché tanti fan ti amano e ti lodano, tu davvero ispiri le persone a dare il meglio di sé. Ti aspetto a teatro, sarò quella verde. Buon Compleanno Jared e grazie. Jade”
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Jared Leto / Vai alla pagina dell'autore: Faith_Black